La memoria del mondo
di Furio Colombo
I lettori ricorderanno che quando ho presentato in Parlamento la proposta di legge sul Giorno della Memoria, ho risposto alle molte obiezioni di chi intendeva evocare altri delitti, altri crimini accaduti in quegli stessi anni in una Europa martoriata da nazismo e fascismo, ricordando che verso la Shoah c’era - nel nostro Paese - un triste e speciale vincolo.
Shoah non è soltanto la memoria di un immenso e meticoloso progetto di genocidio di tutto un popolo in tutta Europa. È memoria di un delitto italiano.
Italiane sono le leggi razziali (tra le peggiori d’Europa). Italiane sono le firme di Mussolini e del re.
Vittorio Emanuele di Savoia è stato il solo monarca d’Europa a firmare leggi di persecuzione contro i suoi cittadini.
Italiani erano i 355 deputati che hanno approvato senza una sola obiezione le leggi razziali inneggiando al duce.
La legge che istituisce il Giorno della memoria italiano è stata approvata - è giusto ricordalo - all’unanimità, forse l’unica legge unanime della tredicesima legislatura.
Il Giorno della Memoria è, come ormai tutti sanno, il 27 gennaio, in ricordo dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte dei soldati sovietici che avanzavano in Polonia. In quel momento il mondo ha cominciato a sapere che cosa è un campo di sterminio, a quali crimini spaventosi portano leggi di persecuzione come quelle tedesche, quelle italiane e quelle dei regimi fantocci fascisti nei paesi occupati da tedeschi e italiani.
Da ieri lo stesso giorno, 27 gennaio, è diventato il Giorno della Memoria del mondo. Lo hanno deciso e dichiarato le Nazioni Unite. Non è una iniziativa di poca importanza, non in questi giorni, mentre il presidente di un Paese potente come l’Iran afferma di voler cancellare dalla mappe del mondo Israele, divenuto, per volontà dell’Onu, patria degli Ebrei dopo lo sterminio.
Occorre ricordare che, per anni, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva votato e mantenuto a lungo in vigore una risoluzione che equiparava il sionismo (è stato il nome del movimento che negli ultimi due secoli ha dato vita al sogno di una terra per un popolo in esilio, proprio come il Risorgimento è stato il sogno di una patria per gli italiani) al razzismo, dunque al nazismo e al fascismo.
Non può che essere motivo di orgoglio, per chi ha proposto e per chi ha votato la legge italiana che il 27 gennaio sia adesso, per decisione dell’ONU, il Giorno della Memoria nel mondo. Serve anche come risposta a coloro che - dopo quel voto unanime italiano - hanno cercato di disperdere il senso di quel giorno circondandolo di pretesti per non parlare della persecuzione fascista.
Ora che ci sostiene la memoria del mondo, questa è forse l’occasione giusta per far notare ancora una volta che il Giorno della Memoria non è una data per gli Ebrei, che non possono dimenticare. È una giornata dedicata a impedire che si disperda il senso di come si formano e diventano grandi, minacciose, mortali le persecuzioni in nome di ideologia, cultura e religione. È un misto di ragioni abiette che è bene riconoscere per non ripetere.
"Meticoloso progetto di genocidio di tutto un popolo in tutta Europa": mi bastano queste parole per segnare la differenza tra Auschwitz e i gulag. E adesso aspetto il genio Italico, i Bubbidoli e i Pizzetti e le loro vaccate criminali.
Epperò a me sarebbe piaciuto che assieme alla Shoah si fosse ricordato anche l'altro genocidio nazifascista...
Nessuno nega che ci sia una differenza enorme fra comunismo e nazismo anche sul piano teorico, però i gulag non sono una sciocchezza e non sono solo - ammesso che fosse giusto anche questo - materiale per libri e premiazioni di dissidenti. In Estonia alla seconda invasione sovietica (la prima nel '39 in seguito al
Molotov - Ribbentrop, quest'ultima alla vittoria sul nazismo nel '45), per far capire chi comandava i sovietici deportarono 350mila estoni nei gulag, ed erano tutti i bambini e gli anziani del Paese, non dissidenti.
Tutt'ora è impressionante, è una società quasi senza vecchi, se ne contano una decina in altrettanti giorni di visita a tutto il Paese. Fra nazisti e sovietici (non auguro a nessuno di combattere due invasori assieme, di qualsiasi ideologia si facciano portatori) quella gente è stata trattata in modo peggio che bestiale dai dominatori di turno, o contemporanei per un periodo.
L'impressione guardando negli occhi alcuni dei pochissimi sopravvissuti è che sia gente che ha visto esseri umani fatti a pezzi crudi e manco mangiati, a differenza di come farebbe un animale.
Carolina
Ma infatti la crudeltà e la disumanità assoluta dei dirigenti sovietici e degli altri paesi del socialismo reale non può essere certo messa in discussione. Però io porto come esempio il cristianesimo che nel corso di 2000 anni di storia di massacri e persecuzioni ne ha perpetrati. Tuttavia, il messaggio cristiano originario, primigenio, parla ancora oggi la lingua della tolleranza e del rispetto. Come quello del comunismo, originario, parla quello della liberazione dell'uomo. Negare la vergogna delle repressioni staliniane e post-staliniane è cosa di cui qualunque comunista autentico non è neanche in grado di pensare.
Il nazismo, invece, fin dalle origini è stata ideologia della violenza e della sopraffazione razziale. E la storia di Hitler e della sua accolita di criminali psicopatici una volta al potere ha confermato le agghiaccianti premesse delle origini.
volevo dire "qualcosa che qualunque comunista..."
chiedo scusa
Io suggerirei umilmente anche di allargare il discorso a tutte le esportazioni di ideologie.
In fondo Stalin e per quei popoli anche molti dei suoi successori (compreso Gorbaciov, 20 morti solo in scontri di piazza e proprio negli ultimi tempi del suo potere, a Vilnius, ma pure Putin nel post-comunismo) sarebbero potuti/potrebbero essere appellati "Nicola III, imperatore di tutte le Russie, autocrate di Tallinn, di Novosibirsk, della Cecenia, del Caucaso, di Varsavia e del Vattelapescaw,..." e giù una vera silloge di tutte le politiche d'invasione del mondo.
Carolina
La Shoah è il male assoluto, non è passibile di confronti. E' il buco nero del mondo. Nulla le si avvicina. Ogni "sì, ma i gulag" è un affronto a ogni bambino rastrellato in Europa in quegli anni da dimenticare.
D'accordo, come già detto e ribadito ogni volta (ma non sono mai abbastanza), con alberto.
egregia carolina, lo sai che tra gli abitanti delle repubbliche baltiche (e tra ucraini e polacchi) ci furono i piu' solerti e volenterosi esecutori di stermini di ebrei e di russi?
non lo sai?
studia
ps: tanto per mettere i puntini sulle "i" andrebbe ricordato il feroce antisemitismo stalinista e sovietico.
avete presente la famosa barzelletta dell'ebreo sovietico che chiede il passaporto per fare alyah e viene chiamato ad un colloqui con un funzionario della polizia sovietica?
"giudeo, vuoi emigrare? vuoi lasciare la madrepatria sovietica? forse non ti va bene tutto quello che lo stato socialista fa per te?"
"non mi posso lamentare"
"forse non ti va bene la meravigliosa casa in coabitazione che ti forniamo, dove siete solo in 7 in ogni stanza?"
"non mi posso lamentare"
"forse hai qualcosa da ridire sulla distribuzione del cibo, visto che la durata delle code e' scesa a sole 6 ore?"
"non mi posso lamentare"
"e allora perche' te ne vuoi andare?"
"proprio perche' QUI non mi posso lamentare!"
Alberto, il mio non è un confronto.
E' chiaro che il nazismo era negazionista e in quanto tale (oltre agli innumeri dibattiti anche solo su come la cultura europea fosse potuta arrivare a un simile baratro) è molto peggio di qualsiasi esportazione d'ideologia.
Detto questo sarebbe forse ora di guardare in faccia metà della nostra Europa senza pregiudizi, e da quella tutto il mondo che patisce politiche di potenza.
Del resto pure li franzosi quando ci esportavano la democrazia, la civiltà o non so che altro dalle nostre parti erano poi gente che, si scopre da Rabelais, alle proprie tavole nobiliari vantava ... la forchetta italiana!!!
Li franzosi non avevano nemmeno le posate insomma, invadendoci la scoprivano, e noi eravamo non so quali incivili per loro, salvo poi fornire motivo di gran lustro sociale ai pantagruelici invasori.
Converrai che comunismo e nazismo non erano manco nati all'epoca di Rabelais.
Carolina
Molto bella.
