Tutto ciò è veramente fantastico:
notizie in diretta da una proiezione riservata alla stampa!
Alberto tienici aggiornati! Stamani lavorerò un pò meno e terrò d'occhio OMB costantemente.
attendo con ansia news!
e domani faccio scattare la mutua per spararmelo nel primo pom
;)
moretti è a roma e tu dovresti essere qui, pedala!
Dal racconto sembra una minchiata...magari dopo i no-global anche Moretti darà una mano a riconfermare il peggior governo della Repubblica Italiana. Ma se Nanni smettesse di fare Film non sarebbe MEGLIO?
"dopo i no-global"
i che???? cosaaa?????
ma come parli? ma cosa dici?
ma che gergo da teledipendente usi?
le parole sono importanti.
di questo passo potresti arrivare a credere all'esistenza degli ''anarcoinsurrezionalisti''... (ovviamente alleati degli integralisti islamici annidati nei centri sociali come dice pisanu)
Come Tonii, non esistono gli anarcoinsurrezionalisti? Ma... allora io che sono... mi sono perso!!
Forza Nanni, continua a dire cose di sinistra!!
La trama non mi invoglia per niente ad andare a vederlo. Quando Nanni Moretti fece Palombella Orssa realizzò un piccolo miracolo: parlare di politica e del suo amore per la politica e per un partito e allo stesso tempo creare un film onirico, visionario, a suo modo geniale. Quel film è per me l'apice possibile per conciliare l'italia reale, la politica e il cinema. Almeno in Italia. Qui a una prima vista mi pare che realtà e cinema collimino alla perfezione. E lo spazio per la fantasia, la creatività, l'immaginazioni ne venga fuori strozzato. Però può essere che mi sbagli. E, in ogni caso, Nanni Moretti è una delle mie poche cose sacre. Quindi andrò a vederlo. Non mi piace e non seguo da tempo la sua strada politica. La trovo prevedibile, facile e non la condivido, ma anche i suoi film fatti durante questa seconda fase della sua vita, mi riferisco sopratuto a "La stanza del figlio" sono straordinari. Leggo che si percepisce anche in questo film molto bene il "dolore": Tema carissimo a Moretti da sempre. Checché se ne dica: per me Moretti è e resta un pessimista. Con una visione del mondo molto triste. E con una felicità sempre macchiata da un fondo di malinconia e di dolore. In questo è crescituo e nella Stanza del figlio ha raggiunto l'apice. Quel film faceva stare male.
in ogni caso, non vedo l'ora di vedere il Caimano. Se non mi piacerà, però sarò spietato.
PS: Ilaria, se li vedi, salutami Luca, Gaia e Lapo. Ah, io sono Giacomo.
achab, credo che Il Caimano non ti deluderà. Anzi.
inter nos: ma luca non è mio cugino!
difficili vederli...da quando sono sul lago, mi sembra che lassù stiano piuttosto bene.
credo di aver capito chi sei, giacomo...
Adoro Moretti, con la sua freddezza a volte spietata e le sue emozioni che toccano ogni dolce profondità... andrò a vedere "il caimano" come sono andata a vedere ogni suo film... e sarò critica perchè quando i film hanno un certo spessore ne vale sempre la pena!
In Italia credo sia uno dei pochi registi capace di esprimere le proprie idee con intelligenza e capacità critica, uno dei pochi che sa mescolare sentimenti (non banali) con situazioni attuali e politiche.
non sono un teledipendente ma internet dipendente e sopratutto libero di leggere e pensare da 10000 fonti diverse...cosa che forse tu non vuoi fare per non leggere cose scomode?!
sul sito di Badtaste trovate una recensione dettagliata del film...conferma il racconto (di un film pessimo) fatto dai recensori di OMB (anche se volevano farlo passare per bello non ci sono riusciti)...
Kurtmike non sarebbe il caso di vederlo il film prima di sparare sentenze basate su una recensione che mi sembra un tantino schierata (contro Moretti, ovviamente)?
mmm, sono di sinistra, da sempre, ma trovo moretti, da sempre, noioso, banale, scontato... filma la sua vita, casa sua, le sue idiosincrasie, tutta roba normale, mia, tua, di tutti... e mi fa pure pagare il biglietto!! umanamente poi... non se la tira un po' troppo? SALUTI COMUNISTI
Capisco che Moretti o lo ami o lo detesti. Ma qui mi pare che qualcuno passi un po' il limite del buon senso. Voglio dire, sostenere a priori che un film è pessimo perché il regista ci sta sulle palle mi pare davvero un peccato. Cioè, ci si perde un'opportunità di vedere un film di un regista comunque stimato e cercare di farci sopra una riflessione.
