>Fisico tracagnotto, mezz’età, volti grevi: il giorno dopo me li ricordo così, la vecchia guardia stalinista
triste, ma purtroppo vero (o verosimile)...
>Ma questa storia non finisce qui. Anche le maggioranze hanno diritto a far sentire la propria voce ogni tanto!
evvai! :)
CHE VERGOGNA!!!
Questa pseudo sinistra decreterà la fine della sinistra ed il ritorno di una destra becera.
Spero di morire prima
Premetto che non giustifico l'indulto.
Il mio commento è che è più contestare che fare, è più facile criticare che mediare, è più facile distruggere che costruire.
Le proteste così di pancia, gratuite, pretestuose non portano da nessuna parte.
L'uomo col megafono da solo è un pazzo che serve a fortificare chi ha parecchie pecche sulla coscienza, ma al suo confronto appare "affidabile".
Forse l'uomo col megafono è voluto... rappresenta l'inaffidabile istinto rabbioso a cui non ci si può affidare, un'alternativa improbabile, improponibile e quindi non pericolosa.
Riflettetiamoci su.
Io mi affiderei a Gabriele paolini la prossima volta:
http://www.gabrielepaolini.it/html/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=27
Continuo a insistere questa è una casta attaccata al potere destra e sinistra sono solo una finzionequello che conta e il mantenimento del potere ogni spirito libero deve essere demonizzato e isolato.
Io lunedì sera c'ero...
Posso dire la mia?
Piero Ricca l'ho visto dovunque quest'ultimo anno, anche in campagna elettorale sua personale alle amministrative, e fino a qualche mese fa mi risultava pure credibile.
La sua protesta di lunedì sera ci stava, quello che mi ha lasciata molto perplessa è stata la sua faccia in un momento di calma dopo la protesta... Improvvisamente, quando si accorto nessuno se lo stava filando più, si è guardato intorno e ha ricomniciato ad urlare con una faccia più da attore che da contestatore...
Ormai Piero Ricca sta scomparendo e si è creato il personaggio... con tanto di baby club al seguito.
E comunque mentre andavo di nuovo allo stand per aiutare a sbaraccare, l'ho rivisto con i suoi amici al tibetano in santa pace senza nessuno che lo disturbasse o volesse menarlo...
Sani e salvi una beata mazza...
mi spiace ma non approvo i metodi di piero ricca, conosco il servizio d'ordine che lavora volontariamente ai festival, garantisce per settimane intere 24 ore su 24 ore la tranquillità e l'accessibilità a migliaia di persone al giorno, a cui non si chiede documento d'identità all'entrata, chiunque può entrare ma chiunque potrebbe apportare disordine e generare violenza.
se vogliamo la libera affluenza dei cittadini non possiamo pensare che chiunque entri e organizzi a favore o contro qualsiasi iniziativa non concordata, ne va della sicurezza degli ospiti ma anche degli abituali frequentatori, composti da una massa etereogenea , bambini, ragazzi e anziani compresi.
per i fatti del g8 di genova, ricordo di aver appunto letto che se ci fosse stato il servizio d'ordine del sindacato o del partito a vigilare una tale violenza non si sarebbe scatenata.
bisogna accettare il principio che ci muoviamo in massa e se accettassimo provocazioni a destra quanto a sinistra non faremmo più manifestazioni pubbliche e ci chiuderemmo in circoli privati.
detto questo, chiedere di poter manifestare il proprio dissenso con incontri e dibattiti progammtati questo è un diritto diverso e su cui si potrebbe diversamente ragionare.
maria
Ho visto il video di Piero Ricca su Google girato da lui stesso (quindi un documento di parte, della parte di Piero Ricca), è stata una provocazione stile "Le Iene" fine a se stessa.
Si vede Piero Ricca che si vanta di aver preso denuncie da Berlusconi, Piero Ricca che colloquia con Penati, Piero Ricca che dice "non mettetemi le mani addosso" quando nessuno lo tocca ed anzi viene trattato con gentilezza.
Il video è qui, ognuno può giudicare:
http://video.google.com/videoplay?docid=-8134861792550350763&hl=it
i metodi di Ricca si possono discutere come è ovvio, quello che dovrebbe indignare pero' è che a sinistra si usino gli stessi metodi della destra, l'avesse fatta forzaitalia una cosa del genere ( e l'ha fatta, come è sua consuetudine, visti gli appartenenti a quel partito ), oggi staremmo tutti qui a dimostrare la nostra solidarietà nei confronti di Piero, è grottesco e anche decisamente insopportabile, che anche le porcherie piu' schifose quando succedono a casa "nostra" diventino automaticamente cose normali.
da quando alla festa dell'unità si va previo invito ? io credevo che quello fosse riservato solo alle convention di forzaitalia..una volta la festa dell'unità era una festa POPOLARE,
quando Ricca va a perculare il nano tutto va bene, quando va a chiedere spiegazioni a fassino diventa un elemento di disturbo da cacciare a calci in culo ?
complimenti, sempre piu' felice di non votare per la brutta copia di forzaitalia.
Cristina, Fassino non ha bisogno della mia difesa, anzi se ha sbagliato è giusto che si prenda i fischi (per Unipol, per Telecom, per l'indulto, etc.), ma c'è differenza tra una protesta plateale e strumentale ed una critica costruttiva.
Di solito nei dibattiti viene dato spazio a ciascuno dopo per intervenire ed avanzare critiche (anche pesanti), non è costume dei DS censurare nessuno finchè si resta nell'ambito di proteste civili, almeno questa è la mia esperienza.
Il diritto di microfono è sacrosanto, portarsi il megafono da casa e berciare mentre altri parlano, beh è un po' maleducato direbbe Gaber:-)
Da questo a dire che i DS sono una brutta copia di Forza Italia, cosa dovrebbero fare per non esserlo? Bruciare i cassonetti assieme agli immigrati di Parigi, fatemi capire cosa volete oltre alla protesta, per favore.
non dite cazzate io c'ero all'incontro. I contestatori hanno volantinato pacificamente contro la dirigenza tutta la sera! nessuno ha impedito nulla! Soltanto non puoi usare il megafono per rompere i coglioni al prossimo mi sembra anche buona educazione.
Il rispetto della democrazia è stato assoluto Infatti SOTTOLINEO ANCORA hanno volantinato tutta la sera e criticato apertamente la dirigenza DS battibeccando con i militanti (alcuni d'accordo altri no)
Non fate le false vittime è uno strumento spuntato altro che stalinisti (basta fare i radicali!). SE IL SIG RICCA VUOLE AVERE UN PALCOSCENICO POLITICO SE LO COSTRUISCA CON UNA PROPOSTA E CON UNA RICERCA DEL CONSENSO APERTA
Le critiche al gruppo dirigente si fanno (io sono molto critico soprattutto con il gruppo dirignete milanese assolutamente inadeguato ) MA NON SULLE CALUNNIE
Esatto, Cristina.
Chi ha scritto prima di me ha fatto notare, nell'ordine, che 1)è facile contestare 2)si è creato un personaggio 3)il metodo è da disapprovare.
Bene, quand'anche fosse TUTTO VERO, questo non sminuisce minimamente la gravità di questa deriva ideologica (ché secondo me di questo si tratta, senza esagerare).
Quando avevo una visione da favoletta della politica, immaginavo (lo dico? lo dico) che, all'uomo che sale sulla cassetta della frutta e grida, l'elettore della destra chiamasse le guardie per farlo portare via, e gli elettori della sinistra gli facessero quadrato intorno o cose così.
Ora, alla Festa dell'Unità (d'intenti), luogo deputato alla discussione politica, uno stimolo alla stessa discussione, venuto tra l'altro da un compagno, da un elettore, ha fatto la fine che ha fatto. Si potrebbe obiettare che magari Piero Ricca avrebbe potuto promuovere un vero dibattito, nella sede deputata della Festa: ma avrebbe avuto successo? Per quel che ne so, magari l'ha anche fatto: visto che, almeno qui, alla Festa, dell'indulto (neanche fosse il più risibile dei gesti messi in atto dal governo!) NON si è parlato, non mi stupirei che tale proposta sarebbe stata comunque cassata.
Sarebbe stato uno stimolo al dibattito politico interno, ma qualcuno ha visto la volontà di dibattere? Io, ho visto quella di celebrare.
Berlusconcino con i suoi accoliti. Sigh.
Le facce...le facce dei dissidenti al dissenso, di cui Ricca riferisce...è triste, triste che dietro quelle facce ci sia evidentemente quella cultura, quella preparazione politica, insomma che non siano pronte ed accoglienti verso la voce del popolo (sarà altisonante ma tale è), la mancanza di ogni solidarietà ed attenzione...
Maria, mi rivolgo specialmente a te, credo tu faccia politica perchè le senta, queste cose. Aiutami tu, dammi qualche indicazione, se ne hai.
