Sciortino ha ragione, purtroppo la gente che se la prende con la Chiesa, spesso a ragione, dimentica che può ferire anche la religione, che è cosa diversa dalla gerarchia ecclesiale.
E la relgione cattolica merita il rispetto che merita l'Islam.
o no?
ciao
Lorenzo
lorenzo ,nessuno ha offeso la religione cattolica ,
questo vittimismo è fuori luogo.
Purtroppo la religione cattolica (perlopiù in italia, ma penso un pò in tutto il mondo) non può contare sull'opera di una gerarchia ecclesiastica seria. Il fatto che si contesti questa gerarchia non significa che si contesti anche il background culturale sulla quale essa si fonda. Chi dice che le critiche alla gerarchia ecclesiastiche sono critiche alla religione o non ha capito niente, o è in malafede.
“… gli immigrati islamici urinano sui loro monumenti o smerdano i sagrati delle loro chiese…”.
Chi ha scritto queste simpatiche fraucole è stata ricevuta dal Papa, ed è tenuta in grandissima considerazione....
Frasucole. Scusate.
chi parla di mala fede sappia che un giornale dove la lega è sempre attaccata e ridicolizzata è proprio Famgilia Cristiana.
Ribadisco che la pubblicità della playstation non offende la gerarchia, ma la religione, dirlo è vittimismo?
Che Ratzinger abbia toppato invitando la Fallaci e che sia stato giusto contestare Ruini chi lo discute?
Ma cosa c'entra con la playstation?
Ciao
Scusate il post molto lungo, ma la questione è complessa.
L'accusa implicita è che ci sia "qualcuno" che difende gli "invasori" e calpesta invece le "nostre" tradizioni.
Immagino che questi "qualcuno" siano i (pochi) attori pubblici (partiti, giornalisti, intellettuali) che non si sono ancora sottomessi all'ingombrante benevolenza della chiesa cattolica.
Mi domando se don Sciortino volesse sottointendere che questi "qualcuno" siano sciocchi perché del tutto ignari del "pericolo", oppure che siano in malafede perché mossi da opportunità politica. Chissà...
Comunque, tanto per cominciare, se la Sony fa una campagna pubblicitaria che infastidisce i rappresentanti della chiesa, che c'entra l'Islam? In una discussione è bene sforzarsi di mantenere lo "scontro" all'interno dei problemi e delle questioni attorno a cui è sorto, almeno se si ha qualche (buona) intenzione di dirimerlo. Altrimenti si finisce solo per fare polemiche perverse e infinite, tra l’altro in questo caso probabilmente volute (forse perché in cerca di pubblicità?)
L’Islam non c’entrava nulla e don Sciortino ha fatto malissimo a coinvolgerlo nel problema.
C’è poi la solita questione del “nemico alle porte”, l’Islam appunto, che francamente ha stufato. Don Sciortino, visto che dirige un giornale (cristiano), provi a fare un’inchiesta sulle alte sfere vaticane (“cristiane”) e su certe vicinanze imbarazzanti con l’attuale corrottissimo governo (“cristiano”)... Si astenga dal collaborare alla perversa opera governativa di propaganda anti-musulmana. In certe “amicizie” sì che “si è superato il limite”.
Le persone “decenti” (cristiane o no) dovrebbero fare scelte etiche. L’appoggiare le derive “culturali” xenofobe (tipiche dell’autoritarismo ipocrita), che hanno contraddistinto il “centrodestra” italiano negli ultimi dieci anni, non può che portare verso un tunnel pericoloso; le fratture sociali che stiamo creando verranno altrimenti pagate a caro prezzo, da noi e dai nostri figli e nipoti.
Il mondo sta cambiando e la nostra struttura corrotta, familista, tribale e mafiosa deve trasformarsi, oppure sarà relegata nella povertà e nel degrado (non solo economici). L’egoismo e la “furberia” elevati a sistema e senza eccezioni sono lo “scandalo” di cui ci si dovrebbe preoccupare; le polemiche contro questa o quella pubblicità non sono una cosa seria (la critica alla pubblicità in quanto tale sarebbe sì una cosa intelligente, ma don Sciortino dichiara invece che “altre volte si sono usati per la pubblicità argomenti attinenti alla religione, ma con gusto e con garbo”... Incredibile, siamo al bon ton dello sfruttamento commerciale di Dio.)