Non sono pro-Moretti a prescindere, alcuni suoi film mi sono piaciuti, altri meno. Questo più ci penso e più lo apprezzo, ho voglia di rivederlo e lo rivedrò presto, scoprendoci cose che mi sono sfuggite (è ricchissimo di dettagli).
Suggerisco a tutti di andarlo a vedere e di cercare di ascoltare quello che un autore importante del cinema italiano ha da dire.
jack: "tutta roba normale", appunto. Mi sembra che un "comunista" proprio su questo dovrebbe porre l'attenzione, la normalità che oggi è così poco normale. I film che raccontano con intelligenza e partecipazione i piccoli drammi di tutti i giorni, mostrando le sfaccettature di situazioni umane vicine alle nostre, sono quelli che possono aiutarci a capire anche il nostro quotidiano. In questo senso Moretti, come Allen e pochi altri, è un maestro. Poi capisco che a molti dia fastidio vedere messa in piazza la propria interiorità, ma questo è un altro discorso.
Gentile autore,
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alberto : preparati all'invasione degli ultracorpi.
Beh..penso che le recensioni servano a indirizzare il pubblico. Se no perchè qui ne è stata scritta una?? Il sito che ho indicato non è schierato ne con ne contro Moretti ne giudica il film obiettivamente. Ovvio che dovrò vederlo anche io per dare un MIO giudizio..per ora sto ascoltando i pareri di altre persone che l'hanno già visto. Ripeto: dalla recensione letta qui sopra è un film povero, banalotto e neppure divertente. Si usa Berlusconi (durante le elezioni) per fare CASSA. Sono scelte come direbbe il gran Co...one di SB...sì...scelte di CAMPO!!
Penso che non lo vedrò, in quanto sono convinto, e mi sembra peraltro abbastanza evidente, che sarà una ca...ta, come anche l'altro "capolavoro" "quando c'era Silvio". Basta un minimo di occhio critico per capire che è tutta una forzatura. Forza Italia!
Ai forzisti disperati suggerisco la recensione dell'agente CIA: http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/spettacoli_e_cultura/caimano/ferrara/ferrara.html
Sempre meglio per voi che leggere i sondaggi, no?
beh che Moretti (Come dice er fetecchia) sia un conservatore bigotto
borghesuccio de monteverdepratitrastevere che poi alla fine chissà com'e' se ritrovano sempre tra di loro,questo e vero.
Ultimamanete ho visto un ospite dalla Dandini che probabilmente aveva il solo merito di essere dirimpettaio della stessa.Ovviamente a prati.(Per i non romani prati e' il quartiere dell'intellighenzia di sinistra)
Io credo che Moretti soffra terribilmente durante i suoi viaggi magari con amici francesi delle brutte figure che Silvio procura al nostro paese.
A me che tanto non viaggio piu' a all'elettore medio della CDL (cioe' il popolo, si si quello che in fin dei conti ci fa un po' schifo) che non ha mai viaggiato, dell'immagine del nostro paese non gliene frega niente.
Una cosa che è sfuggita a molti -perlomeno è sfuggita a me che non ho letto tutte le
recensioni in Rete o sui periodici, e che quindi non so se questa metafora sia stata
incorporata da qualcuno in qualche intervento- è che il Caimano era, un tempo, un noto
pallanuotista ligure, autore di grandi attacchi alla rete avversaria.
Palombella rossa rappresentava, probabilmente, l'azione di blando attacco (non riuscita,
ben riuscito invece era il film) della sinistra nell'arginare un malcostume pseudoliberista
(anche nella forma di parole-istituzionali-in-libertà), che montava a chiare lettere.
Il Caimano attinge di nuovo a una metafora pallanuotistica; e il poster del film, che
ritrae l'innocente, sconfitto, Bonomo, riemergere con i capelli bagnati dalle acque di una piscina (immagine che addirittura può essere confusa con quella di un sosia di Berlusconi)
è fotografia questa volta di una vittoria delle regole, e non sulle regole. Credo che lo
scenario incendiario del finale sia una chiusa apotropaica, in purissimo stile Moretti.
La mia impressione è quella di un ottimo film. Non posso dire il migliore, perché devo
pensarci. Mi è difficile dimenticare la sensazione di beatitudine che ho avuto dopo aver
visto Aprile. Ciao a tutti.
"Comunque adesso ci pensiamo, magari lo rivediamo, poi se ne riparla. Comunque una cosa è certa: Nanni Moretti è un genio."
Cala trinchetto, se Moretti è un genio come dovremmo definire Kubrick...?
Aleph: paragonare tra le genialità è davvero una tristezza. Ma che significa? Dobbiamo fare graduatorie su chi è più genio? L'hai visto Il caimano?
