Stop alle finte primarie: c’è ancora tempo

Balzani e MajorinoFrancesca Blazani e Pierfrancesco Majorino hanno oggi l’ultima opportunità per fermare queste primarie-farsa, in cui tutto l’establishment dell’affarismo locale sostiene un candidato-facilitatore, che come valore principale ha dato prova di saper gestire i conti nella più totale opacità e disinteresse per il diritto comune a sapere come vengono spesi i denari pubblici. I potentati che lo sostengono sono ben noti.

  1. La parte di origine penatiana-bersaniana ex-DS del PD, che ancora gestisce importanti relazioni in Lombardia
  2. La residua DC, sempre molto potente grazie a Piero Bassetti, con i suoi noti legami con il residuo PSI di Bettino Craxi (non sarà sfuggito l’endorsement di Pillitteri e Tognoli a Sala).
  3. L’avvocato De Cesaris e consorte.
  4. CL orfana di Formigoni e parte della Compagnia delle Opere
  5. Frange di SeL venute meno alla linea del loro partito (probabilmente preoccupate di perdere il posto).
  6. Vari ed eventuali, dirigenti assortiti di partecipate, portaborse, consulenti, amici e amici di amici a caccia di poltrone o in difesa di quelle che già hanno.

Questa coalizione porterà alle urne delle primarie una quantità di voti per Giuseppe Sala che i sondaggi più attendibili stimano superiori al 50%, a fronte di un 20-25% per gli altri due candidati e qualche briciola per Iannetta.

Se Balzani e Majorino si ritirassero oggi non sarebbero più legati al patto delle primarie e potrebbero partecipare insieme alla costruzione di una lista che sintetizzi tutto ciò che di buono ha fatto la giunta di Giuliano Pisapia e tanti altri valori democratici della città.

So che non lo faranno, ma non rinunciamo a sognare di poter fermare questo progetto nefasto per Milano in queste ore residue, prima della scadente farsa di cui già si conoscono titolo (“una grande giornata di democrazia”) e risultato.