No, non ci sarebbe stato il Prestigioso Premio Bettino. Non solo perché se lo sarebbe rubato :-), ma perché la caratura politica era comunque diversa.
(il che non vuol dire apprezzabile, intendiamoci)
"Ma deve tenere duro e lottare, come ha fatto mio padre, che per questo ha perso la vita"
mmm e dire che io sapevo che fosse morto per suoi problemi cardiovascolari...
domanda: chi far voi, o lettrici e lettori del dott. biraghi si ricorda di Giuliano Naria? O del teorema Calogero? O delle torture sugli arrestati per terrorismo negli anni '80?
Di quelle vittime vere della repressione e della magistratura non se ne parla mai?
Dove stavano tutti 'sti pasdaran del garantismo quando a genova Carlo Giuliani veniva ammazzato per aver alzato un estintore?
Il senso morale di una cimice schiacciata sotto un tram sarebbe di gran lunga superiore.
Grazie Stefania!
A me non risulta che abbia lottato; mi "pare" di ricordare, piuttosto, che sia fuggito.
Mah, sarà che ho la memoria corta!
Stefania Craxi m'è piaciuta per il suo eloquio e per la grinta con cui ha difeso le sue ragioni :le riconosco una
maggiore capacità oratoria del fratello Bobo Craxi , che però ha un senso della storia socialista più logica e *
più coerente :tra le premesse e le deduzioni di Stefaniia non ci trovo nessun nesso ,nessun legame :
dice cose da tribuno e poi abbandona a loro stessi quanti ,invece, dovrebbero essere soccorsi dalla politica :
Bobo Craxi per raggiungere certi obiettivi capisce che bisogna continuare le migliori tradizioni socialiste
anche riunendo i socialisti . ilario favero
* Sono pochi i bravi oratori che rispettano le attese ( non chi dice Signore , Signore ......)
A proposito del caso di Genova si dovrebbe dire che un estintore , una spada o un qualsiasi attrezzo si possono brandire
contro qualcuno o per soccorrere qualcuno.
Stef
Stefania Craxi ha ammonito Giuliano Amato di non discutere di
socialismo e di Craxi . Alla base di tale intimazione c’è
un grosso equivoco : i meriti e le colpe dei padri ricadono sui figli !
Questa affermazione , oltre ad essere irrazionale ed assurda è anche
in netta rotta di collisione con la consuetudine socialista di un secolo
e più di storia . Ricevere il mandato, il patrimonio culturale socialista
per eredità è un imperativo di chiunque senta l’investitura , e, diciamo
così, la vocazione per il riscatto degli oppressi da ogni azione vessatoria ,
ma tale mandato non si trasmette , ovviamente , né per designazione e
ne’ per via dinastica . Qui sono costretto a dissentire radicalmente con
la infelice affermazione della compagna Stefania che ,indegnamente ,
mi costringe a ricordarle le rigorose e semplici regole della politica
socialista ,scevre di inclinazioni demagogiche e depurate da ogni
tentazione prevaricatrice , di linciaggio .
Io non ho titolo per valutare più o meno severamente l’atteggiamento,
il comportamento tenuto da Giuliano Amato ,nei rapporti personali con
il compagno Craxi durante l’ ” esilio “ più o meno volontario ma ,so
con certezza , che dal ’92 in poi non ha disertato la battaglia ed ha
continuato a battersi per le istanze socialiste a tutti i livelli : ciò si
evince da scritti autorevoli pubblicati sui vari fogli socialisti e non .
Una cosa non è stata fatta dagli esponenti socialisti ed invece doveva
essere doverosamente fatta da Amato e da gran parte dei socialisti di
qualche anno fa : la condanna dei bombardamenti di Belgrado ,
ma purtroppo non sarebbe servita a niente perché esautorati dalle
circostanze . Si valuta dai fatti la coerenza tra i propri ideali e la politica
praticata , se c’è contraddizione tra questi elementi lì si esprime
dissenso ,e condanna ; le storie personali sono così soggettive che non è
prudente giudicare categoricamente ,sarebbe come mescolare i doveri
dell’uomo pubblico con i doveri dell’uomo privato ,si corre il rischio
di sconfinare nella doppiezza e nella più sfacciata ipocrisia .
