«Abbiamo perso a causa della subalternità al massimalismo che ci ha impedito di lanciare un vero programma di sviluppo. Nell'impossibilità di dire parole chiare sul programma, siamo stati costretti a giocare di rimessa: una campagna elettorale fatta esprimendo la nostra opinione sugli annunci della Moratti». Roberto Caputo, quaglia saltatrice da Forza Italia alla Margherita, punito dagli elettori che (salvo 432 suoi compari) l'hanno tenuto alla larga dal consiglio comunale milanese (ultima poltroncina disponibile per non dover restare in piedi), per raccattare ancora un pezzettino di palcoscenico su Corsera ha la straordinaria idea di attribuire la vittoria della Moratti alla subalternità di Ferrante ai "massimalisti". Standing ovation per un genio "senza se e senza ma".Alberto,
sono d'accordo con te nel merito. Ma perché devi definire "compari" i 432 elettori di Caputo? son cittadini milanesi che hanno perfettamente il diritto di pensarla diversamente da te, senza nessun secondo fine. Per me, se volessero anche proclamarlo santo, sarebbe soltanto un loro libero diritto.
paolo: forse perché prima di votare cerco di sapere bene per chi voto. Capisco uno che vota La Russa, ma uno che vota un voltagabbana come Caputo secondo me può avere un'unica motivazione: gli conviene.
Il thread prosegue qui con la risposta di Caputo.