Pierfrancesco Maran e l’immagine protofascista dell’amministratore onesto UPDATED

pierfrancesco maran

Pierfrancesco Maran che rifiuta di farsi corrompere non è un eroe e non ha fatto nulla di straordinario. Non farsi corrompere è una parte del lavoro per cui un assessore è pagato (e pagato bene) dalla collettività.

I panegirici sulla vicenda del tentativo di corruzione (un tentativo scadente quanto chi lo ha messo in atto) sono intollerabili quanto il silenzio su milioni di persone che ogni giorno, da condizioni molto meno privilegiate rispetto a quella di un assessore a Milano, vivono e lavorano con fatica scegliendo di rispettare le regole.

Il cantico dell’onestà, come il gabbanellismo d’assalto, il culto del lancio della monetina, le gogne pubbliche, sono armi del nuovo protofascismo ignorante che inquina la società.  Quotidiani come Corriere e Repubblica – come tutte le persone di buon senso – dovrebbero evitare di farsene portavoce e ripetitori.

Parliamo di Pierfrancesco Maran per come ha svolto e svolge il ruolo di assessore (e da un po’ di tempo lo fa bene), anziché per una vicenda orchestrata da una congrega troppo squallida per meritare le prime pagine dei quotidiani. Rilanciare questa storia  non solo non “aiuta i cittadini a riprendere fiducia nelle istituzioni”, ma  amplifica pericolosamente la strumentale immagine eroica di chi semplicemente fa il lavoro per cui è pagato.

UPDATE Ansa del 14 giugno 2016

(ANSA) – MILANO, 13 GIU – “Ho chiesto all’assessore Maran come sono andate le cose e lui mi ha detto che in realtà non c’è stata nessuna offerta”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la vicenda dello stadio della Roma e dell’assessore all’urbanistica del Comune Pierfrancesco Maran che avrebbe rifiutato l’offerta di una casa proposta dagli uomini dell’imprenditore Luca Parnasi.
“I miei assessori sanno che, di fronte a cose del genere, la prima cosa che devono fare è venire a parlarne con me – ha aggiunto Sala – Maran non mi hai mai detto niente e quindi sono assolutamente tranquillo”. “Parnasi stava lavorando anche a Milano sull’ipotesi dello stadio per il Milan – ha poi spiegato il primo cittadino – in ogni caso ripeto sono molto tranquillo e ho visto anche Maran tranquillo”.