La pasta pomodorini e scarola riccia con il pangrattato alle acciughe

Pasta pomodorini e scarola riccia

Ho preso questa ricetta della pasta “pomodorini  e scarola riccia” da un video di Max Mariola visto in Rete. L’ho adatta ai miei gusti ed è entrata nelle abitudini di casa. Piatto unico, ricco e (secondo me) parecchio appetitoso.

Occorrente per due persone: due etti abbondanti di datterini o meglio ancora pomodorini del piennolo, un cespo di scarola riccia, un paio di fette di pane raffermo o in alternativa tre Krisproll, mezzo vasetto di acciughe sott’olio, capperi di salina lavati e strizzati, olive liguri sott’olio, peperoncino, 180 grammi di pasta (a me piace l’integrale, Rummo o Molisana). 

Preparazione. Faccio il classico taglio a croce sui pomodorini, li sbollento 15 secondi, li butto in acqua e ghiaccio perché si raffreddino, li pelo. Ne assaggio uno per decidere se dovrò aggiungere zucchero alla salsa.

Pasta pomodorini e scarola riccia

Trito grossolanamente il pane secco (o i Krisproll) nel frullatore. 

Lavo la scarola, elimino il gambo, strappo le foglie a grossi pezzi con le mani. 

Sciolgo nel wok di acciaio inox le acciughe con un filo d’olio lentamente, a potenza 5, aggiungo il peperoncino, porto a potenza 7, aggiungo il pane secco e lo salto fino a che accenna a dorarsi. Per questo modo di preparare il pan grattato tostato devo rinbgraziare la signora Giovanna Pagano buonanima di Gioiosa Marea. Metto da parte il pane e pulisco i residui dal wok con un po’ di pannocarta.

Metto a bollire l’acqua.

Rimetto il wok sull’induzione con olio extravergine, scaldo bene, ci butto i pomodorini, i capperi e le olive. Abbasso l’induzione a potenza 6 e faccio andare, saltando con frequenza. Se occorre aggiungo zucchero, ma niente sale perché ci sono acciughe e capperi.

Pasta pomodorini e scarola riccia

Quando l’acqua bolle metto pochissimo sale, giusto perché non sia sciapa, e butto la pasta. Su una pasta da 12 minuti di cottura metto il timer a 7 minuti.

Quando suona il timer butto la scarola riccia nell’acqua della pasta, alzo a 8 l’induzione sotto il wok, mescolo bene pasta e scarola. 

Dopo un minuto circa pesco pasta e scarola riccia col ramaiolo, sciacciando appena contro il bordo per eliminare l’eccesso di acqua. 

Alzo l’induzione a 9 e salto, facendo cuocere vigorosamente perché la pasta completi una cottura parzialmente “risottata” e perché evapori l’eccesso di acqua portata dalla scarola riccia. 

Quando l’acqua si asciuga e sul fondo del wok resta solo un po’ di crema ben emulsionata – servono 3-4 minuti circa – porto il wok in tavola, metto nei piatti e cospargo col pane saltato con le acciughe. 

Max Mariola completa con filetti di tonno sott’olio spezzettati con le mani. Per quanto ami il tonno, trovo che in questo caso la miscela di sapori risulti fin troppo carica, quindi non ce lo metto.