E' una provocazione e il provocatore è noto. Due tra i principali indagati
tra i poliziotti responsabili delle violenze contro i manifestanti durante
il G8 di Genova, Alessandro Perugini e Vincenzo Canterini, sono stati
promossi. Con altri 50 senatori ho presentato oggi un'interpellanza urgente
al Ministro Pisanu: venga lui a giustificare al Senato questo atto
vergognoso del Consiglio di amministrazione per il personale della Polizia
di Stato, a cui sicuramente non è estraneo il prefetto De Gennaro.
De Gennaro risarcisce così Canterini, che si considerò "capro espiatorio"
perché scaricato dai suoi capi al punto da invocare lui stesso quella
Commissione parlamentare d'inchiesta sul G8 che, pur sottoscritta da oltre
un decimo dei senatori, non è mai stata messa in votazione dal presidente
Pera da tre anni a questa parte.
E' ora che emergono responsabilità a tutto campo delle forze dell'ordine per l'uccisione di Carlo Giuliani e i pestaggi alla scuola Diaz e a Bolzaneto, la polizia premia i peggiori: dopo la
sospensione della democrazia, adesso la si insulta apertamente.
Senato della Repubblica Interpellanza a risposta orale con procedimento abbreviato ai sensi dell'articolo 156-bis, comma 2 del Regolamento (sottoscrizione di almeno un decimo dei componenti del Senato) Al Ministro dell'Interno PREMESSO CHE: - il 13 giugno 2005 il Consiglio d'amministrazione per il personale della Polizia di Stato ha promosso 13 funzionari alla qualifica di Dirigente Superiore e 60 alla qualifica di Primo Dirigente, con decorrenza retrodatata al 1º gennaio 2005; - tra i 13 promossi alla qualifica di Dirigente superiore figura il dottor Vincenzo Canterini e tra i 60 nuovi Primi dirigenti il dottor Alessandro Perugini; - tali promozioni, benché sostanzialmente discrezionali e al di fuori di qualsiasi procedura concorsuale (eccezion fatta per il 20 per cento dei Primi dirigenti) avvengono sulla base di scrutini per i quali l'Amministrazione dell'Interno e il Dipartimento di P.S. fissano, periodicamente, appositi «Criteri»; - il dottor Canterini è stato rinviato a giudizio dinanzi al Tribunale di Genova, insieme ad altri 28 funzionari della Polizia di Stato, nel procedimento nº 14525/01 RGNR per concorso nei reati di falso ideologico, calunnia e lesioni personali aggravate per i fatti avvenuti la notte tra il 21 e il 22 luglio 2001, in occasione del vertice G8, presso l'istituto scolastico Diaz-Pertini di via Cesare Battisti, dove circa 200 agenti di polizia in larga parte alle dipendenze del dottor Canterini, all'epoca comandante del Reparto mobile di Roma, fecero irruzione e commisero gravi violenze nei confronti di 93 persone che vennero arrestate sulla base di prove di cui la magistratura ha ampiamente accertata la manipolazione; - il dottor Perugini, all'epoca funzionario della Digos genovese, è noto alle cronache per la partecipazione al pestaggio di un manifestante minorenne davanti alla Questura di Genova, durante la manifestazione contro il G8 del 20 luglio 2001, episodio per il quale è stato rinviato a giudizio, dinanzi al Tribunale del capoluogo ligure, nel procedimento nº 13626/01 RGNR, per concorso in lesioni aggravate nonché falso ideologico e calunnia in relazione ad alcuni arresti di dimostranti eseguiti nel medesimo contesto; - il dottor Perugini è stato anche rinviato a giudizio, insieme ad altri 44 appartenenti alla Polizia di Stato, alla Polizia Penitenziaria e all'Arma dei Carabinieri, nel procedimento nº 13082/01 RGNR, per concorso nei reati di abuso d'ufficio, abuso d'autorità su arrestati, violenza privata e lesioni personali, tutti variamente aggravati «per aver commesso il fatto su persone in condizioni di minorata difesa», poiché era il responsabile della Polizia di Stato nel sito penitenziario provvisorio che venne istituito nella caserma di Genova-Bolzaneto sede del VI Reparto mobile, dove furono commessi abusi d'ogni sorta e violenze ai danni dei manifestanti arrestati durante le manifestazioni del 20 e 21 luglio 2001; - il comportamento delle forze dell'ordine al G8 di Genova, l'uccisione di Carlo Giuliani da parte di un carabiniere e i drammatici fatti della scuola Diaz e di Bolzaneto sono stati oggetto di pesanti critiche dalla cultura democratica del nostro paese, apparse sulla stampa del mondo intero, nonché di ripetuti interventi di Amnesty international e di riservate raccomandazioni del Comitato parlamentare di prevenzione della tortura, nonché di buona parte dei lavori del Comitato parlamentare d'indagine istituito