Dal 7 febbraio 2001: incursioni e riflessioni di Alberto Biraghi, figlio di Milano, cittadino d'Europa.
“Ci avete massacrato su un progetto che neanche conoscevate, su un muretto e un murale che neanche sapevate l’esistenza, basandovi su un video parziale, senza neanche conoscere l’evento di riqualifica che stava alla base del progetto stesso.” [snip] “Certo che se tutto questo grande movimento . . .
Continua a leggereNon basta essere volontari: bisogna sapere cosa si sta facendo ed a beneficio di chi. Non capisco come ad un writer facciano le perquise a casa come lo trovano con una bomboletta nello zaino e a ‘sti bellimbusti permettano invece di dipingere in pieno giorno, in . . .
Continua a leggere“C’è una buona regola nelle amministrazioni comunali: mai dare ai cittadini il governo di nulla, neppure la gestione bagatellare (e apparentemente innocua) di pezzetti di muro, perchè se ne riterranno in qualche modo titolari sino al punto da considerarsi i berretti verdi del bene pubblico, . . .
Continua a leggereRiportiamo per chi non ha un account su Facebook il post con cui Pao ha commentato l’intervento degli Spazzaidee in via Cesariano a Milano. Come sempre, l’arte e la cultura rimediano all’ignoranza gretta e all’insensibilità becera di chi arriva al livello di definire “sporco” l’opera di . . .
Continua a leggereConfermo che la faccenda dei volontari spazzatutto è oggettivamente intollerabile. Chiamare “sporco” le opere d’arte di Pao e Linda è la dimostrazione che il ventre molle milanese, trincerandosi dietro i loro giubbetti gialli e frasacce come “noi abbiamo delle autorizzazioni precise”, manda al rogo la . . .
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