lui farà anche pena, ma i fogliacci su cui scrive sono vomitevoli. cfr. l'altro "tormentone" overdaniaomorte: vituperi alla memoria di Tiziano Terzani.
Carolina
Per ragioni statistiche, sarei portato a dire che in Italia e' probabilmente che esistano dei seri intellettuali di destra.
Quello che pero' mi capita di pensare, sulla base della storia politica recente e meno recente del paese, e' che, se questi individui esistono, la destra, intesa come compagine strettamente e tecnicamente politica, se ne e' tenuta a debita distanza, o lontana anni luce, se piu' vi piace.
In compenso, giorno per giorno scopriamo che, a livello mediatico, hanno voce in capitolo interi "bestiarii" di parolai piu' o meno accreditati che, con allarmante frequenza, si lasciano andare a considerazioni e commenti al limite del desolante.
La cosa davvero inquietante e' che l'intervento di Veneziani su Montanelli e' solo la punta di un iceberg, e che il soggetto in questione non e' nemmeno il piu' imbarazzante dei membri della schiera cui appartiene.
La domanda e' d'obbligo: dove andremo a finire?
intellettuali di destra. Massimo Fini, o Giorgio Rumi se si aggiunge l'elemento diciamo così 'conservatore per motivi religiosi' - cmq per essere uno storico lo è. più di là non vado salvo su Claudio Rise' che secondo me però ha problemi propri perchè non credo che un passaggio da sinistra alla destra peggiore si motivi con un 'mi son rotto i coglioni'. cmq una volta ho visto Massimo Fini dibattere con Furio Colombo sul tema se i diritti dell'uomo conoscano 'localizzazioni' o siano per propria natura 'globali' ed era molto interessante.
Carolina
veneziani pensasse piuttosto a trovare, con maurizio costanzo, la catena con la quale promisero di incatenarsi alla rai qualora santoro, biagi e luttazzi non vi avessero piu' messo piede.
lo promise nell'ultima puntata di 'sciuscià'.
gli italiani civili stanno ancora aspettando.
Ricordo solo vagamente la vicenda, anche se la memoria del web sostiene che si tratto' di discussione a tre, ove i tre erano Mentana, Costanzo e Veneziani, nel maggio del 2002.
Peraltro, in tal sede, fermo il proponimento di incatenarsi in difesa di Biagi, Luttazzi e Santoro, si dice che Mentana e Veneziani indulgessero in gioconde ironie sul fatto che, dopo l'editto di Sofia (Aprile dello stesso anno), le posizioni dei venturi esuli fossero di fatto blindate dall'imprudente esternazione "draconiana" di Berlusconi, che, secondo loro, aveva finito con il sortire effetto contrario a quello prefisso.
Pare che Veneziani fosse persino disposto ad accettare scommesse sul fatto che i tre fossero ormai "intoccabili".
La cosa divertente e' che pare anche che, due anni piu' tardi, Fabio Fazio, Mentana ospite alla trasmissione "Che tempo che fa", gli abbia ricordato questo episodio, e Mentana abbia, ne' piu' ne' meno, negato tutto.
Scusate il piccolo passo indietro...
... Fermo restando che tanto Massimo Fini, quanto Giorgio Rumi non sono facilmente inquadrabili nei ranghi (angusti) delimitati dal "dogma" dell'attuale destra politica.
Mentre, al contrario, hanno avuto, negli anni, parecchio spazio, mediaticamente parlando, ben altro genere di "pensatori".
ma "intellettuale di destra" è un ossimoro??
Geppo, forse non mi son spiegata bene. è proprio per quello che posso considerarli degli intellettuali. :-)
Carolina
Tranquilla, Carolina, ti eri spiegata benissimo... Semmai, sono io che proprio non riesco a dimenticare alcuni beniamini del precedente governo, creature simboliche al limite del freudiano, sedicenti filosofi con il pallino di esportare omofobia e razzismo in ambito nazionale ed internazionale, e "strani cattolici" imposti alla televisione nazionale, con programmi scadenti ed uscite al limite dell'isteria e della decenza.
Che ci vuoi fare? Sono stati cinque anni lunghi, e hanno lasciato cicatrici profonde. :-)
"Intellettuale di destra" non è un ossimoro, ci sono intellettuali di destra che studiano, dicono cose complesse ed interessanti, non concordo perchè sono marxista ma rispetto.
Non possiamo cercarli certo da Maurizio Costanzo o su fogli buoni per incartare il pesce come LIBERO.
Destra radicale, in altri tempi avrei detto dura e pura come Marco Tarchi,che da giovane nero pubblicava con evidente autoironia "La voce della fogna" o il tradizionalista( lo vedrei bene vestito da Crociato) Franco Cardini,uno è essendo cattolico vero ed avendo studiato, come un Crociato l' islam lo combatte ma lo rispetta.
Due intellettuali che, guarda caso, la destra che preferisce il salotto della santanchè alle biblioteche non ama, anzi.
Geppo, perché non si vedono i miei traumi? Prova a pronunciarmi nomi di 5 lettere che iniziano con b e finiscono con i e vedrai... :-)))
Carolina
meno male che gli intellettuali sono solo di sinistra: senza di loro dover andrebbe l'Italia : nella russia di stalin? in cina? nella cambogia? in corea nord? in vietnam? grazie grazie veramente a tutti voi che ci insegnate ( avendolo insegnato nella storia di questi paesi di sinistra) democrazia, tolleranza, rispetto delle opinioni altrui e ora, in italia, la dialettica parlamentare....a colpi di fiducia!!!
giusto per precisare ..io sono Cristina con la maiuscola, non vorrei che si facesse confusione...
non preoccuparti, non sarà possibile confonderci, gli intelletttuali di sinistra sono sempre "maiuscoli" rispetto agli altri.
sai cosa, cristina minuscola, dovreste imparare a buttare lì ogni tanto due frasi di senso compiuto senza nominare 'stalin', 'cina' e 'corea del nord'.
capisco la difficoltà, ma, vedi, è difficile per noi fare lo sforzo di rispondere seriamente e rispettosamente ad argomentazioni che sembrano scritte col generatore di articoli di Libero.
a proposito, hai dimenticato 'cuba', devi avere un errore nello script
credo che per Voi ( con la maiuscola) sia impossibile rispondere seriamente e, soprattutto, rispettosamente a chicchessia. vi saluto e passo ad altro.
Intellettuali: leggete l'articolo di gianluigi paragone pag. 5 di Libero. C'è la Vs. foto-morale.Saluti.
paragone il direttore de la padania??? hahahah, giusto gli articoli di quel semi-analfabeta puoi segnalare. minuscola in tutto e per tutto, proprio come lui. più che una foto, sarà uno scarabocchio, ma chiederci di acquistare addirittura la carta igienica feltriana per leggere cotanto articolo, è davvero troppo.
scrivicelo tu, che ci facciamo quattro risate.
libero è un giornale unico e speciale, e i suoi editorialisti sono preparati e ingamba; probabilmente il giornale non è di vostro gradimento perchè tutte le critiche che fa alla banda di zalig che oggi ci governa sono tutte vere...viva veneziani, viva farina, viva socci.. e viva libero che non si uniforma ai giornali di regime comunista che girano ......grazie feltri
libero è un giornale unico e speciale, e i suoi editorialisti sono preparati e ingamba; probabilmente il giornale non è di vostro gradimento perchè tutte le critiche che fa alla banda di zalig che oggi ci governa sono tutte vere...viva veneziani, viva farina, viva socci.. e viva libero che non si uniforma ai giornali di regime comunista che girano ......grazie feltri; inoltre uno che apprezza mao tsetung come terzani non merita neanche di essere nominato; inoltre i veri servi dei padroni sono i comunisti che appena sono saliti al governo si sono inchinati agli americani che fino a ieri osteggiavano(vedi busch e diliberto) ora non fiatano;
di' un po', che cominci a incuriosirmi. per te Andy Warhol merita di essere nominato?
