Niente auto blu, si sposta in moto o in pullman. Le inchieste su Eni e sui vip. Castelli lo mise «sotto processo» ma Csm e Cassazione diedero torto all’ex ministro
Woodcock, il pm ciclone: «Se in manette finisce un povero cristo nessuno ti attacca»
di Sandra Amurri
Ha solo 32 anni Henry John Woodcock quando, nel 1999, come prima nomina, arriva alla procura di Potenza ed inizia ad occuparsi di reati contro la pubblica amministrazione. Madre napoletana, padre inglese, liceo classico poi laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti. Un ragazzo sveglio, capelli lunghi e barba. Sono trascorsi pochi mesi quando un sabato pomeriggio viene chiamato al carcere di Potenza dove un detenuto tunisino è salito sul tetto e minaccia di gettarsi nel vuoto. Lui non esita ad arrampicarsi fin lassù per convincerlo a scendere. Ma il detenuto quando lo vede urla: «Vattene, tu non sei un giudice, sei Che Guevara». Da sotto un altro detenuto extracomunitario gli risponde: «No, fidati è un giudice, mi ha arrestato tre giorni fa». Un episodio che racconta quanto l’aspetto di quel giudice-ragazzino fosse fuori dai canoni ma lasciasse intravedere una forte umanità. Amico di Rosario Livatino riceve a Messina il premio «Probono Giustizie» intitolato alla memoria del magistrato ucciso dalla mafia. Dopo solo due mesi dall’arrivo a Potenza, chiede l’arresto del dirigente della cancelleria fallimentare del Tribunale per concussione che confessa, patteggia la pena e risarcisce la pubblica amministrazione per circa 80 milioni di euro.
Nel 2002 diventa titolare di un’indagine che sconquassa l’Inail: vengono arrestati il direttore generale, Ricciotti, il Presidente del collegio sindacale, due finanzieri, politici, imprenditori, un generale del Sisde, un banchiere e funzionari dell’Eni per associazione per delinquere e corruzione. Un’inchiesta che si rivela un successo giudiziario in quanto buona parte degli arrestati confessano poi patteggiano, infine restituiscono oltre 3 milioni di euro, mentre quelli che non patteggiano vengono rinviati a giudizio. Woodcock ha della cosa pubblica un rispetto quasi maniacale, al punto da non utilizzare mai l’auto di servizio, perché dice: la benzina costa e va utilizzata quando è necessario. E allora lui continua a spostarsi in moto o con la sua macchina, oppure, quando deve raggiungere Roma, con il pullman. Nel 2003 sgomina una grossa banda di ladri d’auto da smerciare sui mercati esteri con un volume d’affari per milioni e milioni di euro. L’anno dopo il ciclone Woodcock, che - come raccontano i suoi collaboratori e conferma il Procuratore capo di Potenza Giuseppe Galante che lo protegge come un figlio -, vive praticamente in ufficio, torna alla ribalta per la mega inchiesta sui vip, nata da un filone dell’inchiesta Eni-Agip, che coinvolge nomi come il direttore dei servizi parlamentari della Rai Anna La Rosa, Flavio Briatore i due magistrati Francesco D’Ottavi del Consiglio di Stato e Luigi Caruso della Corte dei Conti distaccato alle Poste e all’Anas e l’ambasciatore Umberto Vattani. Inchiesta poi passata per competenza territoriale alla Procura di Roma dove prosegue. Vattani è stato rinviato a giudizio, la posizione degli altri è ancora sub judice e i due magistrati D’Ottavi e Caruso, rinviati a giudizio, si sono «licenziati».Gli attacchi non mancarono. «È un giudice bisognoso di notorietà che ama le moto e la bella vita» gli gridarono contro. Gasparri, all’epoca ministro delle Comunicazioni, lo offese personalmente: è un «pazzo». Woodcock gli aveva consegnato un avviso di garanzia come atto dovuto, atti che vennero inviati a Roma. L’allora ministro per questo si beccò una querela e per questo è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata. Ma Woodcock finisce anche nel mirino dell’allora ministro della Giustizia Castelli che lo sottopose a procedimento disciplinare per l’inchiesta Inail che aveva visto l’arresto di Stefano Orlando del Sisde, amico personale di Cossiga. Provvedimento conclusosi con il proscioglimento in fase istruttoria da parte della commissione disciplinare del Csm. Proscioglimento che Castelli ha impugnato dinanzi alle sezioni unite civili della Corte di Cassazione che hanno ribadito il proscioglimento di Woodcock condannando il ministro al pagamento delle spese processuali. Fatto raro quando una delle due parti processuali è la pubblica amministrazione tanto che nella sentenza i giudici della Suprema Corte utilizzano parole dure nei confronti di Castelli e dell’avvocatura dello Stato che lo difendeva. Dopo due anni il pm di Potenza con le sue inchieste torna a scuotere il mondo che conta oltrepassando i confini nazionali. Gli attacchi ricominciano ma lui continua ad osservare la regola di sempre: il silenzio limitandosi solo a dire «per me parlano le inchieste, sono sereno» aggiungendo che «chiedere l’arresto è sempre triste a prescindere che si tratti di un principe o di un extracomunitario, con la differenza che quando in manette finisce un povero cristo nessuno ti attacca».
Complimenti, buon lavoro e lunga vita al Dott. Henry John Woodcock. Speriano che sorgano altri Magistrati con la M maiuscola come lui.
