wu ming 1 alias fabrizio p. belletati alias Roberto Bui e' sempre stato cosi': un paraculo.
Io potrei farvi un numero infinito di esempi sul fatto che la strada per indebolire il consenso di B******** è usare anche i canali che gli appartengono per combattere la guerriglia dell'egemonia culturale, ma credo che il miglior esempio sia quello che sta succedendo al nostro film "Lavorare con lentezza" prima ancora dell'uscita.
La Mostra del Cinema di Venezia è un evento pubblico e ministeriale, il Direttore è nominato direttamente dal Ministro della Cultura (cioè l'ineffabile Urbani), che però - vista la mancanza di intellettuali di destra - è stato costretto a nominare uno di sinistra, addirittura maoista non del tutto ex, Marco Mueller. In giuria, poi, c'è addirittura Spike Lee. Tra i film più acclamati, "Embedded" di Tim Robbins e il documentario di Naomi Klein sulle fabbriche autogestite in Argentina! Una Mostra dove è fortissima la presenza del movimento contro la guerra.
La destra sta attaccando istericamente la mostra e il nostro film.
A questa Mostra, non dimentichiamolo, noi ci siamo presentati in concorso con una co-produzione italo-francese, con la parte italiana finanziata da Medusa, che sappiamo a chi appartiene (è praticamente la Mondadori del cinema).
Oltre all'invettiva sguaiata della moglie di Giuliano Ferrara (Anselma Dall'Oglio) due notti fa da Marzullo (irritatissima perché Marzullo ha mandato in onda interviste agli spettatori appena usciti dalla proiezione, tutte entusiastiche), ecco il comunicato mandato in giro da Marcello Veneziani, "intellettuale di destra" (!) e membro del Cda della RAI.
Tratto da Kataweb Cinema:
In un festival caratterizzato finora dai ritardi, arriva puntuale la polemica politica. E si torna a parlare di egemonia culturale della sinistra, "organizzata - secondo il consigliere Rai Marcello Veneziani - alla stregua di Cosa nostra" in tre livelli: il primo, "agisce in platea... la manovalanza intellettuale di Cosa nostra fischia ministri e direttori di mostra, tutto ciò che odora di Rai, Medusa, Cinecittà...", sono quelli che "battono le mani appena arriva qualcuno a rappresentare in pellicola la loro ideologia. Fosse pure una schifezza di film come quello di Spike Lee..."
Il secondo livello, afferma Veneziani, è "costituto da un clan di giornalisti che scrivono divisi ma colpiscono uniti, elogiando le pellicole politicamente corrette..., organizzano le tifoserie, il consenso e il dissenso, enfatizzano i fischi... colmano di elogi chiunque sia in odore di disprezzare Bush, Berlusconi, Croff e le bandane e viceversa pisciano lacrime di commozione per tutti gli amarcord del sessantotto, anni settanta, Radio Alice".
"Ai vertici di Cosa nostra - prosegue - c'è la casta sacerdotale composta da registi, sceneggiatori, attori impegnati, autori che somministrano le idee". Una casta internazionale che va dagli "Usa alla penisola Iberica, dall'Europa a Bologna".
Radio Alice... Bologna... Chissà di chi parla.
Quesito: chi dà più fastidio a questi stronzi, chi perde tempo con l'annosa questione o noialtri che usiamo soldi presuntamente "di destra" e li giriamo contro la destra stessa?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Bella la risposta, Wu Ming 1. Sono stato un accanito sostenitore del boicottaggio di Silvio. Ma ammeto che questa argomentazione ha molto senso. Tra l'altro mi è stato ricordato che questa posizione ha precedenti illustri: dopo le leggi razziste del 1938, alcuni professori universitari accettarono il "giuramento di fedeltà al duce" non per vigliaccheria o opportunismo, ma per continuare a combattere il fascismo da dentro, impedendogli la marcellovenezianizzazione dell'università.
WU MING E BERLUSCONI: UNO SPUNTO DA INDYMEDIA
Riguardo al rapporto tra i Wu Ming e Berlusconi c'è un commento uscito su Indymedia che mi sembra interessante perché lo vede come un fatto culturale, cioè come una vicinanza di logica tra i Wu Ming e il loro editore. Questo potrebbe aiutare ad allargare e approfondire il discorso.
Lo riporto, è fimato "Tina m." e intitolato "modi berluscoidi":
Il fatto di vantare antenati antifascisti, per quel che ne so, è uno degli espedienti più meschini per coprire qualche magagna.
Vi ricordate la biografia di Berlusconi spedita per posta in tutte le case, in cui si parlava della sua mamma incinta che difende coraggiosamente gli ebrei durante un viaggio in treno? Ma sì: la "piccola donna con una grande pancia"...!
A forza di lavorare per il Berlusca i Wu Ming stanno prendendo i suoi modi di fare: arroganti, pubbliczzati fino alla noia, il vittimismo indignato contro le "diffamazioni faziose", la voglia di archiviare il loro passato, e mo' pure gli avi usati come paravento.
Per non parlare del "lodo Evangelisti"...
Lo trovate qui:
http://italy.indymedia.org/news/2005/01/710965.php