beh però io amo la fotografia. speriamo che ci faccian cose decenti. se invece faran schifo mi terrò solo via Bezzecca e farò casino contro questi, ben inteso.
Carolina
Carolina, non hai colto l'essenza della notizia.
Epocale non è l'apertura di un museo fotografico ma la disinvoltura con la quale regole e leggi amministrative vengono calpestate e questo accade nella gestione della Provincia di Milano, che non è appannaggio della CdL.
Un dirigente, dunque un dipendente, comunica al suo superiore, che ancora non lo sa, che lui, anzi lei il suo superiore, lo ha assunto, con un appannaggio principesco, che, in attesa della creazione di uno speciale capitolo di spesa, viene iscritto a bilancio nelle "anticipazioni diverse" (che sembra essere una partita di giro: prelevamento di soldi da un fondo generale, in attesa del ripianamento), con un aumento di 33.000 euro rispetto alle 200.000 'annunciate' e l'assessore Daniela Benelli - promotrice nel 1996 dell'iniziativa, non fa una piega!
Mi correggo, non è una faccenda epocale, è una storia di mala gestione che non fa onore nè ai protagonisti nè alle forze politiche che li sostengono.
il saputello di OMB. Ho capito il senso, ma non posso portarmi addosso tutte le sfighe del mondo. Tuttosommato almeno non credo che a Cinisello si smadonni contro 'sta cosa. Poi ovviamente quel che va vetto va detto. Ma l'ha già detto lo staff di OMB, ti pare?
Carolina
Mi sembra un bell'articolo di giornalismo vero.
Magari se a Cinisello si sapesse di questo fatto qualche madonna volerebbe.
Poi il fatto che questi soldini li tiro fuori dalle mie tasse mi autorizza a smadonnare anche se non sono di cinisello.
A questo punto sarei curioso di conoscere il nome del consigliere delegato (farà mica Manzoni di cognome?)
zanocom: bingo!
Il solito schifo all'italiana...bleah!
Carolina, perchè mi appelli: "il saputello di OMB" ?
Sono appena arrivato a commentare in OMB !
Noto poi che hai smesso di indignarti, o meglio, ti indigni di meno, se non affatto, quando si tratta di magagne di centro-sinistra.
;-)
non è proprio così. avrò commentato alla cavolo, ma avevo più che altro in mente e in modo sconsolato proprio altre magagne di centrosx. politiche, tipo quando sembrano un pollaio, e peggio. apprezzo molto 'sto pezzo, le motivazioni sono ovviamente sacrosante, ma insomma ero stanca e avevo voglia di sollevarmi un po' il morale anche. poi che a Cinisello gli abitanti smadonnino o meno è fuori dal mio raggio d'azione. qui comunque il punto è che il corriere dà una roba per epocale quando invece c'è sotto una torta. e l'altro punto è la torta. però non è ancora detto che cosa c'è sopra la torta, ovvero se quell'opera è poi un bene o un male.
Carolina
comunque a Milano un ottimo spazio per la fotografia c'è: si chiama "Forma" ed è in un vecchio deposito dell'ATM dietro porta Ticinese. Bellissima la mostra dedicata a Pasolini dell'anno scorso. E molto bello e suggestivo lo spazio.
Un vecchio vezzo, quello di dare i soldi ai "progetti culturali" degli amici. E non mi pare particolarmente tipico della destra (che di cultura ne mastica poca); andrei -ad esempio- a dare una controllata alle centinaia di film finanziati x anni e anni dallo stato senza alcun ritorno (e senza che uscisse un solo regista di talento).
Mi cogliete sul vivo. Io da lavoratore socialmente utile holavorato per 2 anni per la realizzazione di un sito sulla storia della mia città sotto il patrocinio del comune e della soprintendenza BAAAS. Guardacaso, noi che ci lavoravamo (storici, grafici e informatici) eravamo pagati dall'INPS, ma gli 800 milioni di lire destinati dalla comunità europea se li prese una cooperativa locale i cui soci sono noti esponenti della sinistra cittadina. la cooperativa mise soltanto il nome, si prese i soldi, dopodiché demandò la realizzazione del sito alla soprintendenza per motivi di competenze in materia. Bello il giochetto?
mi piace di più l'argomentazione di Dedalus, Doc. Ci mette anche la questione se un qualcosa abbia una valore artistico, e non solo temi di tipo sindacale o politico (che poi non è "politico". è etico delle persone che fanno politica, o amministrazione). in ogni caso anche i grandi musei degli USA, credo proprio un po' più importanti di questo qui, sono fatti di soldi rubati. perché i vari Rockefeller etc. erano dediti a ogni genere di crimine. è vero che poi misero loro i soldi iniziali per fondare i musei, comunque è vero anche che non l'avrebbero fatto senza almeno approvazioni pubbliche e che oggi sono patrimonio importante. non sto giustificando. sto solo dicendo che l'urlo di rabbia del cittadino va bene (io lo pratico dal mattino alla sera), però prima di tutto contro che cosa come priorità, e poi comunque non arrivando a dire che è uguale se la Provincia fa un museo da quando invece, secondo cose già dette da Enzo in altra sede, fa le speculazioni edilizie a favore delle multinazionali. altrimenti dopo un po' non è che torniamo a parlare delle bandane (cfr. le giuste critiche di Paola)?
Carolina
La Benelli è sempre sembrata la più pulita. Evidentemente in politica i più puliti sono quelli con la rogna.