Tracce di antisemitismo ovviamente poi destinate a far breccia nel pensiero comunista, esistono già in Marx nei manoscritti del 44. Non ricordo in quale con esattezza. Ma ricordo un bellissimo esame di Filosofia Morale sulla Shoah tenuto alla Statale di Milano dal professor Rambaldi, in cui senza paura, da sinistra, si metteva a nudo l'antisemitismo di sinistra. Presnete fin dalle origini. E' quindi evidente che se si cita la Shoah come "male assoluto" ciò non significa farlo perché si è di sinistra o comunisti. Lo si fa perché essa lo è davvero il punto di non ritorno della storia moderna.
Molto bella era riferito alla barzelletta di Berja.
si tratta della famosa "questione ebraica", achab. c'e' da dire che marx era un ebreo assimilato completamente, senza piu' traccia nemmeno di marranismo ed aveva a che fare con comunita' ebraiche fortemente assimilate grazie alle emancipazioni di inizio '800.
se avesse avuto modo di conoscere gli ebrei dell'est europa, che tra l'800 ed il '900 saranno tra i maggiori ed i migliori diffusori militanti del suo pensiero, forse avrebbe scritto cose diverse.
comunque "l'antisemitismo e' il socialismo degli imbecilli" (V.I.Ulianov)
caro Berja, piantala con l'egregia, che significa "ex grege". Non sono una pecora. Non pretendo il "distinta", ma di essere chiamata Carolina e basta sarei più che lieta dovendo scegliere.
Se dovessimo far conto dei volenterosi carnefici, Francia e Italia non sarebbero né nell'UE né nella Nato, ma si dà il caso che noi con noi stessi abbiamo sempre un metro più generoso, soprattutto quando abbiamo beghe politiche (e lo so, mi ricordo di me stessa in piazza per le cazzo di "Malvinas", comunisti contro la Thatcher e totalmente immemori di che cazzo facesse il regime fascista argentino).
Studio continuamente, se t'interessa ho smosso tutta Italia per sei mesi fino a ritrovare a Foligno "La Mia Europa" di Csezlaw Milosz, premio nobel della letteratura 1980, Adelphi 1985, numero di serie 156.
Ed è inquietante. "Ma che ingiustizia: un parigino non deve far risorgere la propria città ogni volta dal nulla".
Milosz, resistenza al nazismo, non a parole, cazzo, ne ha viste più lui che tutti noi assieme, e fino al 1959 membro della dirigenza del governo comunista o socialista o democratico - popolare polacco.
E pure molto altro.
Il tuo ps che cosa rappresenta poi?
E' quello che dico io dopo che però mi hai inopinatamente attaccata. Si potrebbe scrivere un libro solo sulla contraddizione di "atei" che impongono la dizione della religione delle persone sui loro passaporti.
In sintesi, che cosa desideri? Io che questo paese non sprofondi ulteriormente nella melma fra revisionisti e gente che di meglio non ha di che rispondere che è "comunista".
Carolina
Nulla è confrontabile all'Olocausto non solo in termini quantititativi ma anche per l'ideologia razzista che l'ha scatenata.
L'Olocausto è un punto di non ritorno dell'intera storia umana e basterebbe solo l'uso della tecnologia per la sua relaizzazione a giustificare tale affermazione (VEDI Zygmunt Bauman.MODERNITA' E OLOCAUSTO.il Mulino, Bologna 1992.)
So che molti dissentiranno se però affermo che questo evento NULLA ha a che vedere con lo Stto d'Israele e con la sua politica.
Politica a parte (qui i giudizi possono differire per infiniti motivi), non credo sia in alcun modo condivisibile l'deologia di uno Stato che si definisce "ebraico e democratico". D'altro canto questo particolarissimo concetto di "democrazia" ha fatto scuola, vedi a tale proposito la nuova costituzione irachena ( Art. 2 L’Islam è la religione ufficiale dello stato, e “una fonte principale” della legislazione. Non è consentito approvare alcuna legge che sia in contrasto con “i punti fermi delle norme dell’Islam...)
Sostituite ad ebraico e Islam la parola cattolicesimo e ditemi se un qualunque democratico "occidentale" sarebbe disposto a sottoscrivere un tale atto.
Il superamento del sionismo è tanto essenziale quanto quella del fondamentalismo islamico ( e dei fondamentalismi in genere), l'Olocausto trova soluzione solo nel rispetto assoluto dei diritti dell'uomo e non può essere utile copertura di alcuna ideologia che leghi tali diritti ad appartenenze religiose o razziali (mi spiace per l'amatissimo Colombo ma la risoluzione ONU poi cancellata era sacrosanta!).
PS ho scritto Nato volendo dire ONU. Comunque se i Paesi potessero esistere fuori dei canoni di qualsiasi ideologia ivi compreso il pensiero unico che tutto cataloga come gli pare, a quei Paesi fra l'altro finché non ci sarà sicurezza delle frontiere (per ora garantita unilateralmente e a tutti solo dall'Estonia) vogliono pure la Nato. Sicuramente perché il Patto di Varsavia era troppo angelico, eh?
Cominciamo (naturalmente escludendo a priori ogni possibile neonazismo, postfascismo e altre aberrazioni che non propalo certo io) ad accettare che l'esistenza è un casino, e dopo riparliamo di liberazione dell'uomo, s.v.p.
Carolina
desidero che non si facciano paragoni alla stracazzo tra la shoa' ed altre persecuzioni e/o massacri.
desidero che si ricordi l'unione sovietica per i suoi valori positivi e per il fatto che quando ero piccolo i piu' merdosi reazionari mi dicevano "non ti piace qui? vai in russia!" e avevano paura dei cosacchi in piazza san pietro.
desidero che si sappia di cosa si sta parlando prima di aprire bocca e dargli fiato o di far scorrere a casaccio le dita sulla tastiera.
cazzo Berja sei una miniera di citazioni e approfondimenti.
Negli stessi manoscritti del 44, curioso, Marx appare anche dichiaratamente maschilista: è l'uomo e solo l'uomo la cui essenza è il lavoro.
Sono curiosi certi pregiudizi: sono apolitici, la discriminazione, quella vera, si annida sotto la pelle. E' una questione di sensibilità, forse, più che di ragione. Vedasi anche, ma vado troppo oltre, il pregiudizio omofobico del partito comunista: si pensi appunto anche a quello nei confronti di PPP, visto che è giornata.
Berja, i paragoni non li faccio certo io e son d'accordo che siano stronzate. Ma anche l'ipocrisia è una stronzata. L'unica scusa che abbiamo per certe ipocrisie è che siam purtroppo pieni di fasci e d'ignoranti e li abbiamo pure al potere.
Carolina
desidero che si ricordi l'unione sovietica per i suoi valori positivi
il che dimostra che Berja si chiama così perchè ammiratore di Berija..la i mancante è solo ignoranza..
ma non ti vergogni a difendere l'URSS e l'orrore di quel mondo?
Evidentemente no, Olenga. Saluto il caro mangoni che si aspetta le mie "vaccate criminali".
Non intendo fare sterili polemiche con il solito "sì, ma i gulag" perchè non portano da nessuna parte, specie se qualcuno non ci sente da un certo orecchio. Io non ho mai avuto simpatia per il popolo ebraico (non cominciate a starnazzare, per favore), ma questo ovviamente non ne giustifica il genocidio, anzi rispetto quelle morti. Di certo non amo chi le sbandiera per coprire le porcherie della sua ideologia, offuscando così altri genocidi. Evidentemente per qualcuno i morti innocenti non hanno ugual valore e qui non si può dir nulla, le opininoni non cambiano mai se non c'è dialogo.
Io non ho mai avuto simpatia per il popolo ebraico
Tu andresti d'accordo con Lia, lei da parte islamica, te fascio (e magari insieme a voi Berja che inneggia ai pogrom di Stalin)...
tre begli esempi di un paese moderno!
"non ho mai avuto simpatia per il popolo ebraico (non cominciate a starnazzare, per favore), ma questo ovviamente non ne giustifica il genocidio, anzi rispetto quelle morti."
Ci mancherebbe altro.
per accusarmi di inneggiare ai pogrom di stalin ci vuole giusto un cretino come olegna.
"mort aux imbéciles!"
"vaste programme"
Beh prevedibile. Non sono il solo (e non siamo tutti "beceri fascisti") a non aver simpatia per il popolo ebraico. E' una colpa? Caspita, pensate a tutto quello che scrivete, voi non avete simpatia per niente e nessuno che appoggi la vostra ideologia. A destra, sulla questione ebraica c'è stato un gran voltafaccia da parte della stragrande maggioranza dei partiti ora filosemiti, per molte ragioni e comodità.
Non vedo perchè dovrei essere così voltagabbana, nè perchè dovrei fare quello che fanno i signori comunisti ormai con l'acqua alla gola dato che gli orrori comunisti, di numero molto maggiore, oppure quelli dell'Islam sono ben noti in tutto il mondo. E allora mettono la Shoah ovunque possono. Sicuri di non essere voi quelli che hanno poco rispetto per il popolo ebraico?