Viva l'Italia sana, onesta e libera da malfattori, ballerine e nani.
Wow. Quoto Nataniele.
Carolina
Il ritratto che ne fa Sandra Amurri mi fa tornare in mente quel giovane sostituto procuratore a Genova che fu rapito (il primo rapimento delle BR): Mario Sossi, P.M. nel processo contro il gruppo XII Ottobre.
Correva l'anno 1974.
Anche lui usava i mezzi pubblici.
Anche lui praticava il medesimo rigore.
Restò calmo, freddo, impassibile ma lucido.
E' ancora in servizio alla Corte di cassazione.
Il tratto accomunante: il rispetto maniacale della cosa pubblica.
Un bell'articolo, che finalmente fa chiarezza sui contenuti dell'azione inquirente di un magistrato che si sottopone solo al rigore della legge e risponde agli attacchi solo con le parole degli atti processuali.
EVVIVA !
C'è ancora qualcuno che ti fa respirare aria pura!!! Non ci posso credere!! Grazie!
" Un ragazzo sveglio, capelli lunghi e barba"
Insomma, proprio un comunista!!!!!!!
"chiedere l’arresto è sempre triste a prescindere che si tratti di un principe o di un extracomunitario, con la differenza che quando in manette finisce un povero cristo nessuno ti attacca»."
questo è per i garantisti dei garantiti vip .
Esprimo tutta la mia gratitudine al Magistrato. E' mai possibile che nel nostro paese accadono sempre questi fenomeni FOLKLORISTICI divertenti e che la Magistratura sia davvero l'unico potere di garanzia ? Chi li ha fatti rientrare ? Chi si definisce filo monarchico ? Chi sognava un premierato forte con al fianco i Savoia ? Ma giustizia esiste, e domenica ragazzi sarà data altra prova di giustizia. VOTARE NO!
Bravo Henry John Woodcock!
Il pm anglo-napoletano tanto discusso, perchè 'scomodo'...
Grazie, Henry John! per il solo fatto di provarci ridai speranza alla gente 'comune' come me!
sono arrivata a casa in tempo oggi per sentire un inviato del tg2 che sfotteva il giudice per i suoi "fuochi di paglia"(mi sembra che abbia detto proprio così).
vorrei che gli arrivassero i miei più vivi complimenti per la cronaca imparziale ,
nonchè una bella querela dal giudice in questione .
antonella, le indagini del P.M. di Potenza sono stati tasformate in 'fuochi di paglia' quando sono state trasferite a Roma per competenza territoriale.
Quelle gestite a Potenza, come recita l'articolo, hanno avuto i risultati previsti.
E' evidente che è in corso l'ennesima campagna di delegittimazione.
Ma stavolta ... si attaccano al carro !
;-)
E ti pareva, quando qualcuno si mette di traverso alle malefatte dei papponi e dei magliari dei piano "alti", gli danno del comunista o del pazzo! Forza Dott. Henry John Woodcock, tenga duro e sappia che la gente onesta, seria e per bene di questo martoriato paese è tutta con lei. Grazie di cuore.
ora vi invito a confrontare questo articolo con l'articolo del corriere di ieri, citato da quel trolletto di dedalus fu olegna, in cui si dava ad intendere che questo magistrato sia solo uno sciacallo in cerca di notorieta'.
bel lavoro, fare il giornalista.
ps: fuoco alle carceri! (magari con i re dentro)
Da Corsera del 17 giugno 2006
Da Renis a Marini, clamori e incidenti del pm d'assalto
IL PERSONAGGIO
ROMA — «Dottore, lei è proprio forte. Se per sbaglio il Papa passa di qua, fate arrestare pure lui». Ogni tanto, Henry John Woodcock confessa di non capire se le battute dei marescialli che compongono la sua squadra di polizia giudiziaria siano frutto di adulazione o sonora presa per i fondelli.
Piazzata com'è in mezzo ai boschi della valle del Basento, Potenza è bella. Ma con tutto il rispetto, non è New York. E neppure Roma o Milano. Da quando in città è arrivato il giudice Woodcock, invece si balla che è un piacere, sembra che ogni intrigo, ogni cospirazione abbia la Basilicata come inevitabile snodo.
La mite Procura lucana è diventata così il lavacro di ogni vizio nazionale, grazie all'opera infaticabile del magistrato anglo-italiano, uno che lavora dalle 7 del mattino alle 22, e raggiunge l'ufficio in sella alla sua Harley Davidson, pioggia e o neve non importa, deciso ad applicare il suo metodo. Da una scintilla lucana, l'immane incendio. Woodcock parte da reati commessi in loco e poi allarga, allarga a tutta la Penisola, agendo con una incontinenza giudiziaria che gli è valsa più di un cazziatone da parte del Csm.
Possibile che questa volta la sua indagine si riveli di granito, ma va detto che i precedenti non sono tutti incoraggianti.
Quando hanno a che fare con Woodcock, i garantisti ad oltranza apparecchiano il banchetto. Nel dicembre 2003, per dire, si limitò a chiedere l'arresto di: Tony Renis, cantante; Anna La Rosa, giornalista, anche se l'avviso di garanzia la definiva «soubrette»; Nicola La Torre, politico all'epoca portavoce di Massimo D'Alema; Sergio D'Antoni e Franco Marini, ex segretari Cisl e anch'essi politici dalle diverse fortune. Varie ed eventuali, finirono nell'inchiesta anche due ministri, Antonio Marzano (Attività produttive) e Maurizio Gasparri (Telecomunicazioni), l'ambasciatore Umberto Vattani — che alla fine è stato davvero rinviato a giudizio per peculato per quei fatti, ma da altra procura —, ed il «noto» Flavio Briatore, così veniva definito, «noto». Furono i suoi carabinieri a spiegargli che Telecamere era un programma leggermente diverso dal Grande fratello, e che Tony Renis non era il marito di Rita Pavone. Woodcock ammette tranquillamente di non avere tempo per guardare la televisione e ascoltare musica d'antan.
