Un ministro da espellere
di Marco Travaglio
Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu passa per un «garantista». Così «garantista» che non riconosce nemmeno le sentenze definitive: almeno le condanne dei politici ladri (di qui le sue continue denunce contro i fantomatici «abusi di Mani Pulite»). Anche ai condannati definitivi lui continua ad applicare la presunzione di innocenza. Se invece, per dire, gl'imputati sono extracomunitari, pretende condanne anche senza prove. E se invece, come prescrive la legge, arrivano le assoluzioni, lui non le riconosce. Per lui gli assolti restano colpevoli.
È il caso di Mohammed Daki, il marocchino condannato a Milano per ricettazione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma assolto dal reato di terrorismo. Pisanu, noto «garantista», gli applica la presunzione di colpevolezza. Quando viene assolto, attacca la giudice Forleo che «lascia i kamikaze in libertà». Poi tenta di espellerlo, violando la legge Bossi-Fini voluta dal suo governo e da lui stesso votata. E quando i giudici tentano di farla rispettare, torna a strillare. Ieri ci ha informati che, per lui, quel cittadino assolto, cioè presunto innocente, è un terrorista coinvolto addirittura nell'attentato alle Due Torri. Dice di avere «le prove», come se le sentenze le facesse lui. Poi ha accusato la magistratura milanese (che ha combattuto mafia e terrorismo, con vari giudici morti ammazzati) di «sottovalutare» il crimine. E ha completato l'opera rivelando al Messaggero che «il vero leader della sinistra è Toni Negri con gli altri dell'Autonomia e di Potop. Bertinotti ne è solo la facciata borghese». Il ministro dell'Interno, che maneggia la polizia e i servizi segreti, ritiene che l'opposizione sia una «sinistra che salda tanti segmenti, come antiatlantismo, antiamericanismo, no-global, disubbidienti. Segmenti sociali che Toni Negri definisce “la moltitudine”». Gli stessi che, a suo avviso, stavano con Cofferati e oggi stanno con Vendola, mentre Prodi li copre con la sua «bandierina».
Infine un pensiero gentile a Giuliana Sgrena, sequestrata in Iraq: «Se è un rapimento politico, i sequestratori scopriranno che la giornalista ha sempre sostenuto le loro ragioni». Praticamente, come scrive autorevolmente Feltri su Libero, l'hanno rapita i suoi «amici». Ecco: Giuliana è un'amica dei kamikaze e dei tagliatori di teste.
A questo punto corre l'obbligo di ricordare un paio di dati biografici di questo signore, che a sinistra alcuni buontemponi considerano il meglio del governo. Nel 1982, quand'era nella Dc (sinistra Dc), Pisanu diventa sottosegretario al Tesoro. Ma dura poco, essendo costretto a dimettersi per le sue liaisons dangereuses. Si scopre, per esempio, che da anni è ospite fisso della barca del faccendiere Flavio Carboni, in compagnia del costruttore piduista Silvio Berlusconi e del banchiere piduista Roberto Calvi. Frequenta Calvi anche dopo che è stato arrestato, condannato e messo in libertà provvisoria. Alla vigilia del crac dell'Ambrosiano, nell'estate del 1982, Pisanu scortato da Carboni incontra Calvi per ben quattro volte. Poi, l'8 giugno '82, risponde alla Camera alle interrogazioni delle opposizioni sul colossale buco dell'Ambrosiano e dell'Andino. Niente paura - rassicura Pisanu - è tutto sotto controllo: «Le indagini esperite all'estero sull'Ambrosiano non hanno dato alcun esito». Due giorni dopo, 10 giugno, Calvi fugge a Londra per finire come sappiamo. Nove giorni dopo il governo dichiara insolvente l'Ambrosiano: migliaia di risparmiatori sul lastrico, il crac più rovinoso della storia d'Italia.
Racconterà Angelo Rizzoli alla Commissione P2: «A proposito dell'Andino, Calvi disse a me e a Tassan Din che il discorso dell'on. Pisanu in Parlamento l'aveva fatto fare lui». Poi Calvi viene ucciso e appeso sotto il ponte dei Frati Neri. Carboni viene arrestato. L'11 settembre 1982, interrogato dal pm Pierluigi Dell'Osso che indaga sul crac Ambrosiano, Pisanu spiega che Carboni era «un interlocutore valido per le forze politiche richiamantisi alla ispirazione cattolica». Un uomo pio. Perciò lui gli diede una mano «nelle sue attività in Sardegna»: come il progetto «Olbia2» di Carboni & Berlusconi per cementificare la Costa Smeralda. In commissione P2, il missino Mirko Tremaglia denuncia le «gravissime responsabilità di ... Pisanu, amico non per caso di Carboni, che aveva dichiarato alla Camera che nulla era emerso di irregolare nell'Ambrosiano». E il radicale Massimo Teodori punta il dito sui «rapporti strettissimi e continuativi tra Pisanu e Carboni e ... di Pisanu con Calvi e Carboni quando, sottosegretario al Tesoro, il ministero prendeva importanti decisioni sull'Ambrosiano... Se c'è ancora un minimo di moralità, è inconcepibile che Pisanu resti al governo». «Non mi dimetterò su richiesta di Teodori», ribatte Pisanu. Ma il 21 gennaio 1983 se ne va.