Non sono il solo (e non siamo tutti "beceri fascisti") a non aver simpatia per il popolo ebraico. E' una colpa? Caspita, pensate a tutto quello che scrivete, voi non avete simpatia per niente e nessuno che appoggi la vostra ideologia"
Italico, è molto diverso "non aver simpatia" per un popolo in quanto tale, rispetto a "non aver simpatia" per chi la pensa in un modo diverso.
La prima delle due cose si chiama razzismo, ed è un crimine contro l'umanità...
insomma, un conto è disprezzare una persona per quello che pensa, un conto è disprezzarla solamente per quello che è
E aggiungo: per quel che è. forse, ma lo sa Italico che cosa è un ebreo a parte tutte le possibili declinazioni che può avere questa appartenenza? E che cosa gli ha suscitato l'antipatia, se posso chiedere?
Carolina
Che faccio? Se non rispondo sono un becero fascista da stadio analfabeta e incapace di esprimere le mie idee. Se rispondo, in un post come questo dove si ricorda la triste pagina di alcuni campi di sterminio si inveisce al mio antisemitismo e mi si dà del kapò. Se invece faccio come ho già fatto in passato alcune considerazioni, mettendo i dovuti dati storici del caso, mi si censura per "becero revisionismo". Forza compagni, che versione volete, prima che il vostro Italico vi dia il suo saluto definitvo e vi faccia gli auguri per le elezioni?
Italico [sic]. Non sei un kapo o un qualsiasi altra cosa di cui parli anche solo perché per fortuna non ti è dato vivere 'ste cose di cui parli senza probabilmente manco avere idea di che cosa siano. Dubito che tu sia anche solo un revisionista. Forse a una domanda tutta centrata sull'oggi risponderai senza tergiversare. Mi devi solo dire perché cavolo ti starebbero antipatici tutti gli ebrei. Hai subito torti storici, politici o di altro genere "dagli ebrei"? Hai voglia di andare a un reality show a fare il personaggio dell'anno? Secondo te "piace ai giovani" quello che dici?
Carolina
"Io non ho mai avuto simpatia per il popolo ebraico".
Aspettavo la vaccata criminale che è arrivata, puntuale come sempre. Vi conosco troppo bene voi starnazzatori fascisti.
Andate tutti alla fiaccolata, destra e sinistra a braccetto .
Ormai le divisioni sono tra chi crede al lungo lavoro di convincimento di certa "gente" che da anni ci tormenta con falsi discorsi o mezze verita` e chi no.
Se non potete andare , mandate la giustificazione firmata dai genitori a pacifici ...altrimenti correte seri pericoli. Quella "gente" oggi estende il proprio controllo su tutto e i vostri eletti ben lo sanno , sono la "loro" espressione.
Ma come si fa` a non vederlo?
Continuate pure ad azzuffrvi tra destra e sinistra su come si avvita il fumo della pipa nell` aria . Siete fuori della realta`
Piano quinquennale dell'Urss, dal 50 al 55 deportazione coatta dei tatari di crimea dal suddetto paese alle steppe russe, per poter realizzare le famose dacie. Il trasporto avvenne perfezionando il modello nazista, dari dal libro nero del comunismo, in quella deportazione SOLO durante il trasporto morirono 350000 persone di stenti, se non è pianificazione omicida questa che altro è?
Pizzetti, hai mai sentito parlare di Eichmann? Lo sai portava il conteggio degli ebrei uccisi e da uccidere, schedati per nome e cognome? Hai mai visto le foto con la scritta "Juden Raus", le braccia dei deportati col numero tatuato, le misurazioni dei caratteri somatici del viso per verificare l'appartenenza o meno alla razza ariana? Queste cose il "Libro nero del comunismo" non le riporta, ti avverto. A queste atrocità io riesco solo a paragonare lo sterminio degli indiani ad opera degli yankee e quello dei nativi latinoamericani ad opera dei cattolicissimi conquistadores, benedetti da Santa Madre Chiesa.
No. Nemmeno. Niente, mai.
Gli yankees, come i cattolicissimi, come i sovietici in Estonia nel '45 (per restare agli esempi sopra citati), hanno deportato e/o massacrato i popoli che legittimamente vivevano nei territori che i carnefici intendevano occupare.
I nazisti e i fascisti no. A nessuno è mai successo, come successo agli Ebrei durante la Shoah, di essere perseguitato, deportato e ucciso dalla propria casa, nel proprio Paese, dai propri connazionali, in tempo di pace. Mai.
Differenza che rende unica e si spera irripetibile la Shoah. Dove gli obiettivi non avevano scampo, non avevano posto nel mondo in cui scappare, perché il fattore non era trovarsi in un determinato posto ma essere nati.
Nn me l'aspettavo inizialmente. Nn avevo mai visitato1blog prima d'incontrare Alberto fuori all'uscita d1film ed iniziare così a curiosare.
Questo blog mi sta facendo provare emozioni molto forti. Mi da1spaccato delle innumerevoli sfumature del pensiero umano,e soprattutto lo fa su temi a me MOLTO cari.
Sono ebrea.
Italico mi hai deluso. 6proprio razzista. E' esattamente questo il razzismo..è quella sensazione a pelle ke "nn t fa avere troppa simpatia x il popolo ebraico".
Son cose ke 1ragazza ebrea d23 anni sente in maniera molto forte,soprettutto qnd in 4a liceo ha partecipato in prima persona alla "Marcia della vita" un percorso cultural-formativo attraverso i principali Campi di Concentramento e Cimiteri ebraici e nel Campo di Sterminio di Auswitz- Birchenau e di Majdanek in Polonia. Ma soprattutto un percorso umano. Un immedesimazione profonda del piombare increduli in un luogo senza speranza. E' un'esperienza devastante. Basterebbe girare la manopola su ON. Nn sto skerzando. Ma sono cose ke t segnano e ke t fanno tenere gli okki aperti. Ogni giorno. X' appena li sokkiudi sorridendo e rilassandoti,sbuca fuori un Italico (ke in questo caso utilizza il suo nick nella peggiore accezione possibile) e me li fa rispalancare gli okki. E' davvero importante ke il 27 gennaio esista e sia compreso profondamente..
a presto
Giorgia
welcome to real world, giorgia.
Piano quinquennale dell'Urss, dal 50 al 55 deportazione coatta dei tatari di crimea dal suddetto paese alle steppe russe, per poter realizzare le famose dacie. Il trasporto avvenne perfezionando il modello nazista, dari dal libro nero del comunismo, in quella deportazione SOLO durante il trasporto morirono 350000 persone di stenti, se non è pianificazione omicida questa che altro è?
Pizzetti, hai mai sentito parlare di Eichmann? Lo sai portava il conteggio degli ebrei uccisi e da uccidere, schedati per nome e cognome? Hai mai visto le foto con la scritta "Juden Raus", le braccia dei deportati col numero tatuato, le misurazioni dei caratteri somatici del viso per verificare l'appartenenza o meno alla razza ariana?
Ma perchè o l'una o l'altra?
Sono vere tutte e due le cose. Ma è tanto difficile da capire?
Che cosa c'è dietro a questa difficoltà?
Connivenze intellettuali?
Pensieri che non si osa esprimere?
E' questo il nodo centrale.
E chiunque abbia parteggiato per una delle due parti citate sopra e coinvolto, moralmente, con dei carnefici.
le due cose - tatari ed ebrei - non stanno sullo stesso piano. sono in due universi diversi. i tatari, come alcuni nazionalisti ucraini e vari popoli caucasici, appoggiarono il regime nazista e per questo dopo la guerra furono perseguitati. Ma non sterminati progammaticamente.
Si puo' discutere o abborrire, giustamente, sulle misure draconiane di stalin, ma c'era una causa (non piccola!). Per quanto questa potesse essere abominevole se applicata erga ommnes anziche' ad personam.
Per gli ebrei questo non e' applicabile. Non avevano fatto nulla.
Anzi, semmai erano quanti spalleggiavano i nazi che si erano distinti nel periodo tardo zarista con i pogrom contro gli ebrei - severamente condannati dalla Makhnoscina rivoluzionaria che negli ebrei ucraini vedeva degli alleati naturali e nei nazionalisti ucraini dei nemici.
Chi vuole mettere sullo stesso piano stalin e hitler non fa altro che erigere un sistema di false equivalenza, una notte in cui tutte le vacche sono nere, per continuare una politica di grigiore indistinto in cui il marciume italico eccelle. Eccelle nella sua usuale ricerca di potenti di turno da lecchinare, principi amorali da incensare, careghe da occupare.
