Ho visto il film venerdì sera al Capitol di Bologna, e anche lì c'era gran parte del cast (Stefania Rocca è meravigliosa, Bisio era proprio davanti a un enorme cartellone pubblicitario di Cesare Ragazzi "Assicura i tuoi capelli", ma nessuno gliel'ha fatto notare).
Sala semivuota. Film bruttino.
Come fai a dire che è bello? E' vero, è in crescendo, migliora scena dopo scena, ma senza mai alzarsi sopra le righe.
Credo che alla fine dispiaccia andarsene solo perchè dopo un incipit che fa davvero cadere le braccia e sbuffare di insofferenza soprattutto a causa di dialoghi davvero piatti e stereotipati, qualsiasi elemento che si elevi da questa mediocrità è inaspettato e sorprendente. Ed effettivamente nella seconda parte questi momenti sono leggermente più frequenti.
Bravo Bisio e ancora più bravo (hai pienamente ragione) Storti, ma il resto lascia davvero a desiderare.
I gialli di Dazieri non sono male, ma Mondadori è di Berlusconi, quindi meglio astenersi, come dice Luttazzi, l'unica persona tutta d'un pezzo che si vede in giro.
Andrea, neanche Berlusconi mi può trattenere dal leggere Asce di Guerra assieme a una pletora di libri eccellenti di einaudi. Se tutti facessimo come te, a Silvio basterebbe comprare tutte le case editrici per aver creato il 1984 in Italia.
Suggerisco la lettura della riflessione di WM1 e soci.
Boh, Dazieri mai letto. Ne parlano tutti. Ma quando vedo l'operazione commerciale, come per "Romanzo criminale" della loro immediata trasformazione in film, mi convinco che l'immaginario letterario, quello vero, in italia sta scomparendo, o, al massimo, rinasce nel sottobosco. Ne discutiamo su autet, proprio in questi giorni, con Giuseppe Genna.