Così abbiamo messo insieme la sinistra
di Emanuele Fiano
Nel giugno 1967 una parte consistente della sinistra italiana consumava una rottura con il mondo israeliano e con gli ebrei italiani. L'occasione era la guerra dei sei giorni. Da allora lentamente all'interno della sinistra è iniziato un percorso di recupero fatto di tappe diverse e di momenti significativi
Con molta lentezza la sinistra in questi anni ha affrontato un lungo purgatorio per risolvere quella frattura. E spesso pur schierandosi a fianco di Israele nei momenti di gravità estrema, pur aderendo a maggioranza ad iniziative volte a sottolineare la necessità di non lasciare Israele da solo, la sinistra non ha mai preso l'iniziativa di convocare in prima persona una manifestazione per testimoniare e «chiedere» un atto di solidarietà nei confronti di Israele.
La «Sinistra per Israele» lo fa oggi a Milano, contemporaneamente all'iniziativa lanciata alcuni giorni fa da «Il Foglio» a Roma, chiedendo di difendere il diritto di Israele ad esistere e la lotta contro ogni tipo di antisemitismo, con l'intento di permettere la partecipazione più larga possibile.
Una partecipazione che significa tenere presente sia la necessità dell'ora, sia le prospettive.
Necessità dell'ora. È il tema che sta al centro della presenza a Piazza Diaz a Milano di fronte al Consolato iraniano stasera: il rifiuto di ricevere la proposta del Presidente iraniano a cancellare dalla carta geografica Israele. Alla rovescia si tratta non solo di garantire l'esistenza di Israele, ma di affermarla senza se e senza ma.
Non basta dirlo in un qualsiasi luogo o scriverlo in una dichiarazione. Va detto pubblicamente con un atto che sancisca anche la consapevolezza che un Medio Oriente diverso rispetto a quello attuale, inizia se si garantisce a un attore di quell'area a lungo minacciato, Israele, che la sua realtà è acquisita e indietro non si torna.
Prospettive immediate. Sapere che occorre far convergere tutte le volontà perché l'unico modo di riscrivere la carta del Medio Oriente sia quello di aggiungervi uno Stato che ancora non c'è. Quello Palestinese. Una prospettiva che non è nella piattaforma dell'appuntamento di oggi ma che si nutre del rispetto che nasce dalle solidarietà di oggi. E che, allo stesso tempo, non può fare a meno di una politica consapevole proposta dall'Europa a lungo assente dallo scenario mediorientale. La pace in Medio Oriente ha bisogno di due stati per due popoli, di dare soluzione a due diritti che si scontrano. Oggi è il giorno in cui dare tutta la nostra solidarietà al diritto di Israele ad esistere. Senza dimenticare la nostra solidarietà a quegli Iracheni democratici che non si riconoscono nel loro Presidente.
L'appuntamento di oggi a Milano, suo modo contiene queste due diverse velocità della risposta politica e ha valore proprio per le presenze e le adesioni che sono giunte: tutti i partiti politici presenti nelle istituzioni milanesi, tutti i rappresentanti delle istituzioni locali, i sindacati confederali, la comunità ebraica, le associazioni di amicizia Italia-Israele, e molte moltissime adesioni personali. Un adesione ampia e trasversale come non mai.
È una scommessa con il futuro che si produce proprio perché gli attori di questa sera non sono tutti amici tra loro, perché ognuno di loro vede diversamente il futuro; perché non era naturale e scontato che tutti insieme fossero lì. A suo modo quella di stasera è la sottoscrizione di un impegno; chi nega il diritto ad esistere ad Israele, non è per la pace, non è per la liberta, non è per la democrazia.
antisionismo non è antisemitismo,
anticlericalismo non è anticristianesimo,
antimperialismo non è aniamericanismo,
antintegralismo islamico non è essere contro la religione mussulmana,
la religione, qualunque essa sia, è solo fumo negli occhi, dietro il quale si vuole nascondere chi vuole sopraffare qualcunaltro.
BAMBINO PALESTINESE DI 12 ANNI UCCISO DA SOLDATI ISRAELE
Un bambino palestinese di 12 anni e' stato ucciso oggi dal fuoco delle truppe israeliane durante una sparatoria a Jenin, in Cisgiordania.
cosa intendi per antisionismo?