E' interessante notare come anche qui il mondo si divide in due: da un lato c'è chi capisce il film, lo apprezza, lo critica, comunque ci riflette e ene parla. Dall'altro quelli perfettamente rappresentati dall fogliaccio riformista arancione che condannano a prescindere ("non l'abbiamo visto, ma al 90% sarà un brutto film") sostanzialmente usando aggettivi privi di contenuto (basta leggere qua sopra).
Nanni Moretti, come Woody Allen, ha una capacità rara: sa spostare il punto di osservazione sul mondo, mettendo lo spettatore che ha voglia di seguirlo nelle condizioni di osservare la realtà da con una visuale diversa, scorgendovi dettagli che non conosceva, traendone spunto per riflettere e cercare di capire.
Comunque sia, questo è il caso tipico in cui non ha senso cercare di convincere. Nanni parla una lingua sua e diversa, chi la comprende può capire quello che dice, chi non la comprende si godrà altri film. Non è un problema per nessuno.
.questo e' un film che piacera' molto.....all'estero!
quello dello speculare su Berlusconi politicamente agonizzante è un argomento che mi fa ridere. o quasi. o pressappoco.
mi sono dimenticata di comunicare all'aem la lettura del gas, e il risultato è stata l'ennesima "presunzione" per i prossimi milione di anni. a dicembre 538 e ora 466. poi ho detto: bah, la minchiata di ritenere superato l'ho fatta io, di solito si contesta dopo, mi tiro su i soldi... insomma tipo 5 giorni di ritardo giusto in modo che i fornelli non mi dicano "ciao" e appena prendo i soldi del lavoro flessibile pago. oggi. quindi dovevo andare per forza in una delle circa 2 - due - tabaccherie del centro di questa tecnologizzatissima ed evoluta città di Kozzemailand che ricevono i pagamenti delle bollette. naturalmente quella che trovo aperta è quella di un puzzone con cui bisogna controllare prima i soldi anche per prendere le sigarette che costano 3,30 fornendo 5 euro. perché lui riesce a ladrare su 1,70 euro. e ha una simpatica visione "politico sociale" per cui: tu stai cacciando 500 euro e devi attendere che arrivi un'altra persona in negozio, perché lui non si piega a imparare un minimo di tecnologie (si parla di una roba che fa tutta da sola di lettura di un codice a barre); tu non ti puoi incazzare, perché "una brava ragazza ascolta i vecchi" - ancorché ladri e fascisti - e al limite dovresti dire non che se Milano funzionasse meglio saresti già andata altrove, ma che lo vuoi "ammazzare". Il tutto condito nell'attesa, che per fortuna almeno non è stata troppa ma per meriti del baldo giovane subentrante, da cose tipo che "con Letizia si faranno i soldi a palate". uno che ruba ha da rubare su 5 euro contro sigarette, contro cui ti devi premunire prima possibilmente evitando di lasciargli i resti, uno che si vanta della propria arretratezza, uno che a ogni cazzata fa la vittima e cerca pure di far passare gli altri per dei criminali, uno che non alza il culo quando una persona di euro ne sta sborsando quasi 500 (non oso immaginare che cosa faccia con il fisco!!!) e uno che si deve mettere a polemizzare con i clienti se sono giovani, donne e di sinistra. Insomma, la brava ragazza che scrive qui tanto per farsi intendere ha sbottato: "Tanto vi chiaviamo alle elezioni".
Carolina
ho visto il caimano ieri sera. sono sconcertato. ma siamo capaci ancora di giudicare un film aldilà della sua portata ideologica che in questo caso - a noi di sinistra - dovrebbe vederci tutti complici? assodato che spero che berlusconi perda alle elezioni ebbene io mi sottraggo e anzi contesto che l'italia descritta da moretti sia rappresentativa di alcunchè se non del proprio delirio narcisistico. ma siamo ancora in grado di giudicare una sceneggiatura? dei dialoghi? è un film strampalato e surreale - ma non surrealista, perchè il surrealismo è un'altra cosa e necessita di un opportuno distacco dalla contingenza dei fatti - dove l'unico personaggio credibile sembrerebbe lo stesso berlusconi, cosa che ritengo aberrante. è un film freddo e spento, con un protagonista sfigato - ma sfigato proprio in fondo all'anima - che non ha gli strumenti per contrapporsi al berlusconismo come non è mai stato in grado di produrre un bel film perchè non è in condizione di interpretare nulla della realtà che lo circonda. e vale lo stesso per gli altri. sono personaggi privi di spessore, come se moretti avesse tentato la strada di una pulp fiction politica che stenta davvero a sedurre qualsiasi pubblico se non un pubblico talmente fazioso da dover difendere un tal film solo perchè si schiera contro la visione politico-sociale del nostro attuale presidente del consiglio. non so se invece moretti avesse in mente soltanto di fare un film talmente brutto che funga da provocazione all'attuale impoverimento culturale italiano. ma anche in questo caso sarebbe una strategia suicida, una strategia così irresponsabile che ho paura che sia un'operazione davvero dannosa per chi crede ancora in un'italia senza berlusconi.
