posso solo immaginare come la quasi totalità degli "pseudo intellettuali di sinistra", che notoriamente si sentono i custodi unici della cultura dell'intelligenza e del significato ultimo di tutte le cose, inorridirà, sciorinando paragoni insostenibili tra le due realtà (svastica-falce&martello), infiammandosi nel dimostrare che la falce e martello abbia portato morti di serie B (ammazzati e deportati arbitrariamente perchè così conveniva al regime), e la svastica morti di serie A (ammazzati e deportati in nome di un preciso progetto folle e fenatico). dipingeranno hitler come il diavolo (opinione che condivido) e stalin o mao come principi machiavellici che si erano solo lasciati prendere un po' la mano per realizzare un grande disegno politico e sociale (opinione che non condivido)!!! la solita solfa...
poi la legge può poco o niente:la storia dovrebbe averci insegnato che qualsiasi atteggiamento proibizionista e oscurantista produce effetti contrari a quelli auspicati...paese libero = libertà di espressione, la palla passa all'educazione. (stiamo freschi)
cazzo...oggi non ne azzecco una!!! liscio le virgole e scrivo fenatico al posto di fanatico... un disastro. pardon :-)
Credo che non ne azzecchi una da quando sei nato.
(sono uno pseudointelletuale di sinistra).
come volevasi dimostrare...ecco la sentenza inappellabile di uno dei custodi del sapere e della verità. la tua risposta caro garp è molto profonda e apre al dialogo!!! sai, mi hai già fatto cambiare idea con le tue argomentazioni acute e potenti!
il problema è che neanche peseudointelletuale ti si addice come appellativo...giudice dispotico mi sembra più appropriato, oltre che cafone!!!
vatti a leggere un'opinione degna di questo nome: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/02_Febbraio/09/simboli.shtml
Sono un'intellettuale di sinistra, senza pseudo, e trovo il corriere un giornale assai poco razionale ed obiettivo, per cui il tuo link non mi muove un mouse.
mah...io diffido di chi si definisce intellettuale da sè!! una buona opinione deve essere scritta per forza su un giornale di sinistra??
e poi, non è un editoriale di un commentatore del corriere...è un I N T E R V I S T A !!!!!
cara daniela, questo tuo atteggiamento di chi giudica a priori, senza neanche sapere cosa sta giudicando, è degno della migliore tradizione degli pseudo-intellettuali di sinistra...i custodi del sapere e della verità.
novalguy, sei il vincitore morale del premio calderoli di oggi!
possibile che non vi rendiate conto di quanto siete presuntuosi??
parlate per sentenze, sembrate oracoli...
rimettete i piedi sulla terra per favore, che mi sento in imbarazzo a parlare con voi mostri sacri del pensiero...
Ora lancio il sasso nello stagno...
Per quanto la frase di Andreotti sia inopportuna e condannabile perchè detta da un politico e uomo pubblico, e pertanto passibile di accusa di giustificazionismo e assai diseducativa, in alcuni casi non è lontana dalla realtà. Non tutte le svastiche disegnate sui muri o sui banchi di scuola sono opera di attivisti neonazisti. Esistono realmente dei ragazzotti quattordicenni che fanno queste cose senza rendersi minimamente conto di cosa significa quel simbolo, che compiono cioè una ragazzata. Grave, ingiustificabile, ma sempre di ragazzata si tratta. Fatta per ignoranza, per attirare l'attenzione per fare una bravata. I cessi del mio liceo erano pieni di svastiche, ma vi assicuro che non era un covo di skin. Un mio amico a 14-15 anni disegnava svastiche ovunque: ora partecipa ai girotondi e legge l'unità (beh, forse era meglio prima... scherzo :-) ).