La richiesta di misure cautelari del 2003 costituisce indubbiamente un unicum della giurisprudenza italiana, un'agile lettura di 7.856 pagine, ma non ebbe grande successo, e degli arresti non se ne fece nulla. Eppure, nonostante l'infausta sorte, quell'inchiesta dice molto della personalità di Woodcock, magistrato moralizzatore se ce n'è uno. Partì per dimostrare l'esistenza di una associazione a delinquere che ne faceva più di Bertoldo, dagli appalti per le pulizie degli uffici, alla compravendita internazionale di idrocarburi, alla riscossione di crediti fiscali. Scivolò subito nell'analisi sociologica del generone romano, il solito sottobosco di amicizie millantate, clientelismo e regalie abnormi. «Mercimonio», «logica dello scambio», «baratto», furono i savonaroleschi termini usati per descrivere quel mondo, citando come prova di corruzione anche «forniture di pesce fresco per alcune centinaia di Euro», articoli di abbigliamento, oggetti preziosi regalati da aspiranti playboy ad aspiranti veline. Il Gip fece notare che oltre allo sforamento della competenza territoriale c'era anche una impropria valutazione penale di storielle non certo edificanti, ma attinenti alla presunta dolce vita romana e alla sfera privata dei suoi protagonisti.
Ma il pubblico ministero Henry John Woodcock non è uno che si scoraggia facilmente. Nato nel Somerset, Inghilterra, 40 anni, figlio di una signora napoletana e di un docente inglese dell'Accademia navale di Livorno, cresce a Napoli. Dopo la laurea, è uditore presso Arcibaldo Miller, attuale capo degli ispettori del ministero di Grazia e Giustizia. Diventa giudice nel '96 e lo mandano a Potenza, dove si presenta col botto, facendo arrestare per falso il direttore della cancelleria, suo dirimpettaio di stanza. Nasce la fama di personaggio «strano». Nel 2002 diventa famoso per una inchiesta su sospetti giri di tangenti per il petrolio in Val d'Agri: decine di fermi, onorevoli, militari, imprenditori e manager Eni sotto accusa. Gli esiti dell'indagine furono rivedibili, di memorabile rimane solo un titolo del Manifesto: «La Basilicata entra nell'Opec».
È un uomo ironico e schivo, che si piace molto e parla poco con i giornalisti. Velista, motociclista, si occupa di un settore che giudica «fisiologicamente scomodo» come la pubblica amministrazione, ma ha già dimostrato di poter spaziare anche in altri campi. Frasi celebri: «Noi che viviamo in tribunale siamo uomini fortunati, perché, senza pagare il biglietto, abbiamo un posto in prima fila nel teatro della vita». I suoi marescialli, che gli vogliono bene, quando subisce un rovescio giudiziario (e capita spesso), lo rincuorano con i proverbi. Nel 2002, riferiscono le cronache locali, scaldarono il suo cuore con un «Dottore, finché ce n'è, viva il Re». Ecco, appunto.
Due valutazioni completamente diverse, sia della persona che dell'esito giudiziario delle sue indagini.
Allora bisognerebbe proprio andare a studiarseli quegli esiti per capire quale dei due articoli si avvicina di più alla verità.
Rimane però una certezza, Woodstock aveva ragione, Anna La Rosa giornalista? Ma non scherziamo! Soubrette mi sembra appropriato.:)
Alberto, qualcuno si dovrebbe prendere la briga di censire le indagini del P.M. potentino, per capire quante di essi, approdate al giudizio, o per patteggiamento della pena, o per giudizio davanti al G.U.P., o per dibattimento vero e proprio presso un giudice collegiale della circoscrizione del Tribunale di Potenza e della relativa corte d'Appello, siano finite in nulla.
Come insinua l'articolo del Corriere della Sera.
Unpessimo articolo, insultante e derisorio che traccia del giovane magistrato un profilo quasi da macchietta, ma pericolosa cone in un film dell'orrore.
Forse per questo motivo la lettura del Corriere non è la mia preferita.
Anche il tuo commento finale Alberto, è equivoco.
Ti dispiace precisarlo, a mio esclusivo beneficio, peerchè non l'ho capito ?
Non darmi dello stupido, lo so già.
P.S.: mi viene un sospetto: quella maxi-inchiesta di 7.000 e passa pagine, non fu per caso dirottata a Roma per competenza territoriale ?
Dal Corriere della Sera di oggi.
Fini difende Sottile e attacca Woodcock «Nessun dubbio sul mio portavoce», dice il leader di An. Che poi critica il pm di Potenza: «È fantasioso, il Csm doveva intervenire» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Fini e Sottile, sempre uniti (Ap)
ROMA - Gianfranco Fini non ha dubbi: il suo portavoce Salvatore Sottile, finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta di Potenza «è totalmente estraneo alle vicende che gli vengono addebitate anche perché il magistrato, il dottor Woodcock, è noto per una certa fantasia investigativa. È un personaggio nei confronti del quale il Csm doveva prendere provvedimenti».
