L’incoerenza di Meloni e gli imbecilli

Draghi Meloni e l'incoerenza

Anche prima del giuramento, ma soprattutto dopo, la claque di opposizione sui social si è scatenata contro alcune affermazioni di Meloni palesemente incoerenti sia con le sue promesse elettorali, sia con i comportamenti a cui la leader della destra italiana aveva abituato la sua audience. E invece importante capire che queste contraddizioni sono un ottimo segnale per il Paese.

Premessa: la gran parte dei voti raccolti da Giorgia Meloni alle recenti elezioni arrivano da elettori imbecilli, ignoranti, fanatici. Costoro – ahinoi – esistono, sono tanti e grazie (si fa per dire) alla nostra obsoleta democrazia (progettata in epoca pre-social) questi  minus habens quando entrano in cabina elettorale influiscono sul futuro del Paese. M5S docet.

Meloni, tutt’altro che stupida, ha fatto due più due: ha studiato le scempiaggini che costoro si vogliono sentir dire e le ha dette tutte, con il tono di voce giusto, alla bisogna le ha anche urlate. Ed è proprio grazie a queste scempiaggini che Meloni ha portato Fratelli d’Italia a essere il primo partito del Paese.

Cosa accadrebbe se quelle scempiaggini fossero messe in atto? Semplice: l’Italia andrebbe incontro al disastro economico e forse alla guerra civile, uno scenario tragico che però non interessa a Meloni, la quale ha voglia di godersi a lungo la prestigiosa poltrona conquistata con fatica. Dunque, piano piano, Meloni sta accantonando e continuerà ad accantonare le scempiaggini della propaganda, per sostituirle con temi, toni e strategie graditi all’Occidente.

Per questa ragione c’è solo da essere contenti ogni volta che Meloni dice l’opposto di quanto ha strillato quando era in campagna elettorale. Andare al governo grazie il voto degli imbecilli va bene, ma il giorno dopo aver vinto le elezioni tocca governare e allora i nodi (le scempiaggini) vengono al pettine. Meglio accantonarli da subito, come fa Meloni, incassando anche l’apprezzamento di Mario Draghi.

Meloni ancora non governa, sta solo preparando tutto quello che va preparato. Ma lo sta facendo con sobrietà e (pare) con piglio europeista e atlantista, checché dica un PD in cui si blatera a vanvera e si fa gossip di retrobottega, anziché fare un’opposizione ragionevole e impegnarsi a lubrificare la macchina elettorale arrugginita in vista delle prossime amministrative lombarde.

In sintesi: ogni incoerenza di Meloni con la sua propaganda elettorale è benvenuta.

PS: di scempiaggini ne ha dette molte anche Salvini (ha mai detto altro che scempiaggini in vita sua?) appena si è insediato. Ma essendo un imbecille (oltretutto eterodiretto da altri imbecilli) le ha dette in modo tanto sbagliato da perdere 3/4 del suo consenso. Sono soddisfazioni.