Carolina
sì, ma in subordine a socci
No No No, non buttiamola sul "e noi - e voi, i gulag...", parlando di Libero non e' una questione ideologica, e' una questione di qualita' oggettiva e di spudorata demagogia; personalmente sono spesso in disaccordo con le tesi di Liberazione, e, in misura minore, del Manifesto, ma sono due giornali che dal punto di vista qualitativo e della coerenza meritano il massimo rispetto; Libero e La Padania, e a volte anche Il Giornale, non soddisfano il minimo di requisiti per essere presi in considerazione: titoli da giornale scandalistico, volgarita' gratuite, attacchi personali livorosi e diffusione di notizie prive di alcun fondamento; e' legittimo, quasi auspicabile, che un giornale sia di parte: leggendo il Manifesto o il Messaggero posso filtrare le notizie attraverso la lente dell'ideologia ispiratrice e farmi delle idee, posso accettare giornali faziosi come Il Foglio, al limite posso dare un occhio alle veline di partito sul giornale di Belpietro, ma non si possono considerare quotidiani nazionali delle raccolte di proclami e banalita' degne delle peggiori tifoserie calcistiche.
la domanda se intellettuale di destra fosse un ossimoro .. era solo ironia! Ma evidentemente qualcuno non conosce il significato della parola ironia, ne della parola satira. Conoscono bene però gli effetti della parola censura, sarcasmo, sfottò.
andrea_riot come darti torto, ma dubito che cristina e antonella minuscole concorderanno :)
a proposito di concordare sulla satira e ironia: è vero o no che da quando la destra non è più al governo la satira televisiva così proliferante - naturalmente prima- dei vari luttazzi, guzzanti, benigni e perchè nò, mettiamoci anche il caimano moretti, sono scomparsi dalla visibilità televisiva? è vero o non che durante il G8 del 2001 a roma,i no global e pacifisti vari hanno manifestato contro la rice rappresentante dell'america belligerante? è vero o no che nel summit di ieri, codesti pacifisti si sono ben guardati dal farsi vedere, per non screditare un governo che li sostiene ( vedasi caruso al parlamento e agnoletto eurodeputato), o anche queste sono balle che si scrivono su giornali "livorosi" di destra a differenza delle uniche verità del manifesto? cosa ne dice andrea_riot?
i vari luttazzi, guzzanti, benigni e perchè nò, mettiamoci anche il caimano moretti, sono scomparsi dalla visibilità televisiva?
non sono andrea_riot ma di fronte a un simile delirio non posso non rispondere.
per tua informazione:
- luttazzi e la guzzanti sono scomparsi dalla TV da quasi 5 anni ormai, censurati da berlusconi.
- benigni proliferante in TV è un'altra bella favola: ha fatto un paio di comparsate negli ultimi 2 anni. ora comunque è in trattativa con la Rai per uno show in prima serata nella prossima stagione. ovviamente sotto il regime berlusconiano la cosa non era nemmeno proponibile.
- moretti in TV lo si è visto una volta, dicasi UNA VOLTA, negli ultimi 10 anni, quando è andato da fazio a presentare il suo film. e non ha fatto satira, non l'ha mai fatta, e, nell'occasione, non ha nemmeno parlato di politica
quanto ai no global, nel 2001 protestarono a Genova (non a roma, hahahah!) sotto il governo berlusconi, ma qualche mese prima manifestarono anche a napoli, sotto il governo d'alema. in entrambi i casi protestavano, in quanto no global, durante lo svolgimento di vertici internazionali che avevano come tema la globalizzazione.
ieri, in un vertice che aveva come obiettivo arrivare a risoluzioni nell'ottica della pace in medioriente, mi dici che per che cazzo avrebbero dovuto protestare i pacifisti?
conclusione: sì, sono balle livorose, alternate a colossali idiozie
raccontane altre cristina, facce ride!
ma sulla sostanza delle cose mai una risposta concreta eh?
cristina c'è qualcosa che mi sfugge: il mio commento su satira e ironia, e soprattutto censura, era rivolto al centrodestra! come fai a concordare e poi scrivere quelle cose?
come, io ho risposto proprio sulla sostanza cristina. sulla sostanza dei fatti che hai citato, tutti completamente falsi.
è falso che la satira sia sparita da quando la sinistra è al governo
è falso che i no global e i pacifisti non manifestino quando c'è al governo il centro-sinistra, anche perchè i movimenti sono tutt'altro che allineati con QUESTA sinistra
cristina, cosa vuoi che dica?
Davide ha detto tutto, aggiungo solo che non ho sostenuto che il manifesto scriva verita' a priori, e le mie divergenze con la linea politica di Rifondazione ed il suo giornale sono notevoli e di vecchia data (ed ho espresso piu' volte la mia scarsissima stima per Caruso, giusto per uscire dal "voi"), sono convinto tuttavia che per quanto discutibili tutte le *opinioni* siano legittime ed e' leggittimo ed auspicabile che vengano espresse; fatico a considerare opinione la demagogia caciarona e rancorosa di chi parla di giottini, pacifinti, mortadella, insulta un giornalista morto in iraq e le vittime di un rapimento, ma puo' passare, anche se, ripeto, sono discorsi da fascistello ultra'; un giornale puo' essere pro o contro intervento militare, aborto, divorzio, staminali, liberalizzazioni, pacs, proibizionismo ecc... perche' rientra nell'ambito dell'opinione, ma quando si parla di *fatti* e' tenuto a scrivere cose documentate e vere, non a costruire dossier (perche' nessuno parla piu' di Telekom Serbia, e perche' Taormina e colleghi non difendono Igor Marini? Perche' forse e' meglio che non se ne parli piu'?).
Colto da dubbio esistenziale, ho letto e riletto (e riletto... E RILETTO!) tutti i commenti del post, ricavandone un momento di limpida quanto surreale perlessita'.
Vorrei replicare, sia pure in grande ritardo, a cristina ed antonella, giusto per chiarire alcune cose che mi hanno lasciato il proverbiale "amaro in bocca".
"meno male che gli intellettuali sono solo di sinistra" (cristina)
Veramente, prima che tu decidessi di intervenire, armi in resta, sul post, eravamo intenti nella citazione di intellettuali di destra. ergo, stavamo asserendo tutto il contrario di quel che tu ci addebiti, mi sembra.
"... nella russia di stalin... "(cristina)
A me pare la solita propaganda insensata... Comunque, permettimi di chiederti, che mi dici dell'Italia fascista, della Germania nazista, della Spagna di Franco, della Grecia dei colonnelli, del Cile di Pinochet e dell'Argentina dei desaparcidos? Le ideologie (e non "l'ideologia", cara cristina) di sinistra avranno sicuramente avuto i loro momenti oscuri...
... Quelle di destra NO, invece? C'e' qualche motivo oggettivo per cui i rischi di deriva totalitaria dei modelli politico culturali debban valere solo per una corrente di pensiero, e non per tutti, come invece la storia insegna?
"...a colpi di fiducia!" (cristina)
Assolutamente estraneo all'argomento in discussione. Tuttavia, concedimi di ricordare, questa e' la terza volta di Prodi. Il governo Berlusconi ha posto la fiducia 46 volte durante la sua legislatura; 19 di queste ricadono negli ultimi 9 mesi di mandato. Il precedente governo Prodi vi ricorse 33 volte. Direi che il centrodestra e' ancora "in grande vantaggio"...
... E, per parafrasare parole care alla "cultura" della destra parlamentare, "vanti una superiorita' morale che non possiedi" quando parli di fiducia.
"non preoccuparti, non sarà possibile confonderci, gli intelletttuali di sinistra sono sempre "maiuscoli" rispetto agli altri."(cristina)
Volendo, la precisazione di Cristina (e non cristina) era nel complesso ragionevole, visto che nasceva da un caso di omonimìa palese... La tua replica era un processo alle intenzioni di qualcuno che non conosci nemmeno, o semplice vittimismo?
"... per Voi ( con la maiuscola) sia impossibile rispondere seriamente e, soprattutto, rispettosamente a chicchessia... "(cristina)
... Perdonami, ma TU, invece, quand'e' che avresti mostrato rispetto e serieta'?
" ... leggete l'articolo di gianluigi paragone pag. 5 di Libero" (cristina)
... Beh... Spero mi scuserai se non tengo in gran considerazione uno che chiama i senatori a vita "Club Villa Arzilla", ma poco prima voleva Umberto Bossi acclamato tra loro a furor di popolo (quando anche la piu' ignorante delle capre sa che questo non e', ringraziando il cielo, possibile), e, soprattutto, non gli riconosco l'autorevolezza per definire la mia identita' e statura morale...
... E, per la cronaca, Davide, Paragone non e' un semianalfabeta; al contrario e' un parolaio sufficientemente erudito, da tediarti per due ore, anche quando non ha nulla da dirti.
"... libero è un giornale unico e speciale..." (antonella)
Cara antonella, che ti piaccia Libero e' un tuo sacrosanto diritto, ci mancherebbe... Quello che mi sembra ridicolo da parte tua e' la presunzione di giustificare con un fantasmatico "regime comunista" (che, alla luce del tuo assurdo ragionamento, a quel punto non dovrebbe nemmeno permettere che un giornale come Libero esista) la tua idea che chi la pensa diversamente da te, ed ha anche i fatti per sostenere le sue posizioni, non soltanto sbaglia, ma lo fa anche in malafede.
E, se l'Italia si e' proposta come mediatrice per la risoluzione pacifica della crisi libanese, FORSE non si e' proprio inchinata agli americani, visto che loro invece erano partiti con una precisa dichiarazione di appoggio al (presunto) diritto di Israele all'autodifesa.
Personalmente, ancora, trovo che Terzani abbia scritto sì di quelli che riteneva i pregi della rivoluzione culturale cinese e dell'Asia comunista in generale. Tuttavia, non mi pare che abbia mai taciuto sugli orrori che questa ha comportato nei decenni. Non mi spiegherei altrimenti il fatto che nell'84 venne arrestato, rieducato ed espulso per attività controrivoluzionarie dalle autorità cinesi.