Sono d'accordo con Gabrièl sul fatto che Il caimano non è un film surrealista. Neppure
contiene elementi di oggettività surrealizzata, che avrebbero incluso sicuramente altri
genii, quali Allen, Kubrick o Pinter. Ma credo sia proprio questa assenza di oggettività
surrealizzata la forza del film. Manca qualcosa, qualcosa a cui siamo stati abituati da
altro cinema o teatro, come se si delegasse lo spettatore a fare la sua parte,
nell'incertezza sfigata del dopo proiezione. Per questo penso che rappresenti qualcosa di
nuovo, anche per Nanni Moretti stesso. È quello che manca la ragione del film, e ciò che
manca viene rappresentato benissimo. Ne approfitto per elogiare questo ottimo blog, direi
rarissimo, senza lavare i piedi a nessuno. Continuate così, e buon impegno a tutti!
Alberto, ieri ho visto il film.
Trovo davvero triste definire Moretti un genio; significa sminuire il concetto stesso di genialità. Moretti, cinematograficamente parlando, è un mediocre, lo è sempre stato. Solo che si prende talmente sul serio da far pensare ai più di essere qualcosa di superiore.
Se la buttiamo in politica: viva Moretti.
Se parliamo di cinema: ma chi si crede di essere...?
Bè, Aleph, il mondo è bello perché è vario. Secondo me Nanni è un genio, anche solo per quanto fa discutere. Lo trovo tra i pochi paragonabili a Woody A. per sensibilità e capacità di analisi delle umane debolezze. però mi è chiaro che per altri possa essere uno spocchioso trombone. Va bene così, io continuo ad ammirarlo, tu ammira Kubrik (che - guardacaso - non è mai riuscito a eccitarmi nonostante le grazie della Kidman messe in mostra) e siamo contenti entrambi, no?
:-)
ciao a tutti, io ho visto ieri sera il caimano, e devo dire che mi sono piaciute alcune cose ma nel complesso non mi ha convinto. Non è chiaro quale sia il nocciolo centrale del film... la dolorosa separazione del produttore silvio orlando dalla moglie, l'incapacità di un produttore di film trash di ricominciare a lavorare, o la riflessione sull'italia di oggi e del personaggio di berlusconi.
Penso che ciò che moretti vuole dire sia che sarebbe naturale e giusto al giorno d'oggi fare un film su berlusconi. Ha il merito di volerlo raccontare senza ossessione (direi che berlusconi è assolutamente marginale rispetto al film nel suo complesso), e soprattutto senza alcuna ironia...
su berlusconi non c'è da ridere.
Nelle battute finali, in cui è moretti stesso ad interpretarlo, il film assume toni tragici e surreali... le stesse frasi che berlusconi ha pronunciato e che lo fanno apparire come una macchietta, dette da moretti che ne interpreta il ruolo hanno un effetto quasi orrifico, compiuto nel finale dal fuoco della molotov. Insomma l'immaginario epilogo della condanna di berlusconi non evoca alcun sollievo o soddisfazione.
Ecco, al di là di queste mie impressioni mi è difficile dare un giudizio complessivo del film... insomma è ben distante dalla satira pungente e surreale di palombella rossa, e anche dalla linearità e compiutezza di aprile. Penso che sia un film che non è fatto per piacere, semmai per stimolare alla riflessione chi crede che dopo la sconfitta di berlusconi si possa tirare un sospiro di sollievo. voi che ne pensate?
"Se la buttiamo in politica: viva Moretti.
Se parliamo di cinema: ma chi si crede di essere...?"
Aleph, penso esattamente il contrario.
parliamo del regista (non ho ancora visto il film, e non so quando e se troverò il tempo per vederlo, mannaggia): quale altro regista italiano oggi ti dice cose che ti colpiscono?
Moretti non è un grande regista: tecnicamente è vero. Non è un maestro della regia, intesa come tecnica. E' un autore, Moretti. QUalcosa di più. Ha qualcosa da dire. Cosa rarissima oggi in tutti i campi. QUindi ben venga: che lo faccia con un film mi va benissimo. Gli autori sono tali: dicono cose. Le sanno dire. Non c'è un solo film di Moretti, escluso forse Aprile, che definirei mediocre. Li trovo tutti molto, molto belli. Nel peggiore dei casi, interessanti. Soprattutto se paragonati alla media dei film italiani di oggi.
a 'sto punto devo vederlo! Il Caimano con dentro il Cai Nano! :-D
Carolina
Achab, butto lì dei nomi: la Archibugi non mi dispiace affatto (il suo Verso Sera mi piacque molto); Virzì, la Comencini di Liberate i pesci.
