Mi pare giustissimo.
E nessuno dei due candidati si propone di dare una bella sferzata a questo paese clientelare, burocratico e morente.
Entrambi esprimono con arti di guitti di provincia (pretesche il primo, piazzistiche il secondo) l'idea che dobbiamo stare tranquilli, nulla cambierà.
Di sogni e visioni mi sono bastati quelli berlusconiani. Voglio serietà e concretezza, come credo la stragrande maggioranza degli italiani oggi.
quoto Claudio. non so se Prodi ci farà esattamente sognare, ma non ritengo giusto nemmeno liquidarlo per via di un'aria "pretesca", che poi pretesca a me non sembra. vivaddio almeno non sbraita tutto il tempo come un paranoico. secondo me il tipo di progetto sociale ha la sua importanza. l'Unione non far faville però probabilmente ci riassesterà almeno un po' la convivenza civile e il senso di dignità nostra e con l'estero.
Non è pochissimo, e ne abbiamo bisogno.
Carolina
Senso della dignità, come al solito Carolina ci azzecchi sempre. Tira un vento di LIBERAZIONE!
Ricordo un' esclamazione di mio nonno : "Ancora Andreotti, ma non è possibile !" Mio nonno è morto nel 1961, meditiamo, gente, meditiamo.
Ambizioni modeste, le vostre. Bastava tenersi Andreotti o De Mita.
Io, invece, vorrei che questo paese abbandonasse tutte le sue "peculiarità" per diventare un paese europeo simile agli altri.
L'impressione, scusate, è che pur di levarvi il cai-nano tornereste a remo gaspari, de martino e, che so, natta.
Cosa è un paese europeo simile agli altri?
Laico, in primo luogo.
Con una classe politica trai trenta ed i cinquanta.
Composta di non + di un migliaio di individui in tutto, senza enti inutili dove vengono mantenute decine di migliaia di "politicanti" e parenti, a cominciare dalle province per finire nelle centinaia di società a capitale para-pubblico.
Anche il senato ha l'aria superflua.
Con un sistema ficale moderno, in cui pagano tutti, ma si paga di meno.
A fronte del quale necessitano servizi moderni e non quei gironi danteschi che sono gli ospedali, le asl, gli autobus.
Senza macchine blu che sfrecciano con le sirene ululanti dalla mattina alla sera.
Un paese con libertà economica e d'impresa, dove le aziende che vanno male falliscono ed il sistema delle banche non è un'associazione a delinquere fiancheggiatrice della politica.
Dove chi vuole iniziare un'attività la inizia, senza tanti fronzoli burocratici.
Dove chi scrive sui giornali è giornalista, chi allena è allenatore, chi è laureato in legge avvocato; anche senza essere stati certificati da albi clientelari.
Etc.etc.
Il cainano non ha cambiato nulla; il prete promette di fare altrettanto. Viva Scalfarotto.
Claudio sì. speriamo tanto.
Carolina
spero che alla fine ci sra' il sacrificio rituale di luca sofri per l'avvento di una nuova era.
Se c'è Luca Sofri è un buon motivo per non andarci
e' una grande soddisfazione andare d'acccordo malgrado la distanza :-)
Mi avete anticipato
Sono d'accordo con Pierfrancesco. Non vogliamo dei nuovi perpetui, vogliamo che le opportunita' non abbiano pregiudizi sull'eta'.
Non fate come quelli che vogliono risolvere il problema dell'invecchiamento dei professori universitari, istituendo il pensionamento obbligatorio a 65 anni.
Saluti.
Non e' Ivan il primo a parlare
del rinnovo delle classe dirigenti.
Il Think Tank "Vision" ci ha gia' organizzato
diverse conferenze e al seguente link
trovate anche un documento di 60 pagine:
http://www.visionforum.it/mission.php
Tu fai quello che vuoi nel tuo letto, ma il matrimonio e' una cosa ben precisa. La famiglia e' una cosa ben precisa.
Se non lo capisci non andrai lontano...