Ma non giustificazioni, per favore, non più.
Mi pare, leggendo l'articolo, che oramai si sia arrivati all'incomunicabilità più totale tra le due parti. Forse è meglio ignorarsi. Accettare che I DS, Fassino ecc. hanno ormai preso una strada, dalla quale non hanno interesse a tornare indietro. E loro ad accettare che una parte della base li reputa peggio di Berlusconi. ANche questa ultima affermazione presente nell'articolo ("i militanti diesse mi fanno rimpiangere quelli forzisti") deve far riflettere. Non so se ha senso continuare in questo scontro.
Vorrei portare un argomento costruttivo, sicuramente ad ognuno di noi l'indulto non è andato giù:
1) non era una priorità sentita da noi iscritti/elettori/simpatizzanti/popolo della Sinistra;
2) averlo esteso anche ai Ricucci, Fiorani & C. è addirittura contrario ai nostri principi;
3) non ci sono mezzi all'interno della struttura dei partiti per far responsabilizzare i dirigenti su questa scelta infausta;
Vorrei abbozzare una soluzione: regole più democratiche all'interno di partiti (ogni carica deve essere elettiva) e regole che consentano iscrizioni più aperte.
Finchè i segretari/coordinatori saranno gestori di tessere e i delegati ai congressi saranno scelti con i modi attuali, la politica sarà questa.
achab io sono una persona normale militante e incazzato con i dirigenti milanesi per l'incapacità di dare segnali forti a questa città (lo sanno tutti coloro i quali frequentano il blog) ma questa volta insito il sig. Ricca l'ha fatta fuori dal vaso.
Evitiamo di auto-proclamarci martiri quando si vogliono fare soltanto pagliacciate (io poi non ho apprezzato neanche il "buffone" detto a Berlusconi non è con gli insulti che si cambiano le cosa gli sfoghi puri e semplici sono per i perdenti)
Insisto e vi prego di credermi al di là del dissenso (che condivido ) sull'indulto, lunedì sera la "agibilità democratica" era assolutamente garantita tant'è che i signori hanno volantinato TUTTA LA SERA AL CENTRO DELLA FESTA.
Io stesso ho avuto modo di parlare con una di queste persone dicendogli appunto che siamo davvero democratici e tolleranti permettendo (lo dicevo tra il serio e il faceto) di volantinare durante una nostra festa cose così virulentemente critiche nei nostri confronti.
QUINDI RIBADISCO BASTA CAZZATE
Caro carlo_porta_milanese poi c'è sempre cristina che ci dice che siamo la brutta copia di forza italia... la madre degli idoti è sempre incinta o qualche autocritica dobbiamo farcela?
O bisogna arrendersi che gli scontenti frustrati dobbiamo perderli, non li accontenteremo MAI.
non lo dice solo Cristina, Moreno, lo dice tutta la gente che è stanca di vedere una politica fatta di inciuci, di accordi sottobanco fatti al solo scopo di non disturbare troppo l'avversario politico, perfino se si chiama berlusconi, è questo il riformismo che volete ?
io non lo voglio. e non sono la sola.
oppi voglio essere sincera con te.
ti prego di seguirmi in questo mio ragionamento.
appena letto stamane l'intervento, da brava movimentista come sono le mie origini, per dirla in parole semplici a 18 anni ero per le manifestazioni spontanee, ricordo ancora come se fosse ieri quando ero studentessa, uun corteo a barletta la mia città d'origine, al corteo c'ero io con il mio liceo e c'era uno dei miei fratelli con il partito.
ad un certo punto il corteo si scisse, io rimasi la prima del troncone che decise di andare sotto la sede del msi a protestare , mi pare fosse stato assassinato petrone a bari, mio fratello invece fu l'ultimo della fila che decise di rispettare il servizio d'ordine e seguire il percorso programmato con la questura.
chi agì bene e chi agì male?
io avevo 18 anni e a quell'età non stai lì molto a ragionare, agisci d'istinto e percepisci il diritto alla protesta come sacrosanto.
oggi non la penso più così, se mia figlia vuole andare ad un corteo non glielo impedisco ma le chiedo di rispettare il percorso e di stare compatta con un gruppo riconosciuto, onde evitare provocazioni o infiltrazioni.
i fatti di genova insegnano.
come penso molti cortei degli anni 70 furono volutamente fomentati e istigati alla reazione violenta da parte d'infiltrati.
l'azione e partecipazione politica ha rischiato di essere messa in sordina non a caso.
un festival dell'unità è un momento politico di festa ma anche di confronto.
ricca o altri come lui, se avessero voluto un dibattito serio avrebbero potuto prendere contatti con l'organizzazione, promuovere un contraddittorio, l'organizzazione è dei ds perchè è una festa promossa da loro, è come se tu aprissi la porta di casa tua a delle persone che non conosci ma di cui ti fidi, e questi una volta arrivati cominciassero ad urlare ed agitarsi , tu come reagiresti?
ogni dibattito alla festa è seguito dall'intervento del pubblico ospitato, bastava aspettare i tempi giusti perchè ricca e suoi amici potessero intervenire, loro avrebbero manifestato il proprio dissenso e le regole dell'ospitalità sarebbero state rispettate.
perchè non l'hanno fatto?
cercavano la notizia che invitabilmente è poi arrivata?
se una persona vuole dissentire non c'è nessuno che possa impedirtelo, sempre che l'intento sia solo e sempre quello.
ricca non è un adolescente irrequieto, ha il dovere di conoscere le regole che aiutano la reciproca esternazione del civile consenso e dissenso.
maria
cristina,io ero li e ti assicuro che nessuno l'ha cacciato e tantomeno preso a calci, il video sopracitato lo conferma! concordo con maria nn era il luogo ne il momento.
Francesca
ho notato che nel blog di grillo c'è scritto "come convenuto con i grilli di milano"
e in quello linkato da alberto c'è scritto solo "come convenuto".domanda ma quei 15 chi erano?
Carlo porta, è ovvio che quella di Ricca è una provocazione. Pensata ad arte, per tirare acqua al proprio mulino. QUel che dico è cui prodest?
Così come la storia del sito della festa dell'Unità che non segnalava bene il programma (che poi non era vero): mi paiono punzecchiature infantili, fuori bersaglio. Poco costruttive. Se vai a cercare di provocare apposta Fassino, è ovvio che al massimo questi ti ignorerà. E' un po' come "trollare": un po' come fa dedalus su OMB: quante volte l'hai censurato, senza che nessuno di noi ti desse dello stalinista, a parte lui?
Io da tempo trovo poco produttiva questa polemica a tutto campo che si arrabatta con argomentazioni sempre uguali e un po' da Novella 2000. Insisto: concentriamoci su qualcosa di nuovo, una nuova forza. A partire dalla Lista Ferrante.
Poi se i diesse vorranno dialogare (e sono sicuro che saranno costretti a farlo) lo faranno. Provocarli così è roba da Feltri e Belpietro.
Mi domando dove è andato a finire il '68 (io c'ero)e le conquiste che sono state fatte!
Dove sta andando l'Italia?
Che tristezza!
Al di là delle parole rimane il fatto che l'indulto è stato interesse di destra e sinistra (forse più della destra)ed è stata una vergogna per la democrazia. Di certo NON voterò più per questa gente che, tra l'altro, ben si guarda dal cambiare la legge elettorale con la quale ci hanno affibbiato un parlamento NON eletto ma NOMINATO dai segretari di partito, parlamento che mi hanno detto comprende ben una cinquantina di mogli di parlamentari così nominate. Mi sembra che ci sia più democrazia nel Nord Korea!!!!!
P.S.: Qualcuno è in grado di pubblicare l'elenco di queste "mogli" nominate onorevoli?
Io dalle persone di sinistra vorrei sentire dire che è giusto dissentire, anche se è una sola voce, perchè c'è rispetto della diversità di opinioni della base.
in questa occasione invece c'è stato il disprezzo della diversità di opinioni, il disprezzo per il dissenso che, ricordo, è un valore di sinistra, è successo che anche a sinistra non si trova piu' disdicevole il pensiero unico, democrazia è avere tanti partiti, tante idee (idee, non progetti criminali come quelli berlusconiani che anche i ds hanno sostenuto e incoraggiato, e quando non lo hanno fatto non hanno mosso un dito, vedi conflitto di interessi), diversità di opinioni.
e rispetto verso i compagni di partito che dissentono.
cristina il dissenso è doveroso, nessuno di noi l'ha messo in discussione nei post, diversa è la ricerca della provocazione.
maria
no cristina chi dissente è un rompicoglioni...
per dissentire bisogna farlo nella maniera più consona ossia:
evitare di infastidire le persone
evitare di imbarazzare il ricevente
evitare di far sapere in giro che si dissente
evitare di far sapere in giro il motivo del dissenso
dal "galateo del perfetto dissenziente" edizioni fi&ds associate .
