La marcia in più è Matteo Renzi

Sala vince le primarieLo diciamo in totale leggerezza e confortati dall’aver pronosticato perfettamente il risultato: visto che Pierfrancesco Majorino​ e Francesca Balzani​ non sono due imbecilli, è quasi impossibile non pensare a una loro  partecipazione – appassionata e convinta – a una recita organizzata benissimo, un progetto di distrazione di massa di altissima professionalità.

Ci hai pensato? Avessero calato un Giuseppe Sala direttamente dal balcone del Palazzo di Renzi sarebbe successo il finimondo. E invece eccoli tutti lì, festanti, a dire “una bellissima giornata di democrazia” e “primarie vere e partecipate”. E in più si sono messi in tasca una mancetta da 120mila eurini esentasse, come si usa a Palazzo.

Ora – sempre che non ci siano desistenze concordate con quegli altri, il che è possibile – verrà il lavoro più duro: convincere tante persone deluse (che sono pure un po’ ingenue, ma davvero qualcuno pensava che Sala potesse perdere?) a votarlo alle elezioni vere, nonostante le premesse, la sua storia, il suo profilo, i suoi metodi in Expo, le sue relazioni, le ipotesi di squadra già abbastanza definite. E nonostante la sua faccia, diciamolo dai.

Vedremo come si muoveranno Lorsignori. Per oggi chiudiamo il capitolo Primarie 2016 con un’unica certezza: a differenza dei pasticci del 2010, stavolta quelli del PD sono stati bravissimi. E qui si capisce che il merito va a un leader come Matteo Renzi, che è davvero una marcia in più.  L’applauso – più che all’ometto dell’Expo – va a lui.

PS ci sono alcune considerazioni extra, soprattutto a proposito del ruolo di Giuliano Pisapia (su cui seguirà una riflessione specifica, in contrasto con chi lo definisce “il vero sconfitto”), in questo thread e anche in questo su Facebook.