Ma possibile che non ci sia uno dico uno che dalla provincia prova a spiegarti che non è così, che hai capito male, che non è vero? Cazzo, ma è pazzesco, ci rendiamo conto per la madonna?
come no? vengono qui (qualunque faccia pulita abbiano che non spetta a me dirlo e anzi io al limite penso male), e dicono: "ci siamo sfogati con il primo museo fotografico d'Italia. anche dando qualche aiutino a degli amici tristi. lo ammettiamo e ci scusiamo. ma era perché eravamo frustrati. soprattutto da quell'area grigia della provincia che è Milano in cui la gente si occupa di camminare sulle nostre palle, e non moralisticamente come questa inchiesta ma di solito proprio dal punto di vista delle competenze istituzionali della Provincia, invece che su quelle di Berlusconi".
Carolina
Sono stato chiamato in causa in forma anonima e sulla base di una conoscenza approssimativa del problema sollevato. Mi è stato segnalato questo intervento sul blog, altrimenti mi sarebbe del tutto sfuggito. Chiarisco.
Se il Corriere ha definito “epocale” l’apertura del primo museo pubblico dedicato alla fotografia, il TG3 regionale ha definito Cinisello Balsamo “l’ombelico del mondo” per l’importanza delle mostre organizzate dal suo museo (oltre che per l’invito del parroco locale alle giovani parrocchiane a coprirsi l’ombelico in chiesa). Volete qualche esempio? Salviamo la luna di Jochen Gerz (guardare su Google per informazioni e referenze sull’artista), I calciatori della domenica di Hans van der Meer, Fotografie 2004-2005 di Candida Hofer, Foto da galera di Davide Ferrario, Volti e E’ nata la Repubblica di Federico Patellani, per citare solo quelle di quest’anno.
Non sono il direttore scientifico del Museo di Cinisello (che è Roberta Valtorta) ma il suo direttore generale, al quale sono richieste capacità manageriali. Non sono un precario miracolato di un posto ben remunerato, ma uno dei pochi esempi di dirigente pubblico al massimo livello che è passato dal posto fisso ben remunerato a “precario” remunerato come prima. Sono un dirigente della Provincia (dal 1976, salvo un passaggio in Regione come dirigente del servizio comunicazione del Consiglio regionale) chiamato a dirigere il Museo quando stava diventando Fondazione. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Museo mi ha assunto come direttore generale (per tre anni con contratto a termine), quindi ho comunicato alla Provincia la nomina e l’onere aziendale che l’amministrazione provinciale dovrà rimborsare al Museo come stabilito dalla convenzione con il Comune di Cinisello. La cifra che ha destato tanto scandalo non è il mio stipendio ma il costo aziendale del mio contatto, del tutto in linea con il mio precedente stipendio e con quanto percepito dai dirigenti pubblici con contratto a tempo determinato (che in genere è di cinque anni e non di tre). Siete male informati su quanto percepiscono i direttori di museo: le cifro possono essere anche molto più alte.
E’ vero, sono consigliere delegato dei Pomeriggi Musicali dal 1992. Ero stato nominato dalla Cariplo e confermato (forse per qualche merito) dai consigli di amministrazione successivi, dove la Provincia ha un consigliere su undici. Preciso che la carica prevede solo un rimborso spese. La Provincia finanzia i Pomeriggi (che esistono dal 1946) così come li finanzia il Comune, la Regione e il Ministero. La Provincia ha affidato ai Pomeriggi l’organizzazione della Milanesiana e i costi da voi riportati sono le spese vive della manifestazione. Allo stesso modo il Comune ci affidato l’organizzazione degli Arcimboldi con una cifra molto superiore. Forse il Comune ci ama più della Benelli? Spero che prima o poi veniate a visitare il Museo, così potrete constatare di persona come abbiamo speso i 200 mila euro che la Provincia ci ha dato per le attrezzature (sapete per esempio che siamo l’unico museo che ha attrezzato espositori per mostre all’aperto illuminati con pannelli solari?).
Cordiali saluti.
Giuseppe Manzoni
Caro Manzoni, lei non è "chiamato in causa", e tantomeno "anonimamente" (ogni pezzo non firmato è attribuito alla redazione e comunque la responsabilità è chiaramente specificata). Ha colto male il senso dell'articolo, ma da montanelliano convinto ("se il lettore non capisce è colpa di chi scrive") ritengo la responsabilità solo mia.
Di questi tempi - con quello che leggiamo su imminenti sacrifici, inflazioni incontrollate, PIL ai minimi, manovre, eccetera - una pubblica amministrazione gestita dalla (si fa per dire) sinistra, semplicemente non dovrebbe erogare stipendi da 200mila euro l'anno a chicchessia (non mi azzardo ad aggiungere che un minimo di coerenza dovrebbe anche indurre a rifiutarli, sono consapevole delle condizioni del Paese in cui vivo).
Aggiungo che su un progetto legato nientepopodimeno che "all'ombelico del mondo", la signora Benelli avrebbe dovuto scegliere competenze ben più specifiche delle sue, pagandole un bel po' meno. Resta ovviamente l''ipotesi alternativa di sue virtù nascoste ai più, ma note all'assessorato. In questo caso, da cittadino che vuole sapere che fine fanno i suoi soldi, gradirei esserne messo a parte.
Un grazie sincero per l'attenzione.
quel signore si poteva e ci poteva risparmiare il pistolotto.
in questi casi il silenzio è d'oro.