Ammirava Mao, questo e' vero, ma e' anche vero che Gandhi era uno dei suoi modelli. Oriana Fallaci parla di bombe e di far saltare in aria quello che non le piace. Nemmeno lei merita di essere nominata, allora?
"... a proposito di concordare sulla satira e ironia..."(cristina)
Non aggiungo nulla a quanto detto da Davide, che ti ha puntualmente dimostrato quanto fossero lontane dalla verita' le tue affermazioni...
... Magari, dico solo che bastava che tu buttassi un occhio a "Crozza Italia" per trovare la satira, E rivolta alla destra, E rivolta alla sinistra...
"... ma sulla sostanza delle cose mai una risposta concreta eh?" (cristina)
Anche qui non vorrei scavalcare Davide...
... Anche se, mi verrebbe da chiederti se le tue affermazioni ti siano sembrate concrete e/o mirate alla sostanza delle cose, invece.
In conclusione, trovo che sarebbe corretto ed auspicabile, confrontandosi sul piano ideologico, cercare di dimostrare la propria ragione, piuttosto che inventarsi, con mezzi alquanto avventurosi, il torto altrui...
... Evidentemente e' piu' facile fare il contrario.
a davide del 26 luglio 2006: non mi sono dimenticata di Cuba: se Dio vuole ( e speriamo che lo voglia) ci stà pensando Lui. UNA LUCE IN FONDO AL TUNNEL per centinaia di dissidenti incarcerati ( se ancora vivi). viva la libertà.
cristina, chi è Lui? Marcello Veneziani forse?
non sei felice che, forse, migliaia di cubani potranno tornare a casa loro senza il terrore di essere incarcerati perchè la pensano diversamente dalla linea di regime?
...e allora i gulag?
mah cristina, prima vediamo un po' come va, perché se al regime di castro si sostituirà quello dei mcdonald, ci sarà ben poco di che essere felici.
penso che sarai d'accordo sia meglio mangiare un amburger in più ( e magari ingrassare, ahimè!-spero non ahitè)piuttosto che non mangiarne alcuno in una cella?! o no.
no, il mio discorso era più ampio.
se cuba deve asservirsi agli usa e alla loro politica, tanto vale che rimanga asservito a castro.
le condizioni del 90% dei cubani non migliorerebbero, ci sarebbero solo un sacco di arricchiti in più, e i poveracci probabilmente perderebbero buona parte dei sussidi statali e starebbero ancora peggio.
dal chè deduco che per te USA e Castro sono politiche che equivalenti? ( anzi meglio castro che usa) mi pare che, al di là delle sacche di povertà presenti in tutti gli stati del mondo (Italia inclusa), non si possa sostenere una minor valenza dei diritti civili di libertà rispetto ai valori economici. preferisco vivere in una società che mi dà delle opportunità di scelta e, forse, anche di scelte sbagliate, piuttosto che un regime in cui tutti sono omologati verso basso. salvo sostenere che il regime di Castro ( tenuto conto degli anni di dirata) ha reso l'economia cubana florida, autosufficiente e competitiva e che di ciò ne hanno usufruito i cubani. chi lo sostiene non ha onestà intellettuale.
chissà se i cubani hanno usufruito anche dell'embargo caparbiamente voluto dagli usa anche contro le risoluzioni delle nazioni unite .
chi non ne tiene conto non ha onestà intellettuale .
Premetto da subito che sono consapevole dell'esistenza di una dittatura a Cuba.
Però, cristina, hai sparato ad alzo zero ed hai avuto per contro delle osservazioni che hanno smontato le tue tesi bacate e campate per aria (a mio parere ovviamente). Ora sarebbe divertente sentirti rispondere nel merito, anzichè leggere sterili luoghi comuni su Cuba, che come credo tu sappia trattasi di argomento quantomeno complesso che dovrebbe essere studiato sui libri di storia e non sulle tesi assurde (e faziose) di Courtois et similia. In caso contrario potresti affittarti uno stand nella a te più vicina "sagra della banalità", fare un sacco di soldi e vivere felice per il resto dei tuoi giorni.
Sì, e magari togliere qualche embargo. Ma Perché poi scrivi USA e Castro?? Scrivi almeno USA e Cuba.
Ed infine: quando a Cuba tornerà la "democrazia" statunitense, la povera isola tornerà a ricoprire il suo vecchio ruolo di puttanaio e bisca a cielo aperto per gli amici gringos, ovviamente con tutto il corollario "di scelte e, forse, anche di scelte sbagliate" senza la triste "omologazione verso il basso", le inutili assistenze sociale, sanitaria, istruzione, le quali sono ovviamente fumo negli occhi, buone solo per chi non conosce la florida situazione del CONTINENTE sudamericano, che è a sua volta frutto di quasi 2 secoli di benefici influssi della brillante politica estera statunitense.
no cristina, sono politiche molto diverse, ma per uno stato come cuba, che povero lo è sempre stato, la politica USA può essere anche più deleteria di quella di castro.
ti ricordo, perchè certamente lo saprai, che anche prima di castro cuba non navigava nell'oro ed anche allora era oppresso da una dittatura, con la differenza che questa era riconosciuta e sostenuta dagli usa.
la storia insegna che gli usa sanno apprezzare e fomentare le dittature amiche. quindi 'viva la libertà' vallo a scrivere altrove.
cristina ed antonella, non per essere pedante, ma, fermo restando che Castro e' quel che e', vi siete mai premurate di sapere chi e/o cosa c'era prima della rivoluzione?
Non mi vorrete far credere, spero, di non sapere chi era il "generale" Fulgencio Batista, che svendette ai migliori offerenti (guardacaso, tutti nordamericani) l'isola, lasciando che diventasse un bordello ed una casa di gioco per i ricchi turisti, e abbandonando la popolazione a vivere nei tuguri in condizioni di miseria estrema?
E, per la cronaca, tra i "migliaia di cubani" che "potranno tornare a casa loro senza il terrore di essere incarcerati perchè la pensano diversamente dalla linea di regime" c'erano (e pertanto suppongo ci siano ancora) criminali comuni e collaborazionisti del regime antecedente la rivoluzione, oltre che dissidenti politici...
... Fare di tutti indistintamente dei martiri della liberta' e' il chiaro indice della dozzinalita' e dell'unilateralita' delle considerazioni che fate.
Trovo anch'io profondamente offensivo che parliate di liberta' ed onesta' intellettuale come se ne foste depositarie, quando il mondo come lo vedete voi non e' che una grottesca semplificazione della realta', operata per mezzo di luoghi comuni e propaganda politica da due lire.
Si torna così alla radice della nostra discussione: esiste una certa sostanziale differenza tra l'abbracciare una cultura o una filosofia di vita, maturandone e ragionandone i princìpi, e precipitarsi a seguire le stesse in modo pedissequo e modaiolo, con il passo incerto di un cieco, o, peggio, con il roboante passo dell'oca.
geppo, sono d'accordo, credo comunque che con antonella hai preso un granchio, lei non la pensa certamente come cristina.
Possibile... Per quanto attenta, ho dato una sola lettura ai commenti. Niente di strano che mi sia sfuggita parte della consecutio concettuale.
In tal caso mi scuso immediatamente con antonella.
Grazie per la precisazione, probabilmente non me ne sarei accorto da solo.
grazie davide
scuse accettate geppo ;-)
Complimenti Geppo, il tuo è stato un ottimo commento. E comunque mi trovo perfettamente d'accordo per quanto riguarda questa dozzinale visione (filo-berlusconiana e filo-americana) della libertà. Per piacere, prima di parlare di libertà all'americana andatevi ad informare su tutte mostruosità che sono stati capaci di fare nel ventesimo secolo (bombe atomiche,guerra in vietnam,torture,guantanamo,dittatori fantoccio piazzati di qua e di la,completa mancanza di considerazione nei riguardi dell'onu...)
a davide del 27 luglio: puoi ancora dire che è falso che da quando la sinistra è al governo la satira è sparita? dove sono i guzzanti e i luttazzi? è falso che i no global sono spariti? perchè non protestano per una finanziaria che penalizza anche i più deboli e per sostenere il ritiro delle truppe che sono ancora in iraq, in afganistan ed in libano ? o sono fantasie?
Salve cristina! Ci si risente... Scusa se mi metto in mezzo, ma vorrei sapere cosa vuoi dire...
... A quel che ho potuto vedere, ne' Guzzanti ne' Luttazzi sono tornati in TV da allora. Vien da chiedersi cosa ti aspettavi che facessero, data la loro palese assenza dal contesto mediatico.
E, quanto agli altri, beh, dall'Iraq ci siamo ritirati...
... Quanto all'Afghanistan, giusto la scorsa settimana, "Che tempo che fa", su Raitre, ospitava, assieme a Torsello, un consulente di non ricordo bene quale ente, che sosteneva che la missione in Afghanistan, in generale, e' stato un errore madornale della coalizione occupante, ed un fallimento degli obiettivi prefissati.