Non sono registi geniali ma sanno raccontare storie quotidiane con garbo e intelligenza, senza salire in cattedra.
Quello che contesto è il "geniale" dato a Moretti. Quell'aggettivo lo capisco di fianco ai nomi di Rossellini, Fellini, Kubrick, Kusturicka, Burton, Bergman (ma la lista è più lunga...)
E poi cosa vuol dire "fa discutere"? Anche i film dei Vanzina, a modo loro, fanno discutere.
Se non si fosse in campagna elettorale questo film sarebbe scivolto via senza colpo ferire. Ne sono convinto.
Decalogo dell'asfittico cinema politico italiano contemporaneo "de sinistra":(sottocategoria dell'asfittico cinema italiano)
1)silvio orlando
2)musica maghrebina come colonna sonora ( ma poi perche'??? boh'..)
3)una al massimo due battute a effetto da ripetere x tutto il decennio (negli 80' "...facciamoci del male " nei 90' ...qualcosa di sinistra") x il nuovo millennio l'estro creativo dei nostri e' ancora a lavoro
.... ma gente come elio petri ,volonte',montaldo venivano da un altro pianeta?
Aleph, dei registi che citi non me ne piace nemmeno uno. Virzì poi, dai per favore...
Sul "geniale" è ovvio che Moretti non è Bergman e forse, nemmeno Fellini. Ma quasi nessuno è Bergman o fellini. Okay, magari non è geniale, ma è il miglior, a mio parere, autore italiano vivente. E non ho ancora visto il film.
Ribadisco il concetto:
Non capisco come un cinema con grandi tradizioni come quello italiano si ritrovi in questo stato.
Ma e' possibile che i vecchi maestri e parlo di sceneggiatori autori registi non abbiano tramandato niente alle generazioni successive.
Ma ovviamente moretti non aveva bisogno di maestri lui infatti era autarchico
e attaccava furiosamente gente come monicelli e sordi manco chissà che cazzo avesse fatto lui. Poi dal furore iconoclasta dei 70 il nostro eroe da buon rivoluzionario passava a + miti consigli e a una vita più tranquilla e appartata, da rigido custode della morale,addirittura della parola."Le parole sono importanti" tuonava il nostro e denotava una certa propensione allo slogan.
A un certo punto l'interezza dell'uomo porto qualcuno a definirlo l'ayatollah del cinema italiano.
Poi venne la premiazione a cannes e Nanni comincio' a saltare e ballare fuori di senno dalla contentezza... Tutto quà era solo questo,a tanti sembro' che tanto radicalismo manifestato in precedenza era solo voglia di affermazione
A me venne in mente un personaggio di ecce bombo
che diceva +0- cosi "io mi sveglio la mattina e faccio finta"
"Non capisco come un cinema con grandi tradizioni come quello italiano si ritrovi in questo stato."
E questo uno dei più grandi misteri del creato. comunque non è solo il cinema in italia a riflettere questa crisi creativa: gli fan compagnia letteratura, musica, comicità, programmi televisivi. Ora Davide si incazza...
achab, che hai contro Virzi'?
Ovosodo è geniale! :D
Wyoming!!!!
Ovosodo fa ridere. Non è geniale. Poi fa ridere due o tre volte. Bianca fa ridere, fa riflettere, fa pensare, ti accorgi, alla quarta volta che lo vedi che è tragico, cinico. La messa è finita pure. Eccebombo fa ridere, ma c'è tutto il senso di insoddisfazione e di inadeguatezza tipico di Moretti. Sono film che non si esauriscono. Che non ti dicono tutto in una volta. Sono film fatti pre fare reagire lo spettatore, non per farlo divertire o intrattenerlo. Sono film veri, in una parola. Che poi possa non essere un genio, su questo sono assolutamente d'accordo. Oggi non vedo geni da nessuna parte. ma non è un genio come non lo è, allora, Woody Allen. Eppure film come Palombella rossa o Crimini e misfatti, per citarli tutti e due, sono tutt'ora tra i mei film preferiti in assoluto. Di virzì onestamente mi dimenticherò in fretta. Anzi mi son già dimenticato. Se poi mi si cita Virzì vs Moretti, allora tanto vale citare Silvio Muccino. Il nuovo "creativo" italiano. La dimostrazione vivente di quanto siamo vuoti oggi. E Moretti in tutto questo è una boccata d'ossigeno. almeno per il sottoscritto.
