Quelle lapidi spaccate a Milano
di Furio Colombo
Quaranta tombe dissacrate, quaranta pietre tombali sono tante per pensare soltanto a un gesto di ordinario teppismo. Quaranta tombe ebraiche profanate dicono ancora una volta un brutto messaggio, in Italia, dicono di un’aria malata che sparge contagio persino se questo gesto orrendo è stato compiuto per puro vandalismo. Qualcosa guida a volte gli atti inconsulti. Può darsi che questo atto inconsulto sia al di là persino di un barlume di intenzione ostile e selvaggia. Di certo è stato compiuto ed è stato compiuto in grande.
L’indagine ci dirà ciò che ancora non sappiamo. Ma ciò che potrà scoprire, anche se andrà nella direzione della più cupa ottusa volontà di distruzione, non renderà diverso ciò che è accaduto: hanno spaccato le lapidi di 40 tombe ebraiche a Milano, che vuole dire un lavoro lungo, una spinta violenta e, forse, l’impossibilità di portare fino in fondo l’orrendo lavoro.
Qualunque cosa sia avvenuta fa paura per il vuoto, per il gesto assurdo, per l’esistenza di esseri umani che, per qualsiasi ragione e in qualsiasi contesto, possa avere deciso collettivamente di addossarsi un simile compito.
Tutto ciò non può che raddoppiare l’impegno di informare, chiarire, capire e far capire e raggiungere con un filo di civiltà quante più persone è possibile, cominciando dai più giovani e senza smettere mai. Perché apprendere - se così ci diranno - che l’evento è, come dire, casuale, non cambia l’orrore.
E non cambia il dovere di moltiplicare l’impegno per prevenire, per impedire, per fare tutto ciò che umanamente è possibile affinché l’orrore non possa ripetersi. Il nostro Paese ha bisogno di una partecipazione più grande e convinta per trasformare questo impegno in una ragionevole e dignitosa speranza. E nella realtà quotidiana di un Paese civile.
chiunque siano e per qualunque motivo han fatto una roba del genere spero che li becchino e che si dischiuda davanti a loro la prospettiva mooolto concreta di 30 anni di galera.
Carolina
fa paura il vuoto nella mente delle persone perchè questo vuoto li avvicina e li accomuna, anzi li rende inferiore agli animali, i quali almeno obbediscono all'istinto di conservazione.
l'animale uomo cosifatto è pericolosissimo
in effetti il gesto e' PARECCHIO oltre la mia capacita' di comprensione...
e' risaputo che i morti non abbiano grandi capacita' di difesa, sicuramente i valorosi che hanno condotto a termine questa operazione avevano ben chiaro tale concetto.