Con molto rispetto
Ilario Favero
Appena ieri
Un noto esponente (* ) del pensiero riformista lancia un
grido di allarme contro la scienza , contro la ricerca scientifica,
che accusa , quest’ultima , di dare troppo potere alla tecnocrazia
ed ai tecnocrati. Quasi lamenta il fatto che l’uomo con lo strumento
della scienza ,riesce a modificare i rapporti naturali tra l’uomo ed il
mondo circostante , tra la società umana e le altre specie viventi.
Io capirei l’allarme se si levasse contro l’uso fratricida, particolaristico
della scienza e delle sue scoperte ,ma accomunare nella condanna
sia le applicazioni pacifiche ,tese a rimuovere i paurosi limiti imposti
all’uomo da madre natura , a quelle belliche e distruttive , mi
sembra eccessivo e soprattutto non allineato con l’ideale socialista, che
neutralizzando le inclinazioni individualistiche, e corporative, dovrebbe
migliorare il più possibile il potere dell’umanità sulla natura non
sempre provvida e benigna. Ogni volta che l’uomo riesce ad estendere
il dominio sulla natura cieca ed inesorabile , allora i limiti imposti
all’umana specie da madre natura vengono rimossi od attenuati .
Sempre , questa vittoria , è preferibile alla consueta sconfitta ?
No di certo, qualche volta il pro non supera il contro: è importante però,
sconfiggere le sofferenze, il contingente ,la vulnerabilità ,l’effimero
e lasciare intatto l’amore del vero ,la sete del sapere e la pietà
verso chi langue . La consegna è : non rassegnarsi .
Ilario Favero
(* ) Nome omesso
Lettera aperta
A SDI ( ENRICO BOSELLI ) e
NUOVO PSI (GIANNI DE MICHELIS)
Entrambi mi sembra che sbaglino , cari compagni , sia quelli
schierati con l’Ulivo sia quelli schierati con la CdL .
Come inviati di una delle due parti , non come vostri compagni,
ai quali entrambi si rivolgono, si scambiano accuse e calunnie.
Ma questo era il compito dei loro delegati convenuti per riaggregare
le sparse membra dei Socialisti Italiani ? ?
Invece chi ritiene di intervenire nel dibattito dell’assemblea
dovrebbe parlare nell’interesse generale e mirare alla migliore
soluzione senza spirito di parte . Molte volte ,nel recente passato,
se non si trattasse di persone conosciute , si sarebbe indotti a credere
che parlassero lo stesso linguaggio ostile
verso la controparte ,cioè gli uni e gli altri usavano lo stesso linguaggio
demolitore ,non costruttivo .
Quanto a me , vedo bene come sia arduo dire cos’è meglio,
giacché siamo del tutto fuori strada se gli uni sono protesi
ad uno scopo e gli altri tutto al contrario .
Comunque io preferisco farneticare piuttosto che discostarmi da ciò
che ritengo più utile per il nostro partito .
Innanzi tutto , nessuno negherà che è nostro interesse che,
senza di noi, siano deboli sia il centro destra che il centro sinistra:
se risorgeranno i comunisti gli estremisti di destra riceveranno un duro
colpo; se risorgeranno i democristiani tornerebbero ad essere una grande
forza politica : queste due forze
politiche hanno il coraggio morale di battersi per la difesa
delle loro radici ideologiche , sicuramente meno meritevoli di
stima e apprezzamento di quelle socialiste ,mentre queste non trovano ,
stranamente , chi le curi e le renda più vigorose . *
Ma si dirà che non possiamo essere alleati di coloro che ,
nel recente passato ci combatterono, o addirittura andare in
loro aiuto : se la collaborazione con costoro ci consentirà di migliorare la
nostra presenza nel paese e soprattutto ci consentirà di realizzare
la maggior parte del nostro programma a favore dei ceti più deboli
economicamente ,allora ben venga questa alleanza : dico alleanza non fusione ,
senza ignorare i rischi ed i limiti di un tale rapporto .-
Mentre , al tempo del centro sinistra ,dagli anni sessanta agli anni
novanta del secolo scorso , abbiamo condiviso con i democristiani una
politica di riforme ,quasi sempre, salutari e benefiche , con i comunisti invece ,
allora , in quello stesso periodo,
c’è stata solo una attiva collaborazione più o meno conflittuale negli enti
locali , conclusasi, però, con l’aggressione brutale del Raffael nei pressi di Piazza Navona .