Parlando di finanziaria, infine, mi chiedo invece perche' dai così per scontato che la satira non sia, invece, almeno in parte a favore della manovra.
Senza ironia alcuna: sei proprio sicura che non siano proprio "fantasie"?
guzzanti lo si è rivisto a "parla con me" della dandini, su rai3. dove si fa satira ogni domenica, e prodi è preso a schiaffoni regolarmente.
lo stesso dicasi per "crozza italia" su la7
che la finanziaria penalizzi i più deboli è un'opinione tua. se ne sei davvero convinta, vacci tu in piazza, unisciti ad avvocati e notai e fa sentire la tua voce.
Sono un amico di Marcello e ne sono orgoglioso.
Siete vittime di un pregiudizio.
Anzichè soffermarvi su di un articoletto apparso su Libero, Montanelli ha non solo ha criticato la Destra e non solo Berlusconi, ma non l'ha neanche mai votata, anche prima di Berlusconi si turava il naso e votava DC, leggete i suoi saggi.
Per ora mi fermo qui, disinformati!!!!
TONY, padronissimo di pensarla come ti pare, ma qui si e' criticata la sparata del tuo amico sul fatto che Montanelli avrebbe probabilmente lavorato per "Libero", se ancora vivo...
... Non mi pare che l'articoletto dia adito a dubbi, in merito.
Ho letto incuriosito la vostra posta,vi scrivete contro perche'di destra o di sinistra, la ragione pare stia da tutte e due le parti,io credo che i risultati prodotti da destra o da sinistra siano visibili a tutti , la fortuna dei politici fino ad oggi e' stata proprio quella di poter contare sulla divisione della gente per fare i loro comodi.Cominciamo a essere piu' uniti credendo meno alle cazzate che ci promettono e a far cadere immediatamente chi si comporta male perche' sara' di esempio per quello che prendera' il suo posto
a carolina, togliti il burka dalla testa e acquista dei libri, magari alcuni anche di veneziani. troverai che tolto il pregiudizio che hai dell'autore potrai trovare piacevoli sorprese.
carlino, sono interessato: quali sono queste "piacevoli sorprese"? Il vergognoso gioco di semantica con cui il nostro ha ribattezzato il fascismo "rivoluzione conservatrice"? La sottigliezza con cui insinua che le leggi razziali ci sono state, ma solo di nome?
O, fuori dal contesto "letterario", l'appoggio promesso e mai concretizzato a Biagi e Santoro?
E il "burka" se lo dovrebbero togliere gli altri? Ma togliti tu il doppiopetto blu, e la camicia nera che porti sotto, amico caro...
ragazzi, non importa da che parte stiamo. è morto Pinochet: all'uomo la pietà dei defunti a ciò che ha rappresentato le fiamme degli inferi. Alleluia.
Salve cristina... Permettimi di fare l'avvocato del diavolo: indipendentemente dal valore intrinseco della dipartita del discutibile individuo, e' altrettanto positivo il fatto che nella bara con lui si cerchino di seppellire anche tutte quelle scomodissime verita' mai rivelate, connesse con lo schifoso regime da lui capitanato?
Caro Geppo il castigatore ho l'impressione che tu voglia fare un pò il professorino e pontificare con le tue opinioni. Intervengo in generale avendo letto nel corso dei mesi i tuoi interventi. Il problema non è quello che i regimi di destra o sinistra hanno causato, negli anni, nel mondo. Il problema è che, soprattutto in Italia si sottolinea in grassetto il negativo fatto dalla destra e si usa quasi il bianchetto per quello fatto dai regimi di sinistra. E' questo il punto. Caro castigatore. Ed abbi la bontà di riconoscere questa tesi che è lampante e sotto gli occhi di tutti. Sei così acculturato, non hai mai preso in esame il revisionismo storico in Italia? Secondo te la storia che "ci hanno fatto studiare" è quella che effettivamente si è sviluppata o è quella che i nostri "storici" hanno ritenuto farci arrivare? Perchè fino ad un paio di anni orsono i nostri dizionari riportavano alla voce "Foibe":Avvallamento a forma di imbuto di origine carsica - Auguri a tutti e Buon Natale. Sergio.
"Il problema è che, soprattutto in Italia si sottolinea in grassetto il negativo fatto dalla destra e si usa quasi il bianchetto per quello fatto dai regimi di sinistra"
Caro Sergio, il fatto che in Italia si e' conosciuto e sperimentato il totalitarismo di destra, e non quello di sinistra, capisco essere un particolare del tutto ininfluente, per te...
... Sarebbe questa la "tesi che è lampante e sotto gli occhi di tutti"?
Consideriamo anche che anche nell'ambito dell'estremismo eversivo, mentre non c'e' mai stata una riconducibilita' diretta tra sinistra estremista e sinistra politica, pur essendoci certamente estremismo di matrice comunista, lo stesso, temo, non si puo' proprio affermare per la destra.
Temo che una sorta di "pareggio morale" tra i peccati di destra e sinistra, in Italia, sia ben lontano dall'essere una conclusione logica, e risulti piuttosto uno specioso (nemmeno tanto in realta') esercizio di fantasiosa retorica.
Ma, ancora:
"Sei così acculturato, non hai mai preso in esame il revisionismo storico in Italia?"
Io direi che un'affermazione, peraltro inspiegabilmente condivisa come "Veniamo da sessant'anni di dittatura comunista" pronunciata da un piu' che celebre politico il quale O non conosce nulla della storia italiana, O vuole proprio revisionarla, non sia poi così a favore di una fumosa, complottistica tesi di sinistra, come sembri credere tu.
Ma, dal momento che porti anche un riferimento storico preciso, a sostegno delle tue tesi, permettimi di osservare: dal momento che si parla di delitti perpetrati dal regime JUGOSLAVO di Tito, la sinistra ITALIANA, oltre a prendere le dovute distanze da una simile azione (cosa perlatro fatta, in verita'), dovrebbe forse assumersene la responsabilita', pur non meritandola?
Anche questo e' un po' un forzare la mano alla storia, mi pare.
Ma, ancora, forse ascrivi a colpa il silenzio del partito comunista nell'episodio delle Foibe, dato che quel che stava succedendo era risaputo, e si sarebbe potuto, e dovuto, fare qualcosa...
... Ed in quel caso, in effetti avresti ragione...
... Anche se, curiosamente, mi sembra di ricordare che nessun altro si ritenne in dovere di denunciare il fatto... O no? L'episodio, come gia' detto, era risaputo, ma mi pare di ricordare che forze di destra, o di centro, non si premurarono di gridare allo scempio perpetrato ai danni di cittadini italiani.
E allora, caro Sergio, come mai il "silenzio sulle foibe" (e non le "foibe") e' una colpa "comunista" e non, diciamo, "democristiana", o magari dei tanti movimenti post-fascisti che in quegli anni prendevano forma?
Per quel che ho compreso, e cioe' i fatti, e per quella che e' la mia coscienza critica, io ho sempre visto le foibe come una vergogna italiana, ed ho sempre giudicato il (davvero troppo) tardivo latrato dei politici che lamentano tutta quella morte ADESSO, come un tentativo un po' troppo spudorato di fare strumentalizzazione politica.
Ma, naturalmente, a chi ha solo voglia di fare tanta confusione sui fatti, ed approfittarne per darsi ragione, basta dire che "gli altri" pontificano.
In appendice, ma comunque doverosa, l'ennesima replica a chi ritiene di potersi permettere osservazioni sul mio nick: per la cronaca, e' una storpiatura del mio nome per esteso...
... D'altra parte, anche questo contribuisce a dare un'idea piuttosto chiara di quanto a fondo gente come te, caro Sergio, vada nella sua "analisi" dei fatti.
Ciao, e Buon Natale!