Almeno ora sappiamo che per Cristina
ESSERE DI SINISTRA = DISSENTIRE
SEMPRE, COMUNQUE E SU TUTTO
Chi prova a governare è già corrotto in partenza.
no antonella, anche con te non sono d'accordo, sono una dissidente cronica e ho sempre pagato in prima persona il dissenso che ho manifestato, ma quello di ricca non aiuta nessuno se non il promotore stesso, la gente mugugna, è insoddisfatta, ma non sono certo le azioni come quelle di ricca che muovono le masse e fa crescere l' opposizione, anzi!
maria
Da notare che ai tempi di Berlinguer (citato nell'articolo in contrasto con l'oggi) li avrebbero randellati per bene prima che potessero dire "bah", altro che distribuire volantini.
Giusto come nota storica.
Moreno ma che vuoi ? che significa provare a governare ? fare l'indulto per non mandare in galera i corrotti ? ignorare il conflitto di interessi e ritenere che non sia una priorità ?
mandare avanti la riforma scandalosa della giustizia di castelli ? e potrei continuare per ore.
questo significa GOVERNARE?
Sentite quello non era dissenso, quella era una provocazione archiettata ad arte. Domanda: i troll dissentono? Perché vengono censurati?
E' la stessa cosa.
Antonio, hai ragione da vendere. I problema è che ai tempi di Berlinguer il dissenso all'interno del PCI era praticamente bandito. Oggi è talmente tollerato che lo ha divorato.
La mia provocazione è sul fatto che si va a contestare un Fassino, che della combriccola è il meno peggio.
Perchè al Baffino 'ste provocazioni non si fanno? Per paura di ritorsioni forse?
Perchè non a quell'id...iota (scusate, ma una parola più indicata non la trovo) di Salvi che ha fatto il ministro del lavoro dimostrando di non capirci una mazza? E che ieri ha esternato cazzate di questo tipo per descrivere l'attuiale governo:
Un casellante si accorge che due treni stanno viaggiando sullo stesso binario e rischiano la collisione. Allora, prima prova ad attivare lo scambio con il sistema elettronico, poi con quello meccanico, infine si precipita allo scambio manuale. Quando capisce che non c'è più niente da fare grida: "Nonno corri, vieni a vedere il botto".
Perchè non si attacca la Pollastrini che col suo passato a Milano di alleata di Craxi dovrebbe girare col burka?
Perchè si contesta Fassino? Che al confronto di quest'altri è un galantuomo (e forse lo è veramente, nonostante la merda che deve ingoiare tutti i giorni, dicendo pure che è buona).
Ma perché? Ti sei risposto da solo: deboli coi forti, forti coi deboli. Da che mondo è mondo, destra e sinistra da sempre girano così.
nessuno che abbia confutato la mia testimonianza sul fatto che non c'è stata nessuna censura. Si comincia dicendo una bugia poi si finisce a parlare dei massimi sistemi.
Nessuno che difenda la piccola bugia (almeno per quanto riguarda l'impossibilità di esprimere il dissenso poi se un rompiballe bercia in un microfono rompendo i timpani beh insomma...)del sig. Ricca che ha dato origine al post.
Dove sono questi intrepidi difensori della libertà del militante frustrato?
Piero Ricca ??? bisognerebbe metterlo con il suo megafono in mezzo a cinquanta ex detenuti che hanno usufruito dell'indulto!
per mariacascella e laciliegina:
i signori (?) del servizio d'ordine del pci me li ricordo bene quando caricarono, in concerto con la celere, i sindacati di base e gli studenti a Roma in via cavour nell'ottobre del 1992.
pietro ricca mi sa di contestatore di professione, ma se lo fa beppe grillo perche' non lo puo' fare anche pietro ricca?
fassino avrebbe tante cose da spiegare, l'indulto e' una cazzatina al confronto dei pasticci unipol-bnl-antonveneta-bpi-rcs.
berja a me non piacciono interventi in cui chiedi risposte da 007, se tu mi avessi letta sempre sapresti che con il mio nome e cognome, città di lavoro e abitazione abbia sempre manifestato i miei dubbi sull'attuale politica diessina e le scelte operate in merito all'indulto.
ma quanto ha fatto ricca ripeto è una provocazione fine a se stessa e inutile per un vero movimento politico di opinione .
maria
@ maria la provocazione è figlia del dissenso , quando questo è inascoltato .
le spiegazioni fornite per l'indulto non hanno convinto nessuno e fatto incazzare moltissimi .
se uno vuole chiedere spiegazioni in un megafono lo fa se non ha altro modo per essere ascoltato ,
se l'avessi fatto io non mi sarebbe piaciuto essere fatta passare per maleducata scassamarroni da chi mi deve delle risposte e che altezzosamente mi snobba .
ricca ha provocato , va bene , ma lui è caduto nella trappola comportandosi come si sarebbe comportato il berlusca che notoriamente non ha elettori a cui rendere conto ma simil-sudditi.
caduto nella trappola o provocato la trappola?
antonella guarda che se ci sono professionisti della politica ci sono anche professionisti della provocazione.
maria
brava antonella, è proprio così che è andata, oltre a far finta che l'indulto non era nel programma adesso si tenta di dare addosso a chi ancora oggi si chiede il motivo di cotanta 'urgenza', anche se i motivi, vista la trasparenza morale della nostra classe dirigente e di quella politica ce li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.
e la politica oggi non ascolta piu' gli elettori, il cui parere interessa ai lorsignori il tempo necessario per mettere una X sulla scheda elettorale.
Quando Maria parla di "professionisti della provocazione".
Faremmo fantapolitica, dietrologia o siamo semplicemente realisti se pensassimo che non esistono paladini puri ed immacolati sul cavallo bianco e che quindi: Piero Ricca potrebbe essere un agente provocatore al soldo di Mussi e del correntone in alleanza col baffino per indebolire Fassino?
10, 100, 1000 Bersani. :-) Ricca e i DS possono amarsi o randellarsi, ma bisogna che la smettano di far incazzare mezza Milano per poi lamentarsi se hanno i petrolieri e i media contro, e in gran forze, altro che du' svolantinatori più o meno educati e/o sgarrupati e/o altro.
Carolina
Comunque ha ragione Carlo Porta Milanese: se è una balla quella della censura e intimidazione, veramente sarebbe triste questo post.
Non si può continuare a sparare sulla base di notizie false (come quella del programma che non c'era sul sito). E' roba da Feltri.
Sono contento che la notizia della contestazione di Ricca abbia suscitato questo dibattito. L'argomento è interessante e credo si possa riassumere così: "quanto diritto e quali occasioni (se esistono) ha l'elettore semplice, quello che non fa vita politica all'interno del partito, di esprimere il proprio dissenso se ritiene che la promessa elettorale sia stata disattesa?"
Secondo me sta tutta qui la questione e sta tutto qui il senso della provocazione (perché tale era) di Piero Ricca. E' il senso del Palavobis e di piazza San Giovanni, è lo spirito dei girotondi e di Micromega. Ed è un po' lo spirito di OMB. Può non piacere, ma chi fa politica - soprattutto chi dalla politica ottiene privilegi che i comuni mortali neanche immaginano - deve farci i conti. Fa parte del gioco.
Come molti sanno, la sconfitta alle comunali di Milano è un mio chiodo fisso. Si poteva e si doveva vincere, se non si è vinto gran parte della colpa - secondo me - va ai DS. I quali DS, anziché aprire un dibattito trasparente, sincero, costruttivo sulla vicenda che hanno fatto? Si sono chiusi a riccio, esasperando il distacco con la cittadinanza. Come ho avuto modo di dire, la Festa di Milano era un'occasione per provare a mettersi in discussione, con un gesto coraggioso che avrebbe fatto onore alla dirigenza. Niente di tutto questo è successo, in compenso trapelano notizie di sordide lotte sotterranee per intascare le poche briciole.
Ora, per venire al tema, che deve fare il cittadino in queste condizioni? Per tutti i Mirabelli del mondo (che sono poi dei cloni in scala ridotta di D'Alema & C) ha un unico diritto: il voto. Non sono soddisfatto dei DS? Tra quattro anni posso votare margherita. Bella lì, intanto De Corato continua a farsi i suoi affari a spese mie e tra quattro anni siamo daccapo, con Mirabelli che dice le stesse banalità e l'ennesimo candidato raccogliticcio che spunta in zona Cesarini, rigorosamente boicottato dai suoi alleati (si fa per dire).