Ma perchè parlate a sproposito? Io sono un abitante di cinisello, posto diciamo nn proprio famoso per iniziative culturali, e vi posso assicurare che il museo oltre ad avere reso la zona migliore e più viva con mostre nn solo interne ma anche esterne in piazza(quindi gratuite) l'ha riqualificato e l'ha fatto diventare molto meno di periferia e molto più vicino a milano, vi indignate perchè per una volta si fanno cose in zone particolari? o fate falsi moralismi per quelli che voi chiamate sprechi di soldi e altri potrebbero chiamare investimenti? e aggiungo fatevi dare un consiglio da uno che il giornalista lo fa per professione invece di tirare in ballo molntanelli ripassatevi le regole fondamentali per scrivere un pezzo...tra cu vi è controllare le fonti e andare sul campo...mi sembra che nn lo abbiate fatto e abbiate solo guardato qualcosa con occhio superficiale e solo interessato a fare un articolo a metà tra gossip e finto giornalismo d'assalto, con gruppi di commentatori improvvisati che nn si preoccupano di controllare (e come potrebbero visto che nn cita la fonte?)...una riflessione com'è possibile che come lei dice il manzoni sia stato assunto dall'assesore alla cultura visto che tutte le nomine passano per l'assessorato al personale e dalla ragioneria? mi sembra già la prima pecca al suo discorso...Illumini chi vuol comprendere dove trova questi interessanti dati così dettagliati? nn mi dica su google prenderebbe in giro la mia intelligenza...Spero in una sua riposta...
Un cinisellese doc e orgoglioso
Cordialmente
Gianni
Scrivete tutti bene come Gianni nell'ombelico del mondo?
Guarda Gianni che la fonte è citata, Alberto parla testualmente di determinazioni e delibere, suppongo che le possa produrre in caso di necessità.
almeno avevo ragione sul fatto che agli abitanti di Cinisello l'iniziativa piace.
Carolina
Carolina: è chiaro che gli piace, ci mancherebbe altro che non gli piacesse. La provincia di Milano conta quasi 200 comuni (credo), i cinisellessi sono dei privilegiati non da poco.
Aggiungo che la contestazione non riguarda l'iniziativa in sé, ma il concetto di investire 600mila euro in tre anni (che saranno un milione in cinque anni) solo per pagare lo stipendio di Manzoni. Proviamo a domandarci - per esempio - quanto guadagna il sindaco di Cinisello, che - immagino - ha ben altre responsabiità nei confronti dei cittadini. Il confronto dovrebbe dare la misura della follia che sta dietro simili compensi ai boiardi, quando - per esempio - fior di medici, insegnanti, ricercatori, infermieri, pompieri, vigili urbani, poliziotti, eccetera guadagnano una frazione di Manzoni. Sinceramente se mi chiamassi Daniela Benelli mi sentirei un pochettino imbarazzato, ma certo, io non faccio l'assessore.
Caro alberto per quanto riguarda gli stipendi guarda che ti sbagli io sono un medico e guadagno molto di più....Non devi scandalizzarti delle retribuzioni perchè sono giuste, e nn puoi nemmeno mettere sullo stesso piano stipendi da direttore generale con quelli di poliziotti vigili e spazzini le cui competenze e grado d'istruzione sono differenti....Altrimenti dventa solo un discorso qualunquista....Cmq a questo punto proprio come altri in questi commenti sarei interessato a conoscere questa fonte come te indignata credo forse solo per invidia causata dal fatto che simili stipendi a voi nn li danno (ah già alberto però lei leggo che nn li accetterrebe...ahahahhah)...un ciao da uno che politicamente è in linea con il blog ma che nn condivide stavolte quello che la redazione scrive....Davide Scottini
ok. forse sto solo "esportando l'antidemocrazia" da Milano. :-) Daniela Benelli - diciamo l'assessore, la persona non la conosco - secondo me penserà all'incirca a quanti di quegli insegnanti etc. si rallegrano del museo, e se non di quello di essere dei privilegiati, oppure dei mondiali o di vattelapesca, e se quelli si rallegrano, non s'imbarazzerà affatto. anzi, anche al di là del merito culturale, continuerà a pagare lauti stipendi a chi fa cose che le danno credibilità (fuffogena? e sia. se per te è fuffogena, è fuffogena. ma a molti politici non interessa molto se sia fuffogena la loro credibilità, bensì che ci sia).
Carolina
Sono d'accordo con te carolina, e poi credo anche che per fare il direttore generale servano competenze gestionali e nn specifiche sulla materia fotografica per quello ci sono altre figure, e se nn sbaglio, corregggetemi però il manzoni è stato anche segretario generale dell'Agis Lombardia, credo quindi abbia anche competenze specifiche dato che è una delle massima autorità italiane in teme di cinema e spettacolo....però potrei confondermi nn sono sicuro, che lo sia stato..ciao davide
:-) bene. la Provincia ha segnato. :-) quando fa un misero gol anche la sinistra meneghina comincerò a rallegrarmi un po' anch'io. :-)
Carolina
Speriamo presto... :-)
Questo topic mi ha aperto gliocchi. Nel mio paese (sindaco di Rifondazione) è stato aperto un museo del costume di alto valore culturale, ma mi chiedevo come mai aprire un museo del genere in un paese in cui non c'è mai stato un teatro e l'unico cinema è stato trasformato in negozio di abbigliamento 20 anni fa...ora capisco!
Forse intervengo in ritardo, ma sinceramente non dedico molto tempo a leggere i blog. Qualcuno mi ha segnalato la polemica che è stata lanciata sul Museo della fotografia di Cinisello. Bene, ma prima che qualcuno pensi davvero che “ho la rogna” anche se “sembro pulita”, vogliamo chiarire di cosa stiamo parlando? E di cosa sarei ritenuta responsabile? Del fatto che un dirigente pubblico (uno dei migliori, a giudizio di tutti quelli che l’hanno conosciuto) con alle spalle una lunga carriera nel settore cultura è stato chiamato (non da me, ma solo perché la nomina non mi competeva) a dirigere un nuovo museo con funzioni manageriali e amministrative? Il direttore scientifico c’è, ed è un altro, anzi un’altra: l’ottima Roberta Valtorta. O scandalizza il fatto che “costa troppo”? Ma se continuasse a fare il dirigente pubblico costerebbe uguale. Può piacere o no, ma queste sono le retribuzioni (e non le più alte) dei dirigenti pubblici di primo livello. E allora perché prendersela con lui o con me? La vera stranezza è che un dirigente pubblico accetti di lasciare il “posto fisso” per un contratto a termine breve (3 anni). Cosa che torna a onore di Manzoni. Quindi, per favore, lasciamo stare Manzoni, tirato in ballo del tutto a sproposito e del quale chiaramente il polemista non sa niente, a parte qualche gossip mal raccattato.