Caro Geppo, in primo luogo lungi da me l'intenzione di fare osservazioni sul tuo nickname. Ti ringrazio per gli auguri di Buon Natale e, naturalmente, ricambio. Vorrei fare però un paio di osservazioni. Per quanto concerne il totalitarismo in Italia, siamo d'accordo, solo che io ho fatto riferimento ai totalitarismi nel mondo, comunque cose ben diverse da quello italiano; tra l'altro non mi conosci e, pertanto, non puoi prenderti la licenza di affermare che il "ventennio" sia stato, per me, un particolare ininfluente sull'analisi in senso lato del fenomeno. In merito alla tua "teoria" della "non riconducibilità diretta" tra sinistra estremista e sinistra politica, per prima cosa, se vuoi, spiegami come mai gli estremisti di sinistra vennero definiti dalla "sinistra politica" C O M P A G N I C H E H A N N O S B A G L I A T O; citami se vuoi e/o se puoi un saggio, un articolo storico, un atto processuale dove ciò da te da affermato, si evinca; se non ne sei in possesso, ma se tu lo affermi sarà senz'altro così, questa non riconducibilità politica tra "le due sinistre", illustrami come mai ci troviamo in orbita governativa i vari Sergio D'Elia (parlamentare), Barbara Ronconi, Roberto Del Bello, personaggi che, a quanto risulta da atti processuali, hanno partecipato a vario titoli, nei decorsi decenni, ad infoltire e contribuire al terrorismo nel nostro paese. Chi li ha collocati in quest'orbita governativa? Forse la sinistra politica? O chi altro? Un' altra cosa ancora, ciò che ho citato non è retorica, tra l'altro, io non credo che veniamo da sessant'anni di dittatura comunista, come ben vedi, ma torno a ripeterti che c'è stata una visione disequilibrata della storia. Forse è anche fisiologico, ma non è giusto. Devo dedurre che non condividi gli ultimi lavori di Gianpaolo Pansa. Vorrei, inoltre, farti rilevare che non è esatto ciò che hai affermato circa le distanze assunte dalla sinistra italiana sui delitti perpetrati dal regime titino. Il buon Palmiro Togliatti era ben al corrente della situazione, ed una persona in gamba come te è strano che non nè sia a conoscenza. Ti rammento, tra l'altro, che i comunisti italiani, su disposizione del Togliatti, favorirono l'ingresso delle truppe titine in Italia. Ma questa è un' altra "storia".
Infine mi meraviglio come tu possa dare quasi una giustificazione al "silenzio sulle foibe" additando colpe ad altri partiti. Io non ho colpevolizzato solo i comunisti. Ho detto soltanto che la storia non ci è stata raccontata come si doveva. Mica hai la coda di paglia?
Come vedi, è all'inizio di queste poche righe che mi sono scusato se evidentemente ho leso la tua suscettibilità sul tuo nickname. Prima di tutto mi piace dare rispetto e noto dai tuoi scritti che lo meriti. Cordialmente, Sergio.
"solo che io ho fatto riferimento ai totalitarismi nel mondo"
I quali, naturalmente, e' piuttosto noto che sono stati sia di destra che di sinistra... Ma, naturalmente, questo rientra in quella "meta' del cielo" che forse tu, e quelli che come te argomentano, non usate guardare, comunque...
"un particolare ininfluente sull'analisi in senso lato del fenomeno."
Non il "ventennio", ma il confronto tra la presenza di totalitarismo di destra e l'assenza di quello di sinistra IN ITALIA... Dato che il discorso verte su una situazione italiana, andare in giro per il mondo, facendo una cernita selettiva, e dunque non obiettiva, suona pericolosamente fuorviante... Continuo ad avere l'impressione che il tuo discorso sia basato su presupposti concettuali che tengono conto solo della meta' "comoda" dei fatti... Sara' solo un'impressione...
"come mai gli estremisti di sinistra vennero definiti dalla "sinistra politica" C O M P A G N I C H E H A N N O S B A G L I A T O"
Beh, le parole avranno il loro peso, non ho dubbi, ed in effetti non pochi a sinistra hanno anche criticato questi atteggiamenti... Tuttavia, magari, i fatti sono anche piu' eloquenti delle parole, ed episodi terribili come l'uccisione di Guido Rossa, penso che dicano davvero molto, sulla mia "teoria" della non riconducibilita' dell'estremismo di sinistra alla sinistra politica. Peraltro, in quel frangente, la condanna da parte del PCI non fu nemmeno troppo leggera, se non ricordo male.
Ma non dubito che avrai qualcosa da dire anche su questo... Non mi disturberebbe pero' comprendere come si inquadra il tuo discorso in un'ottica come quella della protesta studentesca degli anni '60, dove invece esisteva un'apertura esplicita e dimostrata dell'MSI ai picchiatori che si nascondevano dietro a deliri come "liberare le universita' dai rossi" per giocare ai piccoli squadristi vent'anni dopo che la guerra era finita; cosa, questa, che porto' anche i suoi morti, se non vado errato.
"illustrami come mai ci troviamo in orbita governativa i vari Sergio D'Elia (parlamentare), Barbara Ronconi, Roberto Del Bello"
Personalmente, lo trovo un errore di valutazione piuttosto grave da parte della sinistra... E non soltanto io, ovviamente...
... Pero', su un piano strettamente tecnico, se consideriamo che nel caso di D'Elia si e' in presenza di un atto di riabilitazione, emesso se non erro dal tribunale di Roma nel 2000, mentre nel caso di Del Bello, per il quale l'utilizzo di "orbita governativa", nella sua veste di segretario particolare del sottosegretario Bonato, del Ministero degli Interni, mi sembra vagamente eccessivo, siamo in presenza di una condanna che, oggettivamente, ha esaurito i suoi effetti, mi chiedo come mai ci si accorga tanto di questa situazione, e non del fatto che c'e' un reo confesso di concussione, condannato e salvato da un annullamento per incompatibilita' alla guida dell'UDC.
Naturalmente, avrai a che ridire anche su, tiro ad indovinare, la "grettezza di questo genere di paragoni", e in parte potrei anche capirti, se non fosse per il piccolo particolare che parli tanto di atti processuali e registrazioni ufficiali nel merito dei fatti, salvo poi auspicare una posizione ne' piu', ne' meno che giustizialista da parte dello stato, che peraltro, almeno finora, mi pare piuttosto orientata a senso unico...
... Ricordo vagamente che la Giustizia e' cieca, e tiene in equilibrio i piatti di una bilancia. Rammento male, oppure qualcosa e' cambiato senza che me ne accorgessi?
Ah! Prima di dimenticarlo, il nome Barbara Ronconi non mi dice nulla, e ricordo invece che il terzo nome in merito alle polemiche da te citate era quello di Silvia Baraldini... Devo dire che la cosa mi fa un po' sorridere, se consideriamo che la tesi dell'ampio movimento di sostegno nei confronti della Baraldini- ampio e abbastanza trasversale, preciserei- che porto' alla sua estradizione, e quindi, si suppone, al riconoscimento pubblico di detta tesi, era che l'accusa nei suoi confronti fosse, almeno in parte, fittizia, e la condanna esagerata ad arte dal sistema giudiziario statunitense.
"Devo dedurre che non condividi gli ultimi lavori di Gianpaolo Pansa."
Deduci bene, ma per il semplice motivo che Pansa, per qualche curioso motivo, sembra incapace di contestualizzare gli avvenimenti di cui parla, nella banale contingenza storica del loro svolgersi nel bel mezzo di un conflitto che si andava esaurendo piuttosto lentamente e penosamente.
Diro' di piu', ci sono momenti in cui Pansa, mentre si mostra piu' che in grado di parlare di presunti "crimini della resistenza", sembra incapace di pronunciare il termine "guerra di liberazione"... Il che e' piuttosto strano, dal momento che questa semplice notazione rende indistinguibile l'atto d'arbitrio individuale dall'operazione militare, e soprattutto dalla ragion d'essere di questa...
... Per non parlare del fatto che gia' solo il fatto che "Il Sangue dei Vinti" sia ormai citato al pari del "Libro Nero del Comunismo", "opera" la cui attendibilita' storica e' ormai stata ampiamente ridimensionata, rispetto alle sue iniziali pretese, la dice piuttosto lunga sul grado di strumentalizzazione politica di un libro che, letto nella giusta chiave, credo onestamente avrebbe avuto un valore tutto diverso, e probabilmente piu' significativo.
"Il buon Palmiro Togliatti era ben al corrente della situazione, ed una persona in gamba come te è strano che non nè sia a conoscenza."
L'unica cosa strana che riscontro io e' il fatto che questo e' quanto ho affermato anch'io poco sopra, con la non indifferente postilla che anche De Gasperi sapeva, e con lui un numero stranamente elevato di altri politici italiani, eppure nessuno di mosse...
... Torno a ripetere la domanda, dunque: il "silenzio sulle Foibe" (e non "le foibe") come puo' essere un peccato comunista, quando vi ha concorso tutta la politica italiana?
"Ti rammento, tra l'altro, che i comunisti italiani, su disposizione del Togliatti, favorirono l'ingresso delle truppe titine in Italia. Ma questa è un' altra "storia"."
No, e' sempre la stessa, solo che quello che non dici e' che, se da un lato e' vero che Togliatti, e prima di lui Bianco, accettarono, forse troppo passivamente, una convivenza praticamente impossibile con gli slavi, dall'altro Togliatti cerco' di estorcere fino all'ultimo a Tito ed a Stalin stesso una Trieste italiana, a meno di non voler ammettere che un grande numero di comunisti italiani morirono nei lager di Tito così, per hobby...
... Io non condividero' Pansa, ma non e' che tu dimostri aperture maggiori nei confronti di Bocca; e, ti faccio notare, Bocca a quell'epoca era un adulto, Pansa era ancora alle elementari.