Fini parla a Porta a porta e dice di essere costretto a «fare uno sforzo diplomatico», «se dovessi dare sfogo all'indignazione che provo in questo momento - afferma - farei scintille». «Conosco da una vita Sottile - aggiunge il leader di An - e non nutro dubbi sulla sua totale esteraneità alle vicende addebitategli».
L'ex ministro degli Esteri stigmatizza anche la pubblicazione delle intercettazioni «e il linciaggio mediatico che colpisce persone del tutto estranee alla vicenda processuale e all'inchiesta in corso. Quello che stiamo leggendo sui giornali - chiosa Fini - deve far scattare in ognuno un grido sdegnato».
18 giugno 2006
Pensate un po' !
Da La Repubblica di oggi:
CRONACA
Il portavoce del leader di An e il dirigente Rai Sangiovanni accusati di aver chiesto e ottenuto favori sessuali in cambio di partecipazioni a trasmissione tv
Fini: "Nessun dubbio su Sottile"
"Concussione sessuale", inchiesta a Roma
L'ex ministro degli Esteri: "Sono indignato. In un altro paese il giudice Woodcock avrebbe già
cambiato mestiere. Mettiamo freno a questo linciaggio mediatico mediante intercettazioni"
Elisabetta Gregoraci
ROMA - Gli atti delle indagini su Salvatore Sottile, il portavoce dell'ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini indagato in concorso con un dirigente della Rai Giuseppe Sangiovanni sono già stati trasferiti per competenza territoriale alla procura di Roma. Lo ha deciso il Gip di Potenza Roberto Iannuzzi con parere positivo della stessa procura diretta da Giuseppe Galante. "Gli atti sono già stati inviati a Roma - afferma Iannuzzi - anche se l'interrogatorio di garanzia di Sottile probabilmente lo condurrò io".
Sottile e Sangiovanni sono accusati di concussione sessuale: avrebbero cercato e ottenuto favori sessuali dalla "aspirante valletta" Elisabetta Gregoraci in cambio della possibilità di lavorare in tv.
In difesa di Sottile è intervenuto in serata Giafranco Fini, intervistato a "Porta a Porta". "Devo fare uno sforzo diplomatico e se dovessi dare sfogo all' indignazione che provo in questo momento farei scintille: conosco da una vita Sottile e non nutro dubbi sulla sua totale estraneità alle vicende addebitategli".
"Inoltre Woodcock - ha aggiunto - è noto per una certa fantasia investigativa e ritengo che il magistrato avrebbe dovuto già da tempo prendere provvedimenti. In un altro paese sarebbe stato già costretto a cambiare mestiere". Con l'occasione Fini ha rivolto un "appello ai colleghi giornalisti". "Questo linciaggio mediatico che deriva dalle intercettazioni e che colpisce persone del tutto estranee e che non hanno alcun nesso con le vicende in corso deve far scattare un grido sdegnato di allarme".
L'altra inchiesta. La procura di Roma potrebbe ascoltare Sottile anche come testimone indagato in un procedimento connesso nell'ambito delle indagini sul Laziogate che vede indagati, tra l'altro, nella capitale l'ex presidente della Giunta Lazio Francesco Storace, il suo ex portavoce Nicolò Accame e Sabbatani Schiuma (consigliere comunale di An)
Sabatini Schiuma, in particolare, è indagato per accesso abusivo a sistema informatico e violazione ella legge elettorale in relazione al presunto boicottaggio della lista di Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini quando nel 2005 si era candidata alle regionali del Lazio.
Nelle intercettazioni ordinate dalla procura di Potenza, infatti, ve n'è una giudicata interessante dai pm della capitale. Quella in cui Sabbatani, a proposito delle liste elettorali per le regionali del Lazio, dice telefonicamente a Sottile, "La Mussolini è fuori sono stato io".
(18 giugno 2006)
Come andrà a finire ?
"Come andrà a finire ?"
Postato da L'angelo custode Domenica 18 Giugno 2006 alle 23:03
Chissà.........nelle 'ombre'?
Salvatore, Anna La Rosa per colmo di follia è anche - al di là del fatto che la definizione giudiziaria di "soubrette" è molto spassosa - "direttore dei servizi giornalistici" della RAI. Hai in mente? Poteri sulla linea (sic) e sul finanziamento (!!!) dei progetti (??? o meglio: NO!).
Carolina
Carolina, come dire, le capacità prima di tutto....
Se non ricordo male, Fini pose dubbi sullo strumento-intercettazioni anche quando queste furono usate riguardo a Fassino, giusto?
No...ricordo male
:-))) e l'Itaglia dopo di tutto... :-)))
dalla città dove la cabarettista de albertis fa l'assessore... :-(((((((((((((((
Carolina
oppi, senza contare che le intercettazioni di fassino (l'intercettato però era consorte) non erano state nemmeno trascritte dalla gdf perchè considerate irrilevanti dal punto di vista penale.
questo sottile è indagato e imputato, fassino no, quindi sono certo che l'indignazione di Fini ai tempi fu doppia...
