Con una telecamera puntata, se no non vale...
Altro, ennesimo, schiaffo a chi si fa il culo per aiutare davvero gli altri?
A quando i riconoscimenti per Emergency e gli altri, signor Presidente?
Commentare un episodio del genere espone al rischio d'impopolarità, ma non si può tacere. Io lo ritengo semplicemente assurdo, e lo dico senza la minima intenzione di offendere Quattrocchi. Però, mi sembra che la sua figura sia stata eccessivamente amplificata. Non dimentichiamo che è morto mentre curava gli interessi di una società privata dislocata in Iraq per questioni economiche, non certo di principio. Questo non sottrae nulla al dispiacere per un concittadino morto in una circostanza tanto drammatica. Però trovo la scelta di Ciampi fuori luogo, addirittura in contrasto con la "campagna patriottica" da lui condotta in tutti questi anni. Posso capire i carabinieri di Nassirya, legittimi rappresentanti di un esercito mandato allo sbaraglio da un governo merdoso. Ma il caso di Quattrocchi è diverso, ed effettivamente viene il dubbio che la retorica patriottica ciampiana si fondi su basi deboli e inconsistenti, se basta una frase a fare di un cittadino imprudente e sfortunato un eroe.
mister ciampi, stavolta sei inciampato.
No, il gesto è perfettamente in linea col neonazionalismo ciampiano. In un'epoca di decadenza totale dei costumi civili in Italia, Ciampi ha reso il tricolore un feticcio a cui aggrapparsi ciecamente ed acriticamente, non conferendogli però altro valore se non qualcosa che si avvicina pericolosamente alla vuota retorica del più trito De Amicis.
Non posso scordare che è stato proprio Ciampi a ridare vigore alle celebrazioni del 4 novembre, data infausta per l'onore dell'Italia. Dopo il crollo dell'Austria (non sconfitta- a Vittorio Veneto l'esercito imperial-regio neppure esisteva) si chiuse una guerra in cui l'Italia prima tradì i suoi alleati della triplice ed in seguito andò ad occupare territori (Sud Tirolo e Venezia Giulia in primis) abitati per la maggior parte da popolazioni non italiane (in seguito regolarmente vessate e perseguitate). Non dimentichiamo poi che questo conflitto costò all'Italia 600.000 morti (contadini e lavoratori morti in inutili cariche, oppure ammazzati dalla carabinieri se solo retrocedevano davanti al fuoco nemico): più di quelli che perserò la vita nel 40-45!
E QUESTO ABOMINIO E' CHIAMATO DAL NOSTRO PRESIDENTE "QUARTA GUERRA D'INDIPENDENZA", oppure "CORONAMENTO DEL RISORGIMENTO"!
Pisanu ha proposto Quattrocchi per l'onorificenza. Mi chiedo (e chiedo a chi lo sa)quale sia l'iter: Ciampi poteva rifiutare e non l'ha fatto per evitare strappi e mantenersi super-partes (ma che senso ha in questo contesto?) oppure la sua firma è solo una formalità? Chissà...
D'accorod darth, siamo al neonazionalismo e condivido le tue critiche. Però non trovo il gesto in questione così in linea. La I guerra mondiale l'hanno fatta comunque soldati dell'esercito italiano (mandati allo sbaraglio, carne da macello, quello che vuoi tu), mentre Quattrocchi è andato in Iraq per fatti suoi. Voglio dire: anche in un'ottica ipernazionalista e addirittura filofascista (ma Ciampi sul 25 aprile è sempre stato inflessibile, non dimentichiamolo) onorare un "privato" mi pare fuori luogo. Poi, come già, detto mi riconosco nel merito delle questioni da te poste.
Ma infatti io mi pongo anche le domande di Adimant, perché, in effetti, questa mossa del presidente è certamente sconcertante, anche a guardala con occhi "patriottici".
ho dato un'occhiata alla normativa che regola l'assegnazione delle ricompense al valor civile, giuro che non ho trovato nessun motivo da ricollegare al sig.Quattrocchi.
questa storia dei premi, delle strade e delle piazze tanto care anche a Veltroni inizia a diventare fastidiosa, una volta ci volevano meriti ben piu' alti di quelli dei personaggi ricordati ultimamente, per la stessa regola dovremmo dare medaglie e strade ogni giorno a tutti quei poveracci che ancora muoiono di lavoro, nell'anno del signore 2006...
L. 2 gennaio 1958, n. 13 (1).
Norme per la concessione di ricompense al valore civile.
1. Le ricompense al valor civile sono istituite per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore.
2. Le ricompense al valor civile sono:
le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo; l'attestato di pubblica benemerenza.
Esse hanno le caratteristiche indicate nei quadri annessi alla presente legge.