Ricordiamolo per favore: queste persone decidono del futuro delle nostre vite, come saranno i parchi, come funzionerà la sanità, che limiti avranno le auto in città, quante tasse dovremo pagare. Decidono loro se dovremo andare in guerra. Non possono pretendere che il cittadino si conformi ai loro meccanismi per essere autorizzato dire la sua se lo deludono. Ci avete fatto caso? Prima chiedono il voto senza formalità, ma se non mantengono la promessa elettorale per essere autorizzati a protestare impongono una trafila infinita. Mi spiace, non ci sto.
Ben vengano i Piero Ricca col suo megafono e i blog indipendenti a fare le pulci con un megafono virtuale ai Mirabelli che rimestano e ai Penati che sperperano. Perché almeno fanno discutere. Senza megafoni, le feste de l'Unità produrrebbero solo uno stuolo di "santi subito" e un po' di quattrini in nero per il partito. Un po' poco, viste anche le condizioni non esattamente rassicuranti della scena politica.
Non è vero che produrrebbero uno stuolo di santi subito: ci sarebbe sempre meno gente. Si accorgerebbero che la base è sempre di meno. Si domanderebbero: gli altri dove sono? Qualora vedessero che la Lista Ferrante (mi fa ridere leggere oggi che lo definisce "un candidato raccogliticcio in zona cesarini": prima gli davi contro, poi sei salito a difenderlo, poi gli ridai contro definendolo un mezzo sfigato: tesi, antitesi, sintesi, sei hegeliano, complimenti), dicevo qualora vedessero che la Lista FErrante non è morta dopo le comunali, ma va avanti e cresce a loro discapito, magari allora qualche domanda se la porrebbero. Finché vai a contestarli platealmente, in modo provocatorio (e, a mio avviso, autocompiaciuto, come lo sono i girotondini e nanni moretti, tranne quando fa cinema), non fai che offrirgli un motivo in più di orgoglio e di compattamento.
Ripeto: cerchiamo lo spettacolo, il gesto plateale, lo show, oppure davvero vogliamo una nuova forza politica che si presenti con i tempi, i modi, e la persona giusta per le prossime comunali? Vogliamo discutere di idee e programmi o di siti delle Feste dell'Unità maldestri e poco "appealing"?
alberto con questa tua affermazione hai lanciato una provocazione di fino.
dunque tu dici come si comportano i ds non mi soddisfa, la politica impostata impedisce il libero dissenso, io mi rifiuto di aspettare 4 anni per poter dissentire perchè i danni nel frattempo si accumulerebbero e io non voglio essere uno spettatore passivo.
hai messo il dito nella piaga.
il diritto all'esercizio della democrazia chiede questo limite se i rappresentanti non potessero agire le decisioni non si prenderebebro, ma se i rappresentati non sono soddisfatti come possono manifestare il dissenso?
usare un megafono e presentarsi in una festa non propria e manifestare il dissenso è possibile?
sì ti hanno risposto i compagni che a quella festa c'erano, è stato possibile volantinare, fermare i passanti, esternare il proprio dissenso senza essere nè malmenati nè presi di peso e portati via.
cosa si poteva e voleva oltre?
disturbare? creare la frattura con l'organizzazione? alberto è questo è andare oltre la manifestazione di dissenso.
se veramente vogliamo parlare di vero dissenso, pensa alle migliaia di persone che affollano civilmente e silenziosamente marce di protesta negli usa, o i sit in , solo che bisogna lavorarci, mobilitare, convincere, bisogna spendersi diventare vero movimento.
maria
Alberto direi che è una magra consolazione avere le provocazioni di Ricca come unico modo di esprimere la propria voce.
Vuol dire che la partecipazione politica è morta.
berja a me non piacciono interventi in cui chiedi risposte da 007, se tu mi avessi letta sempre sapresti che con il mio nome e cognome, città di lavoro e abitazione abbia sempre manifestato i miei dubbi sull'attuale politica diessina e le scelte operate in merito all'indulto.
a me non piacciono risposte come questa, in cui si capisce che non hai capito una riga di cio' che ho scritto; ma del resto non e' che la dialettica sia una delle caratteristiche dei ds.
del tuo nome e cognome, rispettosamente, me ne infischio, come me ne infischio di tutto il resto; qui sono le tue opinioni che contano, non chi sei.
l'indulto e' poca cosa, un provvedimento cacato a forza da una classe politica stitica e vigliacca che non ha risolto nulla, tranne che beneficare i soliti noti.
le cose importanti su cui fassino, d'alema, bersani e altri ds dovrebbero riferire sono invece le relazioni pericolose con finanzieri oscuri come ricucci (vogliamo dimenticare le tante parole spese da d'alema per difendere i "capitani coraggiosi" prima e i cosiddetti "immobiliaristi" poi?), i maneggi passati intorno alla bnl (vi ricordo che la bnl e' stata la banca principale per i traffici di stato fin dalla sua creazione, finanziamenti politicizzati, impicci a non finire, ve la ricordate la sede bnl di atlanta?) e i presenti maneggi di intercettazioni (uno scandalo di proporzioni enormi di cui parlano solo "la repubblica" e "il diario") e intorno a telecom (che fine fara'? perche' scoprire il marcio proprio ora?).
poi se Vi piace farVi prendere per il culo, state contenti, e' la specialita' della dirigenza ds.
Unipol-DS-RCS ...tutte cose che non hanno rilevanza penale e nemmeno politica mi par di capire dagli atti della Procura
lei puiatti, non meriterebbe risposta alcuna, e' troppo imbecille perche' mi cali al suo livello, pero' vorrei, con pazienza spiegarle una cosa: che le conversazioni tra fassino, la torre e consorte non hanno rilevanza penale puo' anche andar bene, ma dire che non hanno rilevanza politica e' da cretini.
e' come dire che viste le prescrizioni delle condanne di berlusconi, non avendo piu' i reati oggetto di tali prescrizioni rilevanza penale, non hanno nemmeno rilevanza politica.
che i ds si decidano: o vanno affanculo imbrancati con il resto del pattume democristiano a fare il "partito democratico" (e dategli pure come simbolo un asino, fate vedere che razza di servi sciocchi siamo) oppure che riflettano sulla loro storia ed il loro futuro.
berja il nome e cognome vuol dire che all'interno dei ds il dissenso è possibile e noi non ci stiamo sottraendo, non facciamo gli gnorri, o gli accomodanti.
ma la politica è fatta di voti, alleanze, persone, vere e in carne ed ossa.
maria
Maria, io di scenette così sento parlare almeno dal 1989, e per dirla tutta: con i famosi o famigerati "cani e porci", siano fossero essi trotskisti, sgarrupati senza precise posizioni politiche o anche, se vogliamo, i girotondini "mediatizzati".
E che cosa cambia fuori dalle Feste de l'Unità, cioè in città - e nel Paese, dato che evidentemente Milano è in grado di "esportare" cosiddetti gruppi dirigenti? :-(
Nulla ovviamente, se non in peggio, e anche in quel caso per motivi del tutto indipendenti da *questi* svolgimenti di "fatti virtuali", ragion per cui oltretutto che prendano anche la piega del disturbo o degli insulti diventa pure ridicolo. E ora siamo nel ridicolo. Questa viene dopo quella degli applausi al sindaco di Milano da parte di un po' di gente che secondo te ha fatto accoglienza e secondo me, per quanto triste sia la cosa, bene o male va alle feste de l'Unità e si rende conto di chi è il sindaco e chi no. Se vuoi un parere meno alla A di anarchia del mio, ti dico pure che mio padre avrà sul gobbo più di 30 anni di militanza Pci - Pds - Ds e bene... lui è il tipo che segue abbastanza tuttora, forse anche molto meno di prima, ma comunque molto più approfonditamente di centinaia di migliaia di concittadini... e ti posso dire che quando ha seguito le cose abbastanza da vedere in faccia certi suoi intoccabili dirigenti, invece di sapere "soltanto" a memoria i loro discorsi e pensare che è "la politica dei suoi intoccabili dirigenti" per i fatti suoi, ha pensato e a me pure detto cose irriferibili (di cui alcune dopo essere stato a questi eventi recenti).
Carolina
quello che prova tuo padre lo stiamo provando in molti solo che chi urla e scalcia se non si affema come movimento interlocutore rimane un caso e basta , non cambia di una virgola il sistema.
maria
Achab: dici sempre la stessa cosa, ebbasta. Più raccogliticcio di ferrante non c'è. Con tutti il rispetto per una perona di valore che si è messa in gioco. Quanto alla sopravvivenza-crescita della lista, mi sai che ti sbagli.
Maria: cosa si voleva? semplice: che i vertici si mettessero in gioco. Il permesso di volantinare è il classico muro di gomma. Una volta di più, il dissenso resta nella base e non sposta di un'inezia le azioni dei vertici. Un megafono costringe Fassino ad ammettere che il dissenso popolare esiste. Non è poca cosa, anche se - lo riconosco - è un peccato essere arrivati a questo livello. Ma non è certo colpa dei cittadini.
