Sessant’anni fa il nostro Paese usciva da una guerra doppiamente tragica: un conflitto mondiale con perdite umane mai prima d’allora immaginabili, lo sterminio pianificato dei campi di concentramento; in patria la guerra civile che con la Resistenza ci restituiva dignità e un posto tra le nazioni civili. Ne nasceva una Costituzione, patto di cittadinanza fondato sul ripudio della guerra, sul lavoro e su un equilibrio di poteri che garantiva la vita civile e politica.
Sessant’anni dopo, oggi, alla vigilia dell’anniversario del 25 Aprile, una maggioranza senza principi, ricattata da una Lega cresciuta sull’egoismo becero e sul razzismo, porta a compimento lo scempio di questo patto: dopo aver buttato a mare l’articolo 11 che ripudia la guerra, rompe l’equilibrio tra i poteri dello stato e lo stato stesso con un premierato arbitrario e un federalismo che cancella il diritto all’eguaglianza dei cittadini.
Per adesioni:
mario.agostinelli@lombardiacom.it
paolo.cagnaninchi@fastwebnet.it
Mario Agostinelli, Gianni Barbacetto, Mario Barbaro, Edda Boletti, Paolo Cagna Ninchi, Federico Ceratti, Chicco Crippa, Michelino Crosti, Sergio Cusani, Bianca Dacomo Annoni, José Luiz Del Roio, Stefano Facchi, Peter Gomez, Pierluciano Guardigli, Mimmo Lombezzi, Lidia Menapace, Laura Muralti, Sandra Cangemi, Giorgio Nobili, Basilio Rizzo, Riccardo Sarfatti, Sergio Segio, Gian-Piero Spagnolo, Aurelio Volpe
solo una nota alla foto: chi marcia davanti a tutti e' una donna. basta questo per chiarire la distanza tra questa civilta' e la barbarie contro cui si opposero.
Uno scopo lo raggiungerà di sicuro: se voterai in Lombardia (dove Formigoni vincerà in scioltezza) avrai il piacere di farti infilare su per il culo tutte le sporcherie che questa gente indecente sta facendo sulle spalle dei cittadini, che abbiano votato di qua o di là. C'è un'unica vaselina a disposizione, l'ignoranza. Basta guardare Tiggìuno, leggere il Giornale, come per incanto compaiono cattocomunisti da sconfiggere. E Formigoni - con la sua banda di ciellini collusi e fascistelli in doppiopetto - si sparano su per il tuo sedere senza che tu neanche te ne accorga. A perfetta imitazione del loro boss a livello nazionale. Con la differenza che quello nel 2006 lo si manda a casa per salvare l'Italia, anche per i tonti come te.
Se basta una foto di donna a nobilitare la resistenza...beh, io credo che siano altri i valori che la resistenza deve sbandierare e tramandare, non quelli di una donna in divisa, roba da femminismo anni '60.
In realtà anche a Salò erano attivi reparti di ausiliarie e ciò non basta a dare un buon giudizio su Salò; inoltre - è tristissimo ma è così - il nazismo trovava i suoi maggiori consensi proprio fra le donne, che apprezzavano Hitler assai più degli uomini. Infatti furono proprio donne quelle che accolsero a insulti ( "infame traditrice" ! ) Marlene Dietrich al suo ritorno in Germania negli anni '60...
Basta con questo femminismo del cavolo!
"anche a salo'..."
a salo' le ausiliarie erano ausiliarie. lo dice il nome. piu' serve di quei burattini servi dei repubblichini.
qui non e' la divisa (e la divisa che si deve vestire ogni giorno nella societa' borghese cos'e'?) ma il mitra a fare la differenza, e il fatto di sfilare davanti.
il mio non e' un intervento a favore delle donne in quanto tali (tu mi citi quelle naziste!) ma di ammirazione per quelle che sfidando la chiesa, la societa', la buoncostume e tutti i rutti di questo paese hanno preso il mitra e accoppato le bestie fasciste e liberato il paese.
davanti a loro ci si toglie il cappello e basta.
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