3. Le ricompense al valor civile sono concesse a coloro che compirono gli atti di cui all'art. 1, scientemente esponendo la propria vita a manifesto pericolo:
per salvare persone esposte ad imminente e grave pericolo; per impedire o diminuire il danno di un grave disastro pubblico o privato; per ristabilire l'ordine pubblico, ove fosse gravemente turbato, e per mantenere forza alla legge; per arrestare o partecipare all'arresto di malfattori; pel progresso della scienza od in genere pel bene dell'umanità; per tenere alti il nome ed il prestigio della Patria.
4. Gli atti di valore civile, se reiterati, possono essere premiati ciascuno con un'appropriata ricompensa al valor civile e senza limitazione di numero.
Non è per altro consentito il conferimento di più ricompense per un solo fatto, anche se molteplici siano stati gli atti di coraggio compiuti in tale circostanza dalla medesima persona.
La commutazione di più decorazioni di grado inferiore in una di grado superiore non è ammessa.
5. Le ricompense al valor civile possono essere concesse alla memoria.
6. Le ricompense al valor civile possono essere concesse anche a reparti militari, Enti e Corpi, i cui membri abbiano compiuto collettivamente atti di cui all'art. 3.
7. Una Commissione, nominata con decreto Presidenziale, su proposta del Ministro per l'interno, esamina il merito dell'azione compiuta ed esprime il suo parere sulla ricompensa da concedere.
Tale Commissione è composta:
a) da un prefetto della Repubblica in servizio al Ministero dell'interno, che la presiede;
b) da un senatore e da un deputato da designarsi all'inizio di ogni legislatura dai Presidenti delle rispettive Assemblee;
c) da due membri designati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui uno scelto fra persone particolarmente qualificate per l'attività svolta nel campo sociale ed assistenziale e l'altro fra persone particolarmente qualificate per l'attività svolta nel campo della pubblica informazione;
d) da un ufficiale generale o superiore appartenente all'Arma dei carabinieri, designato dal Ministro per la difesa;
e) da un componente il Consiglio di amministrazione della Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo, designato dal presidente della Fondazione medesima.
Esercita le funzioni di segretario della Commissione un consigliere dell'Amministrazione civile dell'interno.
I componenti della Commissione durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati per una sola volta.
8. Non occorre il parere della Commissione quando i caratteri dell'atto coraggioso e la risonanza che questo ha suscitato nella pubblica opinione conclamino la opportunità della ricompensa.
9. La Commissione, qualora ravvisi nell'azione compiuta, non le condizioni di cui al precedente art. 3, ma quelle di cui all'art. 1 della legge 20 giugno 1956, n. 658, può proporre che venga concessa una delle ricompense di cui alla legge suddetta.
10. Le medaglie al valor civile vengono conferite con decreto Presidenziale su proposta del Ministro per l'interno.
L'attestato di pubblica benemerenza è concesso dal Ministro per l'interno.
11. Non possono conseguire ricompense al valor civile e, avendole conseguite, le perdono di diritto coloro che siano incorsi nell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, salvo il caso di riabilitazione.
Coloro che siano incorsi nell'interdizione temporanea dai pubblici uffici non possono, durante il tempo della interdizione, conseguire le ricompense predette né, avendole conseguite, possono fregiarsene.
12. La insegna ed il brevetto della medaglia al valore civile, concessa alla memoria, sono attribuiti in proprietà al coniuge superstite nei confronti del quale non sia stata pronunciata, per sua colpa, sentenza di separazione e purché conservi lo stato vedovile.
In mancanza del coniuge, l'insegna ed il brevetto sono attribuiti al maggiore dei figli; in mancanza dei figli, al padre; in mancanza dei figli e del padre, alla madre; in mancanza di tutti i predetti congiunti, al maggiore dei fratelli o, se manchino anche i fratelli, alla maggiore delle sorelle. In tutti gli altri casi, l'insegna ed il brevetto del deceduto sono attribuiti al Comune di nascita ovvero al Corpo cui egli eventualmente apparteneva al momento in cui compi l'atto coraggioso.
Per ottenere l'assegnazione delle insegne e dei brevetti delle ricompense al valor civile concesse alla memoria e, avendole conseguite, per fregiarsene, è necessario essere di buona condotta morale e civile.
In caso di morte della persona alla quale furono attribuite in proprietà le insegne ed i brevetti delle ricompense concesse alla memoria, i passaggi di proprietà delle insegne e dei brevetti medesimi sono regolati dalle comuni disposizioni di legge sulle successioni.
Tali disposizioni si applicano anche nel caso di morte del decorato che sia già in possesso dell'insegna e del brevetto.
13. Il Governo è autorizzato ad emanare le norme occorrenti per l'attuazione della presente legge (2).
Essa sostituisce ed abroga tutte le disposizioni sinora in vigore in materia di concessione di ricompense al valor civile.