"Anna La Rosa"
ha un suo torbido fascino...
anna la rosa e' "direttore dei servizi giornalistici parlamentari" della rai.
ma a noi piace ricordarla in quota psi con la d'eusanio e la foschini, in buona compagnia insomma.
però la d'eusanio almeno ogni tanto nel suo genere fa cose progressiste. non parlo solo della maglietta "non è un cantante, è un consiglio", ma anche di tentativi di riunire donne che sia pure con la pancia parlino di pace. la foschini è una derelitta, fa programmi su presunti fenomeni del paranormale. e Anna La Rosa lo sappiamo come vede i soldi pubblici e il Parlamento!!!
Carolina
SVEGLIA !
Oggi dovreste avere capito il perchè della reazione nevrotica di Gianfranco Fini, oltre la sua normale fisiologia.
;-)
E' grazie a magistrati come lui, che nutro ancora una speranza sul nostro Paese
sti giudici comunisti !
salvatore eri tu che parlavi della situazione sanitaria in puglia ?
se sì , sei stato accontentato :
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200606200930246461/200606200930246461.html
E la figlia di berlinguer, che entrò alla terza rete (per meriti?) contemporaneamente a quasi tutta le redazione del fallito paese sera ?
Ragazzi miei, secondo me in rai non ce ne è uno entrato x vie di merito.
dedalus fu olegna non ti sforzare a voler fare il moralizzatore, non ci prendere per il culo; conosciamo bene le vostre ansie moralizzatrici: anni ed anni a condannare la dc e poi chiedere scusa come han fatto pannela e bonino con leone, siete ridicoli.
siete in grado di portare avanti solo le battaglie a pagamento, da lobby legalizzata, mai quelle serie.
berjia, ma cosa c'entra la correttezza politica/moralità dei radicali con la corrispondenza al vero delle affermazioni di dedalus? Nel fatto, temo che la RAI non sia un gran bell'ambiente e il "partito RAI" non mi è mai sembrato la faccia più simpatica e rispettabile della sinistra.
Quando erano potenti i socialisti, erano tutti socialisti, quando berlusconi, molti erano forzitalioti. Cerchiamo adesso di non arruolarne troppi!
Beh che dire..è ancora una vicenda tutta in itinere. Vedremo...Ai colleghi giornalisti o comunque a tutti i professionisti del mondo della comunicazione dico solo di essere un pò più attenti e rispettosi della "vita privata" di qualsiasi individuo...quando non si va nell'illecito penale ma solo nel privato delle proprie abitudini...beh...allora meglio farsi i fatti propri. Sfido io...ad intercettare il telefono di CHIUNQUE....qualcosa di "carino" deve uscire per forza...non trovate...?
Calma e ottime cose.
Massimiliano Giovine
Guarda la cosa più grave che ho detto al telefono nella mia vita e' stata grazie bin laden in ginocchio rivolto verso la mecca l'11/09/2001,dai tabulati di echelon risulterà.
per il resto mai chiesto o fatto prestazioni sessuali,mai approfittato della mia posizione,mai chiesto una merdosa raccomandazione.
Non so te,a me lezioni di morale al contrario non le fai.
paolo zinna egregio: oggi accusano la lottizzazione e questo e quello, domani volteranno gabbana, come hanno sempre fatto.
massimiliano giovine: credo che le mie utenze telefoniche siano sotto controllo da circa 15 anni, come quelle di buona parte dei mei amici; cosa se ne facciano i ROS, la DIGOS, il SISDE, le procure e tutti gli altri inutili enti di cui e' piena l'italia di tutte le nostre cazzate non ci e' dato sapere.
azzzz per caso qualcuno è riuscito a trovare altre informazioni su Henry John Woodcock...???
in particolare riguardo ai processi di cui parla il corsera...
ci terrei a capire il perchè delle due posizioni molto distanti delle due testate...
in ogni caso..., a H.J.Woodcock tutta la mia ammirazione e il mio più sentito in bocca al lupo...
Il Corriere della Sera ha due anime: questa è quella che toppa frequentemente !
"egregio" è un'espressione da abolire. significa "caro pecorone appena un po' meglio del resto del gregge". orrendo.
Carolina
OT: beh, Carolina, ma io mi accontento... Non pretendo troppo, se riesco almeno a non credere propeio a tutte le frottole , le palle demagogiche, gli isterismi che tentano di rifilarmi da tutte le parti, mi accontento. E' quando credi di essere sempre nel giusto che freghi te stesso...
Se poi magari mi riesce anche di far vedere a qualcuno "anche" un altro lato della medaglia (le medaglie hanno il maledetto vizio di avere sempre tre o quattro lati...), champagne.
Champagne, Paolo!!! Quella comunque voleva essere una considerazione generale.
Carolina
Alberto tace, Carolina duetta con Paolo Zinna radical-chic e se la prende con "egregio" con un po' di puzza sotto il naso.
Per fortuna il nostro se ne infischia delle opinioni, specie quella di Fini di ieri sera a Ballarò (pura demagogia e solito comportamento sfascia-sfascia) e tira dritto per la sua strada.
Per fortuna Fassino le ha cantate chiare a tutti, mentre nello studio di Ballarò aleggiava una presenza scomoda sulla quale è calato il silenzio ed è stato peggiore di qualsiasi parola.
:-))) in compenso tu sei criptico: che cosa aleggiava in quegli studi tv??? comunque non stavo duettando, ignoro perché Paolo Zinna sia "radical-chic", e quella non è puzza sotto il naso, bensì *paranoia*. :-)
non mi suicido perché le persone usano quel termine, ma l'ordine del fenomeno è quello. non lo reggo e mi fa venire in mente tutte cose antipatiche, punto.