In questo piazzale loreto e' stato il solo piccolo atto di civilta' che questo paese ha saputo offrire al mondo nell'ultimo secolo.
Chi non vuole vedere non vedrà mai.
nazi-fascisti e comunisti sono stati i due grandi macellai del novecento. Altro che Tartari, Tonii, e i culachi? E i milioni di persone sterminate dal regime?
Su, siamo seri.
E vergogniamoci un pochino. Almeno questo.
Vale anche per Italico, ovviamente.
"In questo piazzale loreto e' stato il solo piccolo atto di civilta' che questo paese ha saputo offrire al mondo nell'ultimo secolo."
Appendere dei cadaveri per i piedi ed esporli alla folla?
Se questo è l'unico atto civile pensa tu cosa è il resto.
Sono d'accordo con Olegna, qui c'è gente (delle due parti) che inneggia ai macellai.
..."gente delle due parti"...
(la solita cazzata da ignorante)
si da' il caso che ideologicamente io sia affine a nestor makhno (su citata la sua organizzazione) che dai bolscevichi fu perseguitato e da cui scappo' per un pelo.
quindi le vostre considerazioni "mi rimbalzano"... perche' - a differenza vostra - so vedere le differenze tra il bolscevismo e la bestia nazifascista.
e si', piazzale loreto e' stato il solo gesto di civilta'. peccato solo sia stato cosi' ridotto numericamente. ci volevano cento forche in ogni citta'.
Olegna, smettila col tuo qualunquismo e fammi il nome di un nazista o fascista buono. L'elenco dei comunisti potrebbe non finire mai, ti avverto.
E' nobile quanto fatto dall'Assemblea Generale dell'Onu riguardo a queste commemorazioni.
Ma la stessa assemblea non potrebbe anche dire due paroline di rimprovero a quel burlone di Ahmadinejad ?
Io credo che il maggior insegnamento da trarre da quei tristi eventi sia il far sì che non si ripetano, e vigilare sull'antisemitismo di oggi.
Perchè quello che accade in questi giorni a Teheran non è semplice "opposizione alle politiche del governo di Israele".
Mi fa ribrezzo pensare che alla seduta dell'Assemblea Onu che ha approvato questa commemorazione abbia partecipato, beato ed indisturbato, anche il rappresentante dell' attuale Iran.
Giorgia e Olegna, scappiamo tutti insieme nella Papuasia? :-)))
Carolina
Guarda Carolina..secondo me è proprio stando qui ke paradossalmente sto "+ al sicuro" ovvero facendo sì, con la mia piccola opinione, certe idee "italiche" nn germoglino oltre.. Mentre andando in Papuasia :o) probabilmente dopo 1primo periodo d tranquillità qke italico verrebbe a prendermi.. fino in Papuasia..e xfino su Marte se necessario..
:-))) beh, scherzavo, dicevo solo che vien voglia a leggere certi discorsi. :-))) deve solo provarci, comunque: so' mazzate, so'... :-)))
Carolina
Dio mio..il nome di un comunista buono..siamo sul patetico? Parliamo come i bambini?
Seguo Carolina in Papuasia
benvenuto fra gli "aborigeni" :-)))
Carolina
Chiariamoci un secondo. Mi sa che qui stiamo andando fuori strada. Non condividere alcuni metodi di pensiero e di agire di un popolo non mi equipara a Erik Priebke, come lo devo spiegare? Quello che inoltre non condivido e che nel novecento ci sono stati, ci sono ora (come ce ne saranno in futuro, anche se mi auguro di no) altri genocidi. Solo che la Shoah pare essere stato l'unico. Molti comunisti sostengono sia il più grave in assoluto (è triste che per certa gente ci siano morti di serie A e morti di serie B). Questa caccia all'antisemita ha preso un pò troppo la mano, ricordo nel post su Wiesenthal le persone di sinistra che criticavano la politica di quest'ultimo come vennero prese a insulti e si urlò all'antisemitismo solo per il fatto che criticarono un ebreo. Un ebreo è innanzitutto un uomo e se lo si critica per i suoi errori (non perchè ebreo) non vedo il razzismo di fondo. Molti invece sì ed è questo il vero antisemitismo. Non vedere una persona come tale ma guardarne la religione. In tutti i sensi.
due autori per te, italico, Levi ed Amery.
li trovi in ogni biblioteca.
"Non condividere alcuni metodi di pensiero e di agire di un popolo non mi equipara a Erik Priebke"
"Un ebreo è innanzitutto un uomo e se lo si critica per i suoi errori (non perchè ebreo) non vedo il razzismo di fondo"
appunto. ti contraddici da solo.
si può criticare un singolo ebreo, come ogni altro singolo uomo... ma come puoi criticare un intero popolo? forse che tutti gli ebrei (o tutti i ceceni, o tutti gli abitanti del Connecticut) pensano e agiscono allo stesso modo??
Non possiamo naufragare in un oceano di "distinguo" fatto di comunisti buoni, presidenti dell'iran un po' agitati, antipatie bonarie nei confronti degli ebrei.
Esistono due o tre visioni del mondo che sono assolute, totalizzanti e totalitarie. Gente che crede di essere nel vero e per questo ucciderebbero o sifarebbero uccidere. Per loro il supremo bene è al di sopra di qualunque cosa. Sia esso Allah, il sole dell'avvenire, il ritorno ai miti e alle tradizioni.
Sono buoni o cattivi? Chi può dire (non lo so, non si saprà mai). Sono però pericolosi al di là diogni limiti; lasciano una scia di sangue dovunque passino.
Com'era Lenin, buono o cattivo? E per prendere uno di destra, uno scrittore, non politico, che so, un Drieu la Rochelle..oppure lo stesso Komheini (che la faccia ce l'aveva da cattivo vero, però era tanto pio..). Io non so come siano (fossero). So che erano accecati da una visione del mondo totalitaria che ha prodotto milioni di morti (a fin di bene, sicuramente).
E la stessa Chiesa, una storia di morte, di tortura, di massacri..il tutto, come sempre, a fin di bene.
La morale? Guardiamoci dai eroi del bene.
"Molti comunisti sostengono sia il più grave in assoluto"
Mammamia, Italico...bisogna essere proprio "comunisti" per vedere quel che è impossibile non vedere, vero? La più grande nefandezza della storia umana...
E tu riduci tutto così, quanto sei piccolo.
Non vorrei quotarmi, ma quanto detto nel mio precedente post credo illustri sommariamente la differenza principale tra la Shoah e gli altri genocidi perpetrati nei secoli. Scusa l'autoreferenzialità, ma ti invito a rileggerlo, "italico".
italico come ha detto+sopra Davide..T contraddici da solo! Stai veramente male se nn te ne rendi conto.. Anke1bambino saprebbe ke è diverso criticare Giorgia in quanto Giorgia, ragazza d23anni ke dice,fa e pensa certe cose o Giorgia x' ebrea,appartenente ad1popolo ke in passato ha compiuto certe scelte (ma può un popolo tutto insieme senza alcun distinguo compiere un'unica scelta?secondo italico sì)in cui tale Giorgia nn si rispekkia o d cui magari la medesima Giorgia nn è nemmeno a conoscenza? Insomma a pelle t sto antipatica! Così a priori. E son proprio ebrea cavolo. Mea culpa. Nn potrò mai starti simpatica. Carolina bwwwaaaaaaa nn sto simpatica a italicooo weeeeee...piangoooo come faccio?? Davvero italico sono1persona buona e dicono simpatica anke se sono ebrea..potrai mai credermi?? Potrai mai ricrederti? ahhh triste destino il mio..
italico mi ricordi 1mio ex ragazzo (è durato poco cmq) ke era comunista peggio d berja e strastrastrafilopalestinese nn capendo ke nn è una questione d scelta..ma cmq.. Me lo ricordi x' mi disse e nn era uno ke si sprecava coi complimenti "sai Giorgia, devo ammetterlo, da quando t ho conosciuto ho rivalutato molto gli ebrei..mi stanno+simpatici" ecco sì.. Mollato in tronco. E sembrava pure intelligente.
kazzarola la generalizzazione è sempre lì eh?!
O come qnd in Inghilterra circa 6anni fa ero ad un falò, sperduta nelle campagne inglesi,saran state le4/5 d mattina ed ero rimasta solo io a parlare con 3ragazzi mussulmani,tutti e tre, ripeto tutti e tre avevano 3/4anni +d me e NN sapevano ke fossi ebrea. Mi raccontavano l'odio ke provavano verso gli ebrei, quello ke secondo loro pensavano d loro,ke gli ebrei volevano la loro morte e ke loro volevano x cui la morte d tutti gli ebrei..Io li provocavo leggermente dicendo cose tipo "ma siete sicuri ke tutti gli ebrei la pensino così? Guardate ke nn potete generalizzare..Sono sicura ke nn è così.." Ah premetto ke cmq erano ragazzi ke 1po' avevano studiato,ke avevano soldi x venire a studiare in Inghilterra,x cui persone ke in teoria avrebbero avuto la possibilità d'informarsi correttamente volendo..
