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Volete il mio voto tra 15 giorni?
OK, circa 100mila voti persi (tra cui il mio) rispetto a Giuliano Pisapia al primo turno, meno voti di Ferrante. Quindi, tanto per cominciare, invece di questa vergognosa assenza di commenti per cominciare vorrei sentire almeno un maggiorente del PD ammettere che questo signore non . . .
Continua a leggereSalvini Trump e l’ORFINISMO™
La fanfaronata di Salvini su Trump è deliziosa. Però i sarcasmi delle opposizioni sono insopportabili. Però questa ennesima faccenda di ordinaria cialtroneria italiana (e leghista) mette in luce un’altra ordinaria cialtroneria italiana trasversale agli schieramenti di Lorsignori.
Continua a leggereQuerela bavaglio: è ora che si rimedi al vuoto legislativo
Domani, mercoledì 25 maggio 2016, butterò via un’altro paio d’ore e andrò in questura a farmi identificare per l’ennesima querela bavaglio, sporta con la scusa di una inesistente diffamazione da un esponente di medio livello del centrosinistra locale, scocciato perché insisto a dire la mia . . .
Continua a leggereGiuseppe Sala, la nazionale e gli squadristi del centrosinistra
Francesca Balzani è stata tutto insieme: un’ottima assessora, una pessima assessora, la peggior vicesindaca, un’ottima vicesindaca, una intrusa viziata, una risorsa, eccetera. Perfino Giuliano Pisapia (che il tempo confermerà come il miglior sindaco nella storia di Milano fino a oggi) è oggetto di giudizi carpiati con avvitamento: da “il . . .
Continua a leggereGiuseppe Sala cacci gli squadristi virtuali
Vedo con enorme fastidio che sulle bacheche legate a Giuseppe Sala sono ricomparsi gli stessi “squadristi dem” – sia veri sia fasulli – che a suo tempo infestavano le bacheche legate a Giuliano Pisapia. Gli stessi nomi con gli stessi profili opachi hanno ripreso i loro interventi a gamba tesa, . . .
Continua a leggereSala, il PD e la destra austriaca
“La logica della Grande Coalizione (o del Partito della Nazione) intrappola gli elettori e li costringe a cercare alternative al governo in carica nei movimenti populisti e antisistema.”
Continua a leggereSu Casaleggio
Sulla morte di Gianroberto Casaleggio sono state dette parecchie cose, anche se forse non abbastanza visto il peso del personaggio nell’ultimo decennio politico italiano. Ma oltre a retorica e luogocomunismi a prescindere s’è letto proprio poco. Una delle cose migliori è stata scritta da Valentino Baldacci sul suo . . .
Continua a leggereGiuditta Pini e le sciocchezze su Israele
A proposito di Israele e del popolo palestinese la deputata PD Giuditta Pini avrebbe detto: “chiudere le persone in luoghi circondati da muri filo spinato e guardie armate non le faccia onore e proprio perché è la più grande democrazia che ha gli oneri più importanti nella . . .
Continua a leggereLuca Beltrami Gadola: il perché di una indisponibilità
“La eventuale Giunta di sinistra nascerà sotto i peggiori auspici e governerà nel peggiore dei modi dovendo accontentare le varie componenti del Pd nella scelta degli assessori (tra l’altro con la prospettiva di sedere in Consiglio con una Giunta composta probabilmente da persone con le . . .
Continua a leggereLo spettacolo teatrale inguardabile
“La decisione di pugnalare alle spalle i “compagni” di viaggio ha l’unico merito di provocare un terremoto che potrebbe riservare molte sorprese. E dire che la cosiddetta giunta arancione lunedì aveva messo in scena un altro spettacolo teatrale inguardabile cantandosela e suonandosela per esaltare il . . .
Continua a leggereNon se ne può più
Non se ne può più di scenografie sovradimensionate, di palchi, microfoni, comizi, folle plaudenti, ranghi di partito, retorica, luoghi comuni. Non se ne può più di quello che parla e quelli che ascoltano.
Continua a leggereSala e il suo fastidioso balletto
“Sala avrebbe potuto dire che un’operazione come Expo non si giudica dai conti, perché aveva obiettivi d’immagine (rilanciare nel mondo Milano e l’Italia) e di volano per uno sviluppo economico a più lungo termine (per misurarlo, sono al lavoro gli economisti della Bocconi).”
Continua a leggereSe questo è un manager
“La società che ha gestito l’esposizione universale meneghina ha chiuso il 2015 con un rosso di 32,6 milioni di euro”. Eccoli lì i primi numeri veri, che a Palazzo tutti conoscevano, ma che nessuno aveva voglia di condividere con chi quei soldi ce li mette di tasca propria, . . .
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