Giuseppe Sala, la nazionale e gli squadristi del centrosinistra

squadristiFrancesca Balzani è stata tutto insieme: un’ottima assessora, una pessima assessora, la peggior vicesindaca, un’ottima vicesindaca, una intrusa viziata, una risorsa, eccetera. Perfino Giuliano Pisapia (che il tempo confermerà come il miglior sindaco nella storia di Milano fino a oggi) è oggetto di giudizi carpiati con avvitamento: da “il mio sindaco” a uno che non ne ha azzeccata una, il tutto nel giro di poche ore sulle stesse timeline.

Loro sono i supporter a prescindere, i campioni delle opinioni fluide e mutevoli in relazione all’adesione dell’oggetto della loro attenzione all’ortodossia del PARTITO™, di cui osannano leader, gerarchi e gerarchetti manco fossero “il mio Duce”, Starace o il federale di turno. Chi non si allinea viene preso a mazzate (virtuali, in genere sono dei pavidi da tastiera) che non ammettono contraddittorio.

I primi squadristi virtuali di centrosinistra comparvero nel 2011 a difendere Pisapia con sarcasmi, insulti e minacce ogni volta che qualcuno sollevava una critica a una sua scelta non apprezzata (che può capitare, il sindaco, per quanto buon sindaco, non è il Papa che – almeno idealmente – non sbaglia mai). Ricompaiono puntuali oggi, che il miglior sindaco stiamo per non averlo più e il candidato a sostituirlo non suscita gli entusiasmi che Giuliano Pisapia seppe suscitare cinque anni fa.

Ecco. Ogni volta che leggo gli applausi sguaiati e i sarcasmi degli squadristi virtuali (incluso il popolo di incappucciati nel cervello che applaude a prescindere) devo combattere il pensiero di oppormi a qualunque candidatura che li includa, per non sentirmi accanto a loro e non dover subire le loro feste cafone in caso di vittoria. Hai presente quando speri che la nazionale di calcio perda per non dover subire i caroselli di auto strombazzanti? Ecco.

Non impareranno mai. Qualcuno spieghi loro che Giuseppe Sala ha bisogno anche del mio voto, un voto che deve conquistare con i fatti, al di là dello schifo che suscitano Salvini e Gelmini.

E’ interesse di tutti che gli squadristi virtuali del controsinistra si diano una regolata.