La nostra presenza nel
governo ,al tempo del centro – sinistra non è mai stata benevolmente accolta
dalle forze contigue politicamente , cioè dai comunisti ,
attualmente convertiti in DS , (addirittura attentarono alla nostra unità
col PSIUP di Vecchietti , di Valori ,di Ceravolo pur di nuocerci ) forse
perché non erano condivise le strategie o meglio ,perché la contiguità ,
alle volte è fonte di forte inimicizia :
insomma i comunisti temevano che il Grande Leader della classe
lavoratrice Berlinguer dovesse vivere nell’ Era di Craxi :
i comunisti , per questa ragione ci combatterono . Come si vede ,
facevano una politica miope e soprattutto di bottega , cosa deprecabile ,si sa,
ma che noi rifiutiamo perché per noi deve valere la logica della collocazione
ideologica ,di schieramento ,storicamente definita .
.
Ilario Favero
A che pugna in quei campi l’Itala gioventude ? *
O numi O numi : pugnan per altra terra itali acciari.
Ho misero
Quasi tutti i paesi civili si sono dichiarati contro la clonazione
dell’uomo ,adducendo motivi etici o bio - etici ; si tratta di una
questione molto delicata ,ma ,a parte la difficoltà pratica di impedire
tale clonazione io ritengo che non esista un motivo serio che
giustifichi la criminalizzazione di tale pratica , specialmente se chi
la esegue ha giustificati motivi per attuarla o farla attuare .
A tale proposito cito il caso di una madre o di un genitore
che voglia clonare un bimbo morto che praticamente può
benissimo essere supplito ,se così si può dire, dal clone :questo,
agli occhi dei genitori , continuerà , con molta verosimiglianza , a
suscitare i sensi di affetto ed amore di intensità , anche se in modo
unilaterale, pari a quelli di chi è stato copiato e non avrà
motivo di vergognarsi della sua duplicazione.
Un caso particolare è rappresentato da una situazione del genere:
su di un certo territorio ( una regione , uno stato , un continente, il
pianeta terra ) l’ultimo di una popolazione ,di una comunità umana si sente tremendamente solo e ,supponiamo ,ha la possibilità di clonarsi o
di clonare un suo simile , non lo deve fare ?
In questa situazione io riconosco uno stato di necessità tale da
giustificare abbondantemente la clonazione , anzi in questa situazione
io ravviso , nella clonazione , un imperativo categorico .
Da quanto esposto ritengo che la clonazione non si possa
considerare un atto criminoso ,ma solo un atto moralmente ambiguo
che può creare delle situazioni difficili per qualcuno, ma non in
assoluto ,ovviamente.
In ultima analisi ,si può ritenere la questione un esempio di
relativismo etico . La liceità dipende dalle situazione : niente di
assolutamente riprovevole .
A che cosa si può paragonare la clonazione come reato penale ?
Nella peggiore delle ipotesi si può paragonare all’omicidio ? Allora cosa
ne consegue : per es. uccidere non è moralmente lecito, salvo che per difendersi , dunque anche clonarsi non è lecito ,salvo che per difendersi dalla estinzione o dalla solitudine , con la differenza , non
trascurabile ,che l’uccidere un proprio simile non è tanto grave quanto
il dargli la vita.
Se la vita ,in tutte le manifestazioni ,benigne e malvagie , si ritiene
un fenomeno naturale ,non vedo perché si debba negare all’uomo
ben intenzionato il diritto di clonare , qualora, questo diritto, si possa esercitare senza danno per nessuno ? Soprattutto chi clona non
deve ignorare il dovere di rispettare puntualmente i doveri verso
il clonato * ilario Favero
* Mutazioni impreviste e contagiose ,ecc.