Si vabbe' ci sarà pure crisi creativa però un colpo di coda una volta ogni dieci anni ci potrebbe pure stare ... invece niente.questi arrivano il mattino timbrano il cartellino fanno quello che devono fare
e poi a casa da moglie e figli.
impiegati statali dell'arte.
ma va da via i chapp....
solo per curiosità: c'è qualcuno qui (a parte ovviamente per la débacle della NonNa Porta) che consideri un po' "geniale" Romansky?
Carolina
Polansky? No, non ci riesco.
;-)
Al massimo ha fatto film discreti. Pirati non era male.
e comunque muccino e' diventato un po' il tiro al bersaglio ... con tanti mentecatti in italia.
No sembra che il problema del cinema italiano e' muccino....
Frena su Woody....che qui si comincia a parlare di artisti
OK. Io dal pianista sono uscita con un senso di bellezza dentro per via della scena dove il protagonista suona la Polonaise. Sono un essere un po' malato di romanticismo, lo riconosco, ma io amo la Polonaise. Sono uscita quasi svenuta da Luna di Fiele per la crudeltà privata che vi è rappresentata. Eppure considero molto coraggiosa quella rappresentazione. Per il resto non so manco io se riuscirei a dire che Polansky è un genio. Era proprio curiosità.
Carolina
Muccino era un esempio. Perché mi irrita già la sua faccia. Non so che farci. Preferisco il fratello regista. Almeno lui qualcosa sa fare davvero.
Allen è un artista e Moretti no? questione di punti di vista. A me Moretti pare un artista e potrei motivare per ore, ma non ho tempo. probabilmente tu, sandro, invece potresti motivare per ore i motivi per cui per te non lo è. E sarebbero alterttanto validi. Ma alla fine cosa cambi? resteremmo della stessa opinione.
Comunque sul vuoto creativo sono assolutamente d'accordo con tutto quello che scrivi.
ma "Nostra signora dei turchi" qualcuno l'ha visto? L'ho appena comprato. Mi aspetto l'anti-cinema. Davanti al "maestro" rimango sempre a disagio.
Ah, cazzo, carolina, c'hai ragione: il pianista un grande film. chiedo scusa, m'ero dimenticato.
non e' periodo di geni questo.
Comunque tra i piu' dotati metto spike lee lynch
aronofsky. Polansky e'antico e non mi pare di ricordare titoli clamorosi al suo attivo
Degli italiani dico zero carbonella , purtroppo
Polanski sarà pure antico ma "Chinatown" e "L'inquilino del terzo piano" hanno fatto scuola. E' uno dei più talentuosi, non certo un genio.
x achab
non e' che non ritenga moretti un bravo regista anzi
da adolescente rimasi affascinato da ecce bombo,e' che moretti mi sembra un po' schiavo del personaggio moretti, orami pure un po stantio almeno per chi lo conosce da almeno 20 anni.
Non so Achab, ho l'impressione che Bene, da un certo punto in poi, abbia "dovuto" sostenere il suo personaggio.
E lo dico con grande ammirazione per il suo modo di fare teatro e arte in generale.
x achab
non avevo capito che parlavi del muccino piccolo,
pensavo ti riferissi al regista.
Invece Moretti secondo me è bravo proprio perché non è schiavo del suo personaggio. "La stanza del figlio" è un film che nessuno si sarebbe mai aspettato dopo "Aprile". Film quest'ultimo dove sì, l'autore correva il rischio di sedersi definitivamente sul suo personaggio. Dopo "Caro diario" sembrava fosse in una fase di egotismo strabordante: parlava solo di se stesso, delle sue paranoie, della sua famiglia, delle sue idiosincrasie politiche. E, invece no: inventa una storia cruda, particolare, addirittura sconcertante per quanto particolare: uno psicanalista che perde il figlio in un immersione sub. perché? perché non ha paura di dire quello che gli capita in testa. E' libero Moretti. E ha il coraggio di esserlo. Io credo che nel suo lavoro sappia mettere tutta la sua sofferenza. Il vero artista non è mai una persona soddisfatta e felice. Moretti è un vero artista. penso che potrei andare avanti a difenderlo a spada tratta anche se non mi piacesse "Il caimano". che, Cazzarola, devo trovare il modo di andare a avedere, a tutti i costi.