Oppure quello che non piace è il Museo della fotografia contemporanea, e si vuole contestare alla Provincia e al Comune di Cinisello di averlo creato e finanziato (scelta peraltro condivisa e perfezionata dalla giunta Colli e dalla Regione)? Se è così, tutte le opinioni sono legittime, ma sarebbe meglio sapere che cos’è e cosa fa prima di gridare allo scandalo e parlare di spreco di denaro pubblico. Sapere che ha un patrimonio di un milione di fotografie d’autore di grande valore artistico ed economico, una biblioteca specializzata di oltre 10 mila volumi, che riordina, cataloga, conserva e digitalizza tutto il suo patrimonio e ne acquisisce di nuovo, anche attraverso campagne fotografiche d’autore. Organizza mostre, convegni, quaderni e cataloghi. E’ l’unico museo pubblico di fotografia esistente in Italia ed l’unico referente italiano di una rete internazionale di musei della fotografia. Lavora tantissimo e produce mostre di alta qualità in continuazione.
Nota a margine: un museo non è uno spazio fotografico. Senza nulla togliere al bellissimo Spazio Forma, un museo possiede un patrimonio della cui conservazione è responsabile, deve accrescerlo, riordinarlo e lasciarlo ai posteri, oltre a fare scambi con gli altri musei internazionali (perché in Italia non ne esistono), coorganizzare con loro mostre e fare cultura e animazione culturale per i cittadini. Inoltre non è vero che investiamo solo su Cinisello. Ancora una volta c’è della cattiva informazione. Molti progetti di investimento culturale in strutture nuove riguardano tanti comuni della provincia: Sesto San Giovanni, Cormano, Bresso, Bollate, Settimo Milanese, Arese, Pero, Vimercate e potrei continuare un lungo elenco. Oltre al fatto che, attraverso Metropoli, la cultura della Provincia “gestione Benelli” è da sempre (anche quando sono stata assessore nella passata Giunta Tamberi) quella che ha investito di più sui 189 comuni del territorio. O forse qualcuno rimpiange la politica culturale della giunta Colli?
O ancora, non piace la Milanesiana? Bene, allora parliamo di questo. Si contesta di affidarne l’organizzazione ai Pomeriggi musicali? Ma forse non si sa che questo è l’unico modo per essere veloci ed operativi in una organizzazione molto complessa, e anche per spendere meno. Utilizzare le fondazioni teatrali o musicali per realizzare progetti o gestire strutture (Arcimboldi, Dal Verme) è non solo conveniente economicamente, ma anche doveroso in quanto si valorizzano competenze formatesi nel tempo. Il Comune di Milano fa lo stesso, e anche molti comuni del territorio provinciale creano o si affidano a Fondazioni per i progetti più complessi: 51 comuni del Sud Ovest milanese hanno creato una fondazione addirittura per gestire un intersistema bibliotecario. Non piacciono le fondazioni? Opinione legittima ma che meriterebbe ben altro approfondimento. Basti per ora dire che non si è ancora trovato un sistema migliore per snellire gestioni complesse. Non c’è sotto alcuna malversazione o sotterfugio o spreco di denaro pubblico. O meglio, c’è se sono gestite male (vogliamo citare il recente caso Scala?).
Il contributo istituzionale che la Provincia dà ai Pomeriggi (inferiore a quello del Comune di Milano e della Regione Lombardia) è ben lontano da quello che dà al Piccolo Teatro (per non parlare di Scala, Triennale, eccetera). Allora qual è il problema? Non si vuole che le istituzioni sostengano le loro strutture culturali, che in tutta Europa vivono di contributi pubblici ben più pingui dei nostri? Francamente il tono della polemica ricorda molto gli argomenti di coloro che pensano che la cultura sia una spesa superflua e uno spreco di denaro pubblico. Tutto il mio lavoro, condiviso dall’intera amministrazione provinciale, si basa sul presupposto esattamente contrario. Che la cultura sia necessaria come l’aria e l’acqua per la vita di una comunità, e che sia , specialmente oggi, un potente fattore di sviluppo economico, oltre che sociale. E’ la mia, nostra opinione, per fortuna condivisa da molti. E ne sono fiera.
Daniela Benelli
Leggere i vari interventi su questo post, soprattutto quelli di Manzoni, Benelli e theboss è stato molto istruttivo. Mi ha fatto capire perchè gli investimenti in cultura e ricerca sono ridotti al lumicino: costano troppo. Sarà anche vero che il prezzo "di mercato" per un bravo amministratore/manager è di 200k euro all'anno. Ma questo vuol dire che possiamo permettercene pochi. Mi anche fatto capire che quando si parla di soldi, sinistra o destra fa poca differenza. La Signora Benelli cita le amministrazioni Colli, Formigoni e Albertini come avvallo alla bontà del suo progetto. Che referenze!
ah sì? fa poca differenza? hai in mente le albertinate? non sono referenze, sono fatti. e in altri luoghi? quando Guazzaloca vinse a Bologna sai che i soldi li spese per utilizzare il Teatro Comunale (che è un ente lirico) per convegni su Evola??? e non credo che il "management" pigliasse molto di meno e poi figurati, han messo le mani sulla dotta Bologna... per far roba del genere... e se la saranno anche tirata in un modo vergognoso. tanto pochi avranno capito. figurati cosa sarà mai? la cultura questa sconosciuta. tanto è roba loro, se fanno Verdi o un convegno su Evola che me ne fotte... io leggo Harmony perché è così poco elitario... e magari intanto quei figuri là per la funzione ufficiale avranno "attirato" anche altri soldi pubblici eh?