Darth wanax : non mi è chiaro se per territori della Venezia giulia Ti riferisci all' Istria e alla Dalmazia; territori dove si parlava italiano, occupati dall' Austria (vedi discorso dell'allora onorevole Ossojnach, mi sembra nel 1916 o 1917), per quanto riguarda il sud Tirolo, non possiedo informazioni dettagliate al riguardo, ma credo proprio Tu abbia ragione.
Cordialmente, Franz
Quanto ai riconoscimenti, credo proprio che l'attribuzione a chi si adopera in missioni umanitarie autentiche, come sostiene Adimant, sia decisamente un atto molto più opportuno.
Franz
che sia un gesto agghiacciante ed abominevole non sfugge a nessuno.
che sia palesemente immotivato pure (grazie a cristina per il post!)
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a leggere le norme mi cadono le braccia quando leggo: "La insegna ed il brevetto della medaglia al valore civile, concessa alla memoria, sono attribuiti in proprietà al coniuge superstite nei confronti del quale non sia stata pronunciata, per sua colpa, sentenza di separazione e purché conservi lo stato vedovile."
purche' sia una vedova che non si risposa?
ma da quale trogloditico stato proviene questa norma?
Chiedo perdono in anticipo per il paragone stupido, però mi vengono in mente le convocazioni in nazionale... Un tempo per meritarle bisognava mostrare davvero di essere bravi calciatori, adesso il primo che azzecca 4-5 partite di seguito diventa immediatamente "elemento interessante in prospettiva mondiale"...
Comunque resta poco chiara la risposta alla mia domanda: Ciampi, una volta avuta la richiesta di Pisanu (suppongo sostenuta da parere positivo di cotanta commissione) può dire di no oppure, avendo egli nominato la commissione (decreto Presidenziale) deve firmare e basta? Perchè in questo secondo caso il vero criminale (oltre a Quattrocchi, ovviamente) è Pisanu che propone (e la commissione che dispone).
Comunque, nella memoria collettiva di chiunque non abbia disconnesso i neuroni, Quattrocchi è e rimane un mercenario. Medagliato ma mercenario.
lennon ebbe il coraggio di restituire la medaglia quando si oppose alla politica inglese.
non so se ci saranno dei precedenti medagliati italiani che, come dovrebbero, restituiranno la medaglia dopo l'infamia che adesso rappresenta.
La medaglia congessa dal Presidente Ciampi a Fabrizio Quattrocchi è un riconoscimento giusto e giustificato in quanto è un riconoscimento concesso a chi ha dimostrato di avere una dignità di fronte alla morte.
Si può essere daccordi o in disaccordo su cosa facesse esattamente in iraq Quattrocchi ma su una cosa credo che non si possa essere in disaccordo
che in ginocchio in quella buca è morto un UOMO
FIERO DI ESSERE UN ITALIANO.
Questo per chi critica Fabrizo è cosa da poco ed infatti Lui è morto dimostrando che tipo di uomo era.
Voi vivete e dimostrate che persone siete....
x Adimant
un dubbio mi attanaglia...
ma se mercenario significa:
prezzolato, stipendiato, ecc, ecc, si possono considerare mercenari tutti coloro che ricevono uno stipendio???
per esempio le guardie all'interno dei supermercati...????
perchè dal mio punto di vista, il mercenario inteso come soldato di ventura è ben'altra cosa...
rispetto al defunto Quattrocchi posso dire che lo ritengo una guardia del corpo e non un soldato di ventura...
lo considero un "assassinato" e basta...
da questo a dargli una medaglia ce ne corre abbastanza...
prima di lui credo che ve ne siano molti altri che dovrebbero ricevere una menzione d'onore e che invece hanno al massimo ricevuto una "minzione"...d'onore, cosa che mi risulta un'pò diversa...
se altri restituiranno la loro medaglia???
non credo proprio...
era molto difficile ottenerne una e spesso erano alla memoria...
difficilmente i morti tornano a riportare medaglie...
nella ex Yugoslavia i mercenari si sono sprecati, ma non facevano le guardie del corpo, partecipavano attivamente ai combattimenti, se sparare dalle finestre contro gente inerme si può definire "combattimento".
poi se mi sbaglio e ne sapete di più ben vengano i chiarimenti...
grazie...
miky
sul fatto che ci vada coraggio per dire certe cose non ho dubbi...
quando ti puntano un'arma e sai che ti spareranno la prima cosa che ti assale è il terrore, ben pochi non piangono...
rimane il fatto che dal mio punto di vista la medaglia è percepita come di troppo...
sull'essere fiero di essere italiano, credo che quello sia il centro del perchè la medaglia è stata accordata...
di fronte a problemi gravi e difficilmente risolvibili, un'pò di "patriottismo" dovrebbe rinsaldare gli animi...
forse sì, ma a ben vedere sembra di no...
miky: addirittura oltre alla medaglia ora merita anche la L maiuscola su "Lui"?