Moreno: leggi bene. Mi sembra di aver citato - oltre alle buffonate di Piero - anche alcuni momenti della recente vita italiana determinanti.
cambiare il sistema...
ma come si fa in una struttura che ti prende da piccolo, ti cresce a pane e compromesso, ti blandisce e ammicca, lèviga costantemente e incessantemente la tua visione della socialità condivisa fino a farti venire un callo alto mezzo metro, il "fare squadra, siamo una grande famiglia", le cazzate che qualsiasi imprenditore itagliano medio dice per slittarlo dolcemente in culo al lavoratore.
allora si adotta un altro metodo, quello del cambiare guardia in corso di compattimento (o passare l'arma dalla destra alla sinistra, in caso di duello con lame)
disobbedienza.
il no assunto a sistema di vita (anche al supermercato: soprattutto al supermercato)
lasciarli soli e ricreare una coscienza collettiva. con il dialogo, l'esempio e una discreta dose di fatica, ché in queste condizioni di assuefazione per toglierci la scimmia ce ne vuole.
se si vuole cambiare la linea del partito ds o di qualsiasi altro partito, occorre iscriversi e votare nelle sedi opportune, alberto ho visto con i miei occhi troppi bravi a protestare, fomentare, incitare giustizia e libertà per poi accomodarsi a ritirare il premio di consolazione, fuochi fatui, a volte ho addirittura pensato che addirittura sapendoli fisiologici ci sia una apposita organizzazione pronta al recupero dissidenti.
maria
"usare un megafono e presentarsi in una festa non propria e manifestare il dissenso è possibile?si "
@maria :perchè festa non propria ,perchè si dissente ? ricca sarà un provocatore ma non ha votato la casa delle libertà , o sbaglio ?
la festa dell'unità è la festa dei ds ,va bene , ma non dimentichiamo che è stata per una vita la festa di tutta la sinistra e che tanti di sinistra la considerano sempre un pò anche loro.
non dimentichiamo anche che grazie al voto di gente come ricca (e alle sue provocazioni ) che si deve la vittoria del csx alle elezioni, alle provocazioni di gente come lui e alle persone che si sono attivate per vincere e poter finalmente essere libere anche di dissentire .
negare questo e non accettare dissensi e provocazioni nati da disagi veri , non porterà a rivincere .
io son disposta a iscrivermi a qualunque roba, purché a 'sto punto il programma sia di costruire una roba tipo, mi vien da dire, Bersani sindaco; o idee diverse ovviamente, ma dall'analogo al migliore di questa. per andare a sentire dibattiti autoreferenziali in mancanza anche della minima comprensione del fatto che non è interesse di nessuno men che meno a sinistra tenere in posizioni di forza petrolieri e tycoon, che cosa me ne faccio, scusa??? allora aspetto che Drizzt fondi la destra decente e m'iscrivo là.
Carolina
e aggiungo alle parole di anto_c: tra i circa 25.000 voti di scarto c'erano il mio e quelli di chi, per scelta, non andava a votare da molti anni. se non avessimo avuto il rigetto per quella specie di saltimbanco precedente non sarebbe andata così.
antonella festa propria perchè è orgnaizzata dal partito ds, come rifondazione organizza le proprie, o altre organizzazioni o associazioni.
io vorrei che solo lontanamente poteste immaginare quante centinaia di persone iscritte al partito lavorano gratuitamente per allestire un festival, sono iscitti ai ds se si paprla del festival dell'unità , se succede qualcosa mentre è in opera la festa chi creda ne risponda la sinistra tutta o l'organizzazione che l'ha messa in piedi?
maria
"achab dici sempre la stessa cosa, ebbasta". Già, e tu invece?
Ferrante non era affatto raccogliticcio. Proprio per il ruolo da cui veniva. Che però, per te è "di destra nel DNA" (un'argomentazione che si commenta da sola). Comunque ci sono post nell'archivio di OMB che dimostrano quanto sia labile e oscillante e, scusa, con il rispetto dovuot, un po' "modaiolo" il Biraghi pensiero sull'argomento.
lunedì sera c'ero. Non sono né un militante né un elettore Ds (voto e ho militato più a sinistra) ma in questa circostanza mi schiero dalla loro parte. Non si va in casa altrui a gettare merda senza mettere in preventivo una reazione. Che c' è stata ma in forme molto più civili e democratiche rispetto a quanto sarebbe potuto succedere ai tempi del vecchio Pci di Berlinguer (personaggio che il circense evocava al microfono un po' a cazzo). Nel merito dell'indulto, credo che qualsisasi persona di sinistra non possa non tenere conto che di quel provvedimento hanno beneficiato migliaia di esseri umani prima costretti a vivere come topi.
oltre ad essere presente lunedì sera, ho letto il racconto e visto il filmato di ricca. quello che dice e quello che mostra rivelano il contrario di quanto vorrebbe far credere. ricca ha espresso la propria opinione eccome. solo che la sua opinione è l'unica che ammette. perché non chiama al confronto le persone. trovo anche che il suo modo di descrivere le persone che gli si sono avvicinate sia in partenza sgradevole e prevenuto. usa aggettivi dispregiativi che vanno al di là dell'opinione e del dissenso politici.i democratici di sinistra hanno organizzato una festa che per 26 giorni è rimasta aperta al tutti. anche a ricca, che purtroppo non ha saputo cogliere un'occasione, "opportunità" come lo slogan del festival, di confronto
Insomma, una bella bolla che si sgonfia come quella del presunto mancante programma sul sito della Festa dell'Unità di qualche post fa. Complimenti.
Anto, tanto "per fortuna" non riguarda alcun tipo di proposta ECONOMICA e SOCIALE men che meno provvista di un minimo collegamento con il resto del Paese e la cura del benessere politico di una maggioranza di SINISTRA nello stesso. per cui IN VACCA ci sta benissimo e forse ci starà a lungo. detto questo, io torno definitivamente a lavorare. :-) e il prossimo che profana la Festa de l'Unità per favore, almeno BOLLITELO (con moglie e figli)!!!
Carolina
Può essere che Ricca abbia fatto un po' di folklore di cattivo gusto, ma comunque rimane il fatto che la dirigenza DS è ormai impermeabile agli umori dei cittadini, che magari non sono iscritti, ma che li votano e che quindi a ragione vogliono il confronto.
Proprio la sera prima dell'incidente ho tentato di parlare con alcuni compagni, con un segretario di sezione, del clima poco entusiasmante che aleggiava quest'anno alla festa. Si sono subito chiusi a riccio e non hanno voluto sentire le critiche, poche, che si tentava di far arrivare.
Il dibattico sulle elezioni a Milano c'è stato e quindi nulla di più si doveva discutere.
Forse mi sbaglio, ma questo atteggiamento non mi sembra lungimirante. Stanno chiudendo tutti gli spazi con la società civile, che ripeto comunque esercita il diritto di voto ugualmente agli iscritti.
Finchè i girotondi erano portatori di acqua e di argomenti contro Berlusconi, sono andati bene, quando invece hanno iniziato a chiedere ai partiti maggior coinvolgimento, non solo sono stati tacciati di qualunquismo borghese, ma addirittura ritenuti nemici della politca, o meglio dei partiti.
Ora c'è il PD, bene, si faccia in fretta e si veda in fretta i numeri che potrà esprimere, così ci si chiarirà le idee, certamente al di fuori del partito, perchè altrimenti si disturba.
Saluti sereni e ben ritrovati a tutti.
Scusate, ma a me questa discussione interessa e credo che possa interessare a molti. Alcune considerazioni di persone con opinioni diverse dalle mie (prima tra tutti Maria) mi danno materiale su cui riflettere. Quindi ho rimosso la fuffa, spero che nessuno si offenda. Chiederei a tutti di restare in tema ed eventualmente usare l'email per scaqzzarsi a volontà. Grazie.
ecco bravo
e ripartiamo da un concetto: per criticare le scelte di un partito che hai votato (poniamo) o che fa parte di una coalizione che hai votato devi anche iscrivertici o basta andare lì e dir loro cosa pensi dell'argomento x o y?
mettiamo che io abbia votato fassino: vado lì e critico. posso farlo con il megafono o non devo averlo? (i concetti che esprimo, con o senza amplificatore, sono gli stessi)
oppure non devo essere un uomo in cerca di notorietà? non posso essere un imbecille ignoto?
oppure il discrimine è l'intelligenza del mio intervento? o l'uso corretto dell'idioma?
quale sarebbe la "carta" che mi consente di criticare de visu un mio rappresentante?
x pa.ro
La differenza fondamentale che forse ti è sfuggita è la differenza tra opposizione e contrapposizione.
