Re del Mondo: poche semplici regole per vivere meglio

Un sacco di cose non vanno su questo pianeta e nessuno fa niente, quindi mi sa che dovrò pensarci io. Per fare le cose bene e in fretta dovrò diventare Re del Mondo per introdurre regole e codici di comportamento a vantaggio di tutti. Il mio sarà un impegno gravoso, tuttavia “mi metterò a disposizione” perché l’umanità possa finalmente condurre un’esistenza serena.

Ecco come intendo procedere.

Quando sarò Alberto I Re del Mondo

La madre di tutti i problemi

Il suffragio universale è nato quando non esistevano i social network ad amplificare l’efficacia delle teorie di Goebbels (oggi utilizzate dalle parti politiche peggiori) e a mettere in piazza l’evidenza imbarazzante di quanti stolti ci sono in circolazione. Ovviamente le due cose marciano in parallelo, quindi o aboliamo i social network oppure arginiamo gli stolti e consentiamo solo a chi ha un minimo di raziocinio di influire sul futuro della collettività. Per svolgere qualunque attività ad alto impatto sociale (come per esempio il voto) sarà dunque obbligatorio superare un esame che dimostri la capacità di comprendere un testo e di possedere uno straccio di conoscenza di storia ed educazione civica. I bocciati non potranno votare.

Saranno vietati:

  1. Il doppiaggio nei film, vigerà l’obbligo dei sottotitoli.
  2. Il congiuntivo esortativo nelle dichiarazioni dei politici.
  3. La violenza sul dialetto milanese mettendo le “u”, con o senza accento al posto delle “o” (panetùn, cantùn, eccetera) o bestiæ et universæ pecoræ.
  4. L’applauso ai funerali.
  5. Le sepolture nella bara (obbligatoria la cremazione) e i cimiteri. Si andrà ben oltre l’editto di Saint Cloud: obbligo di fossa comune per spargere le ceneri. Esatto: Foscolo ha pisciato fuori dal vaso con Dei Sepolcri. E comunque la nonna mi farai il favore di ricordarla con una foto in cui sorride.
  6. I fuochi artificiali.
  7. Parlare al vicino / al cellulare / accendere il cellulare / mangiare quando si è al cinema o a teatro.
  8. La caccia, in qualunque forma.
  9. Gli auguri di prammatica.
  10. Quei cosi a motore rumorosissimi che soffiano le foglie da qui a lì senza alcun senso e sollevano polveri sottili.
  11. Gli antifurti con sirena.
  12. I talk show.
  13. Le code senza numerino e/o serpentina.
  14. L’ostentazione di abbigliamenti e pratiche di origine religiosa.
  15. I gazebo fuori dai bar fatti con fogli di plastica trasparenti.

Divieti alimentari:

  1. Postare l’ennesimo video su come fare la carbonara.
  2. Il gambero sulla cacio e pepe (soprattutto), ma in generale il formaggio col pesce (tranne burro e acciughe).
  3. L’articolo determinativo davanti ai piatti nei menù dei ristoranti.
  4. Qualunque variazione sulla ricetta classica del panettone.
  5. I sushi rivisitati in chiave sudamericana.
  6. Mescolare creme e frutta nel gelato (escluso fragola + fiordilatte com’era nella Coppa Algida)
  7. Il frullatore per rendere “cremosa” la pasta e in genere l’aggettivo “cremosissima!” nelle ricette.
  8. L’aggettivo “stellato” riferito ad altro che non sia il cielo.
  9. Le bustine di plastica con dentro i salumi già affettati. Aggravante: abbinarci i vassoietti di plastica monouso del supermercato con dentro le verdure lessate, la frutta sbucciata o ancor peggio il riso lesso.
  10. Vendita e somministrazione di alcolici negli Autogrill.

Divieti telematici

La Rete e gli altri metodi di interconnessione sono il luogo privilegiato per la messa in atto di comportamenti e modi di dire fastidiosissimi. Qui ci sarà molto da sistemare. Per l’iscrizione ai social sarà necessario superare un esame psicologico e uno di cultura generale. I contributi postati sui social saranno monitorati e al primo accenno di analfabetismo funzionale o ipocrisia strumentale scatteranno immediate sanzione e pene corporali.