Ciampi oggi gli ha conferito una medaglia d'oro alla memoria.
Noi avremmo preferito che Quattrocchi fosse ancora vivo,
lontano lui dall'Iraq
e lontani i suoi fucili dai civili iracheni.
Così come troviamo scandaloso un guerra
condotta da migliaia di soldati mercenari,
non possiamo che provare vergogna oggi
per chi ha premiato un uomo che non si è certo distinto nell'elevare i valori d'Italia
repubblica democratica che ripudia la guerra.
oggi mi vergogno del nostro tricolore sporcato ancora una volta di sangue.
Il cuoco Antonio Amato lui sì è andato a guadagnare onestamente il suo salario con il sudore della propria fronte, ed è stato ucciso in Arabia Saudita intorno al 30/05/2004
E' evidente per il ministro Pisanu che Amato non ha compiuto atti di eccezionale coraggio come previsto dalla L. 2 gennaio 1958, n. 13 se non quello di andare in un posto rischioso a lavorare.
E'evidente che perdere la vita per aver svolto un lavoro onesto in un posto notoriamente rischioso,non è sufficiente per proporre alcuna medaglia anche perchè non c' e alcun convenienza politica da parte del viscido ministro Pisanu
Franz: gli Sloveni e i Croati in Istria nel 1911 erano il 58% della popolazione. I Croati in Dalmazia l'85%-90%.
Questa medaglia puzza di giustificazione per l'intervento armato italiano nell'invasione dell'Iraq da parte degli USA e dei suoi alleati.
Drizzt, ti rispondo in ritardo: abbiamo già discusso a lungo di Quattrocchi qui, e ho già espresso il mio parere; per me chi va in zona di guerra, sul territorio di uno stato sovrano a difendere industriali ed imprenditori che lavorano per l'occupatore al fine di garantirgli la possibilità di depredare il territorio occupato in santa pace (come avviene da quattro anni, anche ad opera degli italiani, in Iraq) è un MERCENARIO, nè più nè meno. Del resto mi risulta sia ancora in corso un'inchiesta per chiarire i fatti e le circostanze della presenza dei quattro rapiti in Iraq.
E continuo a proporre per la medaglia d'oro al valore per fatti di eccezionale eroismo Gino Strada e i suoi (e Pisanu in miniera).
Ciao Adimant...
non dubitavo che mi avresti risposto..
anche se su Quattrocchi non sono daccordo, almeno sino a che non si "chiariranno" le dinamiche che li hanno portati lì e per cosa..., concordo però pienamente sul fatto che la medaglia sia quantomeno fuori luogo...
diamola a chi ogni giorno tenta di salvare quelli che muoiono di stenti quà e là...
per esempio a Medici senza Frontiere...
ma non sarebbe "patriottico"................sigh
su Pisanu, potrei anche concordare...
Dare una medaglia al valore... ad un mercenario è inaudito,scandaloso,fuori da ogni logica se non quella del pensiero unico.E' questa una prova evidente di una democrazia malata,marcia,a senso unico,il consiglio di Pisanu a dato alla testa a Ciampi.
e se io, morendo su una barricata contro il revisionismo strisciante, dicessi: "Merde!"? Non sarei onorata perché sarebbe ripetitivo, già entrato in letteratura, però rendiamoci conto almeno!!!
Dizzy Fuzzy Carolina
Completamente daccordo con Luciano.
Vista la disparità di trattamento si desume che la discriminante per avere la medaglia è quella di essere disposti ad ammazzare donne e bambini iracheni.
Una bomba non è cristiana o americana o araba o musulmana o itagliana. Una bomba è una bomba.
C.
La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.
La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano.
Scusate ma a parte la storia davvero triste della vedovanza da mantenere la frase "In mancanza del coniuge, l'insegna ed il brevetto sono attribuiti al maggiore dei figli; in mancanza dei figli, al padre; in mancanza dei figli e del padre, alla madre; in mancanza di tutti i predetti congiunti, al maggiore dei fratelli o, se manchino anche i fratelli, alla maggiore delle sorelle." mi fa 1 po' skifo.. Le donne sempre x ultime. E proprio proprio se nn c'è ness1 MASKIO (ke sia padre o fratelli) d meglio a cui lasciare la medaglia.
Blah.
scusa Giorgia...,
ma cosa ti aspetti da un paese dove per avere due donne in più in parlamento occorre inventarsi le quote rosa...
come se le donne fossero delle deficienti, bisognose del consenso di 4 omuncoli che hanno "monopolizzato" la scena politica per essere elette...
il tragico è che alla fine di tutto le donne non verranno elette...
e i 4 omuncoli sono di entrambe le opposte fazioni...
buffo vero????