Il successo dell’Euro e la retorica antieuropea con COVID-19

La bandiera dell'Europa

Nessuno lo dice, ma in questi giorni, a 20 anni dall’introduzione della Moneta Unica, stiamo assistendo al suo più grande successo. Se avessimo ancora la lira l’Italia avrebbe già perso l’accesso al mercato.

Borsa chiusa. Aste Titoli di Stato deserte. Cambio indifendibile. Fiammata inflattiva da svalutazione che avrebbe bruciato buona parte dei risparmi degli italiani. E poi probabilmente controlli sui capitali e Bancomat razionati.

La Banca Centrale Europea ha fatto esattamente quello che doveva fare. Rassicurare i mercati sulla fornitura di liquidità, ma responsabilizzare gli Stati sulle politiche fiscali che dovranno necessariamente fare in modo coordinato nelle prossime settimane/mesi.

Eppure sta montando un’insopportabile retorica antieuropa, come se fosse compito di Commissione UE e di BCE portare mascherine e trovare vaccino a quanto sta accadendo.

Mai come stavolta essere dentro L’Europa ci consente una migliore difesa dei nostr interessi economici. E consentirà di ripartire da basi più solide quando questa brutta storia sarà finita.

Il testo è raccolto da un thread su Twitter di Salvo Cozzolino che aiuta a comprendere perché una frase profondamente sbagliata (come spiega bene Francesco Guerrera su La Stampa) di Christine Lagarde non deve mettere in discussione un progetto imprescindibile e l’oggettivo successo dell’Euro.