Riaprire i navigli: un progetto presuntuoso e senza senso

conchetta naviglio pavese

“Riaprire i navigli senza tener conto del degrado esistente nell’ancora attivo sistema agricolo, paesaggistico, ambientale che su essi ancora converge, è semplicemente insostenibile. Storia e bellezza autentiche della città, gli angoli rimasti pittoreschi, sono nelle zone periferiche. Segnatamente nella componente prettamente milanese del Parco Sud. Qui ancora si conserva un paesaggio autentico, naturale, unico, dove c’è o può esserci dell’agricoltura di qualità. Dove gli antichi borghi, ancora attraversati da rogge e fontanili, sono ancora vivi, quando non stoltamente lasciati in rovina. Ma la vera città d’acqua è questa. Lasciare andare alla malora questa, ancora attiva, per “riscoprire” l’altra senza che ce ne sia necessità, non ha alcun senso.”

L’articolo di Roberto Schena pubblicato da Il Cielo Su Milano dice le cose definitive su un progetto presuntuoso, pretestoso, costoso e inutile.

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