Le elezioni britanniche in sintesi

David CameronL’imprevista (dai sondaggisti) vittoria di David Cameron, che ha conquistato la maggioranza assoluta, verrà sezionata, analizzata, commentata, discussa da tutto il mondo. Ma è un evento che tocca da vicino anche noi, soprattutto per le ripercussioni che potrà avere sull’Europa. Ecco i primi pensieri dopo la lettura dei giornali.

  1. In Europa Occidentale una destra decente – quando esiste – è oggi più vincente di una sinistra altrettanto decente. Se poi la sinistra è un po’ affaticata, la destra dilaga proprio.
  2. Comunque anche nei Paesi di solida tradizione democratica c’è una percentuale fisiologica di xenofobi nazionalisti (e pure un po’ cafoni).
  3. Tale percentuale è alimentata anche da potenziali elettori di sinistra che nelle zone più disagiate individuano nei diversi la causa del proprio malessere, la classica guerra fra poveri che giova ai fascisti.
  4. Nei Paesi con le palle la destra decente non è pregiudizialmente antieuropeista, ma…
  5. …i Paesi con le palle hanno un limite di compromesso che sono disposti ad accettare in nome della UE, oltre quel limite cominciano a considerare di mandare tutto in vacca.
  6. Gli Scozzesi non si sono mai sentiti e mai si sentiranno inglesi.
  7. Anche in Gran Bretagna i sondaggisti hanno sempre meno senso.
  8. In Gran Bretagna i politici dopo una sconfitta pesante si dimettono e tornano a lavorare.

Per un’opinione più seria si può leggere l’analisi di Alberto Simonini su La Stampa.

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