Carolina
Eh no, cara signora Benelli. Cominciate col diminuirvi gli stipendi. Io quando lavoravo alla soprintendenza BAAAS della mia città, va bene che ero part-time, ma guadagnavo 800 mila lire al mese e consideri che sono un laureato e scrivevo ipertesti per un sito internet, che poi erano i testi che di fatto i visitatori leggevano. E chi si prendeva fior di stipendi veniva solo a rompere i coglioni e non faceva un cazzo.
basta Doc. vatti a visitare il tuo museo del costume dove non c'era mai stato niente di culturale e cerca di capire che adesso c'è un museo, non di farti paranoie. non sto dicendo che la politica sia il meglio del mondo, però esistono le cazzo di differenze benedette fra sinistra e destra. quando non esistono è un problema, che dipende da dei singoli, non dal patrimonio culturale mondiale. e viviamo in Italia, oltre che a Milano o Cinisello o 'sti cazzi.
Carolina
P.S. e guardacaso l'unica mia collega che rimase in soprintendenza dopo la nostra esperienza di 2 anni come LSU era cugina della direttrice di un museo....chissà perché? Lei sa spiegarmelo?
Sono molto contento che omb ci abbia raccontato una vicenda che è giusto che tutti sappiano. Sono molto contento che gli interessati abbiano voluto e potuto replicare le loro ragioni. Sono incazzato nero, a proposito di cultura, che una mia amica ricercatrice culturale plurilaureata, si sia sentita rifiutare la richiesta di 700 euro per la traduzione di un libro: o 500 o ciccia.
rimango fermamente convinto che molte posizioni lavorative nello stato siano profumatamente pagate. a partire dal presidente della repubblica e dal segretario generale della presidenza.
con poche cifre in mano, quelle che sono riuscito a recuperare, ho fatto alcuni confronti con amici stranieri che sono rimasti imbarazzati e sconcertati da questi stipendi. uno di loro, analista presso una banca della City e molto ben informato della realtà italiana (moglie italiana) mi ha scritto " quello stipendio, per una posizione di alto profilo ma basso rischio reale se rapportata al privato, senza codici etici rigorosi non può definirsi ottimo ma fuori da qualsiasi logica. non mi stupisce che l'italia non riesca a ripartire, avete troppe persone benestanti senza meriti reali che soffocano lo stato e incidono sui costi generali. voi pagate in carenza di innovazione e servizi e sempre su di voi ricade il costo illogico di queste persone".
Ben detto lucag. Basta pensare a quanto si beccano i professori universitari per fare 3 ore di lezione alla settimana da novembre a maggio e il resto del tempo non fanno un cazzo. Ma non sarebbe l'ora di mandarli a pigliarsela in culo questi buffoni che sono lì per meriti di parentela o per meriti politici e che campassero anche loro con 1000 euro al mese come faccio io? Che imparino cosa vuol dire lavorare davvero.
Benelli, vogliamo restare seri? Allora lasciamo alla kickboxing la tecnica che "la miglior difesa è l'attacco", ovvero i pistolotti sull'importanza della cultura (per non parlare delle considerazioni sul povero "precario" Manzoni a un milione di euro al lustro). Passare poco tempo sui blog non è una buona idea per chi gestisce denaro pubblico e si occupa appunto di cultura. Perché la cultura è anche qui, assieme a tante persone che raramente nel mondo là fuori hanno l'opportunità di potersi confrontare con chi compie scelte (spesso discutibili) in loro nome. A margine: per fortuna ci pensano i suoi colleghi, ieri su oltre 25mila pagine fornite da OMB, un migliaio abbondante è stato richiesto da IP della Provincia e varie centinaia dalla sede dei DS (e questo accade più o meno ogni giorno).
Detto questo, confermo ogni riga dell'articolo: con la quantità di risorse giovani di altissimo livello che fanno la fame, trovo sconsiderato che un'assessora provinciale che si dice "di sinistra" accetti di adeguarsi al trend albertiniano e lo prenda a modello per strapagare i propri giannizzeri. Da contribuente sono indignato che lei, anziché trovare soluzioni alternative più economiche (che esistono ed è suo preciso dovere cercare e trovare, altro che risparmiare con le fondazioni) si permetta di pagare simili compensi con denaro pubblico. Sono indignato anche con gli sfarzi spendaccioni della Milanesiana, che una volta di più si giustifica solo al confronto con lo scempio culturale tetteculi del berlusconismo di Albertini. La cultura che tutti teniamo in gran conto, non giustifica contenitori milionari allestiti con denaro pubblico.
Grazie comunque dell'intervento.
ma ce l'avete con tutto? anche con la milanesiana? anche con investimenti culturali in generale? nn è avendocela con tutto e tutti che si risolvono le cose...se posso darvi un consiglio io chiuderei la questione, in molti hanno manifestato le loro idee, compresi gli interessati, ognuno rimarrà sulle proprie opinioni...per di più quello che all'inizio era una pacata discussione sta diventanto una rissa verbale che nn fa onore a nessuno...Chiudiamola con un invito alle persone a frequentare iniziative culturali unico modo per migliorare realmente questo paese...Davide
theboss, me sa che di risse verbali ne hai viste pochine...
questa è una discussione pacatissima.
mi ha molto colpito l'analisi, sintetica e chiara, del banchiere della city
theboss: (1) impara a evitare i "voi" generici (2) evita di postare con nomi divers, è da troll (3) questa *è* una discussione pacata, ci sono solo i commenti dall'IP 213.140.6.98 (il tuo) che tentano di seminare zizzania (4) nel merito, no, non "ce l'abbiamo con tutto". Non so gli altri, io - da elettore storico di sinistra, incluse queste elezioni turandomi il naso - ce l'ho solo (e sempre di più) con la sinistra che prende la destra a modello.