clonazione dell’uomo
Caro Direttore
è di oggi una notizia sensazionale e dalle conseguenze imprevedibili :
ci si potrà vaccinare contro il colera o contro il la tubercolosi mangiando
pomodori o patate transgeniche . Se la notizia è vera ,rappresenterà un
duro colpo per tutti coloro che incautamente hanno criminalizzato e la
ingegneria genetica ,in genere , ed i prodotti provenienti da specie
transgeniche : non è da escludere a priori controindicazioni di tali mezzi
terapeutici , o effetti collaterali in taluni soggetti molto suscettibili ,
è tutto da verificare accuratamente ,ma ,dopo attenta sperimentazione si
potrà migliorare ,probabilmente , la condizione sanitaria mondiale ,
grazie ,appunto, alla “famigerata genetica” . Come spesso è accaduto nel
passato anche agli albori del terzo millennio i pregiudizi contro il nuovo,
contro la tecnologia ,contro le scoperte scientifiche sono largamente
diffusi e estesamente professati : penso si tema la perdita di privilegi o
la perdita di primati ideologici , o anche la perdita del posto di lavoro
come, purtroppo , si sta verificando . Ma il danno presente subito
dai singoli , per colpa involontaria degli inventori di nuove tecnologie,
sarà nel futuro ampiamente e lautamente compensato .
Per usare un ossimoro il progresso tecnologico lo si potrebbe definire
un male piacevole , o anche un danno benefico .
Insomma ,contrariamente a quanto credevamo pochi decenni fa , l’uomo
non è degenerato per la caduta del Giardino dell’Eden ,ma , da quando
è divenuto soggetto storico , non fa altro che scalare verso l’alto il
monte della speranza e della conoscenza .
Ilario Favero
SERM
Al prof. Sermonti , autore di un libro di ispirazione
anti darwinista , “ Dimenticare Darwin ” ho contestato
la inconsistenza delle sue tesi che non hanno , di
certo , intaccato la ancora salda solidità della teoria
evoluzionista .Io ,addirittura , ho affermato che il colpo di
grazia la tesi della fissità delle specie , antagonista del
darwinismo, l’ha ricevuta dalla decifrazione del codice
genetico , dal DNA : Watson e Crick hanno aggiunto ,
alle numerose prove ,a sostegno dell’evoluzionismo , una
prova quasi definitiva , per non essere decisamente
categorico .
Comunque , anche se le teorie scientifiche sono sempre
suscettibili di essere integrate o corrette dai nuovi ritrovati
e dalle nuove scoperte , penso si possa accettare la teoria
evoluzionista come una nozione scientifica consolidata .
Sermonti ,come docente di microbiologia , penso che avrà
osservato con una certa frequenza la mutevolezza del DNA
degli essere viventi oggetto dei suoi studi specialistici ; a
tale mutevolezza ,penso, si possa facilmente far corrispondere
una certa variabilità sia del corredo cromosomico che dei
caratteri delle specie ,dunque dovrà ,il prof. Sermonti convenire
che il dna subisce piccole o grandi mutazioni , sia per
errori di trascrizione che per interferenze ambientali .
Allora se facciamo una valutazione approssimata del
numero di mutazioni subite dal dna di tutti gli esseri
viventi dalle origini ai giorni nostri , più o meno casuali e
più o meno creative , penso che non si è lontani dalla
verità se si stima in 20000 ! ( fattoriale ) il numero di
queste mutazioni :tale numero ci autorizza ad affermare
la ragionevole possibilità della origine naturale e casuale
di tutte le specie viventi ,estinte o sopravvissute che siano .
( in quattro miliardi di anni) . Mi sembra ovvio che il caso in
parola riguarda il caso possibile ,intrinsecamente relativo
alla struttura ed alle potenzialità del DNA , insomma non
si può parlare di onnipotenza del codice genetico : potrà
esprimere solo strutture previste dai legami e dalle valenze
chimiche . Chi volesse ,invece , spiegare il processo di
speciazione con interventi deliberati e volontari dovrebbe
giustificare il perché delle anomalie e degli errori e delle
insufficienze di alcune specie a favore di altre : perché
un immane travaglio per un piccolo parto . I mali necessari
costituirebbero un limite della Provvidenza . E poi va detto
che se i nostri mali sono voluti da una Potenza superiore non
si potrebbero combattere, e a noi non rimarrebbe che subirli
impotenti, ed inermi , mentre se sono casuali qualcosa si può
fare per contrastarli , anche se incombono su di noi come
l’ombra di Banco su Macbeth .
