Suore burkini e altre mascherate assortite

Suore in mareChecché ne dicano molti, le suorine al mare che invadono i social in questi giorni c’entrano eccome con le donne musulmane coperte col cosiddetto “burkini”, anche loro sono vittime e la loro scelta è tutt’altro che libera, anche se la coercizione che le ha portate a vestirsi in quel modo bislacco non implica violenza fisica.

Come commentavo su un altro thread, ritengo che la mistificazione culturale che porta una disgraziata a farsi suora sia identica nei fondamenti a quella che porta una disgraziata musulmana a girare coperta dal burka. O un disgraziato ebreo a vestirsi da cretino, schifare il cheeseburger, non rispondere al telefono di sabato.

Haredim

In sintesi: sono tutti sintomi dello stesso male del mondo: la religione, qualunque religione nel momento in cui esce dalla sfera strettamente privata e si fa truffa ipocrita, a base di mondi celesti ed entità superiori che nessuno ha mai visto, ma di cui alcuni pretendono di conoscere nei dettagli le volontà, per spiegarle o peggio imporle agli altri.

bagnasco

Le mascherate – burka e “burkini”, vesti di suore, cappelli da haredim, tuniche da santoni e guaritori – non sono cause, ma conseguenze, sintomi di un male endemico dell’anima umana, resistente a qualunque divieto. Serve ben altro che vietarli. Fino a quando non sarà proibito di interferire con la società a chi manovra la religione, questa resterà sempre una comoda scusa per giustificare ogni nefandezza.

burka

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