Se Ricca vuol avere spazio ad una festa dei DS, allora deve dichiararsi iscritto ai DS ed il suo deve essere un dissenso, non una contrapposizione.
Se Ricca è un esterno ai DS, allora non può rivendicare di avere uno spazio in una casa non sua, dove viene a contrapporsi e a berciare.
Se Ricca NON è un diessino allora è stato allontanato con piena ragione.
Se a venire a fare quelle cose fossero stati gli iscritti ad AN, alla Lega Nord o all'Italia dei Valori o di Rifondazione nessuno avrebbe protestato per il loro allontanamento.
Sarebbe stata considerata una provocazione e basta.
io non concordo con nessuno oggi!
allora secondo me il punto non è contestare o meno, a casa mia, a casa tua....
chissenefrega...
vi dico quello che ho visto e pensato lunedì sera, forse un po' mi ripeterò...
allora...
dopo essermi fatta il mazzo dal 24 agosto, finalmente il mio stand ha chiuso al pubblico e sono andata verso il valtellina per la festa dei volontari...
vicino al cancello del mazda palace ho incontrato un tipo con dei volantini sull'indulto e l'ho fermato IO per averne uno (volantino degli amici di beppe grillo)...
poi ho visto fassino che si trasferiva dallo spazio coop al valtellina, ho sentito uno con il megafono e ho riconosciuto ricca...
per me la sua contestazione ci sta tutta... quello che mi fa davvero davvero tristezza è che ricca sembrava davvero interpretare un ruolo, cercava gli sguardi delle persone, mentre discuteva con la signora che descrive in maniera abbastanza dispregiativa, e alla quale io ho sentito dire "ci state rovinando la festa dopo tanti giorni di lavoro"...
e poi nel suo articolo ha "messo la cornice" (come si direbbe dalle mie parti) agli avvenimenti...
in questi giorni avevo rimosso l'episodio, presa da tante altre cose...
ma sinceramente stamattina leggere questo post mi ha proprio rovinato la giornata...
ciliegina ,qua non è in dubbio la voglia di provocare di ricca
è il fatto che la sua provocazione deriva da fatti che tutti vorremmo sapere
non ha detto cose false e tendenziose , non ha insultato , ha solo fatto quello che ha sempre fatto , solo che quando lo faceva a berlusconi andava bene , a fassino no .
è mica andato lì a tirar bombe , ecchecavolo !
niente oggi "non mi sono capita"
rinuncio....
"per me la sua contestazione ci sta tutta"
Ciliegina ha ragione, nel merito dell'indulto tutti abbiamo le palle che fumano, ho visto incazzato pure qualche diessino standard pecorone, ma per quelli il problema si risolverà entro un mese, probabilmente verranno distribuiti i classici opuscoli da recitare come mantra in cui li si convince che "tutto va per lo meglio", come nel Candido di Voltaire.
ribadisco a tutti che non c'è stata censura. Ricca & co. hanno volantinato e cercato di convincere i passanti della giustezza delle loro posizioni SENZA NESSUN PROBLEMA (tranne vivaci battibecchi di chi non era d'accordo).
Se qualche responsabile ha tolto loro il megafono mi sembra il minimo per garantire una festa senza "casino" , alla festa l'unico megafono accettato è quello dell'organizzazione che manda musica e programma della serata.
LO DICO AD ANTONELLA E A TUTTI QUELLI CHE CONTINUANO A VOLER DIPINGERE FASULLE VITTIME DI INESISTENTI CENSURE.
LO DICO IO CHE SONO SEMPRE CRITICO NEI CONFRONTI DELLA DIRIGENZA (E ANCHE SULL'INDULTO) E QUINDI NON ESSERE ACCUSATO DI DIFENDERE MIRABELLI & CO
Non c'ero, me lo sono perso, ma si può fare qualche nota dall'esterno.
Le feste dell'Unità sono sempre state fatte di tanta gente come "la ciliegina" che si fa un mazzo così per un mese perché "crede nel Partito". Fra queste, ci sono quelle più riflessive e con capacità critica (la ciliegina) e quelle che credono con più ingenua fiducia, e che quindi hanno meno tolleranza per i Ricca. Non è affatto detto che queste siano le peggiori, anzi questa fede "salamelle e fedeltà al Partito" è una delle cose più belle dei DS. Allora, quando il Ricca descrive questa gente così: "Volti, espressioni, modi sono incarogniti, minacciosi, penosi. Questi facinorosi hanno un non so che di primitivo nello sguardo, da tifosi che sentono minacciate le radici profonde della propria identità...." non riesco ad essere oggettivo nei suoi confronti, lo prenderei a schiaffi io, che mi considero democratico, riflessivo, ecc, ecc Ai tempi di Berlinguer, ha giustamente detto qualcuno, gli sarebbe andata ben peggio.
Per il resto, diciamo che nel merito concordo con quel che scrive Maria e apprezzo come lo scrive (non è la prima volta). Ma allora non si può dissentire, dobbiamo delegare per cinque anni? Certo che si deve potere, Rota, Antonella, Pa.Ro.! Però ricordiamoci che nessuno di noi ha la chiave della unica verità, ad es. che magari qualche altro elettore del tutto legittimamente gradisce moltissimo che sia stato votato l'indulto o simili.... E che quindi è perfettamente legittimo che l'eletto preferisca il parere di A piuttosto che quello di B e, più di tutto, il parere della propria coscienza. Liberi noi di "manifestare", liberi loro di non ascoltarci.
Il problema, Alberto, a mio parere non è tanto un qualche diritto soggettivo di ogni elettore dissenziente ad essere "ascoltato" (cioè, che si seguano le sue ricette). E' che, se lasciamo che tutti i Rota (scusami R. se ti prendo come esempio), disgustati dallla sordità delle forze politiche organizzate, tornino a "non votare per molti anni" cioè a non partecipare, a non influire sulle decisioni, sulla linea dei partiti della sinistra, è la qualità della politica di questi ultimi a perderne, non in termini di voti, ma di passione, intelligenza, creatività. Infatti, si sono ridotti "da piangere", lasciatemelo dire. Ma non ho una buona ricetta per evitarlo.
Un altro punto importante lo solleva Berja sulle attività economiche della sinistra. Rispetto, non concordo con lui. Ma è OT, ce lo riserviamo per un'altra volta.
Ho appena visto il filmato sul sito di Piero. A parte il mal di mare per la qualità scadente della banda di Google, che fa vedere a spizzichi e bocconi, il documento è significativo. Piero ha (è un complimento) la faccia come il culo, è un provocatore straordinario, un killer. I militanti volontari ci sono cascati come pollastri. Fassino pure, perché non ha fatto l'unica cosa che poteva fare: rispondere. Non ci voleva poi molto.
Paolo, secondo te è rilevante la querelle con Ricca? e in caso affermativo, rimane tale sapendo che la dinamica è la stessa da anni e anni con un sacco di gente varia ed eventuale, sapendo quali sono le priorità nazionali e locali, ed essendosi anche formati un'opinione sul ruolo che vi ricoprono i DS? (non faccio del qualunquismo: Bersani qui farebbe il plebiscito. ma qui nessuno nella sinistra tradizionale vuol cambiare lo stato delle cose secondo me).
Carolina
@Carolina, non so se ho capito del tutto la tua domanda, ma proverò a esporre la mia visione: mi sono progressivamente convinto, soprattutto in quest'ultimo anno, che ci sono due lati della questione, parzialmente in contrasto.
Da un lato, la comprensione dei fatti politici, l'individuazione della scelta migliore non è cosa che appartenga di diritto a qualcuno "bravo", intelligente per definizione. In generale, la discussione e la valutazione democratica entro collettivi, organizzati o no, fa emergere soluzioni migliori, o "meno sbagliate" di quelle che nascono così, ex abrupto, nella mente del singolo; questa è la ragione della fiducia nel mitico "Partito". Nessuno ha il diritto di considerarsi più bravo di tutti gli altri insieme. Quando il processo è concluso, chi è chiamato ad eseguirlo gode di una legittimità che viene dal collettivo: non parla la voce di "Rossi, segretario", ma la voce di "Rossi, che esegue la decisione di tutti".
Questo meccanismo, che ha funzionato egregiamente per molti anni, si è progressivamente inceppato: troppe intelligenze non hanno trovato più nei partiti il canale di partecipazione democratica, si sono rifugiate nell'astensione dal voto o perlomeno dall'impegno o infine hanno dato vita a forme di impegno alternativo. Nel frattempo, non a caso, i "Rossi" non si sono più sentiti legittimati di fronte agli attacchi dei vari Ricca e in grado di risponder loro con validi argomenti.
