Ieri c’era un uomo che volava a Milano ma non era Superman

Un uomo che volava a Milano

Ieri 14 novembre alle 14.30 passavo davanti all”Esselunga di via Washington a Milano. Ho sentito un botto, mi sono girato e l’ho visto in aria. Esatto: in città c’era un uomo che volava, a testa i giù, sopra il cofano di un’auto, a quasi un metro da terra. Ma non era Superman. 

Il colpo è stato forte, il rumore e l’urlo delle persone agghiacciante. Ho pensato al peggio, ero sicuro che l’avrei visto accasciarsi a terra morto. Quando è caduto urlava, spero non fosse gravissimo perché per fortuna si è seduto, gemendo, ma da solo.

Resta il fatto, chiarissimo: l’automobilista che l’aveva investito preveniente da piazza Piemonte aveva fatto inversione (vietata) al semaforo, per entrare nel parcheggio Esselunga. Ha guardato alla sua destra per avere certezza che non sopraggiungessero auto da piazza Napoli, ma fregandosene dell’attraversamento alla sua sinistra, su cui il pedone passava tranquillo col verde a suo favore. Poteva ammazzarlo sul colpo e comunque, vista la situazione ospedaliera in epoca Covid, lo ha messo a rischio della vita.

L’automobilista era il più calmo di tutti. Ha accostato poco avanti, è sceso dall’auto, si è avvicinato al poveretto a terra e gli ha detto tranquillamente (ripeto: tranquillamente): «non l’ho visto, ma lei non guardava?» Per dire il pensiero della gran parte delle persone al volante sulla relazione tra loro  e il resto del mondo: la colpa è sempre di chi non sta attento quando loro passano. Anche se sta attraversando sulle strisce, anche se ha il verde a favore.

Tre persone che conosco sono state investite negli ultimi dodici mesi in quei duecento metri: una da un’auto che usciva dal parcheggio Esselunga senza guardare, due sulle strisce senza semaforo all’incrocio con via Organdino, che nessun automobilista rispetta. A cui si aggiunge l’uomo che volava ieri.

Ho scritto un tweet a Pierfrancesco Maran e Marco Granelli auspicando un intervento in via Washington, che è terra di frontiera, pericolosissima, dove casi come questo sono all’ordine del giorno.  Spero che mi ascoltino.