Unione, Ferrante critica Penati «Niente feeling con la Moratti »
« Così rischiamo di appiattirci » . Corritore: ma dà risultati
di Rossella Verga
Troppo « appiattito » sul sindaco Letizia Moratti. L'altolà arriva al presidente della Provincia Filippo Penati da una fetta dell'opposizione di Palazzo Marino. Oggi tutti gli eletti del centrosinistra si riuniscono per concordare una strategia d'opposizione prima della seduta consiliare, ma nei gruppi sono già emerse perplessità sulla linea politica della Provincia. Ieri mattina il leader del centrosinistra a Palazzo Marino Bruno Ferrante l'ha detto chiaro agli eletti della sua lista civica: « Questo atteggiamento di Penati di appiattirsi così sulla Moratti non lo condivido » . Ferrante ha ribadito la volontà di fare in aula « un'opposizione moderna » . « Esiste la possibilità di dire sì alle proposte buone della maggioranza — spiega — ma sequalcosa non ci piace diremo dei no decisi » . Concorda il consigliere Carlo Montalbetti: « Un'opposizione basata sull'alleanza civica » . Mentre sul rapporto tra Comune e Provincia Montalbetti precisa: « Non è messo in discussione il dialogo istituzionale, ma deve avvenire su contenuti » . « Sulla questione aperta del ticket — rilancia — prima bisogna vedere comesi articola il piano dell'amministrazione. Ha senso trovare convergenze quando le proposte sono definite, perché se non ci sono ancora i contenuti si rischia l'appiattimento » . Davide Corritore, anche lui eletto nella lista Ferrante, vicepresidente del consiglio, si chiama fuori: « A Milano c'è un clima politico di collaborazione che consente di ottenere dei risultati — sostiene — Un esempio è il lavoro che si sta facendo per arrivare a una soluzione che consenta a Metroweb di rimanere pubblica » .
E' indubbio, però, che dopo il confronto Penati- Moratti alla Festa dell'Unità qualche crepa nell'Unione si è aperta: « Non apprezziamo l'aria da Baci Perugina » , aveva subito chiarito la Margherita. « Ormai siamo nell'era dell'ammucchiata e noi dobbiamo ribellarci » , commenta Giovanni Colombo dell'Ulivo. Mala capogruppo ulivista Marilena Adamo assicura che il rischio dell' « inciucio » non esiste. « Anche il gruppo dell'Ulivo si è riunito e la questione dei rapporti Provincia- Comune è stata affrontata » . « Ma il clima all'interno del gruppo si è riconfermato ottimo — precisa — e su questa questione si è convenuto sulla necessità che il dialogo istituzionale vada avanti, perché è un bene assoluto per la città. Il punto è che la Moratti non deve pensare con questo di aver risolto i problemi con l'opposizione » .
Basilio Rizzo della Lista Dario Fo parla di « aria da innamoratini » che non gli piace. « Ma che nessuno ci venga a dire — avverte — che il sindaco ha buoni rapporti con l'opposizione, perché i buoni rapporti li ha con Penati e con il governo. Mi pare che invece la linea è proprio quella di non fare i conti con l'opposizione nella propria istituzione » .
Confesso che la realtà milanese mi arriva dai media e non ne sono dentro.
Vista da fuori dalla campagna elettorale in poi ho avuto alcune impressioni:
1) Ferrante era un commissario piovuto dall'alto, non un'espressione della realtà milanese; un candidato-funzionario innaturale, destinato (spero) a scomparire;
2) Penati sta cercando di essere l'uomo del dialogo con la Moratti su un piano di riformismo moderato, ciò eviterà di avere eccessi destrorsi, ma è una "battaglia" di difesa;
La conquista del Comune di Milano l'abbiamo persa, gli errori inutile elencarli, ma se non cambiamo qualcosa non vinceremo mai.
L'analisi mi pare semplice.
La Moratti ha vinto a Milano, non ha stravinto, non c'è stato il plebiscito. I milanesi, comunque sia, non sono più contenti della gestione della città operata dal centro destra.
Chi è più furbo (il centrodestra) queste cose le ha capite e finge di essere aperto al dialogo.
Appoggiare idee come il ticket di ingresso, mi dispiace dirlo, è sbagliato. Non perchè sia sbagliato il ticket in se, quanto perchè la patata bollente se la devono prendere in mano loro che hanno vinto e che si devono assumere la responsabilità di governare. Trovo politicamente maldestro fare da sponda ai progetti dell Giunta, perchè questo significa far cre3dere ai cittadini o che si è daccordo o che, se avesse vinto il centrosinistra, si opererebbe in modo uguale. Questo porta l'elettorato a dire "l'uno vale l'altro", poi al momento del voto basterà dire "attenti ai comunisti" e il gioco è fatto.
Hanno vinto? Governino! Dicono che non ci sono più famiglie fuori dagli asili nido? Spieghiamo che non è vero, perchè non è vero. Dicono di avere bloccato i parcheggi di Albertini? Spieghiamo che non è vero, perchè si sta scavando un po' in tutta la città. E così via, mettiamo a nudo tutte le bugie che sono state dette. Dovè l'abolizione dell'ICI? Dove sono i fondi per le famiglie disagiate? Milano è da anni una città senza progetto, governata sulle emergenze (vedi la questione delle violenze sessuali degli ultimi giorni) e sull'emotività, nella quale fa notizia la lite di Sgarbi sul Mantegna e non il disagio giovanile. Fanno notizia 6500 multe in tre anni ai padroni dei cani e non si progettano le periferie (sono 12 anni che le promettono). Da milanese e da Consigliere di Zona reputo che con questa destra non ci possa essere dialogo e che si debba lasciare sulle loro spalle la responsabilità degli errori già commessi e che si commetteranno.
filippo la tua analisi è chiarissima, è ora di fare delle scelte e cimentarsi con progettualità
ma vorrei farti vedere gli aspetti negativi di un'opposizione dura e pura.