I "Ricca" (e fra loro il primo di tutti, Nanni Moretti, oppure Dario Fo in campagna elettorale), hanno profondamente torto a presumere di avere un diritto soggettivo a vedere attuate le loro idee: è una presunzione e una prepotenza inaccettabile verso tutte le "signora Maria" che non hanno la loro capacità/possibilità di esprimersi e che, forse, potrebbero pensarla diversamente da loro.
Ma i "Rossi" hanno pervertito il funzionamento del proprio partito al punto che molti "Ricca" (e moltissimi milanesi più bravi e seri di Ricca) e quasi tutte le "signora Maria" non partecipano più ad un giochino dove tutto è già deciso da una piccola casta autorefernziale di professionisti, neanche troppo bravi.
Questo non mi preoccupa per gli strilli di un "Ricca", mi preoccupa perché la qualità del prodotto, dell'"offerta politica" di cui godiamo tutti, ne risulta drammaticamente impoverita. Inoltre, se escludiamo di fatto moltissimi cittadini dal diritto di "fare la politica" cioè di influire in qualche modo sulle decisioni, non rispettiamo il presupposto fondamentale dello stato democratico-liberale.
Quale soluzione? Io ritengo che si debba fare uno sforzo per "riaprire" i partiti ad essere un effettivo canale di partecipazione. (Perché i partiti e non i movimenti, comitati spontanei, ecc? In realtà, è la stessa cosa: nella nostra Costituzione, partito=movimento di partecipazione politica organizzato, poi chiamiamoli come vogliamo). Proprio la Costituzione ci dà un appiglio nell'art.49:
"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere CON METODO DEMOCRATICO a determinare la politica nazionale"
Negli anni '60 era la destra a chiedere una legge di attuazione costituzionale che garantisse la democrazia ed il rispetto delle minoranze anche all'interno dei partiti, e la sinistra ad opporsi. Oggi, potrebbe essere la richiesta, ed una bandiera ragionevole, per tutti coloro che credono nella partecipazione democratica.
sì, hai capito qual era la domanda. e hai anche dato un'ottima risposta!!!
grazie
Carolina
paolo zinna quello che evinco dai tuoi commenti è l'indisponibilità dei vertici politici a confrontarsi con le persone che non siano tesserati di un partito come se solo quella tessera li legittimasse ad avere opinioni .
secondo me è un atteggiamento sbagliato ed elitario che rinnega la partecipazione popolare ,
ed è la scusa per chiudersi a riccio per le domane scomode non anticipatamente concordate .
fassino avrebbe dovuto rispondere alla domanda di ricca perchè :lui era lì in veste ufficiale di politico(e non come avventore per bersi una birra),
era in una sede adatta (e non in un supermercato mentre faceva la spesa)
era una domanda a cui milioni di elettori , anche suoi , stanno ancora cercando una risposta (e non siamo scemi , non è mai il momento giusto , la sede giusta ,la persona giusta , non era autorizzato , e intanto il tempo passa e va tutto nel dimenticatoio).
Anto, scusa la fuzzydizzyte acuta, ma "va nel dimenticatoio" o "tanta acqua è passata sotto i ponti"?
- ma si può continuare ad aprire le riunioni con una simile idiozia per anni e anni??? ma cosa vuol dire??? tutte le volte??? ma vien da sghignazzare!!! :-)))
Paolo cmq non mi pare che c'entri, vabbè, è per l'indulto, ma lo dice almeno, non fa lo gnorri, che è diverso!!! e poi ha ragione sul fatto che l'obiettivo non è di avere "i dipendenti", l'obiettivo a una tornata di amministrative sarebbe di vincere le amministrative, a una di politiche le politiche, a un concorso di bellezza almeno il premio di consolazione etc...
Carolina
Antonella, scusa, ma dove mai ti ho indotto a pensare della tessera e dei diritti che ad essa sarebbero connessi? Io pensavo invece che Ricca non ha il diritto PERSONALE di imporre la SUA agenda politica a Fassino alla festa dell'Unità. Lui gli voleva chiedere dell'indulto? e invece la bionda, la ciliegina, i militanti volevano magari sentirlo parlare della fame nel mondo o di che altro era previsto che parlasse, e ne hanno lo stesso diritto di Ricca. Non è un "diritto di Fassino a non rispondere", è il diritto di ciascuno di noi ad avere un accesso paritetico alla atività politica. La tessera non c'entra nulla, c'entra l'impegnarsi a lavorare politicamente, nei movimenti informali o nei partiti, invece di guardare dall'esterno e dire "che schifo! io sì che saprei cosa fare!". Ma ho già detto prima che la colpa non è certo dei "Ricca".
OT: guarda che anche nei partiti si sta cominciando a capire che la tessera, proprio come concetto, non serve più a niente. La militanza sì, però. se vuoi, sarò lieto di discuterne.
la differenza è proprio questa :che io penso che ricca avesse quel diritto personale
(stanti le cose che ho premesso di sede ,di veste e di pertinenza della domanda)
nè più e nè meno come avrei potuto averlo io , o tu o biraghi
perchè non siamo elettori della cdl in missione di guerriglia e scompiglio , ma persone che l'hanno votato .
tutto qui.
antonella espongo in ordine le ragioni del mio dissenso da quanto da te scritto:
1) l'indulto non è stato approvato unicamente da fassino e ds, ma a parte l'Italia dei valori di dipietro, da tutta l'arco parlamentare rappresentato dal centro sinistra.
poichè da luglio a settembre si sono svolte tutte le feste degli altri partiti, logica vuole che lo stesso modus operandi di ricca verso fassino avrebbe dovuto essere applicato in tutte le altre occasioni .
2) per essere credibile un dissenso ed avere efficacia deve avere obiettivi e un programma chiaro, dipietro il giorno del voto all'indulto aveva dato appuntamento a tutti i dissidenti fuori al parlamento, non si è presentato praticamente nessuno, io stessa ho partecipato al volantinaggio a torino promosso dai grillini in piazza castello , eravamo in otto e pur pochi ho condiviso la scelta e volantinato io stessa, ma quando hanno voluto andare in corso vinzaglio davanti alla sede dei ds ad appiccicare i volantini dietro il portone, mi sono rifiutata dicendo appunto che il ds non era l'unico partito a votare l'indulto e non aveva senso attaccare solo quella sede e non le altre, a meno che non si volesse solo cercare lo scoop e la mera provocazione, ho volantinato lungo anche via roma, corso vittorio e non li ho seguiti fino in corso vinzaglio perchè avevo capito che l'intenzione era solo creare provocazione.
3) i grillini hanno un ottimo scenario per manifestare dissenso, organizzare cortei, fare feste proprie, pagare diritti di occupazione, grillo con la fama che ha potrebbe cominciare a dare gratis spettacoli a tema e raccogliere migliaia di persone attorno a sè e non farsi pagare un sacco di euro per un biglietto dove sparare a zero contro tutto e tutti e poi incassare denaro contante, sempre per esperienza personale 6 anni fa grillo, ne parlò la stampa di torino, non annullò uno spettacolo a collegno dove la sottoscritta mi pare pagò circa lire 60.000 con il fango alle ginocchia e lui per non ridare lo spettacolo non rimborsò i biglietti e non annullò lo spettacolo dopo una pioggia torrenziale durata ore ed ore alle scoperto.
a torino centinaia di persone scrissero il fatto sbigottiti alla "Stampa" non ridiede lo spettacolo nè risarcì il biglietto ,perchè era in regola, dopo aver aspettato che spiovesse, lui l'aveva dato comunque lo spettacolo per coloro che erano rimasti perchè attrezzati di impermiabili, ombrelli, o riuscirono a ripararsi sotto la tettoia che era presente nel parco, lui lo vidi io personalmente era al comodo e all'asciutto in macchina, e l'organizzazione non sapeva cosa fare e dirci che alla fine ci consigliò di andare via per motivi di sicurezza.
Antonella nessun movimento serio si comporta così quando ha a che fare con milioni di persone a cui deve dare risposte, e che si assume responsabilmente l'onere e l'onore di accusare gli altri d'incapacità e ingordigia.
maria
Maria. però, e con tutto che ti voglio gran bene e che ti apprezzo molto e che tutto ciò si dovrebbe vedere, io mi aspettavo che la politica *della signora Maria* non fosse legata a un partito, ma ai vari casi che si presentano.
Non ce l'ho con i DS in particolare.
So che Pierluigi Bersani, Furio Colombo e Lele (Fiano) ke skova le marce mele ;o) sono diessini. Come Anna Finocchiaro, una grande persona con sete di e competenza nella giustizia che purtroppo nessuno si fila, e molti altri.
Solo che, riprendendo i casi che si presentano a Milano, a parte il già spinoso capitolo sconfitte elettorali, ma poi dico del tutto onestamente che non posso fidarmi dei DS.
