Grande Al.
Si stampasse il tuo post e se lo appendesse ai piedi del letto.
Forse ma forse, se a farlo notare è nientepopodimeno che un suo "collega Ministro", potrebbero anche non essere istanze così poco urgenti, ecco
"pazienza" ????
albero scusa ma la sezione non è appropriata :
la faccia come il culo ci vuole per parlare di pazienza ai precari , magari da dieci anni .
io penso che cesare damiano abbia ragione,è una persona seria e competente, chiede pazienza e ragionevolezza, contando che oggi giorno il governo è in bilico tra franchi tiratori, narcisi vari e balletti da operetta di terz'ordine.
diverso è immaginare il divario che si è creato tra una clase dirigente che non ha capito che paga lo scotto di non essere stata scelta dagli elettori e che ancora non s'affanna e non chiede la riforma della legge elettorale.
non si vuole capire che se non si fa questo primo atto coraggioso si sentiranno sempre delegittimati nel loro operato.
la forbice dei privilegi tra l'èlite e la maggior parte della popolazione italiana si è ormai tanto più allargata e l'ingiustiza, ormai, stride così forte per il rumore assordante del conflitto sociale che neanche un bravo compagno come cesare damiano riesce più a silenziare.
maria
Maria, non metto in dubbio che Damiano sia competente, eccetera. Dico solo che una volta di più ci troviamo di fronte a una persona che ha perso i contatti con la realtà. La comunicazione è importante, soprattutto in una condizione politica come questa. In Italia ci sono famiglie che sfiorano la fame e questo bel tomino si permette di dire che devono aver pazienza? Immagino che sia davvero così, ma uno che davvero vuole che questo governo resti in piedi deve anche pensare a quello che dice. Amareggiato? Ma che provi a vivere con 800 euro al mese e poi si accorge quali sono le cose che amareggiano. Si vergognasse...
giusto si vergognasse .
maria basterebbe che il governo facesse applicare le leggi di tutela dei lavoratori, basterebbe ad esempio che si indagasse e si vietassero i rapporti di lavoro di collaborazione con partita iva casualmente con un' unica ditta ...
ma che scherziamo !
alberto noi abbiamo già ragionato , quasi all'infinito direi, sui limiti di questa sinistra eche abbiamo votato e in cui abbiamo creduto.
tu sei un giornalista, un ottimo comunicatore, sei abituato, in pochi istanti, subito a cogliere la nota stonata di una dichiarazione , soprattutto quando a rilasciarla è un ministro della Repubblica.
Ma , quando sei venuto da me a Torino, e siamo andati insieme in federazione, avrai ben capito in quante e quali difficoltà si muovono ormai nel centro sinistra, ti potrei raccontare di un sacco di nefandezze che avvengono per potersi sistemare qua o là come meglio aggrada, non lo faccio, non perchè sia vigliacca ma perchè penso sia inutile e improduttivo.
il qualunquismo si nutre proprio di tali comportamenti.
cesare damiano oggi non può fare nulla più di quanto non stia facendo, favorire i contratti ai giovani ed eliminare il precariato dal nostro vocabolario significa una sola cosa.
volere un patto sociale.
capire che garantire le pensioni a milioni di persone , sostenere la sanità e aiutare gli invalidi, reggere gli investimenti e creare posti di lavoro comportano grandi risorse finanziarie.
se i ricchi rifiutano di fare la loro parte, se le èlite non comprendono la gravità del momento sostenendo i rischi, l'esborso finanziario e la garanzia della stabilità di governo , come avviene negli altri paesi civili dove maggioranza e opposizione si danno guerra ma sulla stabilità e l'equilibrio sociale non fanno mai venire meno la loro presenza.
in altri paesi anche solo con un voto di scarto un governo riesce a governare, l'opposizione non ha alcun interesse a mandare l'economia a fottìo, in Italia sì, lo fanno quotidianamente perchè i soldi sono ormai al sicuro nella repubblica di san marino, in svizzera e nei paradisi fiscali.
l'irresponsabilità è tale che rischiamo di finire negli ultimi posti mondiali questo per incoscienza e spavalderia o perchè ormai il sedere è al caldo e al sicuro.
pensaci alberto, nè cesare damiano nè nessun altro oggi potrà aggiustare in breve tempo questo sistema senza siglare un patto sociale tra tutti , un accordo che serva non tanto a salvare il portafogli o la poltrona, perchè quelli ormai se li sono già salvati, quanto a far ripartire il motore di questa nostra Italia ma bisogna amare il proprio Paese per volerlo veramente fare.
maria
Eh, Maria, però le parole contano..
Non si lamenti se l'impressione poi non è esattamente quella che stia pensando al lavoro da fare, dal momento che non ne fa parola, ma piuttosto a se stesso e a quello che è il suo mondo (i colleghi).
Sarà sicuramente vero quanto dici, ma se invece di dirsi "amareggiato" per una, dico una critica, l'avesse presa in considerazione e avesse parlato degli impegni presi o degli impegni che si vuole prendere, di quanto fatto e quanto farà, avesse detto una parola sulla gente per la quale dovrebbe fare, quella che era in manifestazione ieri...dai...
Maria, tutto giusto quanto dici sul patto sociale da ristabilire. Cosa peraltro fattibile, nell'arco di una legislatura, mi auguro.
Ma lo dicesse...!
Qui si sta parlando di una dichiarazione che Damiano ha rilasciato...
Non è questione di qualunquismo
Tu dici "oggi non può fare nulla più di quanto sta facendo"
A prescindere dal fatto che cioò è forse opinabile (concordo con Antonella: si potrebbe cominciare semplicemente a controllare&applicare, prim'ancora di stravolgere un apparato legislativo), il problema -di comunicazione!- è che lui non dice questo
Non dice nulla
nulla, in verità
che non riguardi essenzialmente se stesso
e la comprensione che gli si deve,
a lui e al suo Governo
e no!
certo oppi che la comunicazione è fondamentale, è il limite che infatti imputo loro, non si può, oggi, con i mezzi di comunicazione che t'accompagnano fin dentro la camera da letto non tenere conto dell'importanza di cosa e come dire le cose fondamentali.
forse si teme che dover dichiarare chiaramente che siamo sull'orlo di un fallimento e di degrado può spaventare e trascinare nella resa tutti e tutto?
solo così si spiegherebbe il comportamento della iervolino a napoli, dei sindaci del meridione messi di fronte alla lotta contro la mafia , la camorra e le altre oprganizzazioni criminali che controllano il territorio.
conoscendo un po' i meccanismi , posso solo pensare che cesare damiano ex sindacalista sia deluso che un componente del governo e il sindacato non abbiano loro spiegato come stanno realmente le cose, non basta dire più lavoro e salario, devi anche dire dove vai a prendere le risorse per finanziare i nuovi lavori, visto che i produttori spostano la produzione all'est e in cina dove la mano d'opera è a costi infinitisimali rispetto ai nostri e dove non sono rispettati i inimi livelli di sicurezza e lavoro minorile, non solo spostano le aziende là ma poi se gli fai pagare le tasse in italia, tipo suv, o panfili(vedi sardegna) , scuole private ai figli, albi professionali aboliti ti bloccano il voto in parlamento e fanno ostruzionismo.
ho parlato di patto sociale , proprio per queste ragioni, cesare damiano ha contenuto la sua rabbia in quella sola parola "amarezza" tutto quello che sta succedendo.
in quella parola c'è tutto. sgradevole ma chiara.
maria
Che dirti, Maria.
Come sempre mi fai comprendere meccanismi che non sarei in grado di realizzare da solo.
Resta il fatto che tu queste cose le hai spiegate; Damiano, no, per niente.
E credo non si possano biasimare quanti, come me, lungi dalla comprensione che sembra cercare con le sue parole, hanno solo provato un rigurgito di rabbia.
Il lavoro che sta (o meno - sarebbe bello sapere anche questo) facendo, resta comunque un mistero; e se di un patto sociale così vasto c'è bisogno, che si incominci a parlarne, per dio. Ma che qualcosa si inizi. Si faccia. Ditecelo.
Sono pienamente d'accordo con Maria. La manifestazione dovevano farla a Venezia in sostegno dell'azione di governo. Così non si ama l'Italia. Brava Maria bella considerazione. Alberto proponi tu qualche soluzione per eliminare il precariato....
giustizia lavoro e scuola erano le priorità del programma di governo, insieme con la legge elettorale e il conflitto di interessi.
del primo passo fatto nel campo giustizia è meglio stendere un pietoso velo.
non vedo perchè non si debba rilanciare il discorso del precariato anche con una manifestazione, si è discusso a lungo su come valutare i lavoratori che guadagnano oltre i 75.000 euro, se siano ricchi o no, se se ne fosse parlato un altro po' ci scappava pure la sovvenzione pè 'sti poveretti...
e tutti quei lavoratori che non arrivano a 1000 euro al mese?
ecco, è giusto che si parli anche di loro.
il lavoro precario non è un aspetto sociale o politico, è una piaga.
questo ficchiamocelo bene in testa.
cristina per palarne ne parlano già tutti i giorni i milioni di precari che stanno vivendo sulla propria pelle tale abiura, ma ti pare che un ministro se potesse eliminare in quattro e quattr'otto una piaga del genere non lo farebbe se ne avesse la possibilità?
come minimo gli farebbero una statua d'oro se ci riuscisse!
il problema è un altro, è che la nostra economia e la nostra produzione industriale è ai minimi storici, per integrare il salario dei precari non si può chiederlo alle poche aziende che resistono ancora in italia se no chiuderebbero e andrebbero all'estero, i professionisti hai visto bene come hanno reagito quando si è parlato di togliere le protezioni degli albi professionali, anche se era scritto nel programma di governo non pensare che non si stiano cercando soluzioni, ma bisogna reperire i fondi, diminuire il costo del lavoro significa togliere risorse e fiato allo stato, non è in pochi mesi che si potranno rimediare ad anni di lassismo e menefreghismo.
chi li dovrebbe assumere i precari? dove prendere la differenza da un livello accettabile di retribuzione a uno da fame? puoi obbligare un privato ad assumere? sai che fa l'impreditore? chiude baracca e burattini e se ne va all'estero!
non dimenticare mai che al governo ci siamo per un pugno di voti, e giornalmente quel pugno di voti viene barattato al miglio offerente.
tu mi tocchi i farmacisti? bene non ti voto o mi astengo in parlamento!
tu mi tocchi i tassisti ? ok fa pure ma io ti faccio ostruzionismo in senato e parlamento!
mi tocchi le baronie? gli albi ? Ok fa pure e io ti faccio cadere il governo, così riandiamo all'elezioni o facciamo un governo tecnico e così berlusconi uscito dalla finestra rientra non dalla porta ma dal portone e con i suoi voti ricominciamo il balletto dei numeri e dei compromessi.
oggi stiamo in queste condizioni cristina, la buona volontà e capacità nonbastano più, ci vuole ripeto un patto sociale simile a quello sorto subito dopo la guerra , perchè qui se non è guerra con le armi è guerra tra i nuovi poveri e i nuovi ricchi.
maria
Continuo ad unirmi alle parole di Cristina. In finanziaria vi sono misure per iniziare a diminuire quell'orribile discriminazione che esiste tra le diverse figure contrattuali e che determina scelte opportunistiche da parte delle aziende al fine di diminuire il costo del lavoro occultando lavori a tempo indeterminato con lavori a tempo determinato rinnovabili. Rendere sconveniente tali pratiche è il primo passo per affrontare questa piaga. Resta dunque evidente che quando si parla di taglio al cuneo si parla di questo. Se poi si vuole modificare la biagi, vi sono punti oscuri che vanno affrontati e sicuramente migliorati. Ma non sarà una legge a rendere giustizia ai precari. Bisogna affrontare anche il discorso dei contributi sociali necessari che vanno ad alimentare quei cuscinetti sociali indispensabili per affrontare con serietà la flessibilità del lavoro di oggi. In ultima istanza vanno toccati anche i lavoratori improduttivi e che adottano un comportamento di rendita dovuto esclusivamente alla protezione contrattuale che permette loro. Se poi vogliamo dare realmente la possibilità alle nuove generazioni di trovare lavoro e realizzarsi nella vita, bisogna creare le condizioni (attraverso interventi mirati e specifici, quindi leggi)per far si che le new generation possano occuparsi di hi-tech perchè è solo così che non si assiste a fenomeni di mal destra riqualificazione per trovare un posto di lavoro che non è il normale sbocco dopo il corso di laurea. Protestare senza proporre la vedo un po' una perdita di tempo. Non è piangendo che si ottengono i risultati, ma è rimboccandosi le mani e dandosi da fare. Pretendere che in 5 mesi si mettano a posto 5 anni di disastri è un po' troppo. Aiutare chi deve mettere a posto forse è più saggio.
Ops errore: mi unisco alle parole di Maria. Aggiungendo che tanto per cominciare bisogna organizzare una manifestazione contro quella legge odiosa elettorale. Forse cambiandola, magari si riesce anche ad andare ad elezioni con convinzioni diverse e con risultati diversi. Non è detto che torni Silvio. 5 anni di nefandezze non vengono cancellate dall'oggi al domani. Sono invece convinto che potremo assistere a delle sorprese, ma soprattutto ad una nuova generazione che finalmente si farà spazio e prenderà per mano questo paese...
Lucio: non propongo una beata sega, non è il mio mestiere. Però quello mi rappresenta, ce l'ho mandatio io lì, ho votato io il suo partito, quindi lui non deve fare né dire cazzate.
Maria: Immagino che Damiano stia facendo del suo meglio per rappezzare il disastro lasciato da Silvio. Sono anche molto incazzato con chi per cinque anni non ha fatto casino e lo fa ora che siamo al governo. Il mio commento negativo è su quello che damiano ha detto. Con un governo che sta in piedi con lo sputo, bisogna misurare ogni parola. Anzi, bisognerebbe tacere proprio, citare solo numeri (dati veri, non come faceva Silvio). Le amarezze per un'idiozia detta dal rifondarolo di turno ci devono essere tassativamente risparmiate, perché non ce le meritiamo proprio. Tutto qua.
Alberto, temo che tu invece abbia votato un simbolo senza sapere chi votassi. Se è vero che non è il tuo mestiere proporre, forse però conviene non lavarsi le mani solo andando a votare e immaginando che chi hai votato deve assolutamente non fare cazzate e comportarsi nella maniera che tu ti aspetti che si comporti. Soprattutto in questa situazione critica per tutti. A volte conviene anche dare una mano alle persone che credi di aver dato questo mandato. Non si può nemmeno però protestare contro una legge elettorale infame ma poi affermare io l'ho votato e io ce l'ho mandato ... non credi ?
Caso più comodo: i call-center.
Hanno personale che ci lavora per degli anni, ma con contratti a termine di pochi mesi che ha conseguenze che si riassumono nel non potersi costruire una vita, e in ultima analisi nella distruzione di una generazione (la mia).
Orbene: le aziende che gestiscono tali luoghi non possono certo esportare all'estero il lavoro o la manodopera, Maria.
Non perchè "resistano", semplicemente perchè non hanno la possibilità di far rispondere al telefono dipendenti cinesi.
Non credo ci voglia una concertazione di dimensioni storiche per imporre a queste aziende l'assunzione del personale.
Quella in cui mi trovo saltuariamente a prestare servizio ha qualcosa come poco meno di 1500 dipendenti...con gli scarti dovuti alle esigenze e al traffico interno, non scenderà mai sotto le 1000 unità. 1000 giovani assunti. Che possono anche accendere un mutuo e far girare qualche soldino in più. Non ditemi che ci va chissà cosa per provvedimenti del genere. Cuneo fiscale, patto sociale: lavoro necessario per intervenire in maniera costruttiva sull'attuale situazione del mercato del lavoro. Ma iniziamo a fare il fattibile. Si diceva che entro fine anno la mia situazione contrattuale potesse già cambiare, perchè sarebbe stato fatto quanto ho detto sopra. Anzi, addirittura a Ottobre. Infatti.
lucio: le tue sei righe mi risultano quasi incomprensibili. Non capisco cosa mi stai dicendo, quindi rispondo alla cieca.
Se parli della legge elettorale, direi che su OMB ne abbiamo dette tali e tante da avere la coscienza tranquilla. Io ho votato Ulivo, nonostante la legge infame, quindi ho mandato in Parlamento le persone che hanno scelto Damiano (che tra l'altro considero persona di valore).
"Dare una mano" secondo me significa segnalare le fesserie. Questa uscita di Damiano è stata una grossa stronazta comunicativa, noi l'abbiamo sottolineata a modo nostro.
i call center si possono portare via eccome, leggevo tempo fa che molti call center americani in realtà sono in india, certo lì l'inglese la fa da padrone , l'italiano un po' meno, ma non è che aggiustando il contratto dei call-center sistemi i precari della scuola, delle aziende agricole, edili, dei manufatti, degli enti pubblici, sono da ricercare azioni e fondi economici cuscinetto per integrare i cali di produzione, e la necessaria formazione che va oltre l'impegno scolastico, investimenti nelle vie di comunicazione per rendere appetibile il territorio, alberto sa , perchè ne discutevamo due settimane fa alla sua venuta a torino, stupito dall'alto numero dei passeggeri che la milano-torino è per molti ormai un mezzo di trasporto per pendolari, migliaia di persone si spostano ogni giorno da una città all'altra, da capolinea a capolinea, un inferno di due ore.
il controllo del territorio vuol dire lotta alla criminalità...............
vuol dire tante e tante cose oppi, il contratto del call-center è una goccia nel mare purtroppo!
e te lo dice una che di secondo nome fa altomare.
maria
Lo so.
Ma scusa
se c'è qualcosa che si può fare
e si può fare (relativamente) "subito"
non lo facciamo perchè è una goccia nel mare?
Credevo fosse chiaro che il tuo discorso, sulle molte e grandi leve da spingere per cambiare davvero il mondo del lavoro, lo capisco, apprezzo e condivido.
E credo di averlo detto che sto parlando di una goccia nell'oceano.
E con ciò? Perchè non farlo?
Visto che ci sono realtà come appunto i call-center dove intervenire non comporta NESSUN intervento legislativo, ma solo controllo e applicazione delle normative vigenti... non lo facciamo perchè?
(Che poi, per quanto il mio fosse un esempio anche se non si è capito, pensandoci bene non è poi nemmeno una gocciolina. I callcenteristi -?- credo siano centinaia di migliaia, dai Ministeri ad ogni istituzione pubblica e grande azienda. Ma se non sono numeri abbastanza importanti, ditecelo).
perchè si teme la cosiddetta caduta a cascata, se apri la trattativa per un comparto sarai costretto a farlo per tutti gli altri, è un momento di contenimento questo , se l'intervento sarà fatto , con ritocchi alla leggi detta " biagi" ma che di biagi ha ben poco, sarà per tutti e non si farà se prima non si avranno carte ben solide da giocare, si rischia di fare saltare l'equilibrio economico, o almeno di quel poco che ne rimane.
maria
Ho avuto la fortuna di parlare con Damiano a gennaio, prima delle elezioni e prima che diventasse ministro, dopo un convegno a Pordenone.
Erano anni che non sentivo qualcuno parlare di cose concrete e non di aria fritta.
Infatti sui call-center mi sembra che si stiano finalmente mandando gli ispettori o sbaglio?
Alberto condivido solo in parte la tua posizione di critica, ma mi sembra che tu stia facendo un'azione di propaganda verso alcuni demagoghi, dimenticando il fine di un'azione di Sinistra, applaudendo chi invece si affida a facili slogan.
Sento criticare l'azione di governo da Rifondazione, dai Radicali e dalla cosiddetta "sinistra DS" , visto che si atteggiano da "duri e puri", almeno usino la coerenza tipica dei "duri e puri" e non votino la fiducia se la finanziaria è così pessima e se ne vadano tutti a casa.
Non mi piace una Sinistra demagogica che fa l'opposizione stando al governo.
il problema è che la legge biagi voleva far emergere il sommerso riducendo lo spazio dei cococo e inserendo i contratti a progetto. Gli imprenditori dei progetti se ne sono fottuti e hanno definito progetto anche rispondere al telefono. Le ispezioni e i controlli non ci sono mai stati quindi oggi buona parte dei contratti a progetto sono illegittimi e illegali andrebbro trasformati a tempo indeterminato. Così facendo però tutti i conti delle aziende, specie quelle a bassa tecnologia saltano. Paradossalmente oggi la legge biagi risulya troppo a sinistra per il nostro sistema economico e Damiano deve gestire una situazione che può comportare solo aumenti di costi o per le aziende o per lo stato.
L'errore è stato attaccare Biagi e far credere demagocicamente che la sinistra al governo avrebbe potuto risolvere tutto. Molti precari hanno ragione, ma non vedo soluzioni realistiche.
non aggiungo altro a quanto detto da maria e moreno, spero soltanto che la demagogia smetta di albergare in una formazione che dovrebbe risolvere quotidianamente i problemi dei cittadini e dare una risposta alle attese dei medesimi con fatica, impegno e rigore senza scorciatoie demagogiche che servono a dare visibilità e senso politico a chi non ce l'ha causa mancanza di idee e soluzioni.
Lo sfogo polemico verso i casarini, palermi, ferreri e sinsitri Ds non è puramente casuale.
I contestatori del Governo che mi fanno più paura sono quelli come Scalfarotto che dicono:
"Ieri sfilavano in quel corteo - contraddicendo gravemente se stessi due volte, per le loro cariche istituzionali e per la responsabilità legate alle loro scelte politiche - non soltanto parlamentari e governanti in carica ma anche persone che difendendo in ogni modo l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori hanno di fatto creato il precariato che ieri contestavano."
Insomma l'articolo 18 mette vincoli per il licenziamento, chi dice che è la fonte del precariato o delira o è in malafede (essendo direttore del personale di una multinazionale opterei per la seconda ipotesi).
se un candidato alle primarie dice che l'articolo 18 è all'origine del precariato forse era meglio tenersi bossi maroni e calderoli, almeno le loro castronerie facevano ridere
Il ministro Damiano ha tutta la mia solidarietà, e non mi sembra proprio il caso di includerlo nella categoria "La faccia come il culo": inserirei invece i sottosegretari, che, alla Tafazzi, sono andati in piazza, protestando contro sé stessi (un caso evidente e da manuale di schizofrenia). Trovo, infatti, questo modo d'agire molto singolare e per nulla giustificabile. Così forniamo alibi, argomenti e armi affilate alle facce da culo della CDL, subito pronte ad approfittare di questo governo composto per lo più di dilettanti che non hanno chiaro il proprio ruolo istituizionale. Già abbiamo vinto le elezioni per un pugno di voti per le castronerie e le contraddizioni emerse in campagna elettorale, e poi, col l'atavico richiamo che la piazza eserciti su cuori ancor sessantottini come quelli dei famosi sottosegretari - che avrebbero ben altri strumenti da utilizzare, adesso che fanno PARTE DELLA MAGGIORANZA, cazzo! -, avremo un'emorragia di voti.
Vi ricordo che, grazie al cielo, adesso la sinistra sta governando, anche se non so, visto il nostalgico ritorno alla piazza, per quanto.
Ops, scusate, ho scritto "nella categoria 'LA FACCIA COME IL CULO'".
E' palese il lapsus: volevo scrivere nel "PREMIO CALDEROLI"...
I provvedimenti da intraprendere sono i seguenti: 1) rendere identica la tassazione gravante sui redditi da lavoro dipendente a tempo indeterminato da quelli parasubordinati (tutti i tipi di contratti), aumentando quindi i contributi sociali per equipararli ai contratti a tempo indeterminato; La scelta da parte del datore di lavoro deve riguardare solo la reale necessità aziendale e non la convenienza economica a risparmiare su un lavoratore attraverso una simulazione di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
2) eliminare il superbonus gravante dal prolungamento dell'attività lavorativa raggiunti gli attuali limiti di età; bisogna introdurre una flessibilità in uscita scoraggiando chi decide di anticipare e premiando chi decide di rimanere solo attraverso un aumento della pensione ex post e non un incentivo in busta paga del tutto opposto e contrario alla sostenibilità finanziaria.
3) indebolire la parte dell'art. 18 laddove rende qualsiasi lavoratore a tempo indeterminato non licenziabile, rafforzando quelle che sono le cause di giustificato motivo oggettivo dietro pagamento di una "equa buona uscita" con un sovrappiù laddove non sussistono le motivazioni sopra elencate (quindi laddove il datore di lavoro perde la causa, o vuole licenziare il lavoratore senza giustificato motivo oggettivo o giusta causa). Questa buona uscita dovrà essere in parte impiegata in corsi finalizzati al reinserimento laddove il lavoratore ritiene di non avere più i requisiti per cercare un nuovo lavoro. (consiglio di utilizzare meglio i fondi sociali europei per corsi di formazione più validi).
4) predisporre percorsi di inserimento diversi se si tratta di lavori non qualificati rispetto ai qualificati. Bisogna considerare diversamente questi tipi di lavoro. Tradotto (prevedere in legge tempi diversi nelle medesime figure contrattuali, ma legate a tipi di lavoro diversi).
5) Fondo per la formazione continua. Predisporre programmi di MASTER GRATUITI finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro attraverso una attenta selezione dei candidati più meritevoli che devono regolare la offerta di lavoro (e non diventare una tassa per andare a lavorare!!! o un diplomificio a pagamento inutile). E' solo con la formazione continua che si da una risposta alla flessibilità richiesta.
6) Prevedere impieghi diversi terminata un'attività lavorativa in fase di fuori uscita dal mondo del lavoro. Suggerisco percorsi per coloro che escono dal lavoro finalizzati ad un lavoro a tempo ridotto che consentirà di mantenere un buon tenore di vita anche in fase di vecchiaia.
Questi sono solo alcuni provvedimenti che mi vengono in mente ... così di primo acchitto!!
lucio mi piace e condivido la tua analisi sul binomio lavoro- formazione, avevo solo 19 anni e nel tema dell'esame di stato , non c'era stata ancora la crisi fiat, eppure mi ricordo che scrissi che una crisi economica-industriale poteva essere affrontata solo con la riconversione e la formazione, mi ricordo che parlai con termini di progresso e non di sviluppo.
lo sviluppo è una cosa , il progresso è altro.
lo sviluppo è contare il numero degli occupati, soppesare la produzione e l'indice del pil di un paese, il progresso è non lasciare indietro nessuno, è non permettere che ci siano giovani sfruttati precocemente e lavoratori vecchi a 40 anni.
è non vedere , come ho visto ad una trasmissione , giovani di 30 anni che bruciano in discoteca in un giorno quanto guadagno io in un mese, senza aver fatto un solo giorno di lavoro in vita loro.
lucio noi le idee ce l'abbiamo, ma sono spaventata dal pressapochismo e la superficialità di alcuni al governo, ho il terrore del ritorno di forza italia al governo, il terrore di vedere le mie figlie e i figli dei miei amici in preda a degli sfruttatori di braccia e cervelli.
maria
Direi che mai come ora ho l'opportunità per affermare finalmente ciò che hai nominato nelle tue parole. Mi sento di appartenere ad un'idea di sinistra "PROGRESSISTA" completamente in rottura con quanto fatto in passato conservando le finalità ed i principi guida ispiratrici di forze politiche di sinistra introducendo elementi nettamente diversi e nuovi. Sono contento che apprezzi le mie parole. Io condivido le tue. Sei di Milano ?
no lucio abito a torino .
maria