Ilario favero
Le specie animali e vegetali ,gli esseri viventi unicellulari e quelli pluricellulari sono immutabibili ?
Per un po' di tempo i naturalisti accettarono la tesi della fissità della specie (Linneo ecc.), in
seguito si è scoperto che le specie possono subire delle variazioni e si è parlato di variabilità,
di mutevolezza e allora salta la tesi della immutabilità e si fa strada la teoria dell'evoluzione .
Con la teoria delll'evoluzione viene meno ,è vero , la teoria della fissità delle specie , ma salta anche
la credenza della incanncellabilità degli effetti disastrosi del peccato originale :se c'è evoluzione è
possibilie che un eventuale difetto della specie uomo possa essere rimosso , eliminato spontaneamente
o indotto artificialmente .E poi chi capirebbe che per millenni ,per milioni di anni le specie si sono
evolute ,sono state migliorate da una catena ininterrotta di mutazioni migliorative e poi ,di colpo,
per sentenza divina ,la specie uomo diventa immutabile , subendo ,inspiegabilmente la fissità ,l'inalterabilità:
gli effetti perniciosi del peccato originale diventano ineluttabili .!
Sono cose difficili da spiegare e da capire . ilario favero
Al Direttore
Ci risiamo ancora: la dura lezione storica ricevuta dal popolo socialista non ha educato a sufficienza gli sparuti superstiti del pur glorioso PSI travolto dalla bufera di tangentopoli: quasi mi viene da dire che le insulse definizioni del pensiero socialista di De Mita , che non è un’aquila, siano vicine alla verità. La diaspora socialista non ha indicato ancora un preciso metodo di cura, una terapia risolutiva del malessere che imperversa nelle nostre file? “Anziché ricomporsi si scompongono“.
Eppure, non so se pecco di ingenuità, la terapia giusta mi sembra sia a portata di mano, o, nel passato recente, sarebbe stata a portata di mano: - Bastava che, per un determinato periodo, ci imponessimo il rispetto del Principio della Maggioranza.- Questa regola, così semplice, per i socialisti è divenuta una cosa complessa come la quadratura del cerchio . Insomma,è perché le regole non ce le siamo imposte o perché faceva comodo che si ignorassero si è fatto del piccolo cabotaggio e si è navigato a vista. Senza regole, chiaramente indicate, non si può fare neanche una partita a briscola, figurarsi se si può gestire un processo di aggregazione tra chi si professa, a parole , socialista. Si è socialisti nella misura in cui si cerca onestamente la verità e ci si batte correttamente per il bene equilibrato degli uomini.
Ci manca, però, l’orgoglio del nostro glorioso passato, velato o oscurato da fatti estranei alla nostra tradizione dei quali, però ,siamo tutti responsabili, alcuni per opportunismo ed altri per intollerabile condiscendenza ...
Non lasciamo passare altro tempo, il Paese, l’Italia, la Patria dei nostri Padri Antichi, attende .
Ilario Favero SDI
Al Direttore
Ci risiamo ancora: la dura lezione storica ricevuta dal popolo socialista non ha educato a sufficienza gli sparuti superstiti del pur glorioso PSI travolto dalla bufera di tangentopoli: quasi mi viene da dire che le insulse definizioni del pensiero socialista di De Mita , che non è un’aquila, siano vicine alla verità. La diaspora socialista non ha indicato ancora un preciso metodo di cura, una terapia risolutiva del malessere che imperversa nelle nostre file? “Anziché ricomporsi si scompongono“.
Eppure, non so se pecco di ingenuità, la terapia giusta mi sembra sia a portata di mano, o, nel passato recente, sarebbe stata a portata di mano: - Bastava che, per un determinato periodo, ci imponessimo il rispetto del Principio della Maggioranza.- Questa regola, così semplice, per i socialisti è divenuta una cosa complessa come la quadratura del cerchio . Insomma,è perché le regole non ce le siamo imposte o perché faceva comodo che si ignorassero si è fatto del piccolo cabotaggio e si è navigato a vista. Senza regole, chiaramente indicate, non si può fare neanche una partita a briscola, figurarsi se si può gestire un processo di aggregazione tra chi si professa, a parole , socialista. Si è socialisti nella misura in cui si cerca onestamente la verità e ci si batte correttamente per il bene equilibrato degli uomini.