E voglio continuare a dirlo, non per fare provocazioni o critica distruttiva, ma perché spero che ciò serva, diciamo anche proprio a un livello più che infinitesimale, a contribuire un minimo al fatto di salvare la mia città, e di far sì che chi vive altrove non pensi (più???) a essa come a "un laboratorio".
Ciò perché gli interessi petroliferi, la subcultura mediaticocalcistica e il retaggio fascista non possono altro che far male anche al Paese.
Carolina
maria l'indulto in sè è una scusante ai fini di quanto io ho detto e credo in fondo anche di questo post , poteva essere qualunque altra cosa , non in senso generico ma rilevante ,come quello tipo la legge elettorale , il bonus per i bambini o qualunque altra cosa pertinente al programma elettorale non mantenuto .
se non vengono mantenute le promesse elettorali o si vede che le priorità sono altre rispetto a ciò per cui gli elettori li hanno votati , devono aspettarsi per forza motivi di dissenso e domande , così come chi le pone si aspetta delle risposte.
tu dici ma perchè lì ? mi sembra di capire che tu hai ritenuto fosse una cosa per colpire i ds , può essere , io non sono nella testa di ricca nè dei grillini ,ma penso come ho già detto che la festa dell'unità è sempre considerata una festa di tutta la sinistra e se voglio provocare vado lì.
non può la sinistra reagire ad una provocazione gridando "attentato" come nelle gag su berlusconi .
se volevamo che si urlasse alla lesa maestà ogni qualvolta uno pone una domanda scomoda ci tenevamo il berlusca .
carolina io non riesco a localizzare il disagio in una piccola particella del corpo politico o partitico, sarebbe molto semplice e consolatorio, magari fosse così, la non partecipazione alla vita pubblica anche manifestando civilmente il proprio dissenso è un'opportunità non da poco e non sottovalutabile, la prima cosa che fa una dittatura quando si insedia è evitare assembramenti pubblici, chiudere i giornali e presiedere rai e tv.
proprio perchè so quanto sia importante la presenza nei momenti focali delle decisioni mi sono presentata quel sabato mattino in piazza castello per dire no all'indulto.
ma lì ho capito benissimo che l'interesse non è era dire no all'indulto, altrimenti si sarebbe dato il via a proteste simili diffuse e capillari.
se vuoi mettere in discussione un organismo, una legge, non basta armarsi di un megafono per andare davanti a fassino e dire no.
rimane un gesto isolato e fine a se stesso.
un gesto irriverente , comico, ma che non smuoverà neanche di un nanomillimentro il mondo partitico e la struttura di cui si è dotato.
anzi! la stessa ciliegina ti ha detto che poi ha visto ricca poi mangiare seduto al festival, tu credi veramente che boutade così possano far nascere una vera autocritica all'interno di una struttura organizzata?
maria
Maria, ma infatti il problema non risiede in un partito, né ovviamente e a maggior ragione in uno di sinistra. il problema è sociale. però che i partiti vi si adeguino fa indignare.
Anche se ciò fosse solo a base locale - che non è, a mio parere. a Torino avete fatto cose mirabili... ma non dirmi che erano i ds... era la città. perché è vero che i ds hanno mantenuto consenso, però è anche vero che la politica che è stata fatta e che c'era da fare non era la stessa, e che le difficoltà economiche, sociali e culturali le avete gestite *tutti*. e proprio come a Milano, non sempre con i ds all'avanguardia.
gestire non è sempre uguale a partitizzare. anzi, per esempio, secondo me con le olimpiadi e il gaypride i ds dormivano pure a Torino... solo che portando grana poi nessuno si è più fottuto del fatto che fossero compromissori o "sonniferi".
in altre parole, e per usare una metafora efficace: il significato delle olimpiadi f.c. che fosse tregua, era sonno, però la grana arrivava e così il plebiscito (giustamente. Far soffrire una città come Torino è un'infingardata!!!).
qui è diverso. sono simbologie diverse per quanto sia un'infingardata lo stesso. 'sta città, per intenderci, è diventata una puttana, grassa da un punto di vista "democratico", sparuta da uno civile.
e con la complicità, la miopia, il masochismo (e l'ingenuità) di troppi.
Carolina
carolina io non vorrei costringere questo thread in duetto tra me e te, però vorrei fare delle precisazioni.
quando affermo che la goliardata di ricca non fornisce alcun contributo ad una critica costruttiva politica, lo faccio non perchè avverso tali forme di contestazione.
anzi, per carattere, per formazione , mi sono più vicine tale forme di aggregazione e manifestazione che non quella forzata e ingabbiata della vita di partito.
Ma i meccanismi ormai li conosco troppo bene per sapere l'improduttività di una boutade, mentre riconosco il valore di un' organizzazione di un gruppo eterogeneo di dissenso rispetto alla compattezza omogenea di una forza partito.
omb rappresenta questo valore aggiunto.
tra le riga di un dissenso irrequieto e a volte irridente , coglie la capacità di accogliere una persona come me che è delusa dall'èlite che si è formata negli apparati buracratici del proprio partito, un paolo zinna che nonostante le crude e le cotte a cui avrà assistito ha ancora voglia di mettersi in gioco e discussione, non avendo perso il gusto per la partecipazione , ci siete voi che magari non avete mai fatto una vita di partito formale ma siete ricchi di idee, di voglia di sapere, capire, conoscere, siete coloro che i partiti non hanno saputo o voluto accogliere perchè difficili da gestire come interlocutori forse anche solo per indifferenza o caparbietà.
io penso che questi sono i veri movimenti titolati a chiedere ed ottenere risposte se non si faranno prendere dalla facile tentazione dell'urlo gridato a tutti i costi o della provocazione pre- confezionate e preparata come si evince dal video di ricca, a cominciare dalla visione del megafono messo in valigia e portato come una reliquia al festival di milano.
la politica vera è fatta di fatica, sacrificio, rinuncia, è mettere se stessi al servizio degli altri consapevole che puoi perdere molto ma puoi ricevere tanto.
c'è gente che con la politica sia antagonista che di governo ormai ne ha fatto mestiere, toccare i loro privilegi è come prendere un mitra e sparargli addosso, difenderanno fino alla fine e senza alcuna dignità il più piccolo lembo di potere acquisito.
dirlo non è uno scandalo ma è bene esserne consapevoli, c'è chi sgambetta e sgomita per avere un piccolissimo incarico che gli permetterà di salire un gradino nel suo status ma non ho mai visto nessuno rinunciare e farsi da parte quando ha assaporato il gusto del privilegio acquisito. mai! e non parlo solo di alti dirigenti ma di gente semplicissima e neanche scolarizzata, anzi sono i peggiori e i più famelici perchè ancora più forte è il loro appetito.
vigilare carolina, partecipare, essere credibili, attendibili, ecco le vere e uniche armi per evitare che orde di lupi prendanno il sopravvento e divorino la nostra democrazia ela nostra voglia di partecipazione.
maria
non c'è duello. su Ricca ho già detto che la questione in realtà mi tange poco. quello che mi tange è che Milano non ri-esporti qualche strano "gruppo dirigente" nel resto del Paese.
mi piacciono i partiti, la Costituzione e le persone che ritengono queste priorità, per il resto ognuno ha i propri pregi e i propri difetti, non mi strappo i capelli e non polemizzo.
né con te né con "i ds" o altri. per il resto a parte che sto pensando a una risposta che sia al contempo sintetica e ragionata.
in genere comunque, personalmente non alcunché in contrario alla politica, però sono un po' "caratteriale" quando sento slogan e mi danno davvero fastidio le forme di fanatismo, anche se mi sembra di capire quello che in realtà è "il gruppo in azione" in un contesto di attività politica costruttiva.
il mio difetto con certi aspetti della politica è la "caratterialità" :-), il pregio è che sono molto onesta (un po' rompicoglioni, ma per intenderci cerco di capire, non di litigare).
la mia forma di attività preferita comunque oggi è "politico intellettuale", non "politico militante" = cercare di capirci qualcosa, che le cose vengano da sinistra o da destra, e di dire quello che mi va e quello che no per quel che vale.
con la mia comprensione del progetto pd, in realtà sono un po' ferma, sia pure non del tutto - ho capito che lo vuole anche Prodi e non soltanto espressioni di correnti o partitini e ho capito che potrebbe avere un potenziale di rappresentatività di una fascia di persone che si spiegano "l'Itaglia" in termini di contrapposizioni eccessive, o comunque di persone coinvolte in cambiamenti sociali molto forti che oggi si avvertono senza forse (io) sapere bene in che cosa consistano; e poi mi sembra d'intuire che un domani le nostre "sinistra" e "destra" potrebbero essere molto diverse da come le abbiamo conosciute.
(Paolo ha ragione anche sul fatto che proprio c'è stato un mutamento radicale nei partiti, non solo forme più o meno comprensibili di "anti-partitismo" vero o apparente.
Carolina