Oggi Tremaglia è ministro nello stesso governo di Pisanu. Teodori scrive sul Giornale del fratello del premier. E l'amico di Pisanu, Carboni, è imputato per l'omicidio Calvi. Se Pisanu fosse un marocchino, si sarebbe già espulso dall'Italia.
questo articolo mi piace, ci ricorda tante cose che in troppi dimenticano.
e non c'e' nulla di meglio della memoria, tante volte, per motivare il nostro agire politico.
bella o brutta e sempre la tua ITALIA
DISTINTI SALUTI
Mini Collezione dei deliri di Pisanu 2005 - 2006
(ancora molto, troppo meno di quanto faccia OMB!)
- Ore notturne, massima discrezione - PisanuDisponibile, su quasi tutti i media nazionali.
Spiegava che si è già occupato di antiterrorismo, per la precisione nel modo di cui sopra e che dobbiamo star tranquilli in quanto ha sempre fatto sì che manco ce ne accorgessimo. Un ottimo cv e un valente democratico.
- Cerchi lavoro nel Messinese? - Questa si deve al socio di merende Antonio Martino, Ministro double face dell'Attacco a sorpresa e dell'Attaccatialcazzo, su L'Espresso. Spiegava che le basi militari e le loro nuove attività gli piacciono: creano po-sti di la-vo-ro in Sicilia orientale, ooh!!!
- E' l'occasione che fa l'uomo terrorista.
ancora ProverbialPisanu su IlGiornale.it.
Qui spiegava anche l'assioma su cui si son basate le sue simulazioni a Milano e Roma.
Il Ministro ha messo insieme, dice, il ricchissimo patrimonio dell'esperienza BR con l'assunto per cui alcuni luoghi e non altri, come egli ben sa, si prestano maggiormente al terrore. Secondo lui "er mejo" sono i luoghi aperti, però ha fatto i test comunque nella metropolitana.
Il perché? Se PisanuLaVolpe fosse un terrorista e non un ministro penserebbe più a stazioni e snodi ferroviari, ma siccome in definitiva nemmeno uno della sua FURBERIA può sapere che cosa potrebbe realmente "fare" un terrorista di AlQaeda, si procederà così e ciccia.
- Sigonella e "PSI" - fonte Press Sicilia.
Le esercitazioni qui si fan da mesi se non anni, per lo più son state nascoste ai cittadini, e sono punte di diamante della cosiddetta "lotta al terrorismo".
Stato Nostro vi svolge un ruolo ancillare (al massimo le consiglia alle persone in cerca di occupazione).
Però a lungo segrete non potevano restare, così oggi si sa che prevedono la caccia ad aerei "sospettati" di trasportare uranio 239 -
Proliferation Security Ilcazzo. Inoltre il contratto per i disoccupati messinesi prevede azioni "antiterrorismo" che sarebbero di competenza della nostra Guardia costiera, incluso il respingere migranti, con quali appigli giuridici e procedure non chiedetemelo.
Tanto comunque PisanuHolmes ha piani ben più articolati, ad esempio trovare la maniera di sensibilizzarci su quei musulmani che, nel magma dell'immigrazione localizzato dal PisanuGPS all'incirca in area vesuviana, lo stesso Ministro (o GPS) depreca "essere riusciti" a diventare cittadini nonostante la loro religione. E che quindi egli non può espellere a suo piacimento.
Non dobbiamo fare gli scudi, però per esempio potremmo essere delegati (egli scrive denegati) alla loro espulsione.
Come non chiedetemelo, e difficilmente lo trovate sul Web, perché non lo sa manco lui.
C'è di tutto nelle sue esternazioni. PisanuPitagorico in realtà ha una teoria per tutto, e visto che non sapendo una ceppa di alcunché può affrontare qualsiasi tema, su parcella vi fa uno studio araldico, o genetico, o teologico, a scelta.
- Salvi grazie alla fortuna. Pisanu-all'uscio sostiene pure, sempre in relazione al terrorismo, che, se siam vivi, è perché abbiamo culo.
Sì, se siam vivi noi Italiani, anche perché a 'sto punto gli Iracheni non hanno più un culo, ma una mongolfiera.
Comunque, tornando a noi: Pisanu, che ci stai a fare al governo?
Carolina
NB queste sono solo alcune delle chicche "antiterrorismo" dei nostri politici, agevolmente reperibili su Google.