Senza se e senza ma: tornano i LUOGOCOMUNISMI ™

Alfred E. Neuman

L’elenco originale di LUOGOCOMUNISMI ™ (termine di cui rivendico la paternità online) è stato pubblicato su OneMoreBlog nell’aprile 2007, epoca in cui aggregava alcune decine di migliaia di lettori al giorno. Tra loro e tra i collaboratori amici e conoscenti poi assurti alla gloria di Palazzo.

L’elenco ha seguito le sorti del primo OMB, finendo in soffitta per qualche anno, poi il 21 luglio 2017 alcuni commenti a due post sul mio wall Facebook  (li puoi leggere qui e qui) mi hanno messo voglia di rimetterci mano, aggiornarlo e ridargli visibilità. Perché c’è sempre bisogno di sottolineare quante parole a vanvera diciamo ogni giorno.

TROVI QUI la nuova pagina aggiornata dedicata a questo patrimonio dell’umanità il cui titolo è ina citazione del LUOGOCOMUNISMO ™ per eccellenza, il più trasversale, amatissimo da Lorsignori, sempre imitato, mai eguagliato: “senza se e senza ma”.

A corredo del post ho aggiunto i link alle vecchie raccolte di LUOGOCOMUNISMI ™ pubblicate da OneMoreBlog negli anni e – come si faceva nei bei tempi andati – l’immagine del padre spirituale di tutti i LUOGOCOMUNISTI ™, l’immortale Alfred E. Neuman, icona del reverendo Mad Magazine.

Suggerimenti, aggiornamenti e proposte di LUOGOCOMUNISMI ™ vecchi e nuovi sono ovviamente benvenuti a info@onemoreblog.org.

PS: il testo che segue, brano di un discorsi del maestro LUOGOCOMUNISTA ™ Antonio Razzi, è stato aggiunto per il suo valore politico e culturale, ma anche per superare la quota di 300 parole necessarie ad avere un buon SEO.

«Egregio Presidente, onorevoli colleghi, con la discussione congiunta della legge comunitaria 2012 e della relazione consuntiva della partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2011 si affrontano dei nodi politici fontamentali in un momento estremamente delicato dell’Unione europea. Per quanto riguarda la legge comunitaria si è potuto a non pregiudicare il recepimento delle direttive contenute in allegato al disegno di legge in discussione. Ciò in virtù delle innovazioni introdotto dal Trattato di Lisbona che prevedono, in caso di mancato recepimento di direttive, sanzioni economiche per gli stati membri che non rispettano i termini delequamente della normativa nazionale e della europea già a partire dalla fase di accertamento».