aleph, io Bene ho dovuto, per motivi anagrafici, conoscerlo solo negli ultimi suoi anni. Ricordo quando andai a vedere al Nazionale "Amlet suite". Venivo da anni di teatro "per bene", quello di De Capitanin (guarda a caso) e Ferdinando Bruni, quello di Theatrtiditalia, per intenderci. Fatto di tante cose belle (Dalla "Peste" di Camus a "Resti umani non identificati", passando per "La morte e la fanciulla"). Ero uno studentello universitario che aveva una visione "classica " e "corretta" del teatro. Quando vidi Bene in scena con quell'armatura che gli legava i movimenti venni "disturbato". Uscii e ci pensai tutta la notte, tutti i giorni. Mi comprai qualche libro, cercai di capirne di più. Poi lessi Deleuze e mi illuminò. Capii perché mi aveva turbato e cosa c'era in Bene che andava al di là di ogni forma artistica. Non credo sia stato costretto a sostenere il suo personaggio, credo che più semplicemente sia stato costretto ad autodistruggersi. quasi fosse stato per necessità costretto a seguire tutti i "crolli" che aveva messo in atto. La sua arte e nella sua carne. Oggi nessuno ne parla, se non per i soliti luoghi comuni. Nessuno ancora pare gli riconosca la genialità. si fa ancora fatica. Più si fa fatica, più Bene diventa geniale.
Non vedo l'ora di mettere gli occhi su quel film. C'è anche "Hermitage" nel DVD e una cosa di Ciprì e Maresco. Compralo, ne vale la pena, aleph.
Su Autet ho scritto un pezzo su Bene, mesi fa: se ti interessa fatti un giro e lo trovi.
"Non credo sia stato costretto a sostenere il suo personaggio, credo che più semplicemente sia stato costretto ad autodistruggersi."
Analisi perfetta, complimenti.
Ti ringrazio per i complimenti.
E chiudo con una sua frase che trovo illuminante.
"non conosco nessuno più generoso di colui che sceglie di autodistruggersi"
Anch'io ritengo che Nanni Moretti non abbia fatto un film "geniale", anzi l'ho trovato piuttosto deludente sul piano strettamente artistico. Probabilmente lui stesso non aveva questo tipo d'ambizione. Narcisista magari un po', ma non ingenuo.La storia è esattamente quella che mi aspettavo, immaginavo più densi i personaggi, non macchiette come li ha rappresentati il regista. Moretti è molto simpatico, per carità ed è forse utile che molta gente conosca la pericolosità di una svolta autoritaria nel nostro paese anche attraverso un film e un "dibattito" a seguire. Moretti è, forse anche suo malgrado, un trascinatore, questo è sicuro e se ci trascina a riflettere, sottovalutandoci forse anche un po', va benissimo. Ma, non voglio essere offensiva, per me i registi geniali sono altri. Mi vengono in mente Murnau, Welles, Hitchcock, Visconti, Monicelli, De Sica, Rossellini, Truffaut, e oggi Altman , Kubrick, Brian De Palma, Lynch. Mai disperare però...
premesso che i film di Nanni Moretti mi hanno sempre annoiato è non sono mai riuscito a vedere negli stessi alcun risvolto positivo, ritengo che Nanni Moretti debba cominciare a smettere di fare politica trincerandosi dietro girotondi e regie, sarebbe meglio che smettesse di essere vile a si candidasse, così scopriremmo se oltre ad essere un mediocre registra ed attorre è anche un pessimo politico.
Del resto, per le persone come lui è molto facile criticare nascondendosi dietro dei paraventi (quali sono appunto i girotondi e le regie dei film) e declinando le responsabilità di scendere in campo.
Prescindendo se Berlusconi abbia fatto bene o fatto male, intanto lui ha avuto il coraggio di scendere in campo, Moretti al contrario rimane ben trincerato dietro i suoi privilegi e poi rompe le balle da un pulpito ben tutelato e protetto quale è il suo.
Inoltre, quando lo intervistano (vedi che tempo che fa)ha anche il coraggio di smentire che questo film è contro Berlusconi ed è stato fatto uscire proprio per cercare di influire sulle elezioni; o lui crede che la gente sia idiota o non è la gente ad essere idiota ma......
vittorio, ma il film, l'hai visto?
Non credo sia importante che Vittorio abbia visto o meno il film, l'importante e allo stesso tempo triste è constatare che la sua presa di posizione nei confronti di Moretti è "a prescindere" e quindi, a mio modesto parere non si pone come interlocutore affidabile
Francesca
Vittorio: se la gente non è idiota, com'è che Il Caimano sta per raggiungere un successo senza precedenti nel cinema italiano?
Probabilmente non sono stato abbstanza chiaro, io non giudico Moretti come regista (anche se a me francamente non piace questo è un mio parere personale opinabile o meno ma non contestabile da alcuno), io giudico Moretti come falso puritano che, non fa altro che schifarsi di questa politica (vi ricordo che critica non solo la destra ma anche la sinistra) ma poi si guarda bene dal candidarsi.