1)stesso ip nn significa stesso utente, sto scrivendo da un computer condiviso e il blog me lo ha fatto notare un amico che come tu ben sai (con metodi da KGB, che controlla minuziosamente chi scrive) ha già scritto e ho pensato anche io di esprimere la mia opinione (ti rispedisco al mittente quindi l'accusa di troll) 2) idee differenti stimolano il dibattito nn seminano zizzania altrimenti nn è un dibattito ma un monologo 3)per il voi chiedo scusa era riferito a te, mi sembrava solo più carino nn rivolgermi direttamente, sta di fatto che allora riferendomi a te ti dico che questo paese ha molti problemi e nn li si risolve con il contestare tutto e tutti indistintamente, almeno questa è la mia idea se posso manifestarla senza come dici tu "seminare zizzania"....saluti davide
rotafixa, per adesso ancora bancario, non ancora bacnhiere.
quando lessi il commento di questo mio amico anche io rimasi molto sorpreso per la capacità di sintesi e la chiarezza.
il tutto nasceva da un discussione nata dal costo della presidenza della repubblica italiana e lui uscì con un'analisi spietata che ho riportato solo in parte.
al di là del valore del museo in questione, quello che mi ha sempre sorpreso è che noi difficilmente conosciamo il reale costo di gran parte degli amministratori pubblici e i loro benefit, se e quando presenti. oggi mi sono informato con persone che conoscono abbastanza bene la situazione italiana ed europea e tutti, dico tutti, mi hanno confermato che le sacce oscure della nostra amministrazione sono enormi e, in alcuni casi, paradossali.
un argomento di cui poco si dibatte ma che dovrebbe interessare molti (il sole24ore aveva pubblicato un piccolo articolo al riguardo al tempo della faccenda fazio) non è solo lo stipendio di queste persone ma la possibilità di ricevere regali senza un tetto di valore, anche se sembra che in bankitalia con Draghi la situazione sia cambiata.
un regalo come un cartier, a mio modesto avviso, oltrepassa di molto il semplice pensiero o ricordo e diventa rapidamente altro
il "pensiero" è contemplato per i dipendenti pubblici ma non è vero che non ci sia un tetto ,
infatti esiste una direttiva precisa che limita il regalo a "non oltre il libro" ,
il cartier non rientra in queste categoria .
sono esterefatto dalle argomentazioni tirate in ballo dalla sig.ra benelli - visto che il suo lavoro consiste anche nel decidere come spendere i soldi della collettivita' - riguardo al compenso stratosferico di 200 mila euro l'anno per il direttore di un museo fotografico: "se continuasse a fare il dirigente pubblico costerebbe uguale", "queste sono le retribuzioni (e non le più alte) dei dirigenti pubblici di primo livello", "La vera stranezza è che un dirigente pubblico accetti di lasciare il “posto fisso” per un contratto a termine breve (3 anni)" WTF?
qui la vera stranezza mi sembra che la benelli non si sia posta la domanda fondamentale: ma per il ruolo di direttore di un un museo come quello di cinisello - certo interessante ma non stiamo mica parlando del metropolitan di new york - serviva davvero un manager da 200 mila euro l'anno? dal sito web (di qualita' davvero pessima, tra l'altro, forse era meglio destinare qui qualche risorsa monetaria in piu') sembra le risorse del museo consistino in circa 30 dipendenti, una biblioteca con circa 10 mila volumi e le collezioni fotografiche: non stiamo mica parlando di gestire la crisi alitalia oppure il risnamento di trenitalia!
il compenso di un dirigente dev'essere proporzionale al responsabilta' del ruolo ricoperto, alla gravita' delle conseguenze di sue eventuali scelte sbagiate, alla complessita' della situazione da gestire e alle competenze specifiche richieste per svolgere il lavoro. 200 mila euro all'anno per un manager chaimato a gestire questo particolare museo mi sembra un'assurdita'.
grazie dell'informazione antonella, però consentimi di essere dubbioso riguardo all'applicazione della direttiva. in particolare, che cosa accade se il regalo è più di un libro e già un libro è di per sè un termine aleatorio, manca un riferimento economico dettagliato.
...sono d'accordo con CXY: se questi sono i prezzi della cultura e della scienza non ce li possiamo permettere. Mettiamoci anche i calciatori di serie A e abbiamo fatto 13!
Benelli, Manzoni, "the boss" Scottini, Totti, Del Piero, Ronaldinho, Colli, Albertini, Formigoni, Ricucci, Moggi.
UN MONDIALE CON I FIOCCHI!!!
MA CHE TRISTEZZA...
PS: la mostra di Gerz qualcuno la chiama arte... ma sono pronta a scommettere che da qualche parte qualcuno la reputa una cazzata...
in Italia o Itaglia ci son anche direttive per regolare il fatto che i pubblici dipendenti diano del lei alle persone. perché? direi per il malcostume, perché per il resto simili regole non mi sembrerebbero così urgenti visto che vanno nell'ovvietà di un qualsiasi cittadino educato. allo stesso modo. mio nonno faceva il magistrato. ora, i tentativi di regalargli qualcosa andavano anche un po' oltre il Cartier (erano anche personalizzati e moltiplicati per ogni membro della sua famiglia). però lui senza bisogno di alcuna direttiva, anche solo per senso della realtà, rimandava tutto al mittente. questa è etica o "educazione civica". non politica o amministrazione.