"Infine mi meraviglio come tu possa dare quasi una giustificazione al "silenzio sulle foibe" additando colpe ad altri partiti. Io non ho colpevolizzato solo i comunisti. Ho detto soltanto che la storia non ci è stata raccontata come si doveva. Mica hai la coda di paglia?"
"Coda di paglia" e' una battuta ad effetto piuttosto inflazionata, di questi tempi. A dire il vero, a me fa sbadigliare davvero parecchio ormai, anche in ragione del fatto che mi capita di vederla utilizzata quasi esclusivamente a sproposito... Comunque...
... Invece di meravigliarti, perche' non ti focalizzi sul fatto che la tua e' una critica al comunismo italiano, e non "a tutto tondo", e che, dal momento che diverse tue argomentazioni non sono ascrivibili esclusivamente al comunismo italiano, non e' nemmeno troppo strano che io abbia sollevato obiezioni in merito?
Che questo avalli poi la tua conclusione che io stia giustificando tutto o parte di quegli eventi, e' problema tuo, dal momento che io non ho detto nulla del genere...
... Esiste una differenza nemmeno troppo sottile tra la giustificazione ed il dire che il paragone in esame viene fatto sembrare paritario, laddove invece non lo e'.
"Come vedi, è all'inizio di queste poche righe che mi sono scusato se evidentemente ho leso la tua suscettibilità sul tuo nickname. Prima di tutto mi piace dare rispetto e noto dai tuoi scritti che lo meriti."
Grazie per le belle parole, anche se, a voler essere brutalmente sinceri, leggendo tra le righe, ma anche solo quelle, non sembrerebbe proprio... Sara' anche questa un'impressione...
Ancora Buone Feste, ed a risentirci!
Caro Geppo, ti illustrerò solo alcuni passaggi, avevo scritto un appunto molto più corposo ma, forse per una questione di tempo mi è stato cancellato tutto. Non ho il tempo per riscriverlo. Per quanto riguarda i tre moschettieri D'Elia, Ronconi, Del Bello volevo solo riferire che la Ronconi, Susanna e non Barbara -avevo in mente la Balzerani-, brigatista rossa confessò la strage nella sede dell'MSI-DN di Padova in via Zabrella nr.24, perpetrata unitamente ad un commando composto da altri quattro brigatisti. Naturalmente condannata a vari anni di reclusione, oggi inserita all'inerno di una commissione etica governativa. Indipendentemente dagli incarichi dati a questi signori, è per me sconcertante come la collettività intesa in senso ampio possa farsi carico di dare posti, consulenze e di conseguenza denari a chi non solo si è macchiato di reati gravissimi -omicidi- e non di concussione, ma quella stessa collettività avrebbe voluto annientare. E questo non è giustizialismo. della Baraldini non ho fatto menzione nel precedente appunto. Sulla faccenda di Pansa non posso accettare, stavolta lo cito io, il tuo preconcetto. La guerra di liberazione è terminata il 25 aprile 1945. I crimini, e questi non sono presunti, sono stati commessi posteriormente quella data, sino alle soglie degli anni '50. Questa è storia, quella della quale ti riferivo, che non ci hanno fatto conoscere bene. Voglio poi sottolineare che la resistenza era composta anche da strutture non comuniste. I crimini di cui sopra li hanno commessi soltanto loro ed alcuni anche contro queste frange che avevano combattuto insieme nella resistenza. Anche questo fa parte della storia. Perchè non lo abbiamo studiatoa scuola -p. interr.- A proposito di Pansa e Bocca nel testo:- La storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi. Società e politica 1943-1988- di Paul Ginsborg si cita:-ci fu un terribile regolamento di conti, e probabilmente 12-15 mila persone vennero fucilate nel periodo immediatamente successivo la liberazione-. Speriamo che il sig. Bocca non dia del bugiardo anche a Ginsborg perchè in fondo alla pag. 87, dove sono citate queste cifre, c'è una nota:-il numero si basa sui dati forniti da Giorgio Bocca, La Repubblica di Mussolini, Bari 1977, pag.339-. E infatti il buon Bocca scriveva:- Si può tranquillamente dire che la cifra più credibile è di 12-15 mila vittime in tutta l'Italia del Nord-. Vergogna, Bocca. Caro Geppo ti reputo una persona in gamba, come ti ho già detto, non enfatizzare Bocca, ti rammento che il Nostro, durante il Ventennio, lo hai detto tu che era già grandicello, si definì sul giornale fascista di Cuneo, fascista, antiebreo anzi antisemitico. E ti cito un passo di un articolo a firma del Bocca su la -Provincia Granda- testuale:-Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale......-. E non mi venire a dire che l'importante è l'essersi ricreduto. Da te non melo aspetto. Anche perchè si ricredette quasi tutta l'Italia. E con questo ti saluto cordialmente perchè è raro interloquire con una persona di sinistra -oramai è chiaro- senza essere insultato. Ad Majora. P.S. Peccato per l'inconveniente della cancellazione, ero stato molto più articolato.
"avevo in mente la Balzerani"
Sì, in realta' il dubbio mi aveva sfiorato. La Balzerani pero' non ricordo sia coinvolta in "orbita governativa"...
"Indipendentemente dagli incarichi dati a questi signori, è per me sconcertante come la collettività intesa in senso ampio possa farsi carico di dare posti, consulenze e di conseguenza denari a chi non solo si è macchiato di reati gravissimi -omicidi- e non di concussione"
Non mi trovo d'accordo... Al di la' di una valutazione squisitamente etica, c'e' pur sempre un sistema giudiziario che, così come condanna, riabilita anche... Stiamo parlando di gente che ha pagato il suo debito, per quanto odiosa fosse la colpa, messi a confronto di un signore che ha invece scansato piuttosto avventurosamente la condanna, dopo essersi dichiarato colpevole, e che siede su una poltrona al parlamento.
Nel momento in cui sia parla di "scandalo" per gli uni, e' assurdo che si dispensi indulgenza sui secondi... Dal mio punto di vista, sono convinto che non dovrebbero essere accettati ex-terroristi all'interno dell'apparato dello stato, ma, dal momento che ci sono anche colpevoli liberi che occupano posti ben piu' rappresentativi, diventa giocoforza meno improponibile che ci siano colpevoli che hanno, tanto per cambiare, scontato la loro pena...
... E, comunque, si parla di reati di concussione, come di associazione a delinquere di stampo mafioso, o altri capi di imputazione piu' o meno gravi, per un buon numero di parlamentari.
"della Baraldini non ho fatto menzione nel precedente appunto."
Infatti sono io che ho specificato che i tre nomi che comparivano collegati nella maggior parte delle trascrizioni giornalistiche riguardo alle polemiche erano D'Elia, Del Bello e Baraldini... Davo per scontato che la cosa si fosse notata.
"La guerra di liberazione è terminata il 25 aprile 1945."
Facciamo pure conto di credere possibile che una guerra finisca come si spegne una lampadina, comunque...
... Pansa sostiene una determinata idea (sua) sullo svolgersi degli eventi, Bocca fa altrettanto, in effetti. Quel che a me fa un po' ridere pero' e' che qualche anima savia (curiosamente, di destra) faccia notare che "qualcuno pare voler dimenticare che Pansa e' testimone degli eventi che riporta", perche' Pansa, classe 1935, di anni all'epoca ne aveva dieci o poco piu', mentre il vituperato Bocca era non soltanto adulto, ma anche coinvolto attivamente nello svolgersi degli eventi in questione...
... Tra parentesi, anche la questione del Bocca fascista mi crea un po' di oneste perplessita': non furono poche le persone a ricredersi sul fascismo, ed a passare dall'altra parte della barricata. Per cui, mi chiedo, Bocca e' meno credibile degli altri perche' ha guadagnato maggiore notorieta', oppure tutti coloro che cambiarono bandiera non sono individui di cui avere rispetto/fede? Perche', in entrambi i casi, si tratta di un concetto che necessiterebbe di una concreta giustificazione.
E ancora, per quale curioso motivo si e' sdoganata, allora, la figura di Montanelli, o, peggio ancora, di Almirante, che fascista lo era e lo resto' anche quando questo significo' diventare nemici della patria? Come mai si e' deciso di dare credito al fatto che, ufficiosamente, era contrario alle leggi razziali, in nome dell'imprecisato aneddoto dell'amico ebreo salvato in segreto, quando in realta' quel che scriveva su "La Difesa della Razza" era noto a tutti, ed era di tenore analogo, o forse peggiore, di quel che scriveva Bocca?
Posso credere che siano considerazioni che non ti aspetti, quello che pero' non ho il piacere di sapere e' il perche'.
Chiudo la divagazione, e vado avanti: tra la tesi di Pansa e quella di Bocca, ognuno e' libero di scegliere quella che piu' preferisce, e questo e' banalmente ovvio. Un po' meno libero, invece, e' chi ritiene di poter sbandierare Pansa come la prova provata della tesi del "rosso cattivo" del dopoguerra italiano, perche' se da un lato e' vero che Bocca, in fondo, e' semplicemente "l'altra campana", rispetto a Pansa, anche se mi permetto di fare notare nuovamente che l'opinione in materia di un adulto partigiano e di un fanciullo che stava a guardare non sembrano paragonabili, se non con un certo sforzo...
