Di Maio e la propaganda anti-israeliana

di maio luigiRimesso in cima perché il 2 agosto 2016 c’è stato un aggiornamento visibile nel link in fondo.

Siamo tutti liberi, ma i fatti sono questi. Quindi gli innumerevoli Di Maio (anche meno ignoranti e beceri) e chi dà loro ragione non si occupano di storia e cronaca, ma si fanno ripetitori di propaganda guerrafondaia e spesso razzista.

Ho commentato così questa dichiarazione di Luigi Di Maio: “Bestia et universa pecora” avrebbe detto mio padre di questo semianalfabeta. Non sa nulla, ma vuole dire la sua perfino sulla Costituzione. C’è anche chi lo ipotizza candidato alla presidenza del Consiglio. Il trionfo di un pericoloso nulla.

Ne è nato un lung thread sul mio wall Facebook dove come spesso accade il grillismo ha dato il peggio di sé, ma purtroppo anche persone normali e colte si sono accodate. E’ il problema del medio Oriente: ne parlano tutti senza sapere, ripetendo luoghi comuni ben costruiti da una propaganda che da qualche anno sta lavorando con un’efficacia terrificante.

Riporto la mia chiosa:

Per tutti, poi basta per me.

Concordo che la politica sui coloni del governo Netanyahu sia sbagliata, lo dicono in tanti anche in Israele. Ma la mistificazione costante sta nel porre questo tema al centro del dibattito sul conflitto arabo-israeliano, addossando la responsabilità della guerra ad alcune migliaia di coloni (fanatici religiosi quanto si vuole) che come unica attività strappano terra al deserto e a un governo di destra che li difende a volte anche con troppa foga. 

Il tema vero in realtà è che il mondo arabo la pace non l’ha mai voluta e non la vuole, lo dice e lo dimostra coi fatti attraverso gli anni. Le aggressioni ufficiali: Guerra del 1948. Guerra di Suez del 1956. Guerra dei Sei Giorni del 1967. Guerra del Kippur 1973. Poi i tiramolla di Arafat, le tregue accettate e costantemente violate e da fine anni ’80 lo stillicidio degli attentati, migliaia di razzi sparati, i tunnel del terrore, i fiumi di aiuti internazionali usati per acquistare armi, gli omicidi a sangue freddo di inermi, con l’ultima ragazzina di 13 anni sventrata a coltellate nel sonno. 

Sono due civiltà (mi sforzo di definire così anche quella araba) che non trovano pace soprattutto perché una delle due da sempre dichiara la propria volontà di annientare l’altra, lo scrive persino nelle Costituzioni. 

Poi, ripeto, sono il primo a pensare che a volte le rappresaglie israeliane siano eccessive. Ma chi sa leggere i fatti con oggettività e non ripetendo luoghi comuni sa che non esiste un solo episodio, non uno!, in cui Israele si sia macchiato della colpa gravissima di prendersela volontariamente coi civili e gli inermi. Le vittime collaterali sono una tragedia, ma da una parte c’è un esercito che mira ai bersagli militari e arriva all’estremo di “bussare” quando questi sono occultati in luoghi civili (l’infame uso arabo degli scudi umani), dall’altra parte c’è un mondo acefalo, frammentato, manovrato, con l’unico denominatore comune di fare la guerra facendo esplodere dei poveri disgraziati in mezzo alla popolazione. 

Siamo tutti liberi, ma i fatti sono questi. Quindi gli innumerevoli Di Maio (anche meno ignoranti e beceri) e chi dà loro ragione non si occupano di storia e cronaca, ma si fanno ripetitori di propaganda guerrafondaia e spesso razzista.

PS: aggiornamento del 2 agosto 2016: I carabinieri negano di aver fatto dichiarazioni. Quindi Di Maio è un millantatore. Da leggere anche questo articolo sullo stesso tema.