col cazzo che è legittimo. i preti sono (dovrebbero essere?) cittadini come tutti, per cui io non posso invitare pubblicamente all'astensione, Pera non può farlo e nemmeno Ruini.
il problema è che la Cei, a mio parere, una sua idea ben precisa ce l'ha: ovvero che gli risulta molto più agevole infilarsi nei palazzi del potere a circuire i politicanti, in modo che il parlamento mantenga le linee guida della legge ed eventualmente la modifichi col loro beneplacito, piuttosto che convincere gli italiani che votare no è la cosa più giusta. una strategia di disimpegno e convenienza alquanto discutibile.
E' lecito adoperarsi con gli elettori per indurli ad astenersi?
Non per tutti, almeno a leggere una norma "trascurata" ma ancora in vigore. L'articolo 98 del Testo unico delle leggi elettorali punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni i pubblici ufficiali, gli incaricati di pubblico servizio, gli esercenti di un servizio di pubblica utilità, i ministri di qualsiasi culto e chiunque sia investito di un pubblico potere o funzione civile o militare i quali, " abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse", si adoperino (fra l'altro) per indurre gli elettori all'astensione.
A segnalare la questione, di indubbia attualità dopo gli inviti del cardinal Ruini e dei vescovi italiani a disertare le urne in occasione del referendum sulla procreazione assistita, è il procuratore della Repubblica di Firenze Ubaldo Nannucci.
Sui ministri di culto la Cassazione si è già pronunciata un paio di volte, escludendo il reato anche in caso di interferenze, nell'assunto che non vi era il fine di vantaggio (peraltro non previsto dalla legge) e che in ogni caso l'eventuale l'eventuale abuso delle proprie attribuzioni debba essere visto alla luce dell'ordinamento canonico.
Un ragionamento, questo, non condiviso da Nannucci, perchè in base ad esso non sarebbe punibile nessun tipo di "incitamento abusivo". Sarebbe accettabile, per esempio, che un ministro di culto di una qualche religione incitasse le donne a non andare a votare perchè la sua fede non lo consente?
Quella norma elettorale piuttosto negletta stabilisce, invece, una regola chiara: l'esercizio dei diritti politici del cittadino non debbono dipendere da ordinamenti estranei a quello dello Stato.
Franca Selvatici La Repubblica 28.5.05
...in attesa che la norma venga rispettata:
"la chiesa dice che la Terra è piatta, ma io so che è rotonda, perché ne ho visto l'ombra sulla Luna, ed ho più fiducia in un'ombra che nella chiesa."
Ferdinando Magellano
la questione, caro stigli, era se fosse valida o meno per i referendum...ho fatto una ricerca e secondo la legge 25 maggio 1970, n. 352 che regola i referendum al quinto titolo, con relativi articoli e commi, dice proprio che è valida. quindi ruini & soci, a norma di legge, dovrebbero essere puniti.