Ci manca, però, l’orgoglio del nostro glorioso passato, velato o oscurato da fatti estranei alla nostra tradizione dei quali, però ,siamo tutti responsabili, alcuni per opportunismo ed altri per intollerabile condiscendenza ...
Non lasciamo passare altro tempo, il Paese, l’Italia, la Patria dei nostri Padri Antichi, attende .
Ilario Favero SDI
Quale colpa si può imputare a Bossi ?
Penso che sia quella di aver esposto l'Italia al rischio di una guerra civile :
qui poteva verificarsi quanto è successo
in Iugoslavia :mettere in discussione l'unità nazionale , certo non è un tabù , ma ci vuole poco a scatenare reazioni imprevedibili quando si parla di secessione ,specialmente se si dimentica che il processo di unificazione nazionale ,dalla maggioranza degli Italiani e visto come Risorgimento Nazionale . ilario favero
L'orologio del tempo si è fermato nelle vostre menti!siete gli sconfitti della storia,siete la più grande tragedia dell'umanità!ha ragione berlusconi quando parla di terrore e morte:voi comunisti (o presunti tali,o pacifisti,riformisti,massimalisti, giustizialisti,ecc...) avete mistificato tutto,siete grandissimi bugiardi e falsi moralizzatori,siete antropologicamente diversi xkè non abituati a riconoscere i vostri errori!fatevi una pulitina alla coscienza,se mai ne avete avuta una!
Francesco, solo una domanda: per te tutta la congerie che hai raggruppato sotto l'etichetta di "comunisti" che cosa rappresenta? Rispondi a questo e dopo parliamo di chi si deve dare una "pulitina", grazie.
Carolina
Oh giornate radiose della Liberazione : una sete insaziabile di parlare ,di proporre ,di progetti ,
di promesse : non più soprusi , non più privilegi ,non più vantaggi di posizione .
Chi ha vissuto per intero la prima esperienza democratica del '45 non riesce a capire l'ostruzionismo
e la discriminazione odiosa ,iniqua , famigerata inflitti alla ROSA nel PUGNO :
io non voglio estorcere la pari opportunità con scongiuri e fatture da stregoni ;
gli sciamani sono capaci di guarire le malattie incurabili : ma contro la ottusa ostinazioe di certi
politici da strapazzo non c'è nessuna speranza ;
i parvenù non riescono a praticare correttamente civilmente l'attività politica .
ilario favero
Amici forse , ma non compagni
Adesso ho capito dove stanno i responsabili della diaspora Socialista :
Dopo tangentopoli , in un congresso all’ EUR , si affossò l’unità socialista
perché De Michelis ignorò la regola della maggioranza : la minoranza ,
eventualmente , doveva ,dall’interno della nuova formazione ,diventare
maggioranza e scegliersi la collocazione di suo gradimento , ma dall’interno
non da fuori . Io capisco la faziosità quando nasce da profonde ragioni ideologiche ,ma mi rifiuto di giustificarla col rancore e con l’insipienza .
Certo Giugni ed Amato potevano rappresentare un ottimo strumento di aggregazione ,ma , un po’ per la salute dell’uno e le riserve mentali dell’altro,
non se ne fece niente . Boselli ha traghettato al terzo millennio i socialisti
attraverso la burrasca della guerra contro Belgrado e della guerra americana
contro il terrorismo islamico : non volle tentare l’approccio unificante dei Socialisti con le elezioni Europee del 2004 ,forse perché ha subito la scottatura riprovevole di Martelli : questi quando collide con qualcuno fa il funambolo e beffa l’elettorato con salti rocamboleschi .
Quando poi conduce in porto l’operazione ROSA nel PUGNO e tenta di unificare tutti i socialisti in questa nuova formazione radical-socialista Craxi
traccheggia tentenna :esce dalla CdL ma anziché confluire con la forza
maggioritaria , ignorando le attese di gran parte dei socialisti ,sta alla finestra e mette i pali tra le ruote contro la probabile buona riuscita della
ROSA nel PUGNO . Né voglio tacere la madornale ,iniqua assurdità di
De Michelis : pronuncia la prolusione di apertura del suo congresso e chiude
lo stesso con la mozione di chiusura ,poi non accetta il conteggio dei voti ,
delle deleghe : come la volpe scopre che l’uva è acerba ,quando vede che è troppo alta , irraggiungibile , non di suo gradimento .
