Giuditta Pini e le sciocchezze su Israele

giuditta piniA proposito di Israele e del popolo palestinese la deputata PD Giuditta Pini avrebbe detto: “chiudere le persone in luoghi circondati da muri filo spinato e guardie armate non le faccia onore e proprio perché è la più grande democrazia che ha gli oneri più importanti nella ricerca della soluzione pacifica del conflitto”.

Qualcuno spieghi a questa signorina che:

  1. I campi profughi si trovano in zone della West Bank gestite dall’Autorità Nazionale Palestinese, non da Israele.
  2. La recinzione che Israele ha posto al confine con la West Bank ha ridotto gli attentati terroristici (e relative vittime) del 98%.
  3. Quello che la propaganda  definisce “muro” in realtà lo è solo per un brevissimo tratto.
  4. I campi profughi palestinesi non sono chiusi, non sono campi di concentramento. Lo dimostrano sia le decine e decine di terroristi che compiono attentati terroristici in Israele e nella West Bank, ma anche le centinaia di lavoratori palestinesi che lavorano in aziende israeliane con diritti e stipendi pari ai colleghi israeliani.
  5. Perché nessuno cita mai la “zona cuscinetto” creata dall’Egitto al confine con la Striscia di Gaza abbattendo case palestinesi?
  6. Perché nessuno si indigna con l’Egitto che tiene chiuso da mesi il valico di Rafah, al confine con la Striscia, mentre Israele tiene aperto il valico di Keren Shalom per far passare cibo, medicinali e prodotti edili e commerciali?

Ricordiamo alla deputata che gli attentati in Europa e in Israele sono commessi da terroristi allevati nella propaganda per la quale gli ebrei sono responsabili non solo della condizione dei palestinesi, ma di gran parte dei mali del mondo.

Una deputata del PD dovrebbe evitare questi luoghi comuni, convinzioni fasulle che contribuiscono a dar spazio una propaganda non solo antisemita, ma finalizzata alla destabilizzazione del mondo Occidentale. Qualcuno le dia una regolata, spiegandole che un deputato ha il dovere di rispettare un ruolo cui la signora Pini sembra oggettivamente inadeguata.

Grazie.