Insomma certe dichiarazioni uno come andreotti poteva risparmiarsele, ma la condanna deve essere accompagnata dalla valutazione dell'entità del fatto: profanare una tomba ebraica è un'altra cosa .
caro novalguy, giudicare a priori è una capacità umana non da poco, Kant docet, quindi lo prendo per un complimento; quanto poi al definirsi intellettuali da sè, vediamo, una persona che ha studiato di più della media e che legge molto è un intellettuale o no? Intellettuale è una parola neutra, il problema è solo nazionale, perchè solo in italia non esistono intellettuali di destra, dico dopo gentile. Mi piace il tuo spirito di miope romantico, di raddrizzatore di colpe morali e weltanshauung comprovate.
a rigore non esiste alcun giudizio senza pre-giudizio.
solo ri-conoscendo i propri schemi culturali si puo' comprenderne la relativita' (visto che non sono travalicabili).
credere di non avere pregiudizi e' il peggiore dei pregiudizi stessi.
sposare una ideologia (i.e.: il neoliberismo militare e imperialista) ritenendo che questa sia semplicemente "il modo in cui va il mondo", e non una imposizione violenta, e' una forma di cecita'.
la lotta delle elite dominanti alle voci dissidenti, marchiate con il titolo spregiativo di "intellettuali", come se usare in modo autonomo l'intelletto fosse colpa e non vanto, e' in linea con le direttive di goebbels, e dovrebbe far correre un brivido gelido lungo la schiena.
intellettuali di destra? quelli fanno cabaret sulle foibe, come nell'ultima fiction rai... ginocchia consunte nel piegarsi alla riscrittura comandata della storia. dal tubo catodico escono solo ragli di eia eia allalla'.
Il problema è semplice, caro novalguy... i simboli comunisti sono stati usati tanto da assassini seriali come Stalin quanto da persone che hanno tirato avanti la baracca in Italia e nel modo e che magari, per quei simboli, sono stati torturati e trucidati dai tuoi amichetti a stelle e striscie (oppure del Cile se lo ricordano solo quelli che tu definisci sprezzantemente "intellettuali"?).
Non ricordo, invece, usi utili del fascio littorio.
compagno tonii, la frase "quando sento la parola cultura metto mano alla pistola" e' di goering, non di goebbels.
cacchio. scivolo sempre sui gerarchi e tirapiedi.
che ci vuoi fare compagno berja? si vede che non ci sono portato...
Beh, caro Q , almeno tu definisci Stalin un "assassino seriale" e non un chierichetto...è già qualcosa!
E' vero, il comunismo ha prodotto anche cose buone, ma guarda caso solo in quei paesi (come l'Italia) dove non è salito al potere.
Mi inchino di fronte ad un comunista come Berlinguer. Peccato che non ne fanno più.
come volevasi dimostrare, dall'alto delle vostra presunzione, mi avete messo in e sulla bocca cose che non penso e non ho scritto...(neo-liberismo imperialista, amico di bush, il modo in cui va il mondo, raddrizzatore di colpe morali,lotta delle elite dominanti alle voci dissidenti, amichetto di bush, etc.)
inutile,poi, continuare a parlare con chi considera il giudizio a priori quasi come un talento, un pregio. conoscere un filosofo non dovrebbe per forza voler dire accettare il suo pensiero.
a tonii che fa uso spiccio di postulati filosofici, dico che sposare un 'ideologia significa sì avere dei pregiudizi, ma non significa riconoscere dei dogmi; si tratta di avere una base normativa propria, un filtro con cui analizzare la realtà positiva. LA REALTA' POSITIVA T U T T A...non scegliere qua e là quello che ci sembra più conforme con la nostra base ideologica, e bollare "a priori" tutto il resto come falso o sbagliato.
il pregiudizio comporta comunque l'analisi...un'analisi prevenuta, ma sempre un'analisi.
essere "intellettualmente attivi" non significa cambiare spesso idea o per coerenza non cambiarla affatto...significa valutare tutto, e poi decidere!!
trovo solo un po' buffo prendersela tanto con Stalin (deceduto da decenni) per i morti che ha fatto e non con Bush (in attivita') per quelli che sta facendo.
Questo come contabilita' spicciola. Altro discorso sarebbe quello finalistico. L'uno voleva forgiare una nuova societa' egualitaria, l'altro semplicemente intascare i dividendi della spartizione delle risorse petrolifere.
trovo anche bizzarro accomunare sotto la stessa etichetta di "comunismo" esperienze piuttosto diverse se non antitetiche.
