Come fregare il comune che “fa cassa” sugli automobilisti!

Autovelox

Da parecchi anni mi oppongo al vizio dei comuni di “far cassa” sui poveri automobilisti mediante l’iniquo balzello affibbiato dall’Autovelox a chi vuole girare in auto alla velocità che gli pare. Roba da matti. E allora, pensa e ripensa, ho trovato una soluzione efficace, che condivido volentieri.

Ogni volta che vedo un cartello tondo, bianco, col bordo rosso e un numero (arabo) in mezzo tipo 30, 50, 70 eccetera prendo nota mentalmente del valore indicato. Non è difficile, perché in genere quel numero (arabo) appare anche con la stessa grafica sul display del navigatore che sto usando.

Dopodiché agisco in modi diversi a seconda all’auto che sto guidando:

  • Come fregare il comune che vuole "far cassa" sugli automobilistiopzione 1: quando guido la mia Subaru e-Boxer premo la levetta del cruise control adattivo fino a portare il numero (arabo) del display a coincidere con quello indicato sul cartello tondo, bianco, col bordo rosso, poi il sistema Eyesight della Subaru fa il resto, oltretutto in modalità elettrica;
  • opzione 2: se guido una vettura diversa, ma con al massimo dieci anni di età, premo il pulsante LIM fino a far coincidere il numero (arabo) del display con quello indicato sul cartello tondo, bianco, col bordo rosso. Anche se schiaccio a fondo la macchina si rifiuta di obbedire;
  • Come fregare il comune che vuole "far cassa" sugli automobilistiopzione 3: se sto guidando una vettura ultradecennale o vintage quindi priva di limitatore (per esempio la BMW Z3 M del 2001 che compare nell’immagine: sei cilindri in linea, 3200 centimetri cubi, 321 cavalli, 250 kmh di velocità massima autolimitata) sollevo il piede dall’acceleratore ed eventualmente pigio il freno quanto basta perché la lancetta del contachilometri arrivi a indicare lo stesso numero (arabo) che compare sul cartello tondo, bianco, col bordo rosso. Una volta che la la lancetta indica il numero (arabo) coincidente con quello del cartello tondo, bianco, col bordo rosso tengo il pedale dell’acceleratore premuto quanto basta perché la lancetta resti sul valore scelto.  No guarda, anche con la Z3 M (sei cilindri in linea, 3200 centimetri cubi, 321 cavalli) non ci sono problemi a procedere in questo modo, lei grufola serena e proceder senza protestare, checché ne dicano gli espertoni dei social.
    NB: questa ultima opzione vale anche per le vetture più moderne indicate in precedenza qualora io sia troppo pigro o troppo impedito per usare strumenti tecnologici complessi come un cruise control o un limitatore di velocità.

Far cassa sugli automobilistiEcco. Con questo trucco riesco a fregare i comuni che vogliono “far cassa” sui poveri automobilisti, ovvero non prendo multe. E riesco anche a non ammazzare pedoni e ciclisti innocenti.

Sarebbe una soluzione universale, se non fosse per i numeri arabi, notoriamente sgraditi al pubblico più colpito dall’iniquo balzello, ovvero gli elettori della Lega di Matteo Salvini. Costoro infatti accettano solo numeri romani (ancorché “ladroni” secondo molti di loro) e per questa ragione dovranno subire le iniziative del comuni volte a “far cassa” fino a quando un governo si deciderà a soppiantare gli odiati numeri arabi con dei sani numeri romani.

In sintesi: Fleximan, non sei nessuno! C’è un modo migliore del tuo per impedire ai comuni di “far cassa” sugli automobilisti: rispettare la legge.

PS: anticipo il commento di chi dice: “il cartello  è messo all’improvviso, magari dietro una curva, oppure poco visibile, proprio per fare cassa” Balle: se davvero il cartello è messo in una posizione che renda impossibile adeguare la velocità in tempo utile basta far ricorso al prefetto o al giudice di pace per segnaletica priva delle caratteristiche prescritte a garantire il diritto all’informazione dell’automobilista. Il che accade molto raramente.

PPS seriamente: se sei di quelli contrari alle città 30 kmh segui Luca Valdiserri, renditi conto che hai torto marcio e smettila di rompere le palle.