"Giorgio La Malfa, Francesco Nucara" & Dedalus.
Garantisti d'alto borgo.
eccoli i difensori della libertà di calunnia
per riprendere un altro discorso, ai tempi di La Malfa segretario del PRI, erano già grotteschi i 50 milioni di lire per i quali questo elemento ha sfasciato l'eredità del Partito d'Azione di Parri (la buonanima di mio nonno che, da allora, non ha più potuto scegliere quando ritenersi incazzato e ha sempre "dovuto" votare comunista, lo ringrazia sentitamente dall'alto dei suoi cieli atei). per stare a questo discorso, è gente assolutamente improponibile. Dopo il "Continua", aggiungerei un "purtroppo".
Carolina
Francesco Nucara non so chi è, Giorgio La Malfa sta facendo rivoltare il padre nella tomba.
E non provano neanche un po' di vergona, dopo quanto si è già appreso della vicenda, puntualmente ricostruitta dai quotidiani nazionali seri.
Mentre, se non erro, Vittorio Feltri sembra diventato afono.
O.T. per Carolina: complimenti, mi è piaciuta moltissimo ("...dall'alto sei suoi cieli atei...").
non c'è limite al peggio..
Giorgio La Malfa è sempre stato una caricatura di filoamericano, ma qui si esagera...
La prossima volta che fa, si presenta vestito da Zio Sam?
Ho passato l'infanzia a Ravenna allora governata dai repubblicani che avevano maggioranze bulgare ed erano i più grandi mangiapreti ed antifascisti che abbia mai conosciuto, Si staranno tutti rivoltando nella tomba poveretti.
il problema non è che esista Giorgio La Malfa (in ogni famiglia c'è un figlio riuscito male)
il vero problema è che se ne parli e che gli si dia credito o quantomeno audiance.
Oberon
Sono i difensori delle cause perse: peccato che non ricordino che il camerata "Betulla" veniva pagato per scrivere, pubblicare e commentare notizie FALSE, aventi il solo scopo di nuocere alla figura di Romano Prodi.
Comunque, pensavo fossero spariti dalla scena politica, questi due opportunisti: visto che hanno trovato il modo di far parlare un po' di sè?
Che dire alla luce delle verità scoperte hanno proprio la faccia come il culo, senza offesa per il culo.