nell'estate del 2001; - lo stesso Comitato parlamentare poté valutare le relazioni degli ispettori inviati a Genova dai vertici della polizia e in particolare le conclusioni del dottor Pippo Micalizio che si occupò del blitz alla Diaz e, fin dalla relazione consegnata il 31 luglio 2001, il Capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, promosse una serie di procedimenti disciplinari a carico dei funzionari, successivamente indagati e rinviati a giudizio dalla magistratura, e indicò particolari responsabilità a carico del dottor Canterini in qualità di comandante del VII nucleo sperimentale antisommossa del I Reparto mobile della Polizia di Stato al quale appartenevano, secondo gli accertamenti fin qui condotti della magistratura, gran parte degli agenti che presero parte ai pestaggi, non identificabili in quanto indossavano casco protettivo ed erano quasi tutti travisati con il fazzoletto sul viso (come si legge, da ultimo, nell'ordinanza di archiviazione depositata il 15 giugno u.s. dalla giudice per le indagini preliminari Lucia Vignale); - subito dopo il G8 il VII nucleo venne sciolto, sia pure senza formali atti pubblici, così come era avvenuta la sua costituzione, per le specifiche esigenze del vertice di Genova, all'interno del Reparto mobile di Roma; - in varie occasioni, secondo la stampa, per decisione dei vertici della polizia che sembravano così dare atto dell'inadeguatezza del funzionario, il dottor Canterini venne escluso dalla diretta gestione del personale del Reparto di cui è rimasto comandante fino all'aprile 2004, in particolare in relazione a rilevanti servizi di ordine pubblico come ad esempio il Social forum europeo di Firenze del novembre 2003 e alcuni altri eventi; - il dottor Perugini a seguito del G8 del luglio 2001 non ha più prestato servizio presso la Digos di Genova, evidentemente perché il Dipartimento di P.S. ha riconosciuto, se non altro, che non era opportuno mantenerlo all'interno di un ufficio nel quale il funzionario aveva lavorato per diversi anni; - il dottor Canterini in più di un'occasione ha avuto modo, sulla stampa, di lamentare la sua condizione di «capro espiatorio» della vicenda Diaz; in particolare, nel gennaio 2003, è arrivato a formulare accuse e velate minacce nei confronti di colleghi e superiori in relazione a quanto avvenne nella scuola, chiedendo tra l'altro l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta con pieni poteri inquirenti, per esempio nell'intervista a il manifesto del 16 gennaio 2003 nella quale accusava «la catena di comando che ha progettato e fatto eseguire la perquisizione alla scuola Diaz» e in quella concessa al Secolo XIX del 30 gennaio 2003 nella quale il funzionario aggiungeva, tra l'altro, che «la catena di comando era fatta di papaveroni. Io cosa c'entro in con tutto quello che hanno deciso? In polizia contano i gradi e alla Diaz c'erano pezzi da novanta. Tutti o quasi provenienti dal mondo delle squadre mobili, dal mondo del capo della polizia Gianni De Gennaro. E i capi si mantenevano in contatto con Roma, prima durante e dopo»; - la promozione del dottor Canterini, a giudizio dell'interrogante, può dunque essere interpretata come una sorta di ricompensa al funzionario per la sua scelta di non procedere oltre nelle accuse ai superiori e agli stessi vertici della polizia; PER SAPERE - quali siano i «Criteri» adottati dal Consiglio di amministrazione per il personale della Polizia di Stato per le promozioni disposte il 13 giugno u.s.; - quali valutazioni abbiano permesso di applicare tali «Criteri» alle figure dei funzionari Canterini e Perugini, rinviati a giudizio per reati di falso, calunnia e lesioni personali commessi nell'esercizio delle loro funzioni di polizia, preferendoli a centinaia di Primi Dirigenti che non saranno mai promossi Dirigenti Superiori e di Vicequestori aggiunti che non saranno mai promossi Primi Dirigenti.
però ! mi piacciono i commenti di chi ha il coraggio di firmarsi .E che bell'indirizzo , appropriato !!!
Noi non prendiamo a calci dei quindicenni seduti per terra, in quattro contro uno. Purtroppo non penso che arriverai mai a vergognartene abbastanza.
Scusate Antonella e Massimo, ma ho rimosso il commento del coglione a cui replicate. Vabbé la libertà di espressione, ma c'è un limite di idiozia oltre al quale non si può tollerare
Concordo.
Hai fatto bene .Ci sono persone che abusano degli spazi che democraticamente vengono messi anche a loro disposizione , anzi forse è proprio questo che gli da fastidio .