Il congelato
L'Unione "congela" Veronesi, dice l'Unità a proposito dell'incontro tra i vertici milanesi di centro sinistra per arginare i battibecchi esplosi sull'ipotesi di far correre l'ottantenne oncologo alle comunali 2006. Felici che - come ha detto Majorino - nella coalizione sia stata scoperta
«una sintonia maggiore di quella esibita in questi giorni», restiamo in attesa di sapere come le "forze" politiche intendano coinvolgere la città nella scelta del candidato. Mentre
Cambiamilano supera quota 6.100 voti, continuano le frasi ritrite con cui i politici cercano un po' di visibilità in attesa di avere qualcosa di concreto da dire:
«non possiamo accettare un veto» ha sentenziato Mirabelli. Poi qualcuno gli spiegherà che forse a Milano senza Rifondazione riesce a vincere perfino Donna Letizia.
da l'Unità dell'8 settembre 2005
«L'Unione "congela" la candidatura di veronesi
di Luigina Venturelli/ Milano
In estrema sintesi: il centrosinistra milanese ha congelato la candidatura di Umberto Veronesi. Con dovizia di particolari: spetterà al «cantiere» dell’Unione, l’assemblea dei partiti impegnata nella stesura del programma elettorale, l’ultima parola sul futuro candidato sindaco.
È quanto hanno deciso ieri i rappresentanti del centrosinistra, dopo una riunione di tre ore convocata d’urgenza per sciogliere il nodo-nomina di questi giorni, quando ai molti entusiasmi suscitati dalla disponibilità dell’oncologo alla competizione comunale (vedi le dichiarazioni rilasciate a Cernobbio) si sono aggiunte dure critiche e posizioni di veto per i suoi giudizi positivi sull’operato di Albertini e Formigoni (vedi l’intervista concessa al quotidiano La Prealpina).
Decisione finale rimandata ad ottobre, dunque: prima il cantiere deve continuare il confronto sui contenuti programmatici fino all’elaborazione di una carta d’intenti che contenga le linee guida per il governo della città, poi la coalizione deciderà fra tutti i candidati che l’abbiano accettata e sottoscritta. Se necessario, attraverso le elezioni primarie.
«Le rispettive valutazioni su Veronesi non sono cambiate - ha spiegato il segretario cittadino Ds, Pierfrancesco Majorino - la candidatura dell’illustre oncologo sarà valutata come tutte le altre. Nella coalizione abbiamo trovato una sintonia maggiore di quella esibita in questi giorni».
Nessuna decisione a priori, si entri nel merito del programma e si verifichino le personalità più adatte ad esprimerlo: «Non cerchiamo un candidato a cui i partiti debbano accodarsi - ha precisato anche il segretario provinciale Ds, Franco Mirabelli - ma un candidato che li rappresenti tutti. Per questo Rifondazione può stare tranquilla, non siamo disponibili ad operazioni politiche diverse da quella dell’Unione. Ma non possiamo accettare un veto che ha sapore d’interdizione nei confronti di una persona autorevole come Veronesi».
Il metodo prescelto è quello della più ampia partecipazione della città nella scelta degli indirizzi e del candidato: «È questa la sede in cui si decide - ha sottolineato il senatore Nando Dalla Chiesa, coordinatore milanese della Margherita - è giusto che il cantiere riprenda in mano una scelta che riguarda Milano, siamo noi poi a dover fare la campagna elettorale. Valuteremo più candidature tra cui quella di Umberto Veronesi, per scegliere non solo la personalità più illustre, ma anche quella in grado di assicurare la massima unitarietà, motivazione e capacità di successo».
Scelta impegnativa, per la quale si potrebbe fare ricorso ad un’ampia consultazione democratica: «Se ci saranno più candidati si deciderà con il metodo delle primarie - ha assicurato il verde Carlo Monguzzi - quanto a Veronesi è una persona di assoluto prestigio». Subito a favore dello scienziato si è invece dichiarato Nando Vertemati, segretario provinciale dello Sdi: «Il candidato dello Sdi è sempre Veronesi, perchè è il candidato giusto per vincere e rappresenta bene l’area laico-socialista che ha una grande tradizione in città». Soddisfatta anche Rifondazione Comunista, da cui sono arrivate le reazioni più aspre di fronte a una possibile candidatura dell’oncologo: «Abbiamo raggiunto un risultato importante - ha osservato il segretario Augusto Rocchi - c’è un progetto alternativo alle destre a Milano e bisogna condividerlo. Tutti quelli che si riconoscono in questo progetto possono partecipare».»
08.09.05 11:58 - sezione
milano