... Se da un lato e' vero questo, dall'altro pero', assieme a Bocca, praticamente la totalita' dei partigiani ancora in vita ha rigettato la tesi di Pansa come bufale... E, allora, poiche' non di rado mi piace guardare le cose "dal basso", o, come diceva mia nonna, "fare di conto come le donne", mi viene da pensare: come mai questa improvvisa e spontanea elargizione di credito a Pansa, quando di gente che dice l'esatto contrario, e titolata a parlare dei fatti ALMENO con la medesima autorevolezza ce n'e' parecchia di piu'?
Il che mi porta alla mia conclusione: l'applicazione di un canone etico "puro" alla valutazione di un quadro storico ha il mirabile pregio di offrire una visione di una nettezza straordinaria a chi quel quadro osserva, a prezzo pero' del "piccolo" scotto di snaturarlo quasi totalmente dalla realta' dei fatti... Un modo roboante di dire che la realta' non e' fatta di bianchi o neri, ma di tonalita' di grigio, e che difficilmente si tratta di due visioni conciliabili.
Forse la mia affermazione sulla "non ammissibilita' di un pareggio morale tra destra e sinistra in Italia" e' stata letta nella prima accezione... Ci tengo a precisare che, in realta', quella corretta era la seconda: ho gia' detto che non ritengo possibile negare che la sinistra italiana abbia avuto spazio per aberrazioni, lungo la propria storia, sarebbe anche storicamente improprio dire diversamente; piuttosto, dubito FORTEMENTE che queste vadano a compensare, se non addirittura a sopravanzare quelle della destra.
A volere usare un'altra metafora ardita, e' noto che la Giustizia e' spesso rappresentata da una bilancia a due piatti; di questo particolare strumento e' immediatamente visibile una caratteristica: essa non misura il peso "assoluto" di un oggetto, ma il peso relativo ad un secondo peso di riferimento, posto su uno dei piatti.
Se vogliamo ragionare sulla situazione italiana, ponendo la destra e la sinistra come riferimento l'una dell'altra, io credo fermamente che, stando ai fatti accertati, accertati per davvero, il piatto che pende di piu' continui ad essere quello di destra.
"... perchè è raro interloquire con una persona di sinistra -oramai è chiaro- senza essere insultato."
Sulla "chiarezza" della mia appartenenza politica non discuto, sul fatto di essere insultato, mettiamola così: potrei dire lo stesso per le mie abituali interazioni con gente di destra.
Saluti cordiali anche da parte mia, e Buon Anno.
La questione dei -3 moschettieri-, mi dispiace, ma per me rimane invalicabile. penso ai familiari delle vittime, non ci sono giustificazioni che tengano. Hai ragione probabilmente è solo una questione etica. per me è sufficiente. Per te no.
E' per questo che la pensiamo in modo un po' diverso.
Diatriba Pansa - Bocca.
Non è detto che bisogna essere maggiorenni per raccontare dei fatti, ci si documenta lo stesso. Montanelli ha raccontato -La storia d'Italia-. In molte fasi di questa non era ancora nato. Credo che la stessa cosa abbia fatto Pansa; eccellente scrittore-giornalista fino a quando non ha commesso l'errore di oltrepassare il pensiero comune -alla sinistra- su alcuni temi scottanti.
Paragonare Almirante a Bocca riguardo lo sdoganamento mi sembra un po' eccessivo. Bocca passando a sinistra è diventato quello che è diventato. Almirante è sempre stato ghettizzato politicamente e perfino accusato di essere mandante di stragi.
Su Bocca quello che hai scritto posso anche accettarlo, ma ti ribadisco che parte di quello raccontato da Pansa lo aveva già scritto lui anni orsono ne -La Repubblica di Mussolini-. Perchè adesso nega tutto -p. interrog.-
Buon anno anche a te.
"La questione dei -3 moschettieri-, mi dispiace, ma per me rimane invalicabile. penso ai familiari delle vittime, non ci sono giustificazioni che tengano. Hai ragione probabilmente è solo una questione etica. per me è sufficiente. Per te no.
E' per questo che la pensiamo in modo un po' diverso."
Anche quello di pregiudicati, in taluni casi colpevoli accertati, seduti su una poltrona da "Onorevole" non mi pare esattamente un dato aleatorio. Certo, sussiste un problema di proporzione reale tra le colpe degli uni e degli altri, ma, assodato che, ripeto, il nostro sistema giudiziario condanna, ma riabilita anche, e visto lo standard parlamentare, non vedo come possa porsi il problema per i "tre moschettieri", nel momento in cui sono addirittura tra i pochi ad avere scontato la loro pena...
... Sono il primo ad ammettere che e' un ragionamento paradossale, ma temo lo sia perche' la realta' che ritrae e' oggettivamente paradossale.
"Diatriba Pansa - Bocca.
Non è detto che bisogna essere maggiorenni per raccontare dei fatti, ci si documenta lo stesso. Montanelli ha raccontato -La storia d'Italia-. In molte fasi di questa non era ancora nato. Credo che la stessa cosa abbia fatto Pansa; eccellente scrittore-giornalista fino a quando non ha commesso l'errore di oltrepassare il pensiero comune -alla sinistra- su alcuni temi scottanti."
Partendo dalla fine, non e' esattamente così, non sempre Pansa e' stato osannato a sinistra, e tuttavia e' vero che il picco della polemica si e' toccato in occasione della pubblicazione del libro in esame. D'altra parte, e non dovrebbe esserci bisogno di sottolinearlo, Pansa e' stato "sulle palle" alla destra fin quando lo scritto in questione non ha visto la luce, editorialmente parlando.
Il problema dell'eta' e' un po' diverso da una valutazione sulla maturita' del testimone, e si innerva con la pseudopropaganda, che e' stata indiscutibilmente di destra, di attribuire uno status definitivo ed inviolabile a Pansa come "testimone dei fatti" che racconta, nel momento in cui c'e' piu' di una persona che "i fatti" li ha vissuti ben piu' da vicino di Pansa, e la pensa diversamente da lui...
... Il nocciolo del problema e': come mai questa gente viene "bistrattata" mentre Pansa viene portato in tripudio?
"Paragonare Almirante a Bocca riguardo lo sdoganamento mi sembra un po' eccessivo. Bocca passando a sinistra è diventato quello che è diventato. Almirante è sempre stato ghettizzato politicamente e perfino accusato di essere mandante di stragi."
Beh, mettiamola così, se non avesse aperto l'MSI ai picchiatori delle universita' negli anni '60, e non avesse accettato il riassorbimento della corrente dei golpisti di Borghese nei '70, forse, qualche elemento in meno per accusarlo ci sarebbe stato... E, quanto allo sdoganamento del personaggio, notavo che questo non gli ha impedito che gli si intitolasse un premio letterario, e che la premiazione di questo andasse in onda sulla televisione nazionale.
"Su Bocca quello che hai scritto posso anche accettarlo, ma ti ribadisco che parte di quello raccontato da Pansa lo aveva già scritto lui anni orsono ne -La Repubblica di Mussolini-. Perchè adesso nega tutto -p. interrog.-"
Veramente, a quanto ho capito io, Bocca obietta a Pansa l'assoluta spregiudicatezza con cui dati reali ed attribuzioni arbitrarie sull'operato del PCI vengono disinvoltamente sovrapposte, senza rispetto tra il dato e l'ipotesi. Almeno, questo punto della replica di Bocca mi era sembrato abbastanza chiaro.
Ribadisco ancora, e' perfettamente logico che si scelga Bocca o Pansa a seconda di quale versione dei fatti si ritiene piu' convincente, a titolo di scelta personale. Tuttavia credere che Pansa possa essere, in assoluto, piu' credibile di Bocca sulla base di circostanze come quelle riportate per avvalorare il suo libro e' piuttosto ingenuo, o forse solo un po' strumentale... Il che mi riporta a pochi righi fa: come mai, dal momento che, tra i tanti testimoni diretti di quei fatti, si e' deciso di dare rilievo a Pansa, che, senza cattiveria, e' l'unico a dire quel che dice?
"Buon anno anche a te."
Speriamo che lo sia. Ancora Auguri!
Ciao.
Mi permetto di dare un consiglio a tutti questi ometti riottosi di sinistra che insultano così facilmente chi non la pensi come loro. Leggete il saggio di Luca Ricolfi: Perchè siamo antipatici. Per chi non lo sapesse Ricolfi è un sociologo dichiaratamente di sinistra. Nel suo libro spiega perchè la maggior parte delle persone sinistroidi sono antipatiche. Tra i vari difetti ne troverete uno che propabilmente vi appartiene: la convinzione di essere sempre dalla parte del giusto. Grazie!
Hic manebimus optime.
piero, ma, così, tanto per cambiare, qualche ovvieta' in meno, e qualche cosiderazione seria in piu'?