Definire il sionismo è abbastanza complicato, perchè l' idea di sionismo che si è affermata è quella di David Ben Gurion, ma già nel secolo XIX il sionismo si stava consolidando. Per capire oggettivamente cosa s'intende per sionismo consiglio http://it.wikipedia.org/wiki/Sionismo.
Piu' che di sionismo, vorrei riferirmi soltanto al semplice fatto che prendendo le parti d' Israele, rispetto all' Iran, si cade nell' integralismo opposto, cioè difendere un' idea di un sistema teocratico, rispetto ad un' altro.
Visti gli ultimi ululati verso la politica italiana del pastore tedesco BXVI, consiglio a tutti di prendere le distanze da qualunque affermazione antidemocratica di religiosi ed/od politici vicini a credi religiosi. la religione deve essere un fatto privato in un paese democratico. nessuna religione possiede una verità assoluta rispetto ad un' altra, e quindi riferire un' idea politica rispetto ad un' idea religiosa diventa molto pericoloso. i problemi tra israele e iran sono molto piu' complicati per essere semplicemente rapportati ad uno scontro religioso.
basti guardare le rispettive guide di questi paesi: Il generale Sharon (responsabile indiretto del massacro di Sabra e Chatila) e Mahmoud Ahmadinejad (sequestratore ambasciata americana 1979/80), non mi sembrano persone affidabili e soprattutto avulse da strani giochi di potere geostrategici.
Un bambino di 12 anni che muore è una tragedia, un bambino di 12 anni che muore in una guerra è una doppia tragedia.
La soluzione di questa tragedia può solo essere la difesa di due diritti, due stati per due popoli. Palestinesi e Israeliani.
Chi nega a Israele il diritto ad esistere, è contro il diritto dei palestinesi, e viceversa.
Oggi è negato il diritto di Israele e bisogna scendere in piazza per quello. Noi saremo sempre in piazza anche quando dovessero essere messi in pericolo i diritti dei palestinesi.
Aggiungo che se il sionismo è teocratico io sono Wonderwoman. :-)
Il sionismo è per lo meno sorto come movimento laico.
Il sionismo è tuttora contestato da svariati rabbini per motivi - mi si scusi l'approssimazione volta solo alla massima chiarezza possibile - di "timing della Redenzione".
Uno può pensarne ciò che vuole, ma Israele è uno Stato laico sebbene abbia i problemi, peraltro di molti Paesi, di pressioni da parte di gruppi d'intento "teocratico".
Quanto alla manifestazione non interesserà ad alcuno, ma ribadisco che ci vado.
Carolina
"La soluzione di questa tragedia può solo essere la difesa di due diritti, due stati per due popoli. Palestinesi e Israeliani."
Retorica, retorica, retorica.....
ma perchè si continua a vedere il conflitto iraelo-palestinese con il conflitto tra due paesi in guerra? non è cosi', la guerra non è alimentata da un esercito palestinese (ma da terroristi armati, da chi?) e da un esercito israeliano (comandato dal Mossad). Il conflitto esiste semplicemente perchè gli USA ed i sionisti loro amici vogliono espandere il territorio ed l' influenza di Israele su tutta la zona mediorientale. i cittadini d' israele e quelli palestinesi non vogliono questo, non gliene frega niente di questo. scendendo in piazza ci si mette dalla parte dei terroristi o dell' ultradestra americana-israeliana, si fanno i loro giochi, si alimenta l' odio tra popoli che non esiste in realta', se non come scusa per continuare un conflitto che non ha come motivazione l' esistenza d' israele (dato che già esiste), ma l' idea imperialista di un gruppo di potere che strumentalizza la religione, perfino la bibbia, per ottenere petrolio, potere ed influenza militare. Se l' Europa, Arafat, Israele e gli USA avessero voluto veramente la pace, 2 stati per due popoli, l' avrebbero già fatto da tempo, disponendo semplicemente all' idea di una libertà di autodeterminazione del popolo palestinese, alla smobilitazione delle basi americane da israele, alla fornitura di armi da parte delgi USA verso israele e quindi alla fine dell' idea di dominio occidentale sul medioriente.
Ma x favore.. Incommentabile l'ultimo commento.
Uno stato laico dove vivono 1.200.000 palestinesi come cittadini di seconda classe, in un regime di apartheid.
Perchè i rabini sono contro il sionismo? forse perchè non rispecchia i valori ebraici di pace e di fratellanza?
Anche Comunione e Liberazione è un movimento laico..