Ivan ti sto seguendo dal web con la consueta stima e simpatia e un solo rimpianto: quanti anni dovrò ancora aspettare per poter avere te fra le alternative da votare? Invece mi tocca votare padella (sempre meglio di "brace" sempre più Vanna Marchi della politica)
Non ho il testo sotto mano, ma in questi periodi mi sovviene spesso un sonetto di Carlo Porta: "Paracarr che scapée de Lombardia", è bellissimo e struggente ed è il mio stato d'animo al voto. Basta che digitiate il titolo su Google e vi esce... quel "ma n'a vi fa tant violter baloss" è la summa dell'epoca.
A quest'ora ho perso il treno...
Già negli anni '70 il gruppo musicale d'avanguardia (secondo me), gli "Area", gliela "cantava" male alla Gerontocrazia, che tanto fa, meno che cambiare lo stato delle cose presenti. Io mi sono stufato di turamenti di naso e di scegliere il meno peggio. L'alternativa è darsi da fare perché qualcosa di diverso accada, anche in politica. Largo ai giovani! il futuro è loro. Chi impedisce le innovazioni per mantenere l'Ordine Esistente vuole conservare i suoi privilegi (e possibilmente portare a casa SUBITO i frutti a scapito delle generazioni future), è così miope da non immaginare che se suo figlio non emigrerà su Marte, forse non nascerà mai un nipote. Ma, nonostante questo, la famiglia (in un paese poco Stato e molta Chiesa) è un valore primario.
Ancora due appunti:
1° la Famiglia in Sicilia è molto rispettata, specie quella dei corleonesi (la mafia non esiste) e poco cambia tra padre-padrone e capo-bastone.
2° non mi piace più questa "democrazia" dove la maggioranza lo mette in culo alla minoranza. (Perdonate il linguaggio grasso, però non mi era ancora capitato di sentirmi dare del coglione dal capo del Governo del ns. Governo, almeno non così esplicitamente, anche se il Senatore Giulio tra le righe l'ha già fatto tante volte...). Questa è la legge del più forte e non ha niente a che vedere con l'antica cività greca, anzi, non ha niente da spartire con la civiltà e basta.
Bisogna dare un significato chiaro alla politica, che sia civile, che rispetti le diversità e le uguaglianze... insomma, sì! ci vorrebbe una Rivoluzione dei Ruoli e quale maggior ragione dell'Etica?
Eppoi, se i "Rappresentanti del Paese", cioè della democrazia, non ci stanno bene, perché non possiamo licenziarli? (o perlomeno in mobilità, prepensonamento o precariato, ecc.)
Questa mattina alla radio un noto giornalista così commentava, trovando peraltro il consenso di milioni di ITALIANI (poi spiego perchè l'ho scritto maiuscolo): "I coglioni sono sempre in due. E stanno sempre uno a sinistra e uno inequivocabilmente a destra"
Italiani in maiuscolo solo per rammentare quell'amor di patria che un politico non può non avere, e tanto perchè nn sfugga agli spacciatori di politica da cui siamo fin troppo offesi in modi e termini diversi lo STATO SIAMO NOI, voi lì al governo siete stati mandati solo per amministrare un Paese.
Alberto, è possibile rivedere l'incontro? Puoi metterlo registrato da qualche parte?
L'ho perso e mi piacerebbe vederlo. Grazie.
Valeria si', solo che è sul PC che usiamo per la webtv che è già è in viaggio per la sede di Brunetto, lo metto su domani nel pomeriggio.
Grazie
Io non sono per le persone, sono per i movimenti collettivi. Zapatero non sarebbe dove è senza che la transizione a una nuova generazione politica non fosse stata sostenuta da una struttura che ha una storia e una bella tradizione alle spalle. Il problema di Scalfarotto, oltre a questo di non saper cogliere questa dimensione sociale delle cose (ma ognuno ha le sue competenze e questa non figura tanto tra i manager), è che lui denuncia i sintomi ma non ne rintraccia le cause e soprattutto non ne individua le soluzioni.
Blair idem, ha riempito di spin doctor i labour, ma senza lo zoccolo duro della militanza non sarebbe andato da nessun parte.
Quello del non ricambio (ma anche della stanchezza, della rassegnazione, del peggiorismo che sono tutti fenomeni collegati) è un tema che andava portato in auge.
p.s. ma Sofri stando nel suo giro di illuminati che si autoincensano e autosostengono l'un l'altro ha più contatto con la realtà di D'Alema? Ma davvero?
SAREBBE SUFFICIENTE CHE PRODI NON CI FACCIA SOLO SPERARE.