Carolina
Vedo che nel dibattito il mio presunto stipendio oscilla con dei picchi esponenziali.
Vedo anche che non è nota a qualche scrivente la differenza tra costo aziendale e stipendio (avete presente la discussione sul cuneo fiscale?).Il mio stipendio annuo netto è di 83 mila euro, e non prevede alcun ulteriore benefit. Se leggete bene le carte che vi sono state passate con nobile gesto (e con una buona dose di gossip trash), vedrete che si riferiscono a un rimborso al museo del costo aziendale relativo al periodo novembre 2005-dicembre 2006 (un anno e due mesi) equivalente appunto al suddetto stipendio annuo netto. Non ho mai detto che sia poco, ma non è certamente fuori dai valori del mercato pubblico, e tanto meno privato. Informatevi meglio. In ogni caso è l’importo percepito dai dirigenti del mio livello con contratto a termine. Inoltre se la Provincia non avesse mandato me, che ero già suo dirigente, a ricoprire quella carica , avrebbe dovuto comunque rimborsare al museo il costo aggiuntivo di un direttore generale. Questo sì sarebbe stato spreco di denaro pubblico. Per ragioni di spazio non vi racconterò tutto il mio curriculum, vorrei però richiamare l’attenzione sul fatto che, da dirigente apicale del settore cultura (dal 1983), ho coordinato sin dalle origini la costituzione del Centro di fotografia contemporanea della Provincia di Milano che ha poi dato vita al progetto del Museo e alla relativa Fondazione. Di tale progetto sono stato nominato responsabile nel 2000 dall’allora Assessore Gianni Verga. A chi altro il Consiglio di amministrazione avrebbe dovuto affidare la direzione generale del museo, senza per giunta far sborsare alla Provincia altri soldi?
Adesso continuiamo pure la discussione sugli stipendi, sui precari, sui plurilaureati, sulla disoccupazione giovanile e intellettuale, che sono tutti temi nobilissimi e problemi seri. Ma almeno non con cifre di fantasia e soprattutto tenendo conto dei parametri veri del mercato, che valutano anche esperienza, anzianità ma soprattutto capacità sperimentata. Lo dico con tutta la comprensione per le più difficili condizioni di ingresso nel mercato del lavoro di molti giovani qualificati e meritevoli, ma anche per introdurre una nota di realismo. Vorrei anche far notare che con la costituzione della Fondazione Museo siamo riusciti a creare le condizioni per un lavoro intellettuale e qualificato per diversi giovani (che hanno titoli e dimostrata capacità) e anche, con la gestione del bar ristorante del museo, posti di lavoro veri per ragazzi disabili.
Sempre nella speranza che qualcuno di voi venga a visitare il museo (anche per sapere di cosa abbiamo parlato) vi invito a guardare www.repubblica.it di oggi. Trovate un servizio e alcune foto della mostra I calciatori della domenica, attualmente (e fino a settembre) esposta al museo e nella piazza di Cinisello.
Condivido il giudizio sul sito del museo (che ho trovato al mio arrivo) e infatti a fine giugno sarà pronto quello nuovo.
Sempre cordialmente,
Giuseppe Manzoni
bravo manzoni, e brava anche la benelli. a me sembra che rispondere e argomentare agli attacchi sia cosa buona e giusta. e che sia troppo o molto giustizialista, a volte, la piega che prende omb. non sono d'accordo con alberto la cui ansia pare eccessiva.. benelli e manzoni mi stanno facendo su perchè anch'io sono di sinistra? non lo so, bella domanda. e loro due come da gossip, stanno insieme? e chi se ne frega.... boh. io personalmente non sono mai stato al museo della fotografia, ma a cinesello sì e se ci fanno mostre interessanti e non solo mostre, ben venga... ogni euro speso per la cultura è diverso da quelli spesi per la guerra.....
scusa blogghista, se i due stanno insieme (ma chi l'ha detto? non lo loeggo nell'articolo, sai qualcosa tu?) non mi sembra il massimo che lei passi a lui compensi milionari.
invece a manzoni replico che comunque lui li giustifichi 233.000 euro annui di costo aziendale restano comunque una somma pazzesca, anzi un insulto soprattutto se in contemporanea il governo di centrosinistra chiede sacrifici ai cittadini. su questo la benelli ha una pesante responsabilità, il suo dovere dovrebbe essere quello di controllare i costi.
ma scusa, Roberta. ora, io non so niente di questo e andrò a vedere il museo, anzi. eventualmente per scrivere un Fuzzy Dizzy. Positivo o negativo, a seconda di quel che ci trovo. Per ciò che ne so adesso, però, potrebbero aver ragione tutti o nessuno. So solo che se quello è davvero l'unico museo di quel tipo in Italia, non solo sarebbe inutile prenderlo come fonte di occupazione (unico, uno, 1) a livello di dirigenza, ma poi difficilmente vedrebbe un venticinquenne alla dirigenza per via degli scambi con l'estero. e poi ho già detto: ci sono per esempio posti pubblici occupati per far tutt'altro che l'interesse della collettività. proprio i soli che han messo un "gggiovane" a capo di un istituto culturale importante come l'ente lirico di Bologna, a quanto ne so, erano dei forzitalioti che l'han pescato da sragionepolitica o simili e che poi per l'appunto, i soldi li hanno presi, ma invece di fare la funzione istituzionale hanno utilizzato i posti (proprio rendendoli dei "contenitori") per fare attività revisionista. tipo i convegni su Julius Evola, che sono orrore, non cultura o tentativo di essa.