La gente di sinistra sara', a maggioranza, anche antipatica, ma, diciamocela tutta, vuoi mettere con gente che indulge in struggenti malinconie verso tutta una improponibile iconografia che va dalla X Mas
... Che io onestamente credevo ormai essere piu' un augurio di Buon Natale in slang, che quello che vorrebbe significare nelle menti ottenebrate di gente che, evidentemente, non sa di che parla...
... Dalla X Mas, alle bandiere nere ed a gente che inneggia "Dux! Dux!" a comizi elettorali in cui si sostiene (o si sostiene di sostenere) una "posizione moderata" ed una "visione liberale"?
E "L’orgia di schemi secondari" sarebbe quella dei nostri "ometti"?
... Ma per favore!
Per Piero del 29 dicembre e ... per Geppo ... sottolineiamo sempre i 4 nostalgici che a qualche manifestazione urlano Dux - Dux e sono fine a loro stessi. Ma evidenziamo anche i 4.444 giovincelli che sempre in ogni manifestazione della sinistra - centro urlano 10 - 100 - 1000 Nassiria, spesso e volentieri spaccano vetrine e sfasciano automobili e sono messi sullo stesso piano dei precedenti. Quelli, e parlo degli ultimi anni, urlano soltanto, i 4.444 giovincelli fanno i fatti cioè incendiano e distruggono.
Saluti a tutti.
Sergio.
Il rapporto 4 a 4.444 e' fantasioso quasi quanto "l'orgia di schemi secondari" di cui sopra...
... E, comunque, il malposto presupposto logico riguarda anche la qualita' del suddetto paragone...
... Dal momento che, sarebbe piu' corretto dire, da un punto di vista squisitamente storico, che gli imbecilli a sinistra urlano, sfasciano, distruggono, forse...
... A destra urlano, sfasciano, distruggono, e ogni tanto ci scappa anche il morto, forse...
... A meno di non volere credere- porto ad esempio l'episodio che ricordo meglio- alla storia che Paolo Rossi, nel '66, si sentì male e precipito' dalle scale da solo.
E meno male che gli imbecilli di destra siano "fini a loro stessi"... Chissa' dove si arriverebbe altrimenti.
Recitava una vecchia canzone, famosissima, di Mina: "... la vuoi vinta sempre tu ...". Che grande artista, Mina.
Ciao, Sergio.
Non ero neppure a conoscenza di questo spazio virtuale...
Be, la prima cosa che mi viene da dire è che ci vuole una bella faccia tosta a etichettare Veneziani come "..un asservito al dio denaro...". Quale sarebbe il criterio che vi porta a tale indiscutibile affermazione??..vi garantisco che non è chiaro! Riguardo Montanelli non capisco perchè dia così fastidio il fatto che il suddetto fosse un uomo di destra..anzi un vero e proprio fascista (quando l'alone del regime ancora impauriva l'italietta post repubblicana)...se volete posso segnalarvi una miriade di art firmati da quest'ultimo, in cui Indro teorizza uno stato post fascista che nasce comunque dalla base teorica dello stesso...
La verità è che in Italia si può essere intellettuali solo se si è di sinistra, si può inneggiare a Stalin, Lenin e compagnia bella ma non si può inneggiare a Mussolini...
Ora io sono assolutamente daccordo sul seppellire definitivamente questi stupidi quanto anacronistici retaggi del passato, ma sulla base di un ragionamento uguale per tutti.
Perchè Mussolini è il "peggio" di tutti? perchè lo abbiamo toccato con mano? Mi sembra un pò riduttivo nell'ottica (sinistroide ma giusta) di un mondo senza confini. Il compagno russo gentilmente ospitato nel gulag dovrebbe essere considerato alla stregua di un ebreo ad auschvitz (non posso fare paragoni con il duce perchè non era suo uso uccidere esseri umani..mi dispiace)...o sbaglio?! Spiegatemelo perchè c'è qualcosa che mi sfugge...perchè lenin (primo vero attuatore della repressione verso gli ebrei e gli omosessuali) si e hitler no? Basta con fandonie riguardanti la rivoluzione contadina, andatevi a leggere quello che ha fatto lenin (tralaltro ebreo e psicolabile) tra un viaggio in svizzera per rinsavirsi e un epurazione contro i contadini affamati in rivolta!!!...
a risentirci
"sottolineiamo sempre i 4 nostalgici che a qualche manifestazione urlano Dux - Dux e sono fine a loro stessi. Ma evidenziamo anche i 4.444 giovincelli che sempre in ogni manifestazione della sinistra - centro urlano 10 - 100 - 1000 Nassiria, spesso e volentieri spaccano vetrine e sfasciano automobili e sono messi sullo stesso piano dei precedenti. Quelli, e parlo degli ultimi anni, urlano soltanto, i 4.444 giovincelli fanno i fatti cioè incendiano e distruggono"
scusatemi ma a molte persone la realtà sfugge clamorosamente di mano...
purtroppo se la gente che va a tributare omaggi a mussolini in quel di predappio non è tantissima, altrettanto non si può dire rispetto al numero di coloro che innneggiano al duce...
ragazzi adolescenti, ignoranti e spesso superficiali, ma allo stesso tempo imbevuti a dovere di fregnacce, ne vedo a roma, la mia città, ma presumo coprano tutto il territorio italiano,
parlo di ragazzi di 14 anni e anche più, spesso tendenti già di loro al bullismo scolastico, che assorbono pericolosamente le peggiori lezioni della storia italiana e del fascismo, imparandole da cattivi maestri allo stadio, a scuola e spesso anche nelle sedi di organizzazioni giovanili, da azione giovani ad altre, che in molte zone della capitale hanno notevoli amificazioni e contatti.
ovvio, anche in molti licei i ragazzi sono imbevuti di dottrine da estrema sinistra spesso superate, ma la pericolosità di un ragazzino fomentato che occupa la scuola sentendosi un rivoluszionario in erba non è la stessa ( prendete questa frase con le molle, non voglio dare gidizi superficiali sulla formazione di molti ragazzi, ma nella mia scuola ho visto diverse scene grottesche e ascoltato molti discorsi surreali) almeno a mio avviso, di quella di un 16enne fascistizzato che si muove in branco, che unisce atteggimaenti da bullo di strada a quelli di un intollerante e violento da stadio...parlare con questi ragazzi è desolanti, si professano camerati e sfoggiano la cultura del bignamino sul fascismo, da qualche aprte leggono due frasette di evola, sentono aprlare di qualche martire europeo di destra, e da li credono, e volgiono far credere, di essere giunti alla comprensione della realtà socio-politica. poi la domenica vanno in curva e dimostrano quello che sono...non sono chaicchiere le mie, ne conosco di ragazzi che intraprendono questa strada, con varianti a seconda degli ambienti frequentati...ma la cutura fascista, intesa come cameratismo fine a se stesso, prepotenza, violenza verbale e spesso intimidatoria, sono punti comuni...insieme ad una grande igonranza e superficialità.
"... la vuoi vinta sempre tu ..."
... O, forse, tendo a dire quello che penso, ivi compreso cio' di cui sono molto convinto...
... Fa' un po' tu.
"a leggere quello che ha fatto lenin (tralaltro ebreo e psicolabile)"
Per me la parentetica toglie parecchio ad un ragionamento che avrei trovato non condivisibile, ma giustificato.
L'odio quasi razziale di chi si dice di sinistra, misto a quell'inconsapevole e arrogante posizione di superiorità intellettuale e morale, ha rovinato l'italia, ha rovinato gli itialiani (non tutti).
Questo blog non è altro che l'espressione politica di persona legate ad un'atica visione del mondo, superata e sbagliata.
W Sarko!!
Ma quarant'anni della vostra scriteriata cultura che cosa hanno prodotto in Italia??
Ma vi volete rendere conto che i vostri idoli ci hanno isolati??
Ma le energie culturali italiane in confronto a quelle americane??
E vi ricordo che sono stati tutti orgogliosi fascisti:
Enzo Biagi - presidente GUF Bologna
Giorgio Bocca - Fascista antisemita in alcuni articoli del '37- '40 su Il Giornale di Cuneo
Dario Fo - volontario paracadutista RSI
Luigi Comencini - 6° posto Littoriali del cinema 1937 . Napoli
Pietro Ingrao - 1° posto Littoriali della poesia Firenze 1934, I° premio "Poeti del tempo di Mussolini" - Lucca 1935
Eugenio Scalfari - direttore "Roma Fascista"
Elio Vittorini - Marcia su Roma 1922
"Ma quarant'anni della vostra scriteriata cultura che cosa hanno prodotto in Italia??"
Se non altro, non hanno prodotto Marcello Veneziani...
... E oserei dire che non e' poi poco.
La prossima mossa quale sara'? Dire che il fascismo nasce dal comunismo?
ma dovreste specchiarvi nei vari farina, feltri, mainero e veneziani!