Ciò premesso, ecco altri divieti:

  1. I messaggi vocali su qualsiasi piattaforma.
  2. “Grazie per l’add” e “Ciao sono nuovo nel gruppo”.
  3. L’uso della seconda persona plurale nelle discussioni sui social.
  4. Non rispettare il reply-to-all nelle mail.
  5. “Se sei d’accordo condividi”.
  6. I messaggi a raffica su Whatsapp al posto dell’a capo.
  7. “Vergogna!!!!”
  8. Frasette finto-poetiche, citazioni semi-dotte, mediocri sintesi di vita finto-auliche nei profili dei social.
  9. @followers.

Mezzi di trasporto privato

Chi usa l’auto privata in città sarà vessato a tal punto da fargli passare la voglia. Sarà implementato su tutte le strade un sistema con telecamere e sensori, per cogliere sul fatto i trasgressori del Codice della Strada. Sanzioni variabili – dalla verga sulle natiche fino al carcere – saranno comminate agli automobilisti colti a:

  1. Svoltare a sinistra all’incrocio girando attorno al centro, anziché “lasciando alla propria destra il centro della strada” (recita il codice) e quindi intasandosi con quelli di fronte.
  2. Accedere alle strisce quando un pedone è in procinto di attraversare o sta attraversando.
  3. Accedere a un incrocio quando l’uscita non è libera, creando l’ingorgo.
  4. Non tenere la distanza di sicurezza e/o non rispettare i limiti di velocità.
  5. Andare a prendere i figli a scuola in auto.
  6. Non occupare la corsia libera più a destra in autostrada.
  7. Parcheggiare in seconda fila / su passi carrabili / scivoli per disabili (accendere il blinker è un’aggravante).
  8. Gli antifurti sonori.
  9. Sostituire l’impianto di scarico di qualunque veicolo con uno più rumoroso (pena doppia per la marmitta Akrapovic sullo scooterone e il tubo aperto sulla Harley).
  10. Usare il clackson accazzo.
  11. Zizagare nel traffico con lo scooterone. Anzi, facciamo che gli scooteroni sono banditi e bellalì.

Esame per la patente e altri divieti:

  1. Viene effettuato su vetture Fiat 500 degli anni ’60 senza prima sincronizzata, con obbligo di effettuare agevolmente la scalata seconda-prima in doppia debraiata e spiegazione orale di tale tecnica di guida.
  2. Oltre a quiz e domande tecniche: prova di cultura generale, test psicologico ed esame tossicologico per verificare se il candidato faccia uso di stupefacenti (i pirla fatti di coca al volante sono all’ordine del giorno, ammazzano persone e vanno fermati);
  3. Attenzione speciale per chi è / è stato proprietario di un’Audi anabolizzata, soprattutto se nera.

Leggere qui altri chiarimenti sul tema auto e moto.

Deprecati dal Re del Mondo

Storture e malvezzi marginali, non esplicitamente vietati o sanzionati, per i quali non saranno definite sanzioni specifiche. Ovviamente i trasgressori non potranno aspettarsi di essere benvoluti dal Re del Mondo, ci sta che si incazzi e decida di comminare una qualche pena ai recidivi.

  1. Lo spritz all’Aperol.
  2. Ciabattine e canottiera in città d’estate.
  3. Ordinare una pizza fuori menu.
  4. I nomi dei negozi che cominciano con “Non solo….”.

Linguaggio

Alcune espressioni saranno messe al bando per sempre, altre solo deprecate. Fare riferimento alla pagina dei LUOGOCOMUNISMI™.

Apprezzati dal Re del Mondo

Ci sono scelte, modi di dire, modi di essere, in sintonia con il pensiero del Re del Mondo. Chi li condivide non si aspetti trattamenti di particolare riguardo (uno cui tocca l’onere di essere Re del Mondo deve diffidare, la piaggeria è sempre in agguato), tuttavia un segno di apprezzamento non sarà negato a nessuno.

  1. Chi sceglie lo spritz al bitter o meglio ancora l’americano.
  2. Chi conosce e apprezza il pasticcino detto “africano” (o “moretto” in Canton Ticino).
  3. Chi usa l’auto con moderazione e rispetto.
  4. Chi apprezza Johnny Cash e John Prine.
  5. Chi frequenta i ristoranti africani.
  6. Chi gioca a calcio o calcetto senza essere tifoso di calcio.
  7. Chi ha capito che la 911-964 è la migliore Porsche di sempre, anche meglio della 933.
  8. Quelli a cui –  come al Re del Mondo – stanno sui coglioni sostanzialmente tutti.

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