Jello scusa, se vado in piazza contro l'odio perché questo deve alimentare odio? Se sto zitta sull'odio (che non è solo nelle dichiarazioni di questo presidente dell'Iran) pensi che l'odio vada via da solo? :-) Scusa, ma non capisco proprio. A parte che continui a usare la parola "sionista" in un modo abbastanza impreciso. Non che io possa essere tanto più precisa, presumo ci vogliano decadi di studio per saper definire il sionismo. Però prima l'hai confuso con l'integralismo religioso quando i fondatori d'Israele e ancora prima i sostenitori di una patria per gli ebrei erano notoriamente in gran parte socialisti, internazionalisti e laici e gente che ne aveva le balle piene dei fanatismi di noi altri e qualche ideuzza, diciamo così, innovatrice (con tutti i limiti del caso, su cui c'è molta letteratura, ma sai com'è innovare, si va pure per tentativi). Bush che cos'è, un sionista? Nannnaaaa a parte che crede nell'Intelligence design che è tipo la chiesa riformata di fuffology all'ennesima potenza, :-) ma te lo vedi a sgobbare in un kibbutz? :-)))
Carolina
io volevo spostare la lettura del conflitto israelo-palestinese o israelo-iraniano da un punto di vista di scontro religioso a quello meramente politico strategico. per me la religione istituzionalizzata, come quella cattolica o quella ebraica, dato che in israele la religione dello stato 'laico' è l' ebraismo(controsenso, ne pas?), è soltanto uno strumento utilizzato dall' elitè per soggiogare e fomentare i popoli contro altri popoli, quando nella realtà dei fatti i popoli, palestienese, israeliano, italiano, iracheno, statunitense, iraniano, dovrebbe semplicemente reagire a chi usa la loro religione e quindi la cultura, per fini strategici e guerrafondai. tutte le religioni si dichiarano pacifiste, ma tutte sono usate dai potenti per giustificare la guerra per il dominio. non ti sembra un controsenso?
infine ritengo che una manifestazione per essere un messaggio di una moltitudine, deve essere spontanea o comunque organizzata dalla base dei manifestanti, non da 4 politici ruffiani o da giornalisti pagati da un servizio segreto avverso alla politica di un' altro stato.
Jello,
non vado alla manifestazione di Roma, ma a quella di Milano. Comunque a un tempo meno sospetto di ora avevo trovato quanto meno anticonformista l'idea di Giuliano Ferrara.
E' stupido pensare che l'antisemitismo sia di destra o di sinistra, com'è stupido scrivere tante robe che ho letto, tipo tirare la giacchetta alla gente sempre sull'ideologia.
In pieno fascismo per esempio il podestà di Ferrara (città, non elefantino) era ebreo. Sì, hai letto bene, un podestà fascista ebreo. In carica fino alle leggi razziali, of course.
Ma anche Emanuele Fiano è ebreo, e ha altre idee. L'amico di mio nonno ebreo che si riunì agli americani a Brindisi per arrivare con loro a liberare Bologna che io sappia ha votato almeno una volta in vita sua per Berlusconi.
E' la sua (individuale, soggettiva, controvertibile e controversa, ma solo sua) valutazione politica, non un complotto internazionale.
Presumo volesse dire, in questo con un lato positivo, che l'Italia era un Paese da cui non temeva più pericoli per la democrazia o per gli ebrei, e gli voglio bene e son contenta che abbia potuto pensare così 5 o 10 anni fa, anche se non condivido affatto il suo voto.
Non solo, ero contenta (sono questi i motivi per cui ritengo che gli eccessi d'ideologismo sono nefasti, mio nonno diceva sempre che un conto è essere interessati all'attualità, un altro conto trovarsi la politica fra i maroons come era capitato alla sua generazione, ed era quasi convinto che l'Italia sarebbe potuta crescere in questa distinzione).
Invece, a mano a mano che rimaniamo "a notte fonda" e non sicuramente per il voto di un cittadino italiano di appartenenza ebraica, lo sono di meno. Oggi penso si debbano dire cose diverse da quelle di Ferrara, perché sappiamo poi i due pesi e due misure con altri popoli e altre realtà inclusa quella nostrana :-)
Quanti controsensi abbiamo noi?
Nel nostro ordinamento per dirne una pure l'ebraismo è detto "culto a-cattolico", come se un ebreo fosse "un a-cattolico". Ti rendi conto dell'idiozia?
Quanto al controsenso che attribuisci a Israele, credo che tu ti riferisca a recenti modifiche nella Costituzione israeliana.
