Mimosa: la mia variante

mimosaHo bevuto il mio primo Mimosa negli anni ’80 in un ristorante di Anacortes, nello stato di Washington, per innaffiare uno dei fantastici brunch che Mario offriva quando si andava a trovare Lyn. All’epoca mi sembrava una brodazza da americani, ma col tempo ho cominciato ad apprezzarlo e ho messo a punto la mia variante.

Per due persone: una bottiglia di spumante classico molto secco (niente prosecchi e cose morbide, ci vuole un bel classico), per esempio un Rotari Pas Dosé o un Revì Dosaggio Zero per chi come me venera gli spumanti Trento DOC. Certo, con una bottiglia di Moët et Chandon ci si supera, ma non penso che la differenza di prezzo sia giustificata, visto che in qualche modo il vino viene modificato.

Postulato: devi sempre avere i bicchieri ghiacciati, in freezer uno scomparto è loro. Quando cominci a usarli ti rendi conto che la differenza nel risultato è enorme.

Spremi una bella arancia gialla, dolce e conserva la buccia. Filtra il succo col colino a trama fine in un bicchiere ben freddo, aggiungi mezzo cucchiaio da minestra di Cointreau. Assaggia e se vuoi correggi con lo zucchero di canna liquido (ottimo l’Azucarrío che si trova da Esselunga). La prima volta vacci piano, imparerai con l’esperienza a prevedere il risultato. Al mio gusto il composto deve essere abbastanza dolce, non deve esserci mai la sensazione di aspro.

Mescola bene il composto. Apri lo spumante, versane un cucchiaio nel composto e mescola per renderlo più leggero e pronto a mischiarsi nel bicchiere.

Prendi dal freezer due bei balloon ghiacciati, appannati e metti in ciascuno tre cubetti di ghiaccio. Versa una dose generosa di spumante, almeno 100 cc per bicchiere (per darti l’idea della dose: io con una bottiglia faccio sei mimosa), ma piano, perché non faccia schiuma, perdendo il gas.

Versa piano il composto, facendolo scorrere sulla parete del bicchiere. Prendi quel che resta dell’arancia e con un coltellino affilato taglia due scorze generose, avendo cura di non prelevare nulla del bianco interno. Prendine una fra le dita, piegala in due sopra il bicchiere per creare uno spruzzo d’olio essenziale. Ripeti sul secondo bicchiere.

Con un cucchiaio di legno o bastoncino cinese (niente metallo!) gira una volta con la massima delicatezza, per amalgamare la bevanda.

Brinda all’allegria! Ci ho messo accanto questi deliziosi snack israeliani al gusto di falafel e ci stavano benissimo. Ma anche le patatine Kettle al sale marino hanno un loro perché.