Il mio pollo al curry rivisitato
Il pollo al curry è un piatto fantastico. Leggero e gustoso, veloce, se ben fatto è sorprendente. Dopo anni di pollo al curry cucinato secondo il metodo tradizionale dello Sri Lanka ho provato una variante di Max Mariola. Dall’unione delle due ricette è nato il mio pollo al curry ufficiale.
Per quattro persone uso:
- un chilo di pollo (io sono pigro e uso i petti, chi ama trafficare con le ossa può usare il pollo intero e tagliarlo a pezzi, l’importante è scegliere animali allevati e uccisi in modo civile)
- due mele
- due banane
- due cipolle (io adoro quelle di Roscoff, ma vanno bene anche le italiane dorate)
- due spicchi d’aglio italiano
- olio di semi
- due buste di latte di cocco in polvere non dolce
- due cucchiai di mild curry
- un cucchiaio di hot madras curry
- un cucchiaino di polvere di zenzero
- un cucchiaino di tumeric
- una manciata di uvette
- un po’ di mandorle
- mirin
- sale grosso
Taglo a pezzi cipolle, mele e banane. Taglio gli spicchi d’aglio e levo l’anima, butto tutto nel wok, aggiungo l’olio e porto a calore medio-alto (sulla mia induzione parto da 8 e appena sfrigola passo a 7). Appena la cipolla comincia a imbiondire abbasso a 6, aggiungo un bicchiere d’acqua, copro e lascio stufare.
Intanto preparo il latte di cocco con acqua tiepida battendolo bene perché non abbia grumi, taglio il pollo a pezzi e lo metto in una scodellona a macerare col mirin, un po’ d’olio e sale. Metto anche le uvette in un po’ di acqua calda per ammorbidirle.
Torno al wok, aggiungo il latte di cocco e le spezie, mescolo bene e copro. Deve cuocere fino a che le mele perdono la croccantezza e il cucchiaio di legno entra facilmente. Tolgo dal fuoco, verso il tutto in una grossa bowl e passo al frullatore a immersione. Se qualche pezzetto sfugge è meglio, la crema non deve essere troppo omogenea.
Pulisco il wok con la carta, ci scaldo del nuovo olio e butto il pollo a soffriggere con le uvette e le mandorle. Quando comincia appena a colorirsi aggiungo la salsa, abbasso un po’ il calore e mescolo, lasciando sobbollire per addensarla. Assaggio e regolo il sale, per contrastare il dolce che resta comunque dominante.
Servo con riso arborio superfino cotto nel rice cooker cinese, a me piace moltissimo, ma la morte sua sarebbe il basmati pilaf.
Un buon vino rosso profumato ci sta benissimo.