Flop arancione: i numeri non spiegano tutto

sinstraXmilanoLuigi Ambrosio scrive: “La lista Sinistra X Milano è stata una delle delusioni del primo turno delle elezioni. Ha ottenuto meno consensi di quanti ne ottenne la sola Sinistra Ecologia e Libertà -una delle componenti politiche della lista- nel 2011. 19,281 voti contro 28,084. Ha preso meno voti di quanti ne andarono a Francesca Balzani alle primarie del centrosinistra di febbraio, quando è iniziata la corsa di Giuseppe Sala. La candidata di area Pisapia ne ottenne allora 20,510. Un insuccesso, nonostante la lista fosse ispirata al sindaco uscente e si ponesse l’obiettivo di capitalizzare il favore attorno al lavoro di questi cinque anni.”

La coalizione 2011 era un capolavoro politico, perché sfruttava la faccia vincente di Pisapia per unire anime diverse, evidenziandone i temi comuni, nell’epoca “pre-renziana” con un PD acefalo. Oggi è il contrario: Beppe Sala per storia e carattere non è aggregante, ma divisivo e consacrarlo con primarie fasulle ha definitivamente tolto a molti la voglia di turarsi il naso. Nel 2011 gli elettori furono coinvolti e motivati a superare le reciproche differenze. Oggi abbiamo un Beppe Sala selettivo, piazzato da un Renzi in caduta di consenso, che respinge i non allineati alla leadership: E invece con Basilio Rizzo, Pisapia, Francesca Balzani e loro elettori si doveva trovare un accordo vero. Punto.

Altro tema: la gestione Pisapia è stata parecchio deludente rispetto a promesse e aspettative, da subito. I compromessi a cui il sindaco ha dovuto scendere (anche nella definizione delle persone di giunta) hanno generato scontento in molti, quindi voglia di cambiare direzione.

I numeri vanno letti nella complessità della politica, i politologi che usano solo la calcolatrice non c’azzeccano mai, per questo mi sembra riduttivo parlare di flop di “sinistra x milano”. Quanti non hanno perso tempo per votare un Rizzo che puntava al 3% o una lista arancione chiaramente posticcia (Limonta sarà bravo come guardia del corpo, ma da qui a dargli potere decisionale ce ne corre)?

In sintesi: il modello da padrone delle ferriere di Beppe Sala, amplificato dal cerchio magico 2.0, è costato un 6-7% almeno, forse addiruttura la vittoria al primo turno.

NB: L’articolo di Luigi Ambrosio.