L'esempio classico e' attaccare il "comunismo" per le "malefatte" delle guardie rosse e non vedere che queste erano in lotta contro il partito comunista. o estrapolare i crimini di Pol Pot da quelli precedenti e piu' devastanti degli americani in cambogia. (su questo rinvio a chomsky). come dire: facili schematismi oggi di moda convincono poco.
Ti auguro di rinascere nella "nuova società egualitaria" del compagno Josif Stalin...
Ha da venì baffone!!!!
cosa si può rispondere ad uno che scrive che Stalin voleva forgiare una società egualitaria...???
si può rispondere che probabilmente ha confuso un dittatore con un grande filosofo (marx)...
e poi, non me la sono presa TANTO come dici tu, ho soltanto messo sul piatto della bilancia delle verità storiche.
bush e i suoi sporchi fini si commentano da soli...e poi co sto discorso, MI SPIEGHI CHE CAZZO C'ENTRA BUSH?????? boh...
e poi se non sai leggere non è colpa mia; non ho mai attaccato il comunismo ritenendolo DIRETTAMENTE responsabile di numerose malefatte. ho parlato di REGIMI FILO-COMUNISTI(figli di interpretazioni distorte del marxismo, come ho già affermato in altri post), e quindi di falce&martello (se non sbaglio i simboli comunisti presenti sulla bandiera dell'unione sovietica).
io non etichetto un bel niente...sei tu che etichetti quello che scrivo.
A proposito di intellettuali di sinistra, volevo segnalare l'intervista rilasciata oggi al corriere da uno di essi, il filosofo francese Andrè Glucksmann, figlio di ebrei austriaci riparati a Parigi nel 1937, sul dibattito svastica-falcemartello e sui sistemi totalitari.
Senti novalguy, quanti anni hai? No, perchè è un problema di età. Io alla tua età , immagino tra i 16 e i 25, ero marxista leninista convinta, andavo a sentirmi un sacco di papaonchi, mi leggevo kautsky il topo, mi facevo massacrare da tutti, dai fascisti più dialetticamente pronti di me (pochi) e dai leninisti (molti) me ne andavo nei circoli operai a senrire cosa dicevano. e la pensavo un po' come te. vale a dire che bisogna essere obiettivi, e tutte questa belle cose qui. Poi ho studiato filosofia sul serio e ho cambiato idea. Cresci ragazzo, cresci.
di anni ne ho di più di quanto immagini tu, cara daniela.
non sono ASSOLUTAMENTE marxista leninista e non mi sono mai sognato di scriverlo da nessuna parte, tantomeno in questo blog. difendo semplicemente, come ho già scritto in altri interventi, delle verità storiche, e delle opinioni PERSONALI non per forza condivisibili, che però mi piacerebbe discutere con un po' di civiltà...e non con sarcasmo e saccenza come fanno la maggior parte dei visitatori di queste pagine.
e ti voglio dire anche un'altra cosa: dal basso della mia ignoranza, sto attento a parlar sempre di cose che conosco e a lasciar perdere quelle che non conosco. se parlo di un filosofo vuol dire che lo conosco...non mi sono mai azzardato a parlare di fisica quantistica!!!
anche io ho studiato e studio filosofia sul serio...ma non mi sono mai sognato di prendere per buono tutto quello che dice ogni filosofo, solo perchè io sono un signor nessuno e i mostri sacri della filosofia invece stanno sui libri di tutto il mondo. se i pensatori di tutti i tempi avessero fatto così, la storia del pensiero avrebbe avuto solo pagine bianche e noi, probabilmente, saremmo ancora nelle caverne. quindi studio, elaboro e dico la mia...
poi, che in questo blog ci sia gente "dialetticamente più preparata di me" probabilmente sarà anche vero...ma fin'ora è una superiorità che rimane presunta.
anzi, a leggere le risposte che ricevo dalla maggior parte degli utenti, non mi pare proprio...
Parole sante novalguy, hai centrato il problema perfettamente.