Lo spostare l’attenzione dai problemi reali, comunque, tentando di evitare che le persone “si accorgano” del disastro morale (ed economico) incombente, solo perché non si saprebbe come giustificarsi, è del tutto irresponsabile; generare questi falsi clamori, queste cortine di fumo, contribuisce a creare una società più disorganizzata e selvaggia, più ingiusta ed inumana. La civiltà italiana sta tramontando. Nel fango.
Dal punto di vista cristiano poi, la faccenda è ancora più sconcertante. Un “seguace di Cristo” dovrebbe ricordarsi dell’atteggiamento di Gesù verso “i nemici ufficiali” dell’establishment ebreo dell’epoca (il romano, il samaritano, il peccatore, eccetera); un cristiano dovrebbe ricordarsi della disinvoltura scandalosa con cui Gesù ha sempre rigettato il rispetto “formale” dei simboli religiosi, per andare al cuore di quello che veramente gli importava: l’amore tra gli uomini.
Il simbolo della croce è proprio un segno di come la verità e la dignità umana, si nascondano negli infamati, nei condannati, nei “nemici della società”; Cristo non è forse un “poveraccio” additato, dall’establishment religioso e politico e nella “indifferenza” delle istituzioni, come il maggior pericolo per la moralità, la religiosità, la società e la pace? Per questo viene ucciso, in un periodo di turbolenza politica e sociale, anche perché considerato “vicino” ai soggetti eversivi suoi contemporanei. Sono impressionanti le somiglianze con la situazione attuale degli immigrati in Italia, dove Cristo crocifisso è proprio l’immigrato... Specialmente se clandestino, musulmano, albanese, povero, impropriamente collegabile ai “terroristi”, o altrimenti “malfamato”. Soprattutto se osa parlare dei propri diritti.
Per tutto quanto esposto sopra, e non per la pubblicità della Sony, un “vero cristiano” dovrebbe gridare all’orrore e all’indignazione! Aggiungo: la religione è mercificata solo se lo fa la Sony? O vogliamo parlare del mercato dei “voti cattolici” venduti in cambio di leggi amiche? Ricordo che Gesù ha buttato fuori dal Tempio - “dal Tempio” - A FRUSTATE coloro che l’avevano trasformato in un mercato... Per i cristiani veri non è più tempo di “pacatezza” o di rispetto per il rango ecclesiastico di per sé.
Se invece si vuole solo difendere l’ottuso gregge dal “turbamento” della pubblicità, come problema di cui valga la pena anche solo parlare, si svuoti pure la croce del suo significato rivoluzionario, la si trasformi in un idolo da adorare di per sé. Si propini pure una religione vuota che però, non a caso, in termini di fedeli “reali” fa acqua da tutte le parti.
Don Sciortino (in linea con una certa parte della chiesa) fa del moralismo e del cristianesimo “mediatico”, ignorando la vera “questione morale”; anzi e di più, quella certa parte della chiesa è in orrenda commistione con il peggior potere, della cui becera propaganda don Sciortino si fa portavoce, incurante di introdurre argomenti a sporposito. Niente di più lontano da Cristo, niente di diverso dall’ipocrisia del potere che Cristo condannava e che, denudato e mostrato per quello che era, l’ha voluto far fuori.
Credo che don Sciortino dovrebbe preoccuparsi degli alti prelati che “piantano i chiodi in Cristo sulla croce”, non dei pubblicitari che della croce citano (a sproposito) il simbolismo. Tanto meno don Sciortino dovrebbe coinvolgere nella questione altre religioni che non c’entrano assolutamente nulla, visto che se proprio ce n’è una da chiamare in causa, a ben vedere, è proprio la sua...
da don sciortino parole sacrosante, quella pubblicità era gravemente offensiva. ma guardate un po' che è successo per qualche vignetta danese... e senza alcuna blasfemia, solo un po' di ironia. da secoli il cristianesimo è preso in giro, e certamente non ci sono reazioni spropositate (e strumentalizzate) come bruciare le ambasciate ecc ecc.