In fondo “se la sono cercata” no?

Palestinian-preacher-holding-knife-Gaza1-620x431“Assassini col coltello alla mano messi sullo stesso piano delle vittime accoltellate. Assaliti e assalitori, moralmente equiparati. Il periodico Famiglia Cristiana, organo della CEI (15 ottobre), ha scaricato la colpa dell’attuale ondata di violenza palestinese contro civili inermi solo su Israele, incolpandolo di ogni nefandezza: in un servizio raggelante -“Israele e Palestina, voglia di guerra” -, compariva un’intervista a Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme, che diceva, – senza contraddittorio né dubbi -, che quello che sta accadendo è più che legittimo, «Netanyahu ha scelto di far crescere l’oppressione e i palestinesi hanno reagito».”

[snip]

“Basta con quelli che il dolore, -ad esempio quello dei parenti dei 20 cittadini israeliani accoltellati per strada mentre andavano a prendere i bambini all’asilo o a trovare un amico, o al lavoro -, non conta nulla perché “se la sono cercata, stanno in casa d’altri”, o perché qualcuno ha deciso a priori che sei tu il cattivone, quello da far fuori.”

Due brani dall’amaro, coraggioso, bellissimo editoriale firmato da Fiona Diwan su Mosaico, sito ufficiale della Comunità Ebraica di Milano.