Carolina
Woodcock sei una persona di animo NOBILE, mi auguro che tu traccia una strada per altri magistrati veramente puliti come te.
Continua a spazzare via questa FECCIA PSEUDO Ricca-famosa e arrogante che rompe le palle al nostro paese.
sono stato vittima di soprusi da parte di periti corrotti collusi con la controparte che io avevo denunciato, sono stato vittima di avvocati che si mettevano d'accordo con le assicurazioni, sono stato vittima di banche che si sono comportate peggio degli strozzini.
non ho più fiducia nelle istituzioni, non voto più, ma qunado vedo gente come Woodcock ho un sussulto di speranza.
Sei grande Woodcok, cerca di fare scuola ad altri in modo che questo schifo di clientelismo, corruzione nelle istituzioni venga a morire.
Alberto
chi chiama giustizialista un giudice sappia che ci sono persone ,come Alberto qui sopra ,vittime di un modo di agire tutto italiano che le ha penalizzate molto più che qualche sputtanamento mediatico .
leggere di una come la fini che recupera in una settimana i soldi delle convenzioni fa impallidire dalla rabbia i poveri cristi non assistiti dai garantisti , che si vedono mandata all'asta la casa mentre aspettano di recuperare i crediti dallo stato ,
altro che una settimana .
MI pare di inture, da "la gazzetta degli imputati", alias "corriere della sera", che l'abasciatore Vattani, indagato da Woodcock, è stato poi rinivato a giudizio per il reato in questione. Povero corriere, che figure de'mmerda che ti fai da solo.......
Meglio essere tacciati di protagonismo nella ricerca di giustizia che nella ricerca di zoccole da sodomizzare e di buste miliardarie da intascare!
grande john!!!!!! vai avanti così e per favore liberaci dai briatore, dai giacchetta,chiometta,veline zoccole,sigaro e porsche e cervelli e anime povere!!!!
GRAZIE!!!!!!!!!!!
Lo ammiro profondamente perchè è un Servitore dello Stato degno di questo ruolo, come pochi lo sono stati, perchè non è uomo funzionale al "sistema" e ciò produce molti nemici potenti e ostacoli inaspettati, e pertanto è coraggioso. In un momento di così alto degrado morale a tutti i livelli sociali ed istituzionali, dove le coscienze ed i sani principi costituiscono solo lo scarto dell'opulenza, benvenga qualcuno che ancora vuole sentire e far sentire "...la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità...." E tanto lavoro non sia come al solito inutile, ma serva a risvegliare le coscienze anche dei tanti "strilloni" e "pseudoscandalizzati".
..........Grazie dott. Woodcock
Roberto, sarai anche del giurassico ma, se parli seriamente, mi piacerebbe sapere da dove ha tratto la citazione fra virgolette.
Anch'io solo dell'era mesozoica.
Grazie,
in questo momento dove una delle certezze maggiori è che entri in un'aula di tribunale con la vittoria in pugno e poi alla fine scopri di perdere e non sai nemmeno il "perchè", però Ti trovi a ringraziare e pagare salato il tuo legale.
Grazie,
perchè scopri che il tutto marcio esiste, ma che a volte diventa "quasi".
Sono un povero, piccolo insegnante di sostegno di 38 anni con due figli ai quali dico sempre dovete avere vergogna solo se siete non onesti e nonostante denunce e soprusi nel campo scolastico che da anni pratico "non si muove foglia".
Grazie perchè le persone oneste come Lei mi stimolano a continuare a "lottare" e non tanto per me o per fare il don Chisciotte, ma per gli alunni diversamente abili e "inversamente" protetti.
Grazie per lo stimolo che ci DA e spero che io nel mio piccolo sia uno stimolo per Lei.
Grazie Carlo viola (Giancarlo)
da un po' di tempo girano delle bellissime persone qua su omb .
il buongiorno si vede dal mattino..
la prima impresa di Henry J.Woodcock risale al 1999, appena indossata la toga lo spedirono in quel di Potenza e la prima cosa che fece appena entrato in procura fu mettere sotto controllo il computer del cancelliere del tribunale fallimentare che aveva l'ufficio accanto al suo, lo fece arrestare perchè rubava a mani basse da circa quarant'anni ma non se ne era, stranamente, accorto nessuno, il tizio confessò, patteggiò, risarcì 120 milioni e si licenziò.
il suo "difetto" è di avere un po' piu' di fiuto per scovare i criminali rispetto a certi suoi colleghi, ma è colpa sua se appena mette il naso in una faccenda esce fuori l'inimmaginabile ?
non è colpa sua se, indagando sui ladri dell' inail ha scoperto che i ladri c'erano anche all'eni, e se in queste indagini come sempre accade in Italia di mezzo c'erano ministri, sottosegretari, ambasciatori, parlamentari, manager pubblici e privati, giornalisti, showman e chi piu' ne ha piu' ne metta, non è colpa del giudice che li incrimina ma a una certa sottocultura italiana che fà sì che per certa gente sia piu' semplice e divertente violare le leggi piuttosto che rispettarle, stessa cosa per l'inchiesta che vede imputata "sua bassezza", e allora per quale strano motivo una persona così deve essere così poco rispettata in una cosiddetta democrazia qual è la nostra ?
in Italia i sani di mente fanno i delinquenti, tutti gli altri sono "matti e antropologicamente diversi dalla razza umana".
