Sono 65 su 100 i milanesi soddisfatti di Sala
I milanesi sono soddisfatti di Sala. Secondo un sondaggio dell’università Statale di Milano supera il 65% la fiducia riposta nel sindaco in tempi di pandemia.
Continua a leggereIncursioni e riflessioni di Alberto Biraghi – online dal 2001
I milanesi sono soddisfatti di Sala. Secondo un sondaggio dell’università Statale di Milano supera il 65% la fiducia riposta nel sindaco in tempi di pandemia.
Continua a leggereLa Darsena di Milano, ovvero la briscola peggio giocata dall’amministrazione Pisapia. Un’opportunità straordinaria, un luogo potenzialmente bellissimo, in potenza una piccola Venezia purtroppo finita nella Berlino sovietica.
Continua a leggereSe l’alternativa si chiama Salvini, Gelmini, Lupi, La Russa, Formigoni, De Corato e altra analoga paccottiglia, il cittadino democratico, soprattutto il milanese per bene deve mettere da parte insoddisfazioni, rancori, voglie di rivalse, strategie e votare per il meno peggio. Il rischio che costoro tornino al potere a Milano . . .
Continua a leggereIl fatto che gli esponenti della Comunità ebraica milanese (tra cui alcuni sinceri democratici che conosco e stimo) ammettano in prima fila Stefano Parisi dovrebbe inquietare qualunque elettore di centrosinistra. Vuol dire che la faccia tutto sommato perbene di Parisi riesce a far dimenticare i . . .
Continua a leggere“Giuliano Pisapia lo rimpiangeremo, altro che palle. È una persona sensibile eppure pragmatica, per bene e intelligente”. Due righe scritte su Facebook dopo la comparsa di Giuliano Pisapia a Otto e Mezzo hanno suscitato un gran cancan. A confermare il segno lasciato da un uomo comunque di spessore, a cui forse si è chiesto . . .
Continua a leggereSul wall Facebook di Marco “marmaz” Mazzei (un esempio di come la “società civile” realmente disinteressata al proprio tornaconto possa possa essere utile alla città) è partito un thread su “primarie sì – primarie no”. Il tema è importante, ma non quanto quello principale, ovvero . . .
Continua a leggere“Adesso che c’è Salvini la partita si mostra per quel che è, ed è partita politica e non politicista, di progetti e non tecnocratica. In molti, forse con troppa serenità, giurano che Milano non potrebbe mai e poi mai votare per Salvini – “quel becero, . . .
Continua a leggere