Ora, guardiamoci pure noi, che non abbiamo manco una guerra proprio in casa eppure siam pieni di idioti che mettono mano alla Costituzione per mille propositi integralisti e non.
A volte razzisti. A volte insensati. A volte dittatoriali.
C'è solo l'imbarazzo della scelta, sul serio.
L'identità ebraica di per sé, concludendo, a quanto ne so comunque è complessissima, non è solo religiosa, non è solo antropologica, ma per l'appunto io vado con quelli di loro e non solo a manifestare per un proposito di pace.
Di quelli di loro e di noi che di questi propositi non ne hanno me ne impippo.
La democrazia fa sì che possano manifestare per i propri di propositi, e se non viene completamente annullata dal potere di alcuni personaggi glielo permetterà ancora a lungo anche se, spero, come fanno tutti, nelle piazze e non nelle istituzioni.
Carolina
*la religione deve essere un fatto privato* è tra le cose più sbagliate che abbia sentito negli ultimi anni.
Cosa si pensa, che essere religiosi vuol dire dire le preghiere da soli la sera nella propria stanzetta?
PS e traggano i portatori nani di antipatie assortite le proprie conclusioni anche solo da questo: io, traduttrice mezza spiantata, :-) anche se non troppo, :-))) 32enne che mi metto a dire quanto sono d'accordo elettoralmente parlando a un uomo di 95 anni che si è fatto minimo 3 anni e mezzo di vita in incognito nel varesotto per poi arrivata l'occasione partire sempre in incognito, attraversare la linea gotica, raggiungere Brindisi, finalmente visto che era un ufficiale nell'esercito italiano anteleggi razziali vedersi la funzione riconosciuta, e di più, dall'esercito USA (non bazzecole) e liberare, combattendo, non in un telefilm, la nostra - di tutti - Bologna!
In un Paese civile uno così avrebbe diritto di votare pure Cicciolina!
Carolina
non so se siano peggio le banalita' qualunquiste di carolina o le baggianate vetero di jello.
una volta si diceva "ne' aderire ne' sabotare" oppure "ne' con lo stato ne' con le br".
adesso a sinistra non si e' piu' in grado di esprimere una opinione libera, sincera, scevra di pregiudizi.
cosa e' successo negli ultimi 30 anni?
Berja per favore. Banalità qualunquiste? Tu li hai conosciuti i personaggi cui t'ispiri per caso?
Carolina
sul che cosa sia successo mi astengo da volgarità, forse è che parliamo (il peggio è anche che lo facciamo spesso senza conoscerlo) molto più del passato che non del futuro. In 'sto Paese della ceppa non esiste un problema che sia tale qual'è, no, o è di destra o è di sinistra. E guarda che con me caschi male se cerchi di accusarmi di qualunquismo, nonostante tutto non ho mai ceduto a lusinghe più a destra di Di Pietro (al proporzionale e molto dopo la sua salita sui trattori).
Carolina
cosa ne sai tu di chi sia il personaggio cui "mi ispiro"?
non mi ispiro affatto.
che ci'azzecca essere ebreo con la destra o la sinistra?
ci sono state un mucchio di famiglie di ebrei fascisti prima del 1938, compatibilmente con la composizione sociale delle comunita' ebraiche locali, gli ebrei italiani incominciavano ad essere tendenzialmente assimilati.
come scriveva Primo Levi "un ebreo è uno che a Natale non fa l'albero, che non dovrebbe mangiare il salame ma lo mangia lo stesso, che ha imparato un po' di ebraico a tredici anni e poi lo ha dimenticato."
questo era un ebreo torinese prima del 1938.
la shoa' e' un discrimen IMMENSO per l'identita' ebraica, cosi' come lo e' l'esistenza dello stato d'israele.
jello sei il solito anti-semita!
:)
anche cristo era un semita. eppure..
:)
io il personaggio di cui parlo poi l'ho conosciuto, e ti assicuro: davanti a lui con tutto che mio nonno c'ha fatto partite a bridge per 60 anni, con tutto che a mio nonno ha dato una svegliata colossale - "che cosa ci fai vestito da contadino?" risposta: "ma che cazzo sta facendo l'Italia?" a Tradate, nel 1943, uomo a cui è andata sicuramente meglio di molti altri, ma anche che era costretto a vivere alla macchia non riconosciuto, lui e i "suoi problemi" chiamiamoli così, manco dagli amici -, o t'inchini o sparisci per la vergogna.