Complimenti Sig.re Woodcock per il suo lavoro e spero che sia un esempio.
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Vivo In Spagna, e purtroppo l'immagine che si rafforza del nostro paese all'estero e`di un opera di teatro tra il tragico e comico, con grandi miserie e grandi pagliacci, dove tutto è permesso unicamente per essere italiano.
Nulla sorprende, non sorprende un Berlusconi che canta, che grida, che minaccia.
Non sorprende un Savoia, che forse è coerente alla sua erecente storia "un miserable", mai condannato per aver ucciso nel passato. Non sorprendono alcuni italiani pronti a difendere questi Savoia decadenti. Non sorprende La Rai, che ben si fa pagar dagl italiani e pen ripaga per sesso.
Cosa è più vergognoso, queste cose che succedono in italia o vergognarsi di essere italiano e pensare di cambiare di passaporto, di nazione?
Per fortuna che i mondiali vanno bene, e dimentichiamo anche la questione del calcio pre-mondiali.
Di nuovo grazie per il suo lavoro
bruno in un mio post descrivevo appunto che in un mio viaggio nel 2001 in spagna, avevo avuto la stessa impressione, all'estero ci descrivono ridicoli, papponi e ladri.
è umiliante , frustrante, ingiusto !
maria
Di Henry John Woodcock ce ne vorrebbero centinaia in Italia! La sua esistenza ed il suo lavoro accende una piccola fiamma di speranza per chi da tempo assiste impotente al trionfo dell'illegalità, del raggiro più o meno legale,alla politica come occupazione di potere a cui bisogna inchinarsi per poter sopravvivere. Spero che la prossima inchiesta del PM sia su "l'affossamento di fior di aziende" con l'uccisione di migliaia di posti di lavoro a scopo di lucro.Bella l'inchiesta di "Report" Rai 3, sulla Finmek ma in Italia ci sono centinaia di aziende che hanno fatto tale fine nonostante avessero un prodotto ed un mercato a cui vendere e non mi sembra che abbia pagato nessuno. Segnalo l'ignobile deriva del caso Teleco cavi spa con sede A Roseto degli Abruzzi ed a Frosinone.
Grazie Dott. Woodcock!!!!
Non fa altro che iul suo lavoro da magistrato.
Speriamo che non lo facciano fuori.
CVD:
Potenza, Woodcock segnalato al Csm
Capo Procura: "Non formalizzò arresti"
Alta tensione nei corridoi della Procura di Potenza dopo che il capo dei pm Giuseppe Galante ha deciso di segnalare al Csm una violazione formale del sostituto Woodcock. "L'accusa" sarebbe stata la mancata sottoscrizione della richiesta di ordinanza cautelare". Tradotto: Galante non ha firmato gli arresti dell'inchiesta Savoia. i colleghi di Woodcock fanno sapere: "E' esterrefatto, Galante era informato di tutto".
C'è da aggiungere che nella segnalazione Galante ha detto di aver "peraltro dato atto dell'assoluta serietà e importanza del lavoro svolto dal sostituto e di essere stato sempre tenuto al corrente da Woodcock sullo svolgimento delle indagini".
Un peccato veniale, una formalità quella della firma del capo della Procura sugli ordini di arresto che è entrata in vigore dallo scorso 19 giugno. Ma il procedimento discliplinare è dietro l'angolo. E John Woodcock è rimasto allibito ma non ha replicato, nemmeno con un "no comment" ai giornalisti. La sua inchiesta portata avanti nella totale segretezza negli ultimi due anni continua. A parlare sono i suoi colleghi i quali riferiscono dell'amarezza del procuratore d'assalto.
"Era informato di tutto, perché questa mossa? E perché ora?". Queste le domande a cui non riesce a dare risposta Woodcock. Una circostanza confermata da chi ha lavorato al fianco del magistrato di origini inglesi. "Ogni giorno John e Galante erano i primi ad arrivare in Procura, stanno nello stesso piano e ogni giorno stavano due ore a parlare dell'andamento delle inchieste". Ora la palla passa al Consiglio superiore della Magistratura.
26 Giu 2006 09:31 am
"...la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità...."
Spero che non siano frasi tratte dall'ordinanza di arresti cautelari..ormai tutto può essere..curiosa, comunque, quest'idea della libertà come arbre magique al pino silvestre.
cristina : sono andata a vedere su repubblica .
ho letto tre righe e mi sono venuti i conati di vomito .
hai proprio ragione : cvd .
a volte viene fuori un lato di me non proprio democratico ,questo è uno di quei casi .
Evidentemente a questo galante qualcuno deve aver fatto sentire il tintinnare di ossa degli scheletri
che custodiva negli armadi
Il poter essere ricattabile in italia e' garanzia di carriera
ma in che c**** di stato viviamo...???
ho conati di vomito da quando ho letto i vari articoli su J.H.W. stamani...
vai avanti John Woodcock gli onesti e speranzosi sono con te...
Se è possibile datemi una RISPOSTA.
Da buon ignorante come ho precisato precedentemente, mi sono chiesto, ma trattandosi di un vizio formale la mancata firma del Procuratore è sanabile?
Visto che il procuratore Galante era a conoscenza di tutto, basta che lui stesso se è un signore come ritengo che faccia un'autodichiarazione e spiegando che era a conoscenza di tutto e poi si formalizza il tutto.
E' possibile ciò?