Come diceva qualcuno, la politica (come scienza del governare) si fa e non si critica, e l'unico modo per criticarla e censurarla è solo ed esclusivamente quello di farla.
Quindi Moretti che smettesse di criticare la politica ed i politici (di qualsiasi estrazione idiologica essi siano) è cominci invece a cadidarsi assumendo posizioni di governo; così potremmo vedere se oltre a parlare e sparlare di politica (il che è facile) sa anche farla.
Infine, non ho criticato il film il Caimano (che non ho visto e non vedrò)ma ho criticato l'ulteriore falso e pusillanime atteggiamento di Moretti che, pur avendo indubbiamente fatto un film su e contro Berlusconi e pur avendo fatto in modo che uscisse poco prima delle elezioni per cercare di influire su di esse, si nasconde dietro il dito dicendo esattamente il contrario.
Quindi cara Francesca e caro Alberto, è evidente che qui l'inaffidabile non sono io ma sono tutti coloro che ritengono il Moretti censore della politica (e non il regista) il sancta sanctorum della stessa.
Vittorio: non avendo visto il film, non capisco come tu possa dire che è un film "indubbiamente" su Berlusconi. Io l'ho visto due volte e credo che sia un film sull'Italia e sugli italiani. Peraltro, rivedendolo, ho colto dettagli straordinari sulla separazione del protagonista, che confermano (se ce ne fosse bisogno) genialità e sensibilità dell'autore.
Mi oppongo inoltre all'idea che l'unico modo per opporsi al sistema sia candidarsi. Nanni ha fatto molto, ha sostenuto, aggregato, motivato alcuni dei momenti più belli della partecipazione civile degli ultimi anni. Esistono ben altri modi efficaci di fare politica.
OT non ho la minima idea di quanto sia diffuso e da dove provenga certo spam quindi ne informo genericamente e non perché riguardi OMB e i suoi lettori. segnalo solo che girano "simpatiche" mail di dissuasione dal fatto di vedere il film o di inopinato discredito di Moretti o della sua opera (almeno a me che devo ancora andare, non so con coloro che l'han già visto che cosa s'inventino). Spero proprio siano gli inequivocabili ultimi rantoli di fuffolandia.
Carolina
Visto ieri sera! Partorito (mia moglie) stamattina alle 8:53.
A me ha portto bene, oltre che a essere piaciuto veramente tanto.
E' un film, a mio avviso, geniale. Fa ridere, fa piangere, fa stare male, fa stare bene. E' un film vitale. Tra i più ispirati di Moretti.
Su tutto: la nave di Cristoforo Colombo. I bbambini che giocano nuotando nel lego (chi conosce lego non avrà potuto non notate e apprezzare la presneza del Millenium Falcon tra i mattoncini colorati). La corsa di Orlando a perdifiato. La scena finale, ovviamente. La scena iniziale. "Mocassini assassini", "maciste contro Freud". E poi la nuotata di Orlando nella piscina sull'attico a Roma. Il monologo finale di Moretti. Elio de Capitani. Il critico culinario sadico, che viene punito. E' un film bellissimo. Andate a vederlo. Io me lo ricorderò sempre: Fabio, il mio secondo bambino speriamo possa vivere in un'Italia migliore.
un saluto a tutti, torno da Fabio.
Achab
fiocco rosa o fiocco azzurro? grande Achab!!!
Carolina
ehm Carolina, se si chiama Fabio il fiocco che colore avrà mai??
complimenti e auguri a papà Achab, ovviamente :)
ah eh... uff... mi rimetto a lavorare che son più sveglia! grazie Davide, un benvenuto al mondo al piccolo Fabio e tanti auguri alla famiglia di Achab!!!
Carolina
auguri a fabio e alla sua mamma e complimenti per avere scelto bene papi e marito.
Auguri, Fabiooooooooooooooooooo!
E a tutti!
Abi
Davvero un'altra bella prova per Nanni.
Come si può non applaudirlo?!
Bianca
non ho visto il film ma ho preso in prestito il dominio per vedere quanta gente avrebbe visitato il sito per cercare informazioni.
A differenza di altri siti che ho messo su per gli stessi motivi, questo film ha attirato pochissimi visitatori diretti.
Non vivo in Italia e questo e' da considerare, gli altri film erano francesi od inglesi quindi con audience internet molto piu' ampia ma devo ammettere che 50 visitatori unici al giorno che si collega direttamente al sito sono pochi.
Questo potrebbe voler dire che la gente non e' rimasta incuriosita di sapere di piu' e si e' fermata per un motivo o l'altro a cio' che ha visto al cinema.
Saluti