Carolina
Caro Manzoni, solo un paio di precisazion e poi chiuderei lì, lasciando ai lettori il giudizio, di materiale per farsi un'opinione ce n'è più che a sufficienza.
1) Le carte non sono state "passate con nobile gesto", ma sono documenti pubblici a cui ogni cittadino può accedere liberamente.
2) Il "gossip" in provincia è noto a tutti e come sempre - quando al centro dell'attenzione c'è un personaggio pubblico come l'assessora Benelli - è anche divertente vedere come sono tutti pronti a raccontare con dovizia di particolari. Sinceramente sono molto laico, il privato non mi interessa. Ma il pubblico sì. Io sono partner di uno studio professionale che ha rinunciato a un contratto con la Provincia (ammetto, non avendo santi in paradiso la cifra era ben diversa, ma competenza, professionalità, titoli e impegno - mi permetta - almeno pari ai suoi) per ragioni che ritengo ovvie: non puoi pretendere di tenere d'occhio l'amministrazione e contemporaneamente prendere i suoi soldi. Allo stesso modo mi piacerebbe - ma capisco che è un sogno - che quando l'amministrazione passa il weekend con un consulente, evitasse di affidargli incarichi con remunerazioni principesche.
3) a proposito dell'ultima parola del punto 2, faccio notare che a me contribuente il suo stipendio costa 233mila euro l'anno, quasi un milione ogni quattro. Quello che rimane a lei a me interessa poco, è un problema del governo. Mi piacerebbe molto che l'amministrazione di sinistra, invece di allinearsi, visto che la porta delle consulenze è sempre aperta e l'offerta di professionalità enorme, in casi come questo facesse una bella gara. Sono sogni, ma se permette me li tengo cari, come lei si tiene i suoi 83mila euro (molto precari).
Grazie dell'invito, passerò senz'altro con piacere a visitare il museo.
Vedo che lei continua a ignorare il punto della questione: io sono dipendente della Provincia dal 1976 e dirigente al massimo livello dal 1983. Se non avessi scelto, proprio per ragioni di stile, di non esserlo più – mettendomi in una condizione di contratto a tempo determinato - continuerei a percepire, per un numero indefinito di anni, uno stipendio equivalente, e a maturare i privilegi di anzianità di un dirigente pubblico. Se, non Benelli, ma la Fondazione Museo non avesse chiamato me a quell’incarico, la Provincia avrebbe dovuto far fronte a un doppio esborso: per me come suo dirigente e per il direttore generale del museo.
Continua a ignorare che la cifra di cui lei parla non è il costo aziendale annuo ma il rimborso relativo al periodi di un anno più due mesi arretrati.
Spaccia per documenti pubblici anche lettere interne all’amministrazione che non lo sono (ma a questo riguardo chiederò chiarimenti nelle sedi competenti).
A questo punto la ritengo palesemente in mala fede e non vedo l’utilità di continuare il dialogo con lei.
Giuseppe Manzoni
Caro Manzoni, mi viene proprio da dire: alla faccia del bicarbonato...
Enzo D'Onofrio
Ma insomma, ragazzi, anche ammesso che questo sia un problema (e se lo è, di chi è?!), c'è di ben peggio. Mi rendo conto di essermi espressa male... del resto la fotografia è linguaggio diverso da quello verbale. Ma faccio un altro esempio di cose peggiori: a destra o "centro" qualcuno anni orsono fece in modo che nessuno volesse per esempio dirigere gli Uffizi o Brera, per anni, a volte come direttori cultura, a volte come direttori amministrativi.
La sinistra ha cercato anche di rimediare, ma con cose grottesche tipo i "comandi" di gente di altre amministrazioni che non è che fosse stata scelta in modo strano, era competente, solo che Veltroni si era forse scordato di dare copertura finanziaria (sì! i maledetti soldi!) al provvedimento. Risultato? Quelli della Guggenheim piuttosto che del MOMA che si trovavano davanti dei tizi sicuramente onestissimi, giovani no ma pazienza, perché il fatto principale era che con tutto l'impegno del mondo, era di fatto gente con le pezze al culo!!! E alcuni elementi ministeriali dicevano che c'era comunque la "libertà" di *usare i posti per consulenze*! Perché??? E con quale logica e rispetto del cittadino? Poi oltretutto in Italia, che non è un Paese con giusto due allestimenti sulla civiltà materiale contadina!!! Con tutto il rispetto, ché anche quelli hanno la propria dignità!!! Io sinceramente preferisco cose più "dispendiose" (se lo sono e se le ragioni sono quelle esposte qui), ma con carattere d'investimento e poi, non peraltro, ma vista la materia: con merito culturale, con valenza/profilo italiani e internazionali e con il rispetto delle finalità istituzionali!!!
Carolina
Manzoni: "spacciatore" sarà lei, forse. Io no. L'inchiesta si basa solo su documenti pubblici, delibere e determinazioni. Sempreché nella sua terra di mezzo tra pubblico e privato non siano diventate "riservate" anche queste. Ho volutamente evitato di buttare in piazza la sarabanda di mail pettegole (che conservo con divertimento nella mia mailbox) perché non voglio che OMB diventi Novella 4000. Comunque ribadisco: da contribuente mi tengo l'unico costo che riesco a comprendere: 200mila all'anno, un costo aziendale che pago anch'io. E su cui non sono affatto d'accordo.
E un bello scandalo in stile Windsor? Perché l'Italia o Itaglia deve sempre "distinguersi"? Io non condivido questo.
Carolina
se 83.000 euro vi sembrano troppi ...forse avete ragione !:
http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_25094.html
...Che poi 83.000 netti su 14 mensilità fa comunque poco meno di 6000€ al mese...
Peccato non siano previsti pure ulteriori benefits !!