1) si darebbe a letizia moratti e alla maggioranza l'opportunità di affermare che non si può fare nulla perchè l'opposizione boicotta tutto e pone questioni per puro spirito di opportunismo politico.
2) avendo i numeri e le risorse per operare quel poco che faranno sarà legittimare ancora la divisione dei cittadini in serie A( coloro che possono permettersi un certo livello di vita,
foraggerebbero ancora di più i corporativismi, le lobby di palazzo, distruggerebbero ancora maggiormente la sanità come che è coordinata a livello regionale dal governatore formigoni che ha ampi poteri decisionali e discrezionali, la scuola aiutando sempre più le scuole cattoliche e private serbatoi di consenso e appoggi capillari) e cittadini di serie B a cui riservare servizi scadenti, scuole disastrate e sgarruppate, sanità pubblica di basso livello e con liste di attesa lunghissime.
3) gli elettori non sempre dopo cinque anni dal mandato ricordano le motivazioni politiche che hanno portato all'affermazione di una maggioranza a dispetto di un'altra, ma se hanno una vita di cittadini provata da continui litigi e rotture darà sempre la colpa a noi che siamo incapaci di reggere il confronto, proprio perchè, culturalmente, economicamente, e socialmente coloro che vorremmo rappresentare non sentendosi garantiti si rivolgeranno al ras di turno per avere protezione e attenzione.
maria
Leggete l'intervista della Adamo oggi su repubblica. Secondo me la sua analisi è perfetta..che ne pensi Biraghi?
Secondo il Rapporto Aci-Eurispes, Milano è 72esima su 103 province per quanto riguarda il traffico, ma è la prima in Italia nelle violenze (denunciate) contro le donne in famiglia, con 38 casi in 5 anni, lo dice Marisa Guarnieri, presidente della Casa delle Donne Maltrattate di Milano. Ecco due dimensioni della città che ne condizionano la vivibilità, l’attrattività e quindi lo sviluppo. Ecco due priorità strategiche per i nostri amministratori: uscire dalla hit parade del maschilismo violento, conquistare la pole position nella classifica della mobilità efficiente e sostenibile. Questa è la politica che serve, questi sono i risultati che ci interessano. Il resto è noia.
Io però vorrei sapere di che immenso si stanno illuminando tutti quanti. Fuzzy Dizzy curiosità del popolo, nient'altro.
Carolina
Pdf della pagina di Repubblica Download qui (220 K)
Rispondo a Mira/Maria.
A mio modesto parere dobbiamo smetterla di pensare che tutto ciò che facciamo possa costituire per loro un alibi.
Anche Albertini per 9 anni quando non riusciva a fare una cosa (per l'opposizione interna) scaricava tutte le colpe sulla sinistra: "Non mi lasciano fare i parcheggi, non mi lasciano vendere AEM, Milano andrà male per colpa loro". Poi trovando accordi interni alla sua maggioranza ha fatto tutto quello che ha voluto, cioè ha venduto AEM, ha deliberato i parcheggi etc. e Milano fa schifo lo stesso.Vogliamo ripetere gli errori?
filippo è proprio quello che ti dicevo una opposizione dura e pura sarà ancora una volta l'alibi del centro destra, ma poi gli affari si faranno sempre sotto traccia e quando saranno evidenti sarà troppo tardi per fermarli.
un'opposizione attenta e costruttiva toglierebbe loro quest'alibi e costringerebbe la destra a dover dichiarare gli intenti che si prefigge. certo non bisogna mai mollare la presa nè l'attenzione e soprattutto non ci devono essere leader e leaderini che si contendono la scena e il tavolo dell'opposizione.
maria
Credo che il presidente della provincia ed il sindaco della città capoluogo possano convergere su progettualità comuni, non è scandaloso.
Fa parte delle semplici interazioni tra livelli istituzionali.
L'importante è che il progetto sia chiaro come ambito ed coinvolga entrambi gli enti.
Se il presidente della provincia apre "politicamente" su decisioni di competenza comunale o viceversa il sindaco appoggia decisioni del presidente su competenze provinciali, allora gli ambiti si confondono ed alleanze trasversali non fanno bene.
La questione dei ticket mi sembra sia di competenza comunale, quindi Penati si occupi della provincia e Ferrante decida lui se opporsi o aprire sulla questione.
Invasioni di campo sono fuoriluogo.
C'è chi è preposto a governare nei diversi enti e chi in quegli enti deve fare l'opposizione.
Grande Al, grazie per il documento!!! e grande Cons. Adamo.
Carolina
Una postilla, se Penati ha invaso il campo di Ferrante, forse è per colmare la lacuna dell'assenza di Ferrante.
Ferrante se ci sei batti un colpo e soprattutto chi organizza i dibattiti a due avrebbe fatto bene a fare svolgere il dialogo tra Ferrante e Moratti, giusto per non confondere "pomi con patate" come si dice dalle mie parti.
ma che sta succedendo al presidente della provincia di Milano?? avete letto oggi i giornali?
medo noi non abitiamo a milano non possiamo leggere la cronaca milanese.