Insomma ,nuovamente ignora la regola della maggioranza .
Così Chiara Moroni , Stefania Craxi ,pur continuando la battaglia femminile
contro certi tentativi della destra, continuano a parcheggiare loro stesse fuori dei naturali confini dell’area socialista . Sono preda del sado masochismo più
sfrenato . Ilario Favero
Per secoli si è riconosciuto a Protagora il merito incontestato di aver dato ad ogni uomo il
diritto di misurare liberamente le cose del mondo ,adesso bisognerebbe autocensurarsi
per non urtare la suscettibilità dei fondamentalisti di tutte le latitudini edelle più disparate fedi religiose .L'intolleranza ed il
fondamentalismo sono vizi capitali da non perdonare .
Io preferisco farneticare piuttosto che ossequiare il vizio .
L'uomo ,ogni uomo ,è la misura di tutte le cose ,di quelle che sono in quanto sono ,e di quelle che non
sono ,in quanto non sono . Cordiali saluti ,Ilario Favero
E’ l’età d’oro è il dolce tempo : quando l’occidua luce fuggitiva ,
sui polverosi sentieri scherzava , fatta d’oro e di fiamma ,intorno a te ,
con lo stormire dei noci , e quando tra lo squittio delle rondini con il garrulo stormir dei noci ,
e il biondeggiar del grano e quando tra lo squittio delle rondini
esultavamo d’amore e di piacere : e il biondeggiar del grano ondoso esultavamo d’amore e di piacere .
Il socialismo (meglio: la socialdemocrazia) è cosa troppo importante per passare la vita a dibattere con le nevrosi di Stefania Craxi su meriti e/o demeriti del padre. La mia impressione è che chi proviene dal PSI debba superare questo continuo richiamo della foresta e certe spinte etniche per capire cosa può diventare oggi (e in futuro) la rosa nel pugno. Una forza laica, liberale e socialdemocratica che potrebbe essere la base per una componente molto più ampia dell' Unione. Per dirla chiaramente: quella forza di sinistra moderna che i ds, per intorcinamento mentale, ancora non riescono a diventare, trattenuti da una parte da vecchi discorsi di accordo con i cattolici e, dall'altra, da rimasugli di un'ideologia ormai superata. Insomma davvero il partito di Zapatero (che è molto meno estremista di quello che si pensa, ma molto più rigoroso nel rispettare programmi ed finalità).
Carissima Stefania posso assicurarle che lei rappresenta pienamente le aspettative dei veri socialisti cresciuti politicamente seguendo il cammino del suo GRANDE PAPà.Andare alle conferenze e difendere i valori di suo papà le rendono onore e combatta con noi i signori che a colpi di menzogne oggi siedono sul carro dei vincitori.Riportiamo in ITALIA IL NOSTRO GRANDE BETTINO vicino a tutte le persone che gli anno voluto bene e NOIsaremo li con LEI ad applaudire il ritorno fra tutte le persone chi gli hanno voluto bene.Un grande rammarico vedere BOBO seduto a fianco ai traditori non si baratta una sedia con gli ideali nobili che abbiamo condiviso con suo PAPà. PRESTO RITORNEREMO alla guida del paese non si tratta con i traditori. SUO grande estimetore BERBOTTO SERGIO
Cari amici,
Stefania e tuo fratello Bobo siete il male dell'Italia. Rappresentante il peggio della politica italiana: non-laureati, raccomandati, paraculati, figli di un mafioso e ladro. Vergogna!! Stefania va a fare la puttana che è meglio al meno dai più amore, di quanto non credi di manifestare con quelle false lacrime per li tuo caro paparino. Tu Bobo fammi va far bocchini al meno tieni la bocca impegnata e non spari certe castronate politiche.
Distinti saluti, John S.