Se non dovesse essere possibile allora può dirci il Procuratore visto che lo paghiamo con le nostre tasse l'oggetto e i contenuti di due ore di colloquio o conversazione con il pm Woodcock quotidiani? Le partite? Le donne? Non ci credo
Grazie Giancarlo attendo risposte.
Complimenti Henry, vai avanti cosi e PRETENDI DI FARTI FARE PUBBLICHE SCUSE da tutte quelle persone che ti stanno screditando.
a presto buon lavoro.
alex. vr
Il Dott.Woodcock,in barba a tutti i trambusti è semplicemente un magistrato che fa il suo dovere a Potenza.Ebbene,cari signori basta solo questo ad una parte dell'opinione pubblica per trasformarlo in un rivoluzionario,pazzo,arrogante..........mah!Caro Henry John,un ultimo sforzo:dedicati a "certi politici evergreen"!In bocca al lupo!!!!
Stiamo vedere come finisce.
mitico... strano che queste notizie passino, per la maggior parte, inosservate. :-)
il sig. Woodcock ha un nome da romanzo d'avventura che, a quanto pare, vuole tener fede.
onore e rispetto a lui.
A volte mi capita di sognare di notte Henry John Woodcock e Io non so se mi sono innamorata di lui o dei ideali e valori che lui difende. In ogni caso, John,Dio benedica il tuo lavoro e il tuo sforzo di rendere questo paese piu bello, pulito e onesto.
hjw sei un grande
Se un Paese fa - e giustamente! - il tifo per un magistrato che tenta solo di far rispettare la legge anche a chi la legge l'ha magari scritta (leggi: politici) o a chi è convinto di esserne sempre e comunque al di sopra (leggi: i soliti esemplari di italiana volgaritò e strafottenza), significa che viviamo ormai in un Paese ridotto ad una moralità pubblica da basso impero. La regola diventa eccezione. Anch'io tifo per Woodcock ma avrei preferito poter vivere in un Paese che poteva farne tranquillamente a meno.
E si, è difficile non invidiare un personaggio carismatico come J.H.Woodcock.Lo dimostra sig.Filippo Facci con il suo articolo intitolato"I dolori del giovane Woodcock".Troppa malignità (di Facci,non della gente comune)e troppo moralismo falso per non capire che è proprio Facci a soffrire di certi dolori e di conseguenza vorrebbe vedere alcuni p.m.(quelli piu in vista) tormentarsi e affliggersi.Certo,è anche una questione di gusti.C'è chi "nel teatro della vita" preferisce il genere melodrammatico.
Sarebbe taumaturgico sir Woodcock se si occupasse della gestione dei fondi terremotati Marche. Fa un lavoro eccellente , ma avrebbe piu' efficacia se inviasse avvisi di garanzia.
Forse la sua apparente aggressivita' e' solo consapevole ed amara certezza che la corruzione e' cosi'consolidata e fisiologica che solo la tempestivita' o uno tsunami puo' rimuoverla.Chi ama la verita' e' sempre solo!
Dovrebbe aver piu' fiducia nella sua forza morale , senza correre il rischio di apparire poco garantista..."E' giusto che si serva dei media:e' consapevole che la sua lotta oscura diventerebbe inutile martirio." Se fosse concesso un consiglio ....direi "Est modus in rebus"(Europress).
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Moi, je suis d'Anjou!
Leggo che per la Funzione del magistrato Woodkock "restituiscono oltre 3 milioni di euro, mentre quelli che non patteggiano vengono rinviati a giudizio"… . "e risarcisce la pubblica amministrazione per circa 80 milioni di euro". Magari facessero così più magistrati!. sarebbe la salvezza dell’Italia, anche se in quel caso dovrebbero triplicare il numero delle carceri perchè non basterebbero, tant’è la corruzione che sta annientando l’economia del nostro paese ormai degenerato gravemente. Viva y perduri Woodcock meraviglioso e incredibile fenomeno in questa Italia composta minata e guidata da sfacciati furbi ladri attaccati come la tigna più resistente nelle istituzioni grandi o piccole che siano; quando leggo un magistrato fa il suo dovere e ci tiene alla cosa pubblica, mi sembra una favola e mi viene da sognare che facessero pagare così quel Sebastiano Puliga rinviato a giudizio con 200 capi d'imputazione e tutta la combriccola di professionisti che hanno rovinato mezza Firenze, che della cosa pubblica se ne sbattono altamente e usano la legge per continuare a delinquere.
"è stato un tradimento alla Toscana e a tutta l’Italia, al popolo in quanto Stato, e quei signori traditori come minimo devono essere interdetti per sempre dai pubblici uffici, devono pagare e devono restituire ai cittadini defraudati ciò che hanno rubato…. Alcune leggi o decreti a discapito degli onesti e delle vittime ed una giustizia dove la punizione non esiste, hanno convinto molte persone che in Italia è meglio essere corrotti. Per debellare questa inciviltà c’è la Magistratura Italiana che ha il dovere di risolvere i casi con vera giustizia, non di archiviarli, rigettarli o manipolarli per farli prescrivere, dando tutta la colpa alla carenza di mezzi e penalizzando di solito cittadini che non appartengono a caste o corporazioni, ma che sono quelli che lavorano sodo e pagano per permettere ai magistrati di avere una vita agiata e di qualità. Questi cittadini hanno il diritto di avere un’efficiente amministrazione della giustizia” … leggi tutto su casosannino.com
Vai jon e come disse un tuo maestro....
RESISTERE RESISTERE RESISTERE