Beh nn ho resistito..
Avevo1po' timore ma nn potevo nn dirglielo.
Nn potevo nn dirgli in faccia ke ero ebrea e ke io quelle cose nn le pensavo minimamente.
Ke una ragazza ke loro fino a1secondo prima avevano considerato simpatica,dolce,carina e dietro alla quale sbavavano pure1poketto era EBREA. AAARRRGHH!
Qual'è stata la reazione? Shock. Stupore. Incredulità vera (davvero nn mi credevano assolutamente,ho dovuto parlar loro in ebraico x' mi credessero) e qual'è stata la reazione del leader del gruppo?
Questa frase "ah..Ok Giorgia. So you are a good jewish. So strange.." in pratica "ah..vabbè quindi tu 6 1ebrea buona..ke strano.."
beh scusate lo stream of consciousness sulle generalizzazioni ma ne ho vissute tante e m'è uscita questa al volo..
bacini
Eccomi eccomi Mangoni, pronto a vaccare criminalmente.
Siccome tu evidentemente passi le tue giornate a cercare, in piena frenesia apologetica, differenze da "aguzzate la vista" per sottolineare quanto migliore (o meno peggio) sia stato il Comunismo del Nazismo, pensi evidentemente che anche io, nonchè gli altri Contras da te citati, spenda così malamente il mio tempo.
Spero di deluderti abbondantemente dicendoti che di tale procedura vacua, perversa, stupida, nulla mi importa.
Dovresti essere così gentile e disponibile, sempre che le tue raffinate ricerche biblioteconomiche te lo consentano, da andare a spiegare ai sopravvissuti di gulag e lager (tu che non ci sei mai stato, ovvio, se no che comunista saresti, a parlare una volta tanto per esperienze dirette?) quali profonde differenze intercorressero tra il trattamento riservato agli uni e agli altri, quanto amore e rispetto per il prossimo i rossi signiferi mettessero nell'amministrare i gulag e quanta infame crudeltà manifestassero i beceri goose-steppers.
Vatti a leggere Solzenicyn, da bravo, che poi ne riparliamo. O forse anche lui è un nazi-fascista?
Beh, in effetti, avendo egli detto la Verità (meglio: "Ci ha fatto credere a ciò che ci si contentava di sapere", come ha detto Bergson se non ricordo male), avrebbe già il requisito costitutivo minimo per essere, ai tuoi occhi astigmatici, un mezzo Podestà col piccione sul berretto.
Certo, un maligno cattivone potrebbe sempre dire che Stalin ebbe il grandissimo merito di ammazzare più veri comunisti di chiunque altro la Storia ricordi, ma io son poco più che un principiante nel campo della malignità e della cattiveria.
Credo ancora a quelle fanfaluche sulla Carità Cristiana et cetera, per cui prego indistintamente per tutti i morti, indipendentemente dal colore politico (cosa che nell'Aldilà credo conti molto poco...).
Essendo io Cattolico e Liberale non ho morti sulla coscienza (caso mai solo morti da piangere), ne mai ho appoggiato o aderito in alcun modo ad alcuna ideologia totalitaria.
Se poi ti semplifica la vita appiccicarmi la nomea di fascio-nazista, fai pure.
Meno mi piace che tu mi dia del criminale, ma comprendo che alla scuola di partito proprio questo si insegnava: accusa l'avversario dei tuoi delitti. E' il modo migliore per gettare fumo negli occhi e far distogliere l'attenzione dal problema reale.
Bel tentativo, ma, se ancora tu non te fossi accorto, non sono sceso dagli alberi l'altro ieri...
Occhio Italico a parlar male di Israele e di Ebrei. Non ricadere nel bolso nostalgismo proprio dei tuoi avversari politici (qui e altrove). Non diventare un comunista rovesciato, anche perchè gli opposti sono ineluttabilmente destinati ad attrarsi...
Con questo, nessun paternalismo.
bravo buzzichetto, lavatene le mani.
"Essendo io Cattolico e Liberale non ho morti sulla coscienza"
ahhahahahahaha
ma scusa, che scrivi a fare tutti sti post chilometrici, per poi rovinare tutto il concetto con banfate del genere??
Giorgia, non piangere per quell'uomo :-) io d'ora in poi alle manifestazioni di Fiano, e quando rispondo a Italico, indosserò un grembiule da medico, con tanto di camicia di forza a portata di mano :-)
Carolina
Le provocazioni di bubbidolo sono di bassa lega come sempre.
Neanche qualcuno avesse sostenuto che nei gulag si stava meno peggio che nei lager. E' stata rimarcata (rileggi!) la differenza che mosse un genocidio piuttosto che l'altro, ma tu da professionista commenti frasi che nessuno si è sognato di pronunciare.
Consiglio di ignorarlo prima di cadere nel solito circolo vizioso fatto di nulla che costui è solito innescare.
No caro Oppi, non funziona così.
Se di genocidio si parla nulla importa quale sia stata la "filosofia politica" che lo ha promosso e supportato.
E' un'operazione intellettualmente disonesta, sofistica, intollerabile.
A che pro, scusa?
O si tratta di apologia, e allora chi la fa è un fottuto criminale, oppure si tratta di vuoto esercizio dialettico, e in questo caso si tratta solo di intrinseca stupidità.
Volete avere ad ogni costo le prove che i Nazisti sono stati più cattivi dei Comunisti?
Per quale ragione?
Avete troppo lunga la coda di paglia e ogni tanto vi sentite a disagio mentre rimirate la tessera di Rifondazione?
Se difendete un'idea, per quanto sconfessata dalla Storia e dalla Realtà, fatelo senza porvi troppi problemi di coscienza: non cercate di rifarvi una verginità costi quel che costi.
Risultate solo patetici.
Io questa idea la continuerò a difendere finchè campo, non sarà certo la tua ignoranza, la tua superficialità e la tua cultura da piazzista di Publitalia a farmi cambiare idea sulle ragioni di un movimento che ha cambiato la storia del mondo ben prima della Rivoluzione d'Ottobre, un momento comunque carico di significati positivi per la storia contemporanea. Non ho mai avuto nessuna tessera, nè di Rifondazione nè dei Comunisti Italiani, e ritengo questi partiti delle pallide imitazioni di ciò che dovrebbe essere una seria organizzazione di sinistra radicalie. Tuttavia, non devo vergognarmi di niente, non ho nessuna coda di paglia, non m'interessa fare le classifiche di chi è stato più buono. Le idee in cui credo sono quelle del progresso, della demercificazione dell'uomo, della liberazione dalla schiavitù del capitalismo e le posso riscontrare solo nell'ideologia comunista. E hanno un valore in se', a prescindere dalla correlazione con gli altri totalitarismi. Lo scempio della persona umana perpetrato nei paesi del socialismo reale non intacca minimamente la giustezza e la fondatezza delle motivazioni per cui sorse il movimento operaio. La Costituzione italiana, la storia italiana, la coscienza di italiano mi consentono di sostenere senza paura e con orgoglio e dignità la mia identità comunista.
Quanto alla tua identità, posso solo dire che sei un ridicolo qualunquista privo di strutture culturali solide. Vatti a leggere Antonio Gramsci, e cerca, se ci riesci, di elevare la tua miserabile condizione intellettuale.
I quaderni di Gramsci li ho letti e li considero un formidabile vademecum politico, forse per ragioni opposte alle tue.
Tu magari leggiti l'ultimo libro di Luca Ricolfi: sembra che l'abbia scritto pensando a te, supponente, vacuo, maldestramente capzioso.
Se la tua kultura è così vasta e approfondita rispetto alla mia sei doppiamente colpevole: io sono almeno giustificato dalla putativa ignoranza che tu mi attribuisci, tu invece supporti scientemente e apologeticamente una cricca di assassini, passati, presenti e futuri.
Un'ideologia non si giudica come se si trattasse di un'innocua prova di laboratorio: si giudica in primo luogo per i frutti che ha prodotto.
Nel tuo caso trattasi di frutti assai grami, che tanfano di ossario scoperchiato, bacati dai vermi della perversa autoreferenzialità, del senso di superiorità morale e antropologica, del qualunquismo da luogo comune sulla "mercificazione dell'uomo".
Ti sei mai chiesto come mai i comunisti più convinti e arrabbiati non abbiano mai provato sulla propria pelle le "meraviglie" del socialismo reale? Vorrà dire qualcosa?
Nascono tutti nella bambagia occidentale e capitalista...e vorrebbero imporci a forza un sistema del quale hanno solo sentito parlare alla scuola di partito. Patetici, sottilmente criminali e fondamentalmente stupidi.
