Il Rossini

RossiniIl Rossini è una variante al più titolato Bellini. La paternità è incerta, nessuno se la sente di attribuire anche questa bevanda deliziosa al genio di Giuseppe Cipriani. Qualcuno afferma che l’inventore potrebbe essere Arrigo, ma l’interessato non ha mai confermato né smentito. Resta il fatto che in stagione di fragole è un piacere della vita intensissimo, che vale la pena di condividere. Come tutti i drink di questo genere ne esistono infinite varianti, la mia è quella che racconto qui oggi.

Il Rossini si fa solo con le fragoline di bosco, non ci sono eccezioni a base di fragoloni, per quanto dolci possano essere. Oggi non è difficile trovarne di coltivate, ovviamente meno profumate di quelle che raccoglievo  bambino nei boschi di Molini Di Tures, ma bisogna accontentarsi.  Va da sé che a trovare delle fragoline davvero raccolte nel bosco il risultato sarà di un ordine di grandezza migliore. Ma ad accontentarsi si gode sempre, via.

Per due persone. Prepara in frigo una bottiglia di prosecco (in genere prediligo il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry o il Mionetto Legatura DOCG Spago). Dovrà essere freddissimo al momento dell’uso, pena un fastidioso eccesso di schiuma.

A me questi drink piacciono tutti nei balloon di media grandezza, perché è bello avere tanta aria per lasciar espandere il profumo, perché sacrificarlo nei flûte? Comunque tu scelga, metti i due bicchieri che ti piacciono in freezer.

Compra un cestinetto da un etto abbondante di fragoline di bosco, da Esselunga si trovano sempre, ma a fine primavera sono migliori. A casa metti le fragoline nella caraffa graduata, apri il prosecco e versalo sulle fragoline per lavarle. Scolalo senza pietà e non insultare quei frutti delicati con l’acqua!

Aggiungi alle fragoline un cucchiaio di succo di arancia fresca e uno di sciroppo di zucchero di canna (ottimo l’Azucarrío di Esselunga). Frulla il tutto molto bene con il minipimer regolato alla massima velocità, per a ottenere un liquido omogeneo e appena montato.

Togli i bicchieri dal freezer – belli, appannatissimi – versaci una dose generosa di prosecco e un quantitativo di composto di fragoline pari a metà del prosecco che hai versato. Con un attrezzo non metallico (copstick cinese, spatolina in silicone, quello che ti pare, ma niente metallo per carità) gira non più di due volte con la massima delicatezza.

RossiniSolleva il bicchiere, guarda la meraviglia controluce, avvicinalo al naso per gustarne il profumo e poi gustalo piano, ma non troppo. Devi berlo finché è freddo, altrimenti la magia sparirà. E non coprirlo con stuzzichini troppo invasivi (due oliva o due noccioline), il protagonista deve essere lui.