I fondamentalisti dell' IDEUROPA si scandalizzano perchè Zapatero ha un occhio di riguardo per le scimmie antropomorfe , scimpanzè
oranghi : soltanto la ROSA NEL PUGNO ha diritto a ridiicolizzare questi estremisti della ortodossia .La deriva reazionaria chi la può arginare ? LA ROSA NEL PUGNO
io credo anche nella psicologia e nelle scienze umane in genere, non solo nella biochimica o nelle biotecnologie. sulla base fisica (= corteccia cerebrale) sono d'accordo.
Carolina
Il Griso , il capo dei Bravi , autentici Gorilla protettivi dei signorotti della provincia Lombarda del XVII secolo , quando deve decidere di rientrare nel palazzo di Don Rodrigo ,
dopo lo scampanio notturno del campanaro di Don Abbondio , invita imperiosamente i suoi a stare uniti e a non scappare precipitosamente , disordinatamente : nessuno ,se fossero rimasti uniti , avrebbe osato aggredirli o semplicemente affrontarli .
Quest’apologo , l’apologo del Griso inchioda alla loro responsabilità tutti i Socialisti del
tempo della diaspora : se i Socialisti fossero rimasti uniti , non si fossero divisi , schierati su fronti contrapposti , nessuno avrebbe potuto assalirli o sottovalutarli : la loro divisione
li rese tanto indifesi quanto inoffensivi : memorabile la proclamata indifferenza di Rutelli
per il voto dei Socialisti : non chiedeva il voto dei Socialisti perché li considerava irrimediabilmente compromessi dagli scandali di tangentopoli .
Purtroppo le insulsaggini di De Mita sui Socialisti e le sprezzanti definizioni di Rutelli sui
residui del glorioso PSI non hanno fatto fremere di sdegno gli eredi ,i successori di Bettino Craxi : la divisione ha indebolito talmente i Socialisti che sono stati facile bersaglio degli storici nemici del riformismo socialista : i conservatori reazionari tornati in auge dopo l’eclisse socialista .
Come è amaro , mortificante sapere che i partigiani i fautori delle politiche più screditate
e riprovate dalla storia patria trovino la forza di essere paladini di cause men che nobili , mentre invece le cause politiche autenticamente democratiche e progressiste non trovano chi le difenda e propugni.
A buon intenditor poche parole . Ilario Favero
ilario non è mai troppo tardi per ricostituire un partito democratico riformista, laico e socialista, craxi commise molti errori, il primo fu di non saper gestire la trasformazione da partito di opposizione a partito di governo, ma sarebbe davvero necessario che la sinistra non confluisca nell' ex partito democristiano.
maria
in politica si fanno tanti sbagli importante non ripeterli,mai tornare indietro e avere dei rimpianti
ho letto il tuo libro. mi sarebbe piaciuto che pubblicassi anche la mia esperienza. m. rosa de giovanni trevisi
che cosa manca oggi in Italia
I francesi ( I franzosi ) hanno il loro partito,
gli americani ( Gli yenky ) hanno il loro partito,
I tesdeschi ( I gruKKhi )hanno il loro partito,
Gli inglesi ( pesci lessi )hanno il loro partito,
Gli spagnoli ( conquistadores )hanno il loro partito,
Noi Italiani ( gli sconfitti '89 )non abbiamo più niente.
questo è il quadro politico in ITALIA.
Il cambiamento ( visto le forze in campo )
può avvenire solo se si cambia la costituzione,
dall'attuale costituzione di massa; ad una dell'Individuo.
Costruire e non ricostruire un nuovo modello di politica Italiana è la chiave di volta di una sana, consapevole, pacifica, evoluzione del nostro sistema.
Melis Fabrizio Fiumicino ( Roma )
Non mascherate l'insufficienza delle cognizioni con l'audacia delle ipotesi .
Troppo spesso i politici navigano a vista e
non hanno una Stella Polare per oorientarsi :
sconfiggere i propri mali e quelli del mondo . Per fare questo è necessario amare e conoscere il prossimo e il nostro habitat .
E’ l’età d’oro ,è il dolce tempo :
quando l’occidua luce fuggitiva ,
fatta d’oro e di fiamma intorno a te
sui polverosi sentieri scherzava
con il garrulo stormir dei noci
e quando ,tra lo squittio di rondini radenti
e il biondeggiar del grano ondoso ,
noi esultavamo estatici d’amore ..