E tu che cianci di demercificazione, da dove pensi vengano il computer che stai usando (in maniera piuttosto autolesionista, invero) in questo momento, il cellulare che sicuramente possiedi, la tua automobile, il tuo frigo classe A pieno d'ogni ben di Dio, il ristorante ove porti a cena la tua squinzia (si si, magari ordini borsch e smetana per far piacere a Lenin...)? Dal nostro capitalismo (si, anche tuo compagno) o dal demiurgico leninismo?
Vedi, qui sta la differenza: io di tutto questo posso usufruire senza pormi troppi problemi di coscienza. Mentre a meno che tu non conduca un'esistenza isolata in qualche sottoscala di centro sociale o in qualche caverna trasformata in soviet, non risulti perfettamente in regola con la tua coscienza di buon comunista, e meriteresti un bel rapporto al capocellula.
Del resto se per te vi è perfetta coincidenza tra "strutture culturali solide" e cervello all'ammasso un requisito minimo di sistema per essere buon comunista ti è rimasto.
Continua pure a specchiarti e a dirti quanto sei culturalmente spesso e politicamene scafato, a me non fai alcuna impressione, narcisetto da komsomol...
Bubbi, un bel vaffanculo supportato dal diritto romano eh? Dove ignorantia non excusat. Perdonami, ma te la sei cercata lodando l'ignoranza (che per me va curata con i farmaci, fosse pure la mia di ignoranza).
Carolina
Penso che se il termine "putativa ignoranza" seguito da "che tu mi attribuisci" non ti è sufficientemente chiaro dovresti verticalizzare la posologia dei farmaci da te citati...
Bubbi, sei un pazzo, fatteli tu 11 e passa anni di galera fascista e poi riparliamone. Ricolfi è un caso di quel masochismo di sinistra che purtroppo non posso ignorare, e da una vita e mezza. Non esiste una superiorità "intellettuale" alla mercificazione dell'uomo a meno che tu non sia così intellettuale da non saperti trovare il culo nello specchietto retrovisore, il che penso che sia tutto dire e né a destra, né a sinistra. Il resto, confido che Mangoni te lo espliciterà molto più "verticalmente", qualsiasi cosa tu intenda con questo.
Carolina
Non mi pongo nessun problema di coscienza. Se hai letto i "Quaderni" avrai notato che la tesi fondamentale su cui si basa è quella della necessità da parte del proletariato e delle masse contadine di conquistare l'egemonia culturale prima, politica dopo. E questo non può avvenire che servendosi di mezzi generalmente classificabili come "borghesi", o attraverso l'esercizio dei diritti civili riconosciuti dalla società "borghese". Quindi, l'utilizzo di computer e cellulari, tanto per fare un esempio, è perfettamente compatibile anche nell'ambito di una critica estremamente radicale al capitalismo. Ma vorrei far notare ai lettori di questo spazio un'altra cosa: ossia quale sia il tipico ragionamento di un fascista. Ad un certo punto questo signore passa alle considerazioni sulla mia vita privata senza saperne alcunchè, mosso da un livore e da una invidia che la sua condizione di fascista gli impone. Ipotizza che io viva una vita da gran signore, senza immaginare neanche lontanamente quale sia la verità. Questo è fascismo. Questa è ignoranza. Questa è la disgrazia italiana. Il fascismo di questo soggetto si può riscontrare finanche nella terminologia utilizzata, influenzata dal culto della bella parola, dell'uso smodato e fuori controllo dell'aggetivazione. Arriva a darmi del criminale. Potrei cadere nella provocazione e parlarti delle mie reali condizioni di vita (certo non sono indigente!) invero diverse, e molto, da quelle descritte dal fascista. Ma non voglio dargli la soddisfazione. Mi limiterò a ricordargli quello che loro non riusciranno mai a capire: essere comunisti non è in contrasto col rispetto delle leggi, con una pratica di vita corretta e rispettosa del prossimo, con un impegno costante, anche nella più spicciola quotidianità, a favore degli ideali di progresso e avanzamento della società. Con la difesa anche minima degli spazi di democrazia e di libertà, a favore di tutti, anche delle mediocrità assolute come lui. Con l'attenzione ad ogni forma di cultura e di manifestazione dello spirito umano, a prescindere dal colore politico. Con la difesa delle tradizioni italiane radicate nell'identità di un popolo. Tutti concetti estranei alla destra italiana, se si eccettua (parzialmente) la breve esperienza della destra storica, ispirata al nazionalismo fascista e allo pseudo-liberalismo eternamente succube del potere democristiano.
Ricolfi se lo legga lui insieme ai fascisti sui sodali: i pochi soldi di cui dispongo li uso per comprare altri libri veramente utili alla mia formazione.
Bene bene: punto primo chi a cominciato a dare del criminale sei tu, non io.
Rispedito al mittente con gli interessi.
Punto secondo io non sono fascista, non lo sono mai stato nè mai lo sarò, e chi legge i miei sproloqui su queste pagine lo sa da lunga pezza.
Suvvia, ti ritengo capace di attacchi e risposte ben più interessanti e divertenti rispetto alla trita e ritrita opera di fascistizzazione dell'avversario sempre e comunque. Oppure hai esaurito gli argomenti? O forse non ne hai mai avuti? Boh...affari tuoi.
Punto terzo della tua vita privata nulla mi importa. Il mio era semplicemente un apologo figurato. Niente di più. Se sei un boscimane che vive in una capanna di fango o il sultano di Clitocity non me ne frega un bel nulla.
Punto quarto non c'è nessun livore da parte mia: ogni tuo post risulta un vero e proprio invito a nozze, e ti pare che io possa reagire sconsideratamente abbandonandomi ad un livore fuori luogo nei confronti di chi contribuisce così solertemente a rendere più divertenti i miei excursi telematici?
in riguardo a Gramsci, quando mai le masse contadine e operaie hanno acquisito una reale capacità di incidenza politica? Quelli che ci hanno provato sono finiti nel gulag...e proprio questo mi induce a pensare che o tu Gramsci non l'hai letto, o non l'hai capito: la figura dell'intellettuale organico, fulcro dell'egemonizzazione culturale, cos'è secondo te?
Un mezzadro che ha letto Dante? Un metalmeccanico che si è spippato Zolà?
Oppure un manovale che è diventato improvvisamente cliente direzionale della UTET?
Non sono i proletari che debbono conquistare l'egemonia, casomai essi sono i primi a doverla subire, in modo che le loro coscienze ancora embrionali vengano debitamente "sensibilizzate".
Gramsci era un classista, qualora tu non te ne fossi accorto...
Vedo che confondi egemonia culturale ed intellettuale organico come tutti i dilettanti che provano ad occuparsi di argomenti distanti da loro. Allora, secondo Gramsci l'egemonia culturale la deve conquiestare il partito che è l'espressione unitaria di contadini ed operai. Questo passaggio è prioritario rispetto alla conquista dell'egemonia politica "tout court". Il ruolo dell'intellettuale organico, poi, è da te clamorosamente travisato. Marxianamente, Gramsci non distingue tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, premessa indispensabile per capire il valore filosofico della sua opera. Sensibilizzazione? Non ci siamo. La polemica di Gramsci è rivolta contro l'intera classe intellettuale post-risorgimentale, "organica" agli interessi della borghesia. L'organicità non sottointende un rapporto di educazione o sensibilizzazione intellettuale-massa, bensì un'attività da parte dell'uomo di cultura volta alla demistificazione e al "disvelamento del'ideologia". In poche parole, si tratta di individuare nella produzione culturale "di classe" borghese gli aspetti che tradiscono la colllateralità ad interessi storicamente determinati. Da ciò la polemica col "paternalista" Manzoni, con Carducci, D'Annunzio e la pubblicistica indicata col nome di "nipotini di padre Bresciani". Viceversa, compito del parito (espressione politica-intellettuale unitaria delle masse contadine e operaie, il "moderno Principe") è creare ed organizzare una cultura "altra" in cui il popolo sia attore e protagonista, senza alcuna passività, e che sia reale espressione delle condizioni reali di sfruttamento della classe operaia. Il classismo di Gramsci, quindi, è un'accusa priva di fondamento tipica di chi non solo non l'ha letto, ma non conosce neanche i presupposti teorici dell'opera.
Ora, veniamo al metodo. Non puoi dirmi di non aver letto o capito Gramsci portando esempi raffazzonati e semplificati al limite della banalizzazione come i tuoi. Devi essere preciso, perchè altrimenti non sei credibile. Come ti viene di attribuirmi una banalità come quella secondo cui l'intellettuale organico sia "un mezzadro che ha letto Dante"? E poi, continui a travisarmi: non ho detto che le masse contadine ed operaie hanno ottenuto l'egemonia, ma che questa riflessione è la tesi fondamentale su cui si basano i "Quaderni" (che tu chiami impropriamente "vademecum" forse ignorando il significato della parola).
E veniamo al fascismo. Io non credo che tu abbia il culto del Duce e del Ventennio, ma questo non ti esime dall'utilizzare metodi di confronto tipicamente fascisti. E' fascista il tuo approccio al giudizio sul comunismo e sui comunisti, intriso di luoghi comuni della peggior specie. E' fascista il tuo insistere sui gulag e sullo stalinsimo come se non sapessi che la sinistra italiana s'è liberata da decenni di questo peso, a costo di scissioni e divisioni tutt'altro che indolori. E' fascista il tuo portare esempi come quello del "boscimane nella capanna di fango". E lo sai perchè? Perchè sei berlusconiano, e Berlusconi è l'espressione più completa ed esauriente di cosa possa essere una fascista nel XXI secolo. A me non fanno paura i ragazzini con le svastiche e le croci celtiche, o meglio, non mi fanno paura come quelli come te. Che sono molto più stupidi e, naturalmente, criminali.
non è fascista, no, Mangoni, ne ha solo l'estetica. peccato che ciò sarebbe bastato a Fenoglio per dirne, di cose interessanti, e non di bigini come fa 'sto Bubbi de 'sta ceppa su Gramsci, sulla democrazia, sugli aborigeni, su di te, su di me, e presumo sul mondo intero. Possiamo ignorare pure lui?
Carolina
Ho lanciato volutamente una provocazione dicendo che gli ebrei non mi stanno simpatici, una provocazione generalista per indicare quanto la politica sionista abbia influito -e non neghiamolo- sulle sorti di tutto il mondo.
Chissà, forse sono uno di quei tipacci ubriaconi con la testa rasata che alza il saluto romano allo stadio e parla male al bar di ebrei e negri.
Vi piacerebbe? Nah, non mi va, non ero così neanche a sedici anni. L'eterna prostrazione al popolo ebraico da parte di molti non la ritengo rispetto vero. Mi sa troppo di mossa politica, anche se per me non esiste il becero compagno, il becero ebreo e il becero fascista. Esiste la becera persona al di là delle idee. Voi essendo limitati non vedete al di là del vostro naso, Bubbidolo è uno sporco capitalista che approva lo sfruttamento proletario, io sono un piccolo Hitler e così via. D'accordo, rimanete pure così. Date del criminale, dell'ignorante, del pazzo a chi (grazie a Dio molti) non la pensa come voi. Saranno finiti i tempi delle Br o dell'hazet 36 -apparentemente- e tra una bandiera della pace e un girotondo pare che ormai i comunisti italiani siano dei bravi ragazzi, paladini della giustizia contro Silvio/Goldfinger. Ma leggendo molti di voi o a vedere le leve più giovani nelle piazze con vandalismi e risse di sorta, l'ideologia dell'intolleranza più completa salta fuori tutta.
Cuba, dove si fucila a tutt'oggi senza regolare processo, che ha il sistema carcerario più spietato del mondo (non tiratemi fuori Guantanamo per favore.....) la sbandierate come simbolo di libertà. In Cina i lagogai sono attivissimi, di recente una donna di 72 anni è stata spedita al carcere duro per aver osato mettere un fiore su piazza Tiennamen. Che devo aggiungere? Belle idee di libertà signori miei.
Le impassibili galline sono davvero estasiate dalla fuffa pseudodemocratica, dico sul serio, non dormono manco a quest'ora :-)
Carolina
Le impassibili galline si stanno grattando la panza sul divano guardando la tv visto che domani non lavorano. Inoltre l'impassibile gallina, col suo cervello da gallina, non capisce come mai ci sia gente che non è in grado di rispondere con dovute argomentazioni al suo post da gallina. Togli gli insulti a un compagno, gli togli il 95% dei suoi "argomenti". Virgolette non casuali.
uaz, un filosofo, tieni conto che né io né le impassibili galline gradiamo il razzismo però, né siamo prone ad alcuna forma di revisionismo della nostra storia.
Carolina
Non vedo il "revisionismo", sei in grado di indicarmelo? Almeno questo dai.
Hai voluto provocare o sfottere? Argomenta quanto ho detto prima -o almeno provaci- scendendo da questo piedistallo e nascondendoti dietro a un tono pomposo, visto che di fatto, non hai dato una risposta che sia una. Sto ancora aspettando.
Siete fascisti, nient'altro. Vi infastidisce accettare che tanti italiani che si dichiarano comunisti siano pienamente rispettosi delle leggi dello stato democratico. Sapete solo reagire parlando di gulag, Cuba e Cina perchè non avete altri argomenti. Nessun sistema politico-sociale di quelli sperimentati fino ad ora ha garantito la piena libertà dell'individuo sotto tutti i punti di vista, tanto meno il comunismo reale. Ma le idee di fondo che portarono alla nascita del movimento operaio sono vive più che mai, e continuano ad informare le coscienze di milioni di persone. Alcune delle quali sono la "meglio gioventù" di questo paese che non sa che farsene di voi fascisti, leghisti, dorotei e berlusconiani. Se vedo una speranza, un futuro, un'ipotesi di progresso per questo paese la posso vedere, malgrado tutti gli errori, solo e soltanto a sinistra. Da destra non arriva niente, solo miseria culturale e ignoranza.
Colpevole, Onorevoli Giurati!!
Ebbene si, confesso sono sostenitore di Forza Italia.
Quindi sono un fascista, come chiunque in questa libera Nazione non abbia il santino di Lenin attaccato alla terza narice in guisa di piercing.
Pensavamo di avere sepolto per sempre la nostra storia? Errore!!
Meno male che qualche fustigatore alla Mangoni provvede solertemente a farci fare autocritica.
Il fascismo non morirà mai, fino a quando servirà a fornire solide basi dialettiche agli orfani dell'Impero del Male. Pardon, le UNICHE basi dialettiche.
Bello il tuo pistolotto su Gramsci, pieno di significative suggestioni.
Peccato che tu riesca a contraddirti quando parli di Partito inteso come "moderno Principe" (vero) per poi imbastire la pappa del cuore sulla "cultura altra di cui il popolo deve essere attore e protagonista"(marchianamente falso).
Il popolo non è null'altro se non il trampolino, la piramide che i fautori della cultura "altra" sfruttano per realizzare l'egemonia culturale.
In secundis io non ho fatto coincidere i concetti di "egemonia" e di "intellettuale organico". Quest'ultimo è FULCRO della prima, custode della liturgia marxista, sacerdote della più grande religione laica di massa dopo il Cristianesimo (chiamarlo solo "partito" è improprio e riduttivo).
Mi preme sottolineare come il tuo fervorino sulla organicità rispetto alla borghesia nulla centri con l'intellettuale organico convenzionalmente e gramscianamente inteso, il quale è organico al Partito, non alla borghesia...non è che ti sei confuso con de Amicis?
L'intellettuale organico, e qui hai una volta tanto detto bene, forgia una nuova "cultura", funzionale all'ideologia comunista e teleologicamente volta al realizzarsi degli interessi del Partito.
E'necessario creare una nuova "cultura" perchè la realtà fattuale (e quindi anche culturale) così come è nega nella maniera più assoluta e granitica qualunque presupposto atto a giustificare l'applicazione pratica dei principi del marxismo-leninismo, per il semplice fatto che essi risultano essere contro Natura.
Ma chi si impadronisce del significato delle parole è in grado di piegare la Realtà ai propri scopi: questa è l'egemonia culturale gramsciana, ovvero la costituzione di un nuovo lessico politico al quale tutti, destri o sinistri, sono costretti a conformarsi.
In questo sta la genialità (dagli esiti forse discutibili) di Gramsci, non nella sua polemica contro Manzoni o D'Annunzio o nella sua critica alla borghesia.
L'innovazione gramsciana sta tutta qui: dal metodo di diffusione del Comunismo attraverso la baionetta, il filo spinato e il campo di rieducazione si passa alla intelligente e sottile costruzione di un progetto, apparentemente pacifico, volto ad egemonizzare la cultura, a costituire il fertile humus che consentirà la sopravvivenza prima, e la conquista del potere dopo alla nuova classe dirigente comunista.
Del resto a cosa sarebbe mai servito che il PCI vincesse le elezioni?
Avevano in pieno controllo le cattedre universitarie, i vertici dell'amministrazione burocratica del paese, la maggior parte degli intellettuali (in gran parte rimasticature repubblichine, ma questo non dobbiamo sottolinearlo per evitare di offendere le anime belle...).
Il PCI disponeva in definitiva di quasi tutti i "rubinetti culturali", nonchè del potere di aprirli o chiuderli a piacere.
In questo senso possiamo affermare che l'egemonia culturale ebbe buon successo, ma per fattori contingenti imprevisti (caduta del muro nel 1989, mancata vittoria elettorale del PC di Occccchetto, tentativo di accelerazione imposto violentemente al PCI dal terrorismo brigatista e conseguenti "anni di piombo" etc etc)non giunse, per fortuna aggiungo io, a pieno compimento.
La "seconda ondata" non arrivò mai, la vittoria proletaria neppure.
Perchè secondo te? Per colpa di noi criptofascisti o perchè di fronte alla promessa di un futuro squallido e sovietico i proletari di scarsa fede preferirono l'attuale e concreto benessere diffuso che il nostro sistema Italia seppe garantire?
Oppure il semplice fatto che io (e tanti come me, prima e dopo di me) non voglia ingoiare cucchiaiate di merda impostemi per pregiudiziale ideologica fa di me un ubermensch?
Va bene che e' tardi, ma, detto fra insonni, almeno il povero Nietzsche teniamolo fuori dalle beghe da cortile; oltretutto Übermensch non e' mica un offesa, e' uno che si e' fatto da solo senza essere unto dal signore, che e' oltre lo scontro di civilta', e' in grado di difendere una tesi senza bisogno di pescare dal "libro nero del comunismo", affronta il destino a testa alta, mica in contumacia e con un esercito d'avvocati.
Le gallineee.. ahh... Italico sei come l'aviaria!:-( Ma pure il gallo sta poco bene dopo queste esternazioni.. mi si è appollAyatoLlà, e gli Iraniani c'entrano molto poco! :-)))
Carolina
ah, no, era il Bubbi questo! Allora bisogna chiamare i gatti, espertissimi nelle invasioni di criceti :-)
Carolina
Beh, Mangoni, hai ragione. Tutto quello che viene da destra è una scuola di principio sbagliata e basta, poco importa se ci sono partiti e ideologie profondamente diversi tra loro. E' tutta robaccia, visto che mangoni ha sicuramente le competenze per giudicare scuole di pensiero. La meglio gioventù? Mangoni, ma tu per meglio gioventù parli di quegli studentelli borghesi che si riempiono di canne nei centri sociali coi soldi del papi borghese? La meglio gioventù, quelli che guidati da Casarini (quello che parla di "quei cazzo di migranti" e di "checche" e dà del negro di merda a un comunista di colore, insomma: da che parte è?) spaccano vetrine, spesso usano sostanze illegali ineggiandovi all'uso e fanno risse?
Poi quando la polizia risponde tutti a fare le pecorelle visto che si sa, la polizia italiana è la Gestapo. Fanno risse e si ubriacano pure molti ragazzi fascisti alle manifestazioni, non lo nego. Però questi fascisti borghesi non fanno nè vittimismi nè hanno il papi avvocato che li tira fuori subito dalle questure visto che guardacaso le condanne vere e proprie se le prendono nel 90% dei casi i fascisti. Insomma, già negli anni '70 quando i compagni hanno mostrato il loro vero volto nelle piazze ricorrendo anche a vili assassini si sono imborghesiti (eh, il capitalismo affascina tutti). Questi liceali da film di muccino che sono borghesi già di suo saranno la meglio gioventù? Teneteveli stretti.
italico ma dove lo trovi un tesoro cosi' grande di luoghi comuni e stronzate? su libero? sull'opinione?
Sì sì berja, certo.....peccato che non ho mai comprato una copia di nessuno dei due.
Ma te oltre a urlare all'antisemitismo e al luogo comune qualche argomento ce l'hai?
O fai la gara con Carolina a chi mette meno argomentazioni? D'altronde si sa, chi è povero di argomenti risponde con l'insulto.
Voi due ne date ampia dimostrazione.
Il mio argomento, "Italico", perché son troppo pigra per mettere mano a 'sto gomitolo di luoghi comuni e d'insulti neanche a noi e alle nostre fattorie, ma all'intelligenza - i gatti mi fan sapere che è troppo pure per loro - sono gli 11 anni di galera fascista di Gramsci, al momento. Tu ne parli, a parte alterandone parecchio il pensiero, ma proprio a livello morale come se fosse stato un pennivendolo marchettaro di regime, il che costituisce assolutamente, ma ci aggiungo pure un d'alemiano "francamente" proprio perché sei tu, :-) un ottimo motivo di non prendere minimamente sul serio quelli che tu trovi degli "argomenti".
Carolina
ah, era sempre l'alleato Bubbi il raffinato intellettuale. :-) tu sei quello che parla delle canne se son di destra o di sinistra. non so. non sono un'esperta, anzi ti invito a raccontarci un po' meglio di questa tua sociologia cannaiola, e potresti farlo ancora meglio in un tuo blog, faresti un post da urlo secondo me... da urlo tipo "aaargh" :-)
Carolina
Bubbidolo, sull'egemonia io credo che quella teorizzata da Gramsci non abbia corrisposto all'occupazione da parte di molti comunisti dei posti di cultura. Mi spiego. Gramsci non pensava alla conquista dell'egemonia come all'infiltrazione di comunisti nelle istituzioni culturali, ma ad un'opera basata fondamentalmente sul proselitismo e parallela comunque alla lotta di classe. Ora, non c'è dubbio che molti siano diventati comunisti opportunisticamente dopo il 25 aprile (in Italia è un classico, sono il primo ad ammetterlo), ma non c'è altrettanto dubbio che tanti intellettuali lo siano stati per convincimento personale. Penso a Pavese, a dissidenti come Calvino, Fortini e Vittorini, allo stesso Pasolini e a tanti altri che non certo si sono affermati perchè raccomandati dal Pci (sia chiaro, le esperienze fasciste di alcuni di questi autori in gioventù hanno lo stesso valore dell'iscrizione di Ratzinger alla gioventù hitleriana, ossia assolutamente insignificanti per la formulazione di un giudizio sul personaggio. Io stesso ho trovato vergognosa la speculazione sul presunto passato nazista del pontefice). Ora, dopo la guerra i posti di potere reale, decisionale e burocratico erano stati occupati dalla Dc. Ed era naturale che la produzione culturale si sviluppasse più facilmente negli ambienti d'oppposizione. Se ci pensi, lo stesso è accaduto nei paesi del socialismo reale, dove la cultura più significativa è stata prodotta proprio dalle minoranze, dai dissidenti, da chi non accettava le direttive del regime. In Italia accadde qualcosa di simile, con la differenza che i comunisti italiani avevano senz'altro maggiore visibilità dei dissidenti da Stalin, se solo pensiamo alle case editrici ed alla stampa (ma le censure non mancavano). In fondo, i registi neorealisti erano di formazione borghese. Visconti, De Sica, lo stesso Rossellini, finanche Zavattini (nella letteratura penso a Fenoglio, un monarchico). Tuttavia, la loro opera era volta a criticare le reali condizioni dell'Italia postbellica, operazione non gradita alla Dc. Di conseguenza, era quasi fisiologico che trovassero, se non ospitalità, almeno solidarietà da parte dei comunisti che, piaccia o non piaccia, rappresentavano il principale movimento d'opposizione. Per dirla tutta, credo che Togliatti abbia compiuto un sostanziale travisamento voluto dell'impostazione Gramsci e la polemica con Vittorini lo conferma. Ma questa è un'altra storia.
A proposito, l'intellettuale è organico alla classe e non al partito. Se vuoi, ti trascrivo il passo originale.
l'intellettuale è organico alla classe e non al partito
Pensiero fresco, moderno.
Tipo il dibattito sul mistero di Fatima o sulla verginità della madonna (ottimo Carmelo Bene quando, in nostra signora dei turchi, sostiene di essere apparso alla madonna).
Negli anni settanta, unico radical-laico in un noto liceo romano tutto estraparlamentare (il Tasso) mi toccava sentire dibattiti tipo: "perchè alla classe operaia non interessa il cinema di Bergman" e cazzate del genere.
Lì ho capito che, all'interno dei sistemi fideistici e totalizzanti, si aprono dibattiti incomprensibili ai più e tutti interni all'ermeneutica dei sacri testi; corani, bibbie o capitali che fossero. Non era il caso dei fascisti (che faticavano a leggere i giornali sportivi).
Olegna, mi sa che non hai capito niente. Siccome si parlava di Gramsci, ho spiegato che secondo la sua teoira l'intellettuale è organico alla classe e non al partito. Non ho detto che sia una teoria praticabile oggi, perciò è inutile che tu faccia battute stupide sul "pensiero fresco, moderno". Ho riportato una teoria, non l' ho sostenuta come valida. I fatti separati dalle opinioni. Un radical-laico (risate) dovrebbe avere ben presenti certe differenze. O almeno saper leggere.
calma, calma..scherzavo. Siete tutti un po' suscettibili..
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