Oltre al fatto che alla gente che ha di 'ste antipatie alquanto idiote farebbe proprio dispiacere visto che è l'unico italiano ormai con un look assolutamente perfetto, con tanto di gemelli d'oro che per intenderci han fatto inchinare tanta gente superdisinistra a Gianni Agnelli.
E non è la panza, ma è la sostanza, credimi.
Mio nonno era uno che pensava delle religioni più o meno quel che ne pensa Jello, pure con toni più accesi, credimi; con la differenza che se avesse solo sentito (nel dopoguerra, intendo) la metà delle stronzate che si sentono sulla cancellazione d'Israele piuttosto che altre varie ed eventuali che si continuano a leggere avrebbe preso il fucile. Ah, ed era uno che nel 1968 scriveva le giustificazioni dei figli di sinistra che andavano alle manifestazioni con tutti i rischi di bocciatura politica che ciò allora comportava con "giustifico mia figlia con la motivazione che è assolutamente lecito, civile e importante manifestare contro la bieca politica imperialista degli USA nel Vietnam.
Un altro da conoscere, con tutti i suoi umani limiti, ma non sai quanto ringrazio il cielo che mi abbia accompagnata non qualunquisticamente per tutta l'esistenza dato che mi è mancato solo quest'anno a 93 suoi anni.
Fra l'altro il suo amico ebreo, anche per stessa ammissione di mio nonno ben più eroico di lui che avrebbe gradito continuare a non capire una ceppa di politica come da giovane se avesse potuto: 95 anni da scapolo d'oro, :-))) non so bene i motivi ma sicuramente né per scarsa avvenenza né per strane cose né tantomeno per scarsità di fascino.
Probabilmente a onta di quelli che vedono negli ebrei tutti dei pericolosi integralisti almeno ho potuto plaudere a uno che di favolette del mulino bianco (che han poco senso pure nel cristianesimo peraltro) se n'è sbattuto per 95 anni, e non è poco.
Carolina
I nostri "due cent" sulla questione:
http://cynicblood.blogspot.com/2005/11/iraqiransiria-code.html
(Scusate il rimando al nostro sito ma l'"araldo" è solo in formato jpeg)
:-))) è divertente, salvo il fatto di doversi registrare :-)))
Carolina
e poi: uno dei suoi amici ebrei, ché ne aveva altri, come ne aveva di cristiani cattolici, di protestanti valdesi, di atei, di agnostici e di gente di cui non abbiamo mai saputo la fede (altri motivi d'onore e gloria, i miei nonni erano anche persone che non si sarebbero mai occupate della fede di alcuno).
Carolina
a parte le ottime amicizie dei tuoi nonni di cui ti compiaci, cosa c'entra l'identita' ebraica col votare berlusconi?
cosa c'entra ferrara con lo stato d'israele?
cosa c'entra la difesa di israele con gli interessi dell'imperialismo occidentale?
Berja, non me ne "compiaccio", non essere meschino. Ho anche detto, altro che compiacenza, che alcuni farebbero scomparire noialtri, non per genocidio, ma per senso dell'inadeguatezza totale. Sui rapporti tra Ferrara e lo Stato d'Israele non so nulla, so solo che ha avuto quest'idea degli Israel Day, cui io preferisco di gran lunga la versione di Fiano, ma non le arrampicate sugli specchi.
Il resto l'ho detto ampiamente, le politiche di potenza e d'aggressione van combattute tutte, il discorso degli interessi fallo tu.
Non sarai uno dalle "antipatie", ma a quanto pare dalle orticarie forse sì. Io no, invece, e molto perché ho idea di che cosa siano gli "interessi" di certa gente.
Carolina
Ah, e che cosa c'entra l'identità italiana con il votare Berlusconi? E un tempo con l'illudersi di essere fascisti? Boh...
Carolina
Ah. Berja, e leggendo meglio tu non ti rendi conto. Tu leggi Levi come se fosse un qualunque "must", non come se fosse un uomo.
Carolina
non mi rendo conto infatti, proprio non riesco a capire cosa scrivi TU.
non riesco a capire ne' il senso ne' le premesse delle tue parole ne tantomeno cosa vorresti dimostrare.
??? Berja, io vorrei dimostrare che non si dovrebbe dimostrare alcunché, che si potesse vivere un'esistenza civile, senza estremismi, e si potesse essere minimamente patriottici.
Carolina