Torino: il nuovo assessore all’urbanistica

guido montanari

 

GUIDO MONTANARI

Prof. Associato Confermato
DIST -Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio. Membro effettivo del Collegio di Architettura

Attività scientifica
Guido Montanari ha condotto ricerche sulla storia dell’architettura e della città di epoca moderna e contemporanea, i cui esiti sono stati oggetto di pubblicazioni e relazioni in convegni nazionali e internazionali. Si è impegnato anche in studi e ricerche nel settore dei Beni culturali ambientali ed è presidente della Commissione Locale del Paesaggio di Torino.
Con la recente pubblicazione “Architettura e città nel Novecento” (con A. Bruno, Roma 2009) ha tentato un bilancio della sua attività ventennale di ricerca e didattica delineando il ruolo di protagonisti e movimenti delle trasformazioni recenti del territorio.
Partendo dalla convinzione che la storia dell’architettura contemporanea sia ancora troppo incentrata sui protagonisti del Movimento moderno e sulle loro opere e non approfondisca sufficientemente i fatti realmente strutturanti il territorio e la città nel corso dell’Ottocento e del Novecento, ha indirizzato le sue indagini su temi eccentrici rispetto alla storiografia consolidata.
In particolare, individuando architetti e ingegneri poco noti, ma autori di una diramata attività professionale e studiando filoni culturali di recente definizione critica, come l'”altra modernità” ha descritto alcune dinamiche delle trasformazioni dell’architettura e della città rimaste finora in ombra, anche attraverso approcci di tipo quantitativo.
Una riflessione sul rapporto tra teorie tradizionaliste dell’architettura e reale consistenza urbana, anche in relazione alle influenze delle culture internazionali, si è svolta con la partecipazione al Programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale (PRIN) cofinanziato dal Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca “Un’altra modernità influenze e discontinuità tra Piemonte ed Europa” per il quale è stato Responsabile scientifico di Unità di ricerca locale per il periodo 2003-2004. I risultati sono stati restituiti nel libro curato con M. A. Crippa, “Città Architettura Tradizione” (Milano 2007).
Su analoghi temi di confine si muove anche il saggio sul progetto dell’edicola funebre nei primi decenni del Nocecento pubblicato nel volume curato da S. Pace e V. Mangone (Milano 2007) nell’ambito della partecipazione ad un altro PRIN che aveva per tema, appunto, la memoria. Le indagini su due protagonisti poco noti ma molto prolifici nella seconda metà del Novecento, si sono consolidate nei volumi su Amedeo Albertini (Milano 2007) e su Sergio Hutter (Milano 2004). Il primo, collaboratore di Vittorio Bonadè Bottino presso l’ufficio costruzioni della FIAT è autore di
opere che spaziano dalla villa di alta qualità, al quartiere di edilizia convenzionata, dal condominio al museo; il secondo è protagonista di prestigiose partecipazioni a concorsi internazionali e di una
innovativa modernizzazione del controllo della produzione edilizia. Attraverso queste figure, si delinea un’indagine sugli anni tra la ricostruzione postbellica e la crisi del ruolo trainante della
grande industria, in grado di fare emergere nuovi aspetti dell’architettura e della città del Novecento.
Altri temi sono stati al centro di specifici approfondimenti: ha studiato il rapporto tra committenza della Chiesa e architettura delle avanguardie negli anni Venti e Trenta, la costruzione della Città del
Vaticano a Roma (1929-1939), la fortuna del trattato di Vitruvio nella formazione degli architetti tra Seicento e Settecento, il rapporto tra la pittura neomedievale e l’architettura dell’eclettismo, le architetture per la lotta alla tubercolosi a inizio Novecento. Nell’ambito del PRIN 2002
Fortificazioni “alla moderna” negli Stati Sabaudi: un patrimonio da valorizzare”, ha indagato le nuove configurazioni urbane emerse nel processo di dismissione delle fortificazioni nella seconda metà dell’Ottocento: alcuni primi esiti della ricerca sono stati presentati al Congresso AISU di Roma del giugno 2003.
Uno specifico filone della sua ricerca scientifica è articolato sul problema della conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico ambientale: su questo tema ha condotto ricerche e scritto fin dall’inizio della sua attività. Recentemente ha coordinato e scritto con C. Roggero e E.
Dellapiana un volume di bilancio di ricerche ventennali condotte su questi temi dal Dipartimento Casa-Città del Politecnico di Torino. In particolare sul patrimonio contemporaneo, sul suo riconoscimento, sulla tutela delle fonti archivistiche e dei documenti materiali, anche in relazione ai
recenti processi di deindustrializzazione, ha svolto e coordinato studi i cui esiti sono confluiti nel libro “Progettare il costruito” (curato con G. Callegari) ed hanno costituito lo spunto per l’organizzazione di giornate di studio con ricercatori, soprintendenti, professionisti, amministratori
pubblici e studenti.
In qualità di responsabile per la sezione di architettura della nuova edizione del Grande Dizionario Enciclopedico della UTET ha condotto la revisione dell’intero lemmario dell’Enciclopedia relativo alla materia, procedendo alla redazione di nuove voci. Attività sviluppata anche nelle voci di architettura di una nuova opera enciclopedica (La Biblioteca di Repubblica, Torino 2003).  Per il Touring Editore ha curato aggiornamenti e itinerari dell’opera “Torino e Valle d’Aosta” della collana “Guida d’Italia”, per l’edizione